tradimenti
fantasie sul divano
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24.11.2019 |
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"Le piaceva leggere qualche racconto e girovagare tra i profili, anche se erano un po’ tutti troppo diretti e sfrontati per il suo modo di vivere la..."
In quella uggiosa domenica Laura si era rintanata al calduccio sul divano e aveva acceso il pc per controllare indisturbata il suo profilo su annunci69. Lo aveva aperto qualche settimana prima su consiglio di un’amica, all’insaputa del suo compagno.
Non si sentiva in colpa con Marco, sentiva che non lo stava tradendo, ma solo concedendosi delle innocenti evasioni.
Le piaceva leggere qualche racconto e girovagare tra i profili, anche se erano un po’ tutti troppo diretti e sfrontati per il suo modo di vivere la sessualità…
Quel pomeriggio poi era tutta sola, lui l’aveva lasciata per uscire con gli amici a sciare in montagna.
Indossava ancora il suo babydoll preferito, quello con il grande fiocco fucsia appuntato sul petto.
Le sue lunghe gambe spuntavano flessuose e prese quasi involontariamente ad accarezzarle mentre leggeva un racconto scelto a caso, che però la stava piano piano coinvolgendo.
Non era insensibile a quelle parole, a quella donna che raccontava un tradimento avvenuto qualche giorno prima, quando si era lasciata corteggiare dal nuovo collega.
Come Laura anche la protagonista del racconto stava vivendo un periodo di stanca con il suo uomo, si sentiva un po’ trascurata per i suoi mille impegni, e aveva flirtato con quel ragazzo quando si erano ritrovati soli in ufficio.
Laura non era ancora arrivata a questo, ma mentre leggeva pensava al cameriere del piccolo ristorante dove era solita recarsi con i colleghi. Lo aveva beccato più volte a fissarla e il suo istinto di donna le diceva che se avesse fatto un passo per assecondarlo non si sarebbe certo tirato indietro.
Lei aveva qualche anno di più di lui ma sapeva di avere un fisico tonico e giovanile e che i suoi occhi verdi attiravano molti sguardi e molti complimenti, anche spinti, da parte degli uomini che incrociava.
Mentre abbandonava il pc sul pavimento, Laura chiuse gli occhi e immagino di trovarsi in quel ristorante e di ricambiare quegli sguardi. Si vide flirtare con lui, accarezzandogli quasi involontariamente la mano mentre lui posava il piatto di fronte a lei…
Intanto sul divano stava sciogliendo quel fiocco rosa, aprendo piano piano il babydoll che le accarezzava la pelle…
Il cameriere, nella sua mente, la osservava dal bancone con maggiore audacia rispetto alle altre volte, e lei si sentiva lusingata e qualche brivido iniziava a percorrerle la schiena, giù giù fino allo spacco del sedere… Fortunatamente il pushup le nascondeva i capezzoli, che sotto la camicetta bianca altrimenti avrebbero evidenziato il suo principio di eccitazione, mettendola a disagio coi colleghi.
Sul divano invece non aveva questo problema e prese quindi un capezzolo fra le dita, stringendolo piano e tastandone la consistenza, provocando una scossa nel basso ventre...
Quando venne il momento di pagare il conto disse ai colleghi che sarebbe andata in bagno e poi rientrata più tardi da sola, per una commissione urgente. Non sapeva cosa le stava succedendo ma voleva tastare ulteriormente il terreno con quel ragazzo; si disse che non si sarebbe spinta troppo in là…
Però le sue mani, sotto il plaid, stavano ormai sfiorando la pelle attorno all’ombelico e non si sarebbero certo fermate, spingendosi sempre più giù…
Dirigendosi verso il bagno passò accanto al cameriere, chiedendogli se le poteva portare qualcosa per calmare il suo mal di testa.
Lui non tardò a raggiungerla e quando timidamente chiese il permesso di entrare, Laura si immaginò ad accoglierlo già in lingerie, chiedendogli di chiudere la porta…
Intanto sul divano le sue dita avevano raggiunto la sua intimità, sfiorandola piano e avvertendone il calore e l’eccitazione. Spinse il plaid ai suoi piedi e allargo leggermente le gambe per facilitare quella piacevole pratica che quando era sola di tanto in tanto si concedeva…
L’altra mano passava da un seno all’altro, massaggiandoli e sfiorando i capezzoli turgidi, immaginando che fossero le mani timide del cameriere a fare lo stesso, impacciate, in quel bagno…
Sentiva di desiderarlo, di volere in quel momento qualcosa di caldo e maschile dentro di lei, un sesso virile e turgido che prendesse il posto delle sue dita, che la prendesse con forza… immaginava delle mani forti che le abbrancassero il sul bel culetto sodo, la sollevassero da quel divano e la costringessero a salire a cavalcioni sentendolo fino in fondo…
I suoi umori colavano copiosi fra le sue dita, imbrattando il copridivano… ma in quel momento non le importava, stava ansimando e la sua mente era altrove… le immagini si confondevano dentro di lei, si vedeva seduta sul lavandino di quel bagno mentre il cameriere affondava il viso fra le sue gambe, scostava le mutandine trasparenti e assaggiava famelico il suo frutto…
Quella fotografia la portò ad un orgasmo impetuoso, che la scosse e la fece urlare sul divano mentre le sue dita affondavano gli ultimi colpi dentro il suo corpo, diventando piano piano dolci e umide carezze...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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