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Prime Esperienze

il figlio del fattore: giorno 1


di bisexromano
04.07.2023    |    722    |    1 8.7
"Siccome avevo timore mi legò anche i polsi..."
Da piccolo nel periodo estivo andavo sempre in campagna a casa di mia zia (vedova). Lì giocavo con Franco il figlio del fattore, bambino di 13 anni un po’ sofferente in quanto aveva la bocca storta e quindi ce l’aveva col mondo. Io avevo 8 anni quando cominciò ad avere attenzioni amichevoli su di me: mi veniva dietro e mi toccava il sedere, mi faceva vedere il suo uccello, mi bloccava fisicamente mentre mi toccava il corpo ed alla fine mi costringeva a toccargli il cazzo già abbastanza grosso: insomma ero il suo schiavo per i suoi giochi erotici e psicologici. Questi fatti avvenivano specialmente dopo pranzo quando mia zia ed anche i suoi genitori si concedevano un riposino. Lui mi portava in soffitta e mi faceva toccare il suo cazzo: “dai fammelo diventare duro”. Cercavo di ribellarmi ma essendo più grande e forte lui metteva le mie mani sul suo sesso. Lo facevo scivolare e mi muovevo avanti e indietro:
“ecco cosi ….. bravo continua cosi”.
Poi mi metteva a pecora, mi tirava giù il costume e cominciava a toccarmi i glutei ed il buchino. Io mi ritraevo perché faceva male, ma lui si sputava sopra il dito e cercava di metterlo dentro.
Mi carezzava le chiappe e devo dire che mi piaceva questo gioco. Cercava anche di mettermi dentro il cazzo, ma non ci riusciva; io ero fermo con il culo per aria e sentivo il suo cazzo che spingeva contro il mio buchino provocando in me grande dolore ma anche delle eccitanti sensazioni che mi facevano crescere il pistolino.
Poi o si masturbava e mi sborrava tra le chiappe, oppure mi girava e mi faceva masturbare il cazzo: “dai adesso voglio godere, toccami bene il cazzo ….. ecco bravo continua cosi, vai più veloce ….. vai …. vai ….. ecco che sto per godere ….. godoooooo” ….. e mi inondava le mani tutta quella sborra ….. mi riempiva la mano. Dopo aver goduto si placava.
Tutto questo avvenne da quando avevo 8 anni fino ai 13. Per lui dai 13 ai 18 anni.
Poi non ho più frequentato per lunghi periodi la casa di zia e quindi non abbiamo più avuto modo di frequentarci.
Questo fino a quando purtroppo mia zia morì; avevo 45 anni ed ero sposato con famiglia; venni catapultato di nuovo nel terreno in questione in quanto la cara defunta mi aveva dato in eredità la casa piu 5.000 mq di terreno, mentre l’abitazione dei fattori venne rilevata dal mio caro amico Franco oramai cresciuto.
Presi possesso del bene ed andai a stare 3 giorni nella casa per verificarne lo stato; mia moglie rimase in città.
Appena arrivai ritrovai Franco ma naturalmente eravamo cresciuti ed avevamo buttato alle spalle il nostro passato.
Mi fece vedere la casa, e poi un giro nelle stalle dove c’era una cavalla che doveva essere montata da un cavallo. Assistevamo alla scena: il cavallo aveva un cazzo da paura penzolante; poi divenne una sbarra enorme, si piazzò dietro la cavalla e introdusse nella sua fica quella bestia di cazzo ….. la montava come un ossesso, sbavando …. Tirava fuori il cazzo e glielo rimetteva sborrando in continuazione ….. insomma una scena eccitante.
“A veder questa scena m’è cresciuto qualcosa” mi disse Franco toccandosi davanti; ma osservando meglio vedevo che sotto i suoi pantaloncini si muoveva qualcosa di veramente mostruoso.
Lui se ne accorse e se lo tirò fuori.
“Hai visto com’è cresciuto in tutti questi anni ?”
Era una bestia incredibile, di 30 cm circa, un avambraccio ……
Rimasi sbalordito
“Che fai non parli ? Non hai mai visto un cazzo cosi ?”
“Veramente no” risposi “una bestia veramente impressionante”.
E lui pavoneggiandosi: “si ho veramente un bel cazzo. Peccato che non mi vuole nessuno, ed ancora non ho una moglie e una famiglia come te”.
Dopo aver pranzato girando per casa sua vidi un attrezzo strano. “Cos’è questo strano marchingegno?” chiesi.
“Serve per fare esercizi ginnici. È una panca ad inversione. Guarda come si adopera”.
Si mise seduto, si legò le caviglie all’attrezzo e si buttò a testa in giù.
“Ecco vedi ? in questa maniera la colonna vertebrale si distende” mi spiegò
“Ora prova tu e dimmi che ne pensi”.
Mi misi seduto, mi legai le caviglie e poi mi buttò all’indietro. Siccome avevo timore mi legò anche i polsi. Mi girava e poi mi rimetteva a posto, poi mi rigirava facendomi provare quell’attrezzo. Poi bloccò l’attrezzo mettendomi a testa in giù ….. e tirò fuori il suo enorme cazzo proprio all’altezza della mia bocca.
“Dai rigiochiamo come ai vecchi tempi” mi disse
“Ma sei pazzo, falla finita e rimettimi a posto” risposi
Intanto si masturbava il cazzo moscio davanti a me e me lo sbatteva in faccia. Mi dava delle sberle in viso con il suo cazzo enorme.
“Dai apri la bocca che te la riempio di cazzo”
Nel frattempo si faceva strada sotto il mio costume e cominciò ad inserire il suo dito nel buco.
“Quante seghe mi sono fatto ripensando ai giochi che facevamo ed al tuo buchino stretto”
Mi muoveva il dito nel culo mentre il suo cazzo sbatteva inesorabilmente sulla mia bocca.
Incredibilmente cominciai ad eccitarmi.
“E bravo il nostro porcellino, vedi che non sei cambiato ? Ti piace ancora giocare con il cazzo …. Ed ora mi farai sborrare come facevi da bambino ….. dai su apri la bocca”.
Seppur eccitato io non l’aprivo ed allora mi tappò il naso ….. ho aperto forzatamente la bocca e mi ritrovai invaso dalla sua cappella.
“Ohhhhh finalmente ….. adesso ciuccia e fammelo crescere nella tua bocca”.
Io non volevo ed allora mi mise tutto il dito nel culo facendomi male
“Se non mi spompini bene ti metto una melanzana nel culo ….. sbrigati e ciuccia”
Poi mi fece scendere il costume e cominciò a succhiarmi il cazzo duro che avevo.
“Guarda che bel pompino che ti faccio …. dai che ci divertiamo”.
Mi succhiava in maniera incredibile ….. mia moglie a confronto era una suora ….. cazzo mi piaceva.
Cominciai a questo punto a leccare il cazzo che diventava enorme ….. sempre di piu …. non entrava nella mia bocca ….. solo la cappella, e facevo fatica.
Fece di nuovo girare l’attrezzo e mi mise a pecora, sempre legato mani e piedi.
Si mise dietro me e cominciò a darmi delle sberle sul culo. Ero eccitatissimo.
Poi si sputò sulla cappella e me lo appoggiò sul mio buco, ma ancora una volta non riusci a penetrarmi
“dobbiamo allargarlo ben bene questo buco altrimenti non posso incularti”
Andò a cercare delle melanzane, poi mi spalmò bene bene con la crema doposole il buco del culo, penetrandomi con un dito ….. poi con 2 …. poi cominciò a penetrarmi il culo con la melanzana più piccola.
“Aihhaaaaa “ urlavo io. Mi faceva male ma allo stesso tempo desideravo essere penetrato.
“dai che adesso te lo rompo ben bene questo bel buco di culo” e nel frattempo spingeva piano
“AHHHHHH …. Mi stai spaccando in due”
“…. E pensa che questa è quella piccola ….. ti riduco il culo come un oblò …”
“aaaahhhhiiiiiaaaaa” però intanto mi piaceva, ed il mio cazzo duro era la dimostrazione.
Ero cosi messo a pecora quando sentii qualcosa piu grande ma allo stesso tempo più caldo spingere: “ecco che ti sto mettendo un pezzo del mio cazzo nel culo
Sentii il buco allargarsi a dismisura ….. cercava di entrare delicatamente e mi sentivo aperto
“Ahhhhhh mi sta entrando questa bestia nel culooooooo ….. aahhhhhhiiii”
“È entrata solo un pezzo della cappella ….. ti sfondo il culoooooo”
Cominciò a muoversi avanti e indietro ma molto delicatamente e solo con la cappella. Intanto il mio buco si allargava sempre più e lui pian pianino ne divenne il padrone.
“Non ne posso più ….. devo sborrare ….. ti allago il buco del culooooooAAAAAAAHHHHHH”
Mi sentii una quantità incredibile di sborra che mi inondava il culo ….. era tantissima …..
“AAAHHhhhhh sborro come un cavallooooo …”
Sentendo tutta la sborra nel culo incredibilmente godetti anch’io
“Godo anch’io con il cazzo nel culooooooo …… spaccami questo cazzo di culo che ho ….. sfondamelooooooo aaaaAAAAAAHHHHH ….. GODOOOOOOOOHHHHH!”
E sborrai anch’io fiumi di sborra.
Rimanemmo un poco in quella posizione. Poi lui mi disse: “Aspetta che devo immortalare questo momento”. Prese il cellulare e cominciò a filmare. Poi tolse la cappella dal mio buco e una marea di sborra mi colò tra le cosce.
“Eccitantissimo ….. altro che cavallo …. hai il culo pieno di sborra”
Si staccò da me e mi disse: “Dai spingi che ne esce ancora”
Così spinsi fuori tutta la sborra che avevo ancora dentro.
Ero aperto proprio come un puttanone.
“Dai che in questi 3 giorni ci divertiremo”.
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