tradimenti
Come son diventato l'amante
di Flaneur
21.08.2023 |
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"Forse è stato questo ad ossessionarla..."
Questo racconto si basa su fatti realmente accaduti dove solo i nomi son cambiati per privacy.Son sempre stato un bel ragazzo, seppur introverso e timido, che ha riscosso un certo consenso nel mondo femminile, ma a causa del mio carattere non ho mai avuto chissà quante esperienze.
Lavoro presso uno studio nel quale non ho mai intrattenuto molto rapporti con i colleghi; un giorno arrivò Maria, giovane neolaureata, allegra ed esplosiva, castana, fisico minuto e asciutto, piccoli seni e un gran bel culetto sodo.
Sin da subito Maria ha cercato di attirare la mia attenzione, ma io talvolta infastidito da questo suo modo di fare non le ho mai dato alcuna attenzione.
Nel tempo si è cominciato a vociferare che Maria fosse un pò zoccola, quel suo modo di fare sfacciato, il chiudersi in stanza con i colleghi più grandi, le pose sempre maliziose, le battute a cui lei stessa dava adito e seguito...insomma nel giro di non molto si cominciò a dire che Maria si fosse fatta prima quello, poi quell'altro e poi quell'altro ancora.
In tutto ciò non demordeva con me, ed ogni occasione era buona per venirmi a stuzzicare, ma io l'ho sempre respinta; quel suo modo di fare mi infastidiva e il fatto che venisse a sfotticchiarmi mentre lavoravo mi innervosiva.
Passarono un paio d'anni e Maria continuava la sua vita, fra fidanzamenti, tradimenti, sfotticchiamenti, ma io non me la cagavo di striscio.
Probabilmente, questo mio modo di fare non faceva che generare in lei ancora più voglia di me, una ragazza esibizionista e troia che veniva respinta e non considerata...forse è stato questo ad ossessionarla.
Arrivò il maledetto Covid, un evento che mi ha profondamente cambiato: non ho mai sofferto la solitudine, anzi...ma passavano i mesi e mi sentivo diverso e così cominciai a mutare il mio comportamento. Imparai a non esser più scostante, a rispondere in maniera gentile e a conversare con maggiore facilità.
Fino a quel giorno: ero in banca, in attesa del mio turno, sfogliando le varie news leggo di una notizia inerente al lavoro e non so perché la inoltro a Maria, che stupita di un mio messaggio (nei 2 anni precedenti le avevo sempre risposto con grande distacco e freddezza), come impazzita cominciò a chattare con maggiore intensità e senza perder tempo cominciò a fare la gatta morta, al che io le chiesi "ma tu non sei fidanzata?", la sua risposta mi diede conferma del fatto che le voci su di lei erano fondate "si, ma per me non è un problema"!
Trascorse un periodo in cui chattavamo, era sempre lei a scrivermi ed il fatto che io finalmente le rispondessi la portava a continuare con maggiore foga...e ben presto i discorsi passarono in un ambito più intimo e sessuale, conditi da varie foto di lei seminuda, del suo culetto sodo.
In tutto questo periodo lei era a casa col fidanzato, un povero cornuto di 40 anni che probabilmente non immaginava quanto la fidanzata facesse la zoccola qua e là!
Il lockdown terminò e Maria potè finalmente tornare in studio per vedermi e non appena ci incontrammo, salì in auto e dopo qualche parola cominciammo a baciarci in modo appassionato...avevamo trascorso un mesetto a stuzzicarci, ed entrambi eravamo belli carichi.
Io le dissi subito che in studio non volevo che nessuno sapesse nulla, pertanto le imposi di comportarsi in maniera tale che nessuno potesse sospettare alcunché, ma ovviamente non andò così. Non perse occasione di farsi parlare dietro, di alimentare voci e pettegolezzi.
Nel frattempo cominciammo ad incontrarci in auto e a limonare pesantemente, tuttavia essendo in auto e in strada, complice anche la mia timidezza, non mi ero mai spinto oltre.
Una mattina si presentò con una gonna molto corta, niente calze, e nel mentre che limonavamo comincia a toccarle le gambe e pian piano risalendo arrivai sotto la gonna dove sentii con piacere che indossava un perizomino in pizzo, che le lasciava scoperti i gluetei...la palpai un pò, poi tornai in me e resomi conto che eravamo in strada, ritirai gli artigli. Lei di tutta risposta mi chiese "perché ti sei fermato?".
Rimasi di stucco, eravamo in strada, la gente passava e poteva vederci...
Compresi che era più zoccola di quanto immaginassi e quindi man mano, le volte successive mi feci più audace e cominciai a palparla in maniera pesante, strizzandole i gluetei e massaggiandole la figa.
Un giorno, erano le 15:00, eravamo in auto, in centro città, poca gente di passaggio... stavamo limonando pesantemente, ero parecchio voglioso ed eccitato quindi cominciai a toccarle la figa e lei rispose allargando le gambe, mi feci più intraprendente e le spostai il lembo di stoffa del perizoma trovandola fradicia...la cosa mi piacque parecchio tant'è che mi bagnai le dita e cominciai a leccarle, e successivamente feci leccare anche a lei quel nettare.
Sempre più arrapato comincia a grillettarla e poi le infilai prima un dito, poi due, poi tre...le gemeva come una gatta in calore e mi incitava...la cosa mi piacque particolarmente quindi continua a spingere dentro le mie dita che ad ogni affondo la penetravano maggiormente...pian piano riuscii ad infilarle tutta la mano dentro la figa, una cosa mai fatta, lei era li che gemeva e mi incitava ed io col braccio che quasi mi faceva male le spingevo tutta la mano dentro cercando di stimolarle l'interno figa quanto meglio potevo.
Venne diverse volte e produsse una quantità di liquida mai vista, eravamo sudati entrambi, e stavo cominciando a capire che avevo fra le mani una troia di quelle con la "T" del Tabacchi.
Continuerò a descrivere questa mia esperienza; spero che il racconto vi piaccia. Sentitevi liberi di commentare come più vi aggrada!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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