orge
Il Cinghiale non ce stasera?
di Duplicegusto
10.03.2022 |
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"IL TRIO si era
allontanato dalla città..."
Estate, il fine settimana, quel fine settimana, stranamente, nessuno di noi... IL TRIO si eraallontanato dalla città. Ci messaggiamo per sentire come e cosa facessimo e sentendo un po di rilassamento propongo, io il culone del gruppo, di andare a cena fuori.
"vi porto in un posticino davvero particolare"... esordisco mentre mi dondolavo su di una sedia di plastica bianca nel giardino della parrocchia.
Partiamo, i miei compagni di merende con le rispettive compagne, ed io single incallito. Tutti conosciamo la zona ma solo io conoscevo il locale.
Un ambiente conosciuto attraverso il mio gruppo del mare, dove avevo lasciato in sospeso alcune curiosità. L'anno prima con alcuni miei amici decisi di aggregarmi ad una loro serata, pensando fosse in zona mare, ma che ben presto mi ritrovai nell'entroterra senese. Un baita in un bosco di castagni dove la gestione tutta familiare aveva aperto un locale molto particolare, distante dai luoghi comuni, molto rustico e interessante nelle frequentazioni.
Arriviamo e passando dal fresco dell'aria condizionata al fresco reale della sera estiva in alta collina, già questo bastò ad accattivare le due dame, che per la strada avevano dato segno di paranoia. Scesi di macchina i due mandrilli non si lasciarono scappare una copiosa pisciata, iniziando a segarsi, sussurrando loro all'orecchio li bloccai dicendo "aspettate di vedere che clienti ha questo locale".
"avete prenotato..." una bellissima ragazza con coda di capelli lunghissimi ed intrecciati ci chiede... faccio per rispondere e subito sono bloccato dalla voce potente del titolare che dice: "ho preso io la prenotazione", un signore di circa sessant'anni ben piazzato alto tipo rugbista, arriva e ci accompagna al tavolo. Subito le due signore cercano di accattivarsi il proprietario con complimenti e domande, suscitando un po di gelosia in me.
Mentre le signore non perdevano occasione per lanciare occhiate al titolare i bontemponi dei miei amici avevano trovato ristoro tra la cameriera e la barista, ed io che non riuscivo ad inserirmi in nessun contesto mi stavo infastidendo. Ordiniamo, ed avvisandoli delle porzioni gli confermo di quanto siano bravi nel cucinare il cinghiale... "stasera non abbiamo cinghiale..." mi dice la cameriera, deluso e con una smorfia mi rimetto sul menù alla ricerca di altro... sento dei passi dietro di me ed una mano pesante posarsi sulla mia spalla.
"che vogliono i signori..." la ragazza diligentemente enuncia l'ordine preso ed aggiunge: "manca solo il signore che voleva il cinghiale", lui allora rassicura la ragazza che per il nostro tavolo il cinghiale ci stava, mi batte la pesante mano sulla spalla e rivolgendosi a me "e ce anche del maiale se ti piace?", "la carne di porco è sempre la meglio" scambio di occhiolino e si da il via alle danze.
Il classico fiasco di vino impagliato i bicchieri solo per il vino e una brocca con dell'acqua, pane casereccio fatto da loro, pappardelle al cinghiale, cinghiale in umido e tante altre cose... siamo pieni, arriva la ragazza che candidamente ci chiede il dolce... i miei due compagni di giochi sorridendo chiedono una tregua.
Ce chi fuma chi va al bagno e chi rimane al tavolo con il cell, non siamo arrivati prestissimo e i pochi tavoli che cerano si sono già alzati, siamo rimasti soli; io odio dover far ritardare l'orario di chi lavora. Richiamo un po di attenzione al mio tavolo senza esito... con la coda dell'occhio vedo i ragazzi a parlare con la cameriera al bar e la barista che versa degli amari, non vedo le due signore ma odo le loro risatine. Mi alzo dal tavolo per andare al bagno, giro l'angolo e trovo le due signore che pantalone aperto e top alzato si stavano intrattenendo con il padrone di casa, il quale pantalone abbassato porgeva comodamente la minchia alle due signore cui nel frattempo sditalinava comodamente i clitoridi.
Passando sorrido e vado in bagno, manco a dirlo sono eccitato, ma la troppa acqua fredda mi ha giocato un brutto scherzo e quindi mi trattengo un po di più al bagno. Esco e vedo le classiche luci da festa di campagna, i classici fili di lampadine, spenti e solo le luci del giardino illuminavano i percorsi. Arrivo al tavolo e passando non vedo nessuno, sento però voci soffuse e voltandomi scorgo dei movimenti in un giardino affianco alla baita, due salottini di bambù con vistosi cuscini bianchi erano comodamente occupati dalla mia compagnia che si degustava un amaro locale. Mi invitano e come arrivo mi viene offerto un bicchiere di liquore, le signore senza top accanto al titolare del ristorante che beatamente senza pantaloni faceva bella mostra del suo scettro reale ed i miei compagni che completamente nudi erano già con la lingua sprofondata nelle due tope locali. Sorrido e mi siedo lasciando andare avanti i giochi.
Si alza il proprietario si stira le braccia e mi viene vicino, "ma te non ti diverti?" mi chiede con voce bella maschile, gli rispondo dicendo che non volevo disturbare il gioco, mi risponde dicendomi che si ricordava di me e di quando, insieme ai miei amici del mare, l'anno prima ero andato li al ristorante. Si accomoda sul divano accanto a me, nel mentre manda un messaggio con il suo cell. Riprende il discorso dicendomi che cosa mi piacesse fare... "tutto e niente" rispondo io, "i tuoi amici mi hanno detto che sei molto porco", rispondo sorridendo, allora mi afferra la testa e mi piega sul suo cazzo, bagnato e caldo. Il suo cazzo succoso si ingrossa ulteriormente, mi solleva e mi bacia, la sua lingua mi ispeziona ovunque, le orecchie il collo, mi afferra il culo e con quelle mani enormi mi allarga il buco. Dal viottolo dietro la cucina arrivano due baldi ragazzoni, che senza tanti problemi si avventano sulle due signore tutte intente a sfregarsi la figa, giù i pantaloni da lavoro e due mazze da baseball colpiscono al volto le due signore felici come non mai.
Mi prende e mi porta dietro ad un cespuglio su di un tappeto, ci distendiamo e montando sopra a cavalcioni mi lascio penetrare dal suo magnifico membro, mi appoggio alle sue gambe mentre le sue mani giocano con il mio soldatino. Messomi a pecora mi sfonda con forza, strizzandomi i capezzoli e schiaffeggiandomi il culo; "ora bevi finocchio!!!" ed orinandomi sul petto se ne va... arriva uno dei due persiani, il cuoco del ristorante, senza dirmi niente mi sfonda il suo gioiello di carne e muscolo in gola, le sue palle enormi mi sbattono sotto il mento la pancia mi cala sopra il viso e le sue cosce enormi e pelose mi graffiano le guance. Sdraiatomi si getta sopra di me e mi bacia, pian piano mi alza le gambe e si fa strada dentro il mio buco.
I miei amici mentre scopavano la barista e la cameriera si sono fatti scopare il culo dal bestione proprietario del posto, mentre le signore si godevano l'altro pachistano, abile di lingua e dal cazzo largo.
Alle due di notte abbiamo mangiato un tiramisù seduti su stuoie nel giardino sotto i castagni e al buio totale.
Riprendono i giochi con noi tre che ci baciamo e ci lecchiamo i giovani aiutanti che montano le signore e dopo che le ragazze, barista e cameriera se ne sono andate, a turno noi tre abbiamo fatto accomodare il bel pisello di motosega, il quale ci aspetta in questa nuova estate per inaugurare la stagione.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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