Prime Esperienze
Racconto brevissimo: Il surrogato!
di SalBsx
09.10.2019 |
481 |
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"Ne ho comprato uno! Non mi ero ancora seduto in macchina che già mi si era accesa di nuovo la lampadina così mi sono diretto all’enorme parcheggio di un noto..."
Quel caldo giorno di metà luglio la mia dolce semilesboputtanella aveva chiuso prima il negozio, era passata da casa per farsi una doccia, mettersi giù da gara (che per lei vuol dire avere poco e niente addosso ma soprattutto: “cazzo le metto a fare le mutande che tanto fa caldo!”) e uscire di corsa tutta eccitata. Insieme ad alcune sue pari e ovviamente a mia insaputa, aveva organizzato una giornata/nottata tra ragazze perché secondo lei era ormai tempo di sole passere…percui: “bello mio arrangiati….mettiti il cuore e l’uccello in pace che oggi di cazzi non ne vogliamo proprio sapere!”. Ho accettato la cosa (avevo alternative?) ma il solo immaginare quello che stavano per fare o che stavano già facendo mi faceva sclerare e infatti erano ormai ore che giravo nudo per casa, coi coglioni tra le mani e l’uccello in tiro perenne, passando il tempo a pensare che se loro potevano leccarsela, bagnarsela e quant’altro io non potevo certo stare li al tormentarmi i testicoli fino all’indomani. Non sapevo che fare ma finalmente un bel momento ho deciso: mi serviva un cazzo! Lo volevo guardare, assaggiare, leccare, volevo accoglierlo e sentirlo crescere dentro la mia bocca e poi volevo sedermici sopra, obbligarlo ad entrarmi nel culo per godersi il morbido caldo che avrebbe trovato li dentro, volevo sentirlo andare avanti e indietro fino al momento di esplodere di goduria e volevo strapparlo fuori quell’attimo prima perché il suo regalo caldo, viscido e gustoso non doveva venire sprecato dentro ad un pezzo di gomma ma doveva finirmi sul viso, sulla lingua, su tutto il corpo e poi, dopo essersi mescolato col mio stesso nettare, doveva essere usato come fosse l’olio di un grandioso massaggio a quattro mani! Ho mandato subito un paio di messaggi e ho anche pubblicato un pressoché inutile last….ma visto che passata l’ora di cena nessuno si faceva vivo, mi sono messo una maglietta e un paio di pantaloncini (ma non le mutande che tanto fa caldo…), ho preso la macchina e sono partito per….per rendermi conto dopo pochi minuti di quanto coglione fossi : pensavo forse di girare l’angolo e trovarne uno per strada? Indeciso se fermarmi da qualche parte o tornare a casa per farmi la proverbiale sega che avrebbe fatto passare tutte le fantasie che avevo in testa da ore, ho scelto la seconda. Alla prima occasione ho girato la macchina ma ho notato qualcosa dall’altra parte della superstrada e mi si è accesa la lampadina. Ho accelerato e di nuovo alla prima occasione ho girato l’auto poi ho parcheggiato, sono entrato e senza pensarci troppo….ne ho comprato uno! Non mi ero ancora seduto in macchina che già mi si era accesa di nuovo la lampadina così mi sono diretto all’enorme parcheggio di un noto centro commerciale e fermo tra una fila di carrelli e un lampione mezzo accecato mi sono abbassato i pantaloncini e con calma ansiosa ed eccitante mi sono messo comodo su di lui e l’ho fatto scivolare dentro fino a sentire i miei testicoli adagiarsi sui suoi e così com’ero mi sono goduto un’intera sigaretta e poi sono ripartito guidando felicemente… piano fino a casa. Sarà anche solo un ripiego anzi un surrogato, avrà anche l’enorme difetto di non farmi nessun viscido regalo ma almeno, quando la necessità di cazzo diventa insopportabilmente impellente, non devo stare a diventare scemo ma devo solo tirarlo fuori dal suo introvabile nascondiglio!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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