orge
Il potere del Trio
di Duplicegusto
02.03.2022 |
184 |
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"L'esclamazione fu ancora più spaziante: "dai ti diamo una mano..."
Dopo la giornata di mare, trascorsa in goliardica compagnia, decidemmo di incontrarci per un aperitivo, inutile dire che i rimandi alla giornata trascorsa furono molti e di li l'idea di coalizzarci e mettere in campo ognuno le proprie esperienze e capacità. Fu cosi che ci ritrovammo a casa di un amico di uno di noi, mega agriturismo nelle campagne senesi, uno di quei nobili che solo per il cognome riportava alla storicità della storia toscana e senese. Persona squisita ex marito con una compagna davvero funambolica, ovviamente noi arriviamo con al seguito una buona selezione di bottiglie di buon vino ed io con un bel pacco di dolci tipici.
E' tempo di castagne di cioccolata calda di coccole fatte davanti al caminetto di chiacchiere in spensieratezza, l'occasione è quella di conoscerci meglio noi tre e farci conoscere da chi avesse voluto con noi relazionarsi. Ed è proprio per questo motivo che siamo invitati a casa del nobile.
Un pomeriggio trascorso nel bosco tra chi raccoglieva i marroni, tipologia di castagne e chi funghi. Io come mio solito me ne esco con racconti della mia gioventù che talvolta mi sono controproducenti, in parte. Sono il gay del gruppo sono il demiurgo colui che muove i primi passi di un trio esclusivo ed esplosivo.
Con beata serenità mi metto a raccontare di come in gioventù avessi più volte affrontato i boschi della mia zona, con il mi babbo e la mi mamma, e di non essere mai riuscito a trovare un fungo, ma anzi... riuscivo a sentirne l'odore, quasi li calpestavo ma senza vederli. Mamma e babbo riempivano le ceste dietro a me ed io niente, tanto che mia madre era solita dire... "per te dovrebbero averci le corna, i funghi, per esser visti".
Da questo racconto inizio un gioco goliardico, funghi, cappelle, quali grosse quali piccole... insomma involontariamente apri ad un dibattito tecnico scientifico e porno sui funghi e non solo. "Certo non vedi i funghi ma le cappelle si"... da qui fui deriso tutto il pomeriggio.
Rientriamo alla base e fortuna che gli altri avevano trovato qualcosa, e visto che la sera erano state invitate delle coppie dal nobile, ci mettiamo a preparare la cena.
Le mie capacità culinarie mi fanno vincere il premio del... ALLORA CUCINI TU!!! mi mettono dunque in cucina a pulire i funghi, un menù tutto a base di carne e funghi con una pappardella espressa, e ovviamente condita con funghi. Inutile dire che sorseggiato un po di buon vino sono subito pronto all'azione, solo perchè gli altri si professano solo buone forchette... TUTTA UNA SCUSA.
Ormai è quasi un ora che: pulisco funghi stendo la pasta, fatta al momento, e sistemo la carne, mi trovo in una cucina di quelle di una volta belle enormi con un mega camino, il rumore del fuoco e dei vari tegami silenzia un po il rumore di chiacchiere e risate di la... ogni tanto ce qualche intrusione ed ogni tanto io faccio capolino per cortesia al padrone di casa. Sono quasi pronto per cuocere il tutto, ma attendiamo ospiti, il bel nobile ha invitato degli amici... Lui bellissimo uomo di sessant'anni bene portati da sempre grande sportivo che dopo la cinquantina ha ben visto di cambiare compagna, lei bellissima cubana molto più giovane con un fisico tipico di quelle giovani ballerine da carnevale brasiliano.
Arrivano gli ospiti, due signori cinquantenni bene piazzati con due compagne molto su generis, da subito alla mano e molto socievoli, vengono accompagnati in cucina presentandomi come lo chef della serata, mentre i miei due compagni d'avventura sono i mandrilli della serata.
Si acquietano i rumori, forse il sobbollire dell'acqua lo scoppiettio del fuoco e lo sfrigolio della carne mi opacizzano le chiacchiere; "che faccio calo la pasta?" esordisco io dalla cucina... nessuna risposta... "ragazzi che faccio butto la pasta", forse il calo non è proprio capito... SORPRESA!!! arrivano i miei due soci, completamente nudi ed in avanzato stato di eccitazione... Inutile cadere dal pero, sapevo che eravamo stati invitati per curiosità delle nostre intenzioni e idee, ma la situazione di getto in quel modo mi imbarazzava. L'esclamazione fu ancora più spaziante: "dai ti diamo una mano..." sorrido e ringrazio, invitato ad affacciarmi verso il salotto noto che tutti si sono comodamente spogliati sorseggiano un buon chianti e degustano qualche tartina, vengo presentato, sono rosso in viso ed ovviamente un po imbarazzato, tutti i signori sono in evidente erezione, qualcuno con le dita nella vagina della compagna qualcun altro con la signora sulle gambe ed il padrone di casa in ginocchio davanti al divano in contemplazione della bellezza della compagnia, è la sua voce molto maschile e profonda che mi invita a mettermi comodo.
Termino di impattare chiamo i miei due amici buontemponi a darmi una mano per servire, ma invece sono il nobile e la signora che si propongono di farlo. Come entra in cucina la giovane mi comincia a spogliare, imbarazzatissimo, mentre lo fa si compiace della mia forma fisica, nella sua cultura l'uomo tarchiatello e peloso è molto apprezzato, lontano dai fornelli lascio tutti i miei abiti, come sono vicino al tavolo di cucina il bel nobile mi si avvicina e baciandomi sulla spalla appoggia la sua nobile verga alle mie chiappe e mi ringrazia. Sono imbarazzato, eccitato ma felice, la giovane padrona di casa si inginocchia e comincia a baciare il mio soldatino; "il mio è piccolo, non sono dotato" lei non si scompone e lo prende in bocca mentre lui mi afferra da dietro e mi sussurra "vedrai che ci divertiamo".
Esco di cucina con al seguito i padroni di casa esclamando "E' pronto in tavola..." ogni pietanza era un ulteriore step di voglia di passione di goduria. Arriviamo al dolce che il nobile ci invita a degustare nel salotto, un ambiente fatto di velluti tappeti e chandelier con luci soffuso, tutto sormontato da un enorme caminetto dalla fiamma viva... ma il dessert è ben altro...
Le tre signore si stendono sui tappeti e si poggiano ciuffi di panna ovunque a turno gli uomini, uno alla volta devono leccare; qualcuna si eccita e si bagna, qualcuna sotto i colpi di lingua inizia a sditalinarsi, quando tocca a me sono inviato a mettermi in ginocchio e leccare la panna dai piedi dei signori. Le donne mentre io sono chinato sopra gli alluci dei maschi si toccano e gridolini di piacere si elevano, vengono lusingate iniziano a baciarsi tra loro si leccano la figa ed è il momento di vedere la nobile mazza che in tutto il suo splendore una ad una inizia a entrare dentro quelle vulve bagnate e piene di desiderio.
Sono cinque maschioni che riempiono in ogni loro buco le signore, io rimango seduto sul tappeto, sono bagnatissimo, ma non ho intenzione di rimanere in un angolo mi alzo in piedi raccolgo tutta la mia forza e mi getto sopra uno degli invitati gli allargo le chiappe ed inizio a leccarci il culo, aumenta il ritmo dei colpi ed allora decido di leccargli le palle zuppe del succo della signora, sfila il suo uccellone e me lo infila in bocca, interminabili colpi quasi a soffocarmi e subito rientra nell'altro vaginale. Il giochetto mi piace e cosi uno ad uno li testo.
Terminato il mio gioco iniziale chiedo con fermezza ad i miei compagni di avventura di venirmi a scopare, uno mi spinge il mega membro nel culo e l'altro mi fa assaporare le sue palle umide di succo femminile, non sono contento mi sposto sopra una delle dame la giro gli metto il mio soldatino in bocca, il nobile perde la testa e afferratomi per i fianchi mi spinge dentro il nobile scettro l'imprenditore aretino esce dalla figa nobile e mi esplode in gola, cosi a turno si svuotano sopra di me e le vogliose lingue delle dame leccano dal mio viso e sul mio culo il seme dei maschioni.
Mangiamo il dessert con fame e allegria, a turno andiamo in bagno per lavarci e riuniti nuovamente decido di sperimentare una cosa mai fatta... con i miei amici a turno allarghiamo le cosce di una delle signore e ne assaporiamo il nettare, tre lingue che fanno vibrare a turno le signore, impazziscono ed i loro compagni si segano di piacere, ma sono davvero porco e chiedo quindi alle signore di accomodarsi sul divano, ci mettiamo nel mezzo io con i miei amici e chiedo ai signori di venirci a leccare... un attimo di resistenza, nella quale tempo di aver fatto una cazzata, invece in primis il nobile parte proprio da me la sua barba mi solletica l'interno cosce la sua lingua riesce ad avvolgere le mie palle, mi guarda e sorride, il gioco piace e senza che dica niente ma con uno sguardo invito le signore ad inginocchiarsi e leccare il culo dei maschioni. "cambio" i maschi ruotano ed a turno ci spompinano, l'ex calciatore di serie A mi sussurra, prima di chinarsi sul mio piccolo grande soldatino, "sei davvero geniale"... riprendono le danze dove non ce più distinzione di buchi e bocche, bollicine e sborra scorrono a fiumi,
Sono le tre di notte quando, ormai stanchi e pieni di goduria decidiamo di andare a letto, restiamo a dormire nell'agriturismo, tutti, e l'indomani la sorpresa... ritrovarsi nel letto il nobile abbracciato a me e con l'alza bandiera.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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