Prime Esperienze

Nonna sprint


di UnFilm
31.07.2024    |    92    |    0 8.0
"Io le confesso che la mia compagna ha un lavoro impegnativo e che spesso sono libero e solo..."
Ogni mattina alle 8.45, lungo la strada che mi porta al mio bar preferito, quello dove faccio colazione, incontro una “nonna” che spinge il passeggino. La signora va in una direzione e io nell’altra. Spesso e soprattutto se sono
di buon umore scambio un piccolo gesto con il bimbo che viene portato all’asilo. Generalmente la Signora in questione (60 anni circa) ripassa dopo 15 minuti con il passeggino vuoto. La vedo passare dalla vetrina mentre sono seduto con il mio cappuccino. Sarà un anno circa che la incrocio e tranne qualche sguardo di cortesia nulla di più e nulla immaginavo.
Una mattina però la signora, dopo aver portato il nipote a scuola, entra nel mio bar con il passeggino pieno di buste della spesa. Mi nota, ci salutiamo con lo sguardo e ordina il suo caffè. La squadro mentre attente il suo ordine. Non molto alta, curve abbondanti, caschetto a cui sfugge qualche capello brizzolato. Noto però un dettaglio che cattura completamente la mia attenzione e mi fa avere un sussulto. La “nonna” alla caviglia, nascosta dal nylon leggero, porta un piccolo bracciale. Questo mi ha fatto tornare alla mente quando in segno di appartenenza e devozione chiedevo alle mie “sottomesse” di indossare una cavigliera. Un oggetto che ricordasse loro che “appartengono”.
Continuo ad osservare la signora e lei lo nota.
Con un po’ di imbarazzo mi alzo per andare alla cassa. Pago ed esco per fumare.
Pochi istanti dopo mi sento domandare gentilmente se avessi da accendere. È lei, che con il passeggino pieno di buste della spesa cerca il modo di parcheggiarlo sul marciapiede senza dare fastidio ai passanti.
Le offro da accendere e le dico che la vedo tutte le mattine con il suo simpatico nipotino. Lei mi fa capire che se potesse evitarsi questa passeggiata del mattina sarebbe più felice. Ma mi dice che i genitori del bambino sono molto impegnati con il lavoro mentre suo marito spesso è via. Alla frase “mio marito spesso è via” mi si indurisce nei pantaloni e d’istinto mi viene da risponderle “buono a sapersi”.
Al che mi viene naturale chiederle se avesse bisogno di una mano per la spesa.
Sapevo bene che mi avrebbe risposto di no e quindi con una battuta veloce le dico che trovo molto affascinante la cavigliera sotto il nylon e vado via.
Passa qualche giorno e la ritrovo al bar senza passeggino e la battuta vien fuori da sé. “Ha imparato ad andare a scuola da solo il piccolo?” Lei ride “oggi c’è suo padre” e io ribatto con spavalderia “e tuo marito?”
Usciamo a fumare dopo il caffè e mi racconta che il marito guida il camion per un'azienda di combustibili e che spesso sta via per dei giorni. Io le confesso che la mia compagna ha un lavoro impegnativo e che spesso sono libero e solo. E che ho il desiderio di un’amica segreta. Lei ride e mi dice “ma io sono nonna, potrei essere tua madre” e a me viene naturale risponderle che sarebbe un sogno avere un segreto del genere con una nonna sprint come lei. Arrossisce. Le propongo uno scambio di num di telefono, così per fare 4 chiacchiere senza impegno. Acconsente e vado via.
Da quell’istante non sono più riuscito a smettere di pensare a lei. Lungo la strada che mi porta in ufficio l’ho vista in tutte le posizioni chela mia fantasia conosce ed entrato al lavoro non ho potuto far altro che segarmi in bagno. Decido di osare e glielo scrivo. “Ti confesso che arrivato in ufficio l’ho preso in mano.”
Visualizza e non risponde. Panico, mi sento un cretino, mi vergogno dei miei impulsi e mi pento.
Dopo 3 ore mi risponde: “è stato bello?”
Sono bastate 3 semplici parole per farmelo indurire di nuovo. A questo punto come chi non ha più nulla da perdere le dico: “talmente bello che mi piacerebbe farlo davanti a te”
Passano 20 min e mi risponde. Domani dopo il bar seguimi. E sparisce per tutto il giorno.
Il mattino dopo la incrocio con il bimbo mentre vanno a scuola ma faccio finta di nulla. 20 min dopo entra al bar. Ordina il caffè ed esce. Io dietro di lei. Per una settimana mi ha fatto salire a casa sua per guardarmi con l’uccello in mano, dicendomi che adorava guardare le palle saltellare. Dopo la prima settimana ha iniziato chiedermi se poteva avere la sborra sugli abbondanti seni e ora, a circa 4 mesi dal nostro primo incontro la Nonna sprint mi chiede di essere riempita senza guanto. Dice che adora sentire la sborra calda che la pervade. La nostra amicizia è evoluta e adesso la mattina da lontano vedo una nonna che spinge il passeggino ma io so che la Signora è senza mutandine pronta al cazzo. Non si ferma più al bar, la vedo passare dalla vetrina e so già che sta a andando a casa per mettersi a pecora in attesa del cazzo. Mi piace perché è sincera quando mi dice che così puttana non si è sentita mai e ancor di più mi piace quando mi dice “sborrami tutta, voglio uscire tutta sborrata”.
Chissà quanto durerà questo nuovo gioco segreto.

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