Scambio di Coppia
Suonavano le campane ed io urlavo di piacere.
di Duplicegusto
04.03.2022 |
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"Mi mette sopra il tavolo prendendomi sopra di se mi scopa mi morde il collo mi strizza i capezzoli, sento una bocca che mi lecca le palle e mi spompina vedo..."
In prossimità delle festività pasquali accompagno il mio amico di giochi ad un incontro di lavoro presso un borgo vicino al mare. Occupandosi di acustiche e diffusione è spesso a contatto tra basiliche piccole chiese di campagna e cattedrali. Città marina chiesa parrocchiale importante, dopo la cattedrale è la più grande e frequentata. Ce un problema di acustica ed il mio amico è davvero un professionista, lo vedi che sembra un improvvisato, mentre invece ha una cultura del proprio lavoro veramente al massimo.
Siamo accolti da una (perpetua), una signora molto giovane e dall'aria intellettuale, chissà perchè io avevo ricordo di un altro tipo di figura, ci accoglie e ci fa accomodare in un ufficio; accompagno il mio amico perchè interessato, pur avendo il mio lavoro, ad una collaborazione part-time.
Arriva il parroco, un marcantonio alto con i capelli folti e lunghi, tutto poteva sembrare fuorché un prete, ci offre subito un caffè, particolarmente attento alle sinuose movenze della perpetua a tal punto che anche il mio amico se ne accorge, e da bontempone quale è non si trattiene la battuta... "però, mica male è" voltandosi verso di me, attimo di perplessità e rispondo "non per me...". Prendiamo il caffè ed iniziano le contrattazioni cui poi segue la verifica dell'impianto della basilica, spiazzandomi il prete rivolgendosi a me e ponendosi una domanda esordisce: "non per te..." io divento rosso e faccio per allontanarmi in modalità visitatore della struttura, il mio amico senza mezzi termini aggiunge, "no lui non è per il genere femminile, ci divertiamo in altro modo".
Momento di silenzio che abbraccia la basilica e la situazione creatasi dopo l'uscita del genio, io lo guardo gelandolo e lui sorride quasi volesse alludere, il prete ci porta in una stanza al piano superiore, pesi e attrezzature da palestra sono ovunque e togliendosi la giacca noto una struttura culturista... senza mezzi termini chiama la perpetua che entra ed è con la camicetta slacciata molto provocante. La faccia e le espressioni del mio amico non lasciano nulla al mistero, ma la cosa più sconcertante è... lui il don che la abbraccia da dietro mettendogli le sue mani enormi sopra i seni, continua lo show del mio amico che sorride continuando a elogiare il don per la scelta.
Attimi di smarrimento e subito ho l'immagine del prete che invita il mio amico a testare la genuinità della prosperosa collaboratrice, poi rivolgendosi a me sorridendo si scusa dicendo per te non ho nulla!!! con un filo di voce rispondo che non importava e ringrazio.
La seducente collaboratrice, quasi che fosse già abituata a visite di quel tipo, baciando prima uno e poi l'altro li spoglia, siamo al piano superiore della canonica in pieno centro, fuori il mercato rionale, ed io mi trovo davanti ad una scena degna di una scrittura di Tinto Brass. Conosco la dotazione del mio amico, bel cinquantaquattrenne ben dotato, ma il don è davvero enorme, le sue cosce sono enorme le spalle sovrastano la perpetua ed il mio amico, con un culo che intona l'ave maria. Si inginocchia ed inizia a spompinare i due maschi, il prete la prende e la penetra con decisione, alzandogli la gonna e spostando la mutandina, nel mentre il mio amico gli stantuffa il cazzo in bocca e rivolgendosi a me chiede di baciarlo.
Il prete perde la testa ed immediatamente mi chiede di essere baciato anche lui; una lingua sinuosa una bocca calda una passione mai riscontrata; squilla il telefono del don, sfila il mega membro dalla figa della signora e risponde, un attimo e la signora è già incastrata dal mio amico che affonda talmente con forza e velocità da disturbare la telefonata del don, il quale lascia la stanza. Sono imbarazzato e messomi vicino ad una finestra faccio finta di spippolare con il cell, ma la scena e il momento mi hanno fatto bagnare abbondantemente. Si ferma l'azione, inizia un dialogo assurdo quasi imbarazzante, per quanto formale, tra me la perpetua ed il mio collega, io vestito sto parlando con una donna seminuda ed il mio amico completamente nudo ed eccitato, rientra il don che nel frattempo si è rilassato e rivolgendosi a me dice: "ho pensato anche a te..." un attimo di incomprensione e si sente suonare alla porta, nessuno dei due, ne la perpetua ne il don si muovono, e qualche attimo dopo si sente aprire la porta...
Due signori, presumibilmente sulla sessantina in tenuta da lavoro e quasi sicuramente due muratori entrano nella stanza, io sono imbarazzato ma curioso della scena, salutano il don danno un bacino alla perpetua e con un... "ciao fratelli" salutano me ed il mio compagno di viaggio. La perpetua si mette alla macchinetta del caffè e nel mentre che colo parlano con il don si tolgono il cinturone da lavoro e la salopette rimangono in maglietta e slip, io sono dietro di loro e non posso non ammirare quei due culi sodi come il marmo e quelle gambe un po torte ma robuste. "allora con chi si gioca..." esclama uno dei due... con chi volete risponde il don. Nel frattempo che loro bevono un caffè io ricevo una telefonata e per non disturbare mi sposto verso una finestra del salone.
Qualche minuto di chiarimento per un prossimo mio lavoro e mentre sono in chiusura della telefonata sento che i giochi riprendono, con la coda dell'occhio vedo la bella e prosperosa perpetua che è farcita a dovere sia dal don che da uno dei due muratori; mi sento afferrare per i fianchi e poggiare qualcosa di interessante dietro, il mio amico mi sussurra di porre termine alla chiamata, nel metro l'altro muratore mi è davanti in canotta e slip iniziando a toccarmi il pacco, è un gigante buono le sue mani sono enormi, mi pressano entrambi il mio amico ed il gigante.
Termino la telefonata mentre il mio amico mi tira giù i pantaloni e mentre il muratore mi comincia a baciare, ha la barba pungente di chi non si rade da giorni, il baffo lungo bianco che si intreccia con i miei baffi, la sua lingua carnosa che mi ispeziona il cavo orale. "posso scoparti?" mi sussurra all'orecchio il bel muratore, mi volto chinandomi per togliere meglio i pantaloni e nel rialzarmi ho davanti la nerchia ben in tiro del mio amico, con forza mi spinge la testa e mi scopa la bocca, lui sa cosa mi piace e come, e nel frattempo il muratore mi slinguazza ben bene il buchetto. "stringi i denti ENTRO!!!" con un colpo deciso sento entrare tutta la prestanza fisica dell'uomo, mi tiene per i fianchi e mentre mi scopa cerca di prendere il ritmo dell'altro, ne io ne la perpetua possiamo gemere ne urlare, abbiamo la bocca impegnata. Passano i minuti ed anche le ore in uno scambio continuo di copri di bocche e altro, in un attimo di pausa per me sono appoggiato ad un bellissimo tavolo fronte terrazza che domina il mare, ho un attimo di pace di sensazione di rilassamento disturbato solo dai gridolini di piacere che la donna ha, è infatti penetrata ovunque gli sono addosso come un branco di lupi sopra la preda una scena da film hard horror, ma ecco che il don lascia il gruppo e mi viene affianco si appoggia anche lui al tavolo si versa dell'acqua e senza dire niente prende la mia mano e se la mette sul cazzo.
"con te voglio provare anche io..." ha una mazza davvero enorme dura come il marmo umida del succo della signora a tal punto che fatico a segarlo per quanto scivoloso, castamente mi bacia sulla guancia, divento rosso, il pallore sulle mie guance diventa fuoco benzina per il mio desiderio, mi giro davanti a lui e lo bacio, lo afferro per il collo e lui mi abbraccia i fianchi, infilandomi il suo scettro tra le cosce, sotto il mio soldatino sento passare un intera armata, il suo calore surriscalda le mie cosce che prontamente stringo per simulare una penetrazione. Mi bacia il collo e mi morde, mi gira e entra dentro di me tenendomi abbracciato e sussurrando alle mie orecchie le peggio perversioni, mi fa male ho paura di sporcare ma niente da fare il suo ritmo diventa interminabile e continuo. Mi mette sopra il tavolo prendendomi sopra di se mi scopa mi morde il collo mi strizza i capezzoli, sento una bocca che mi lecca le palle e mi spompina vedo salire sul tavolo uno dei due muratori che mi sprofonda in gola la sua voglia, suonavano le campane ed io urlavo di piacere, sborrando in tandem sono pieno in bocca e nel culo. Chi seduto chi in piedi e chi a terra sfinito ci guardiamo e commentiamo... e nel frattempo la perpetua ha buttato un chilo e mezzo di pici, si pranza insieme.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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