Prime Esperienze

Match point 2


di CarmencitaPablito
19.04.2020    |    229    |    0 8.7
"La intravedo e subito i nostri sguardi si incrociano, non per casualità, come fossi stato attirato da una forza della natura, proprio mentre mi stavo..."

Passò tutta l’estate prima che rivedere Stefania al club. Era una domenica di settembre con giochi di colori e profumi autunnali stupendi. Lei eri lì con un suo amico e collega per una partita di tennis, io per la consueta partita della domenica con Paola, la mia fidanzata. La intravedo e subito i nostri sguardi si incrociano, non per casualità, come fossi stato attirato da una forza della natura, proprio mentre mi stavo avviando allo spogliatoio, lei mi fa un cenno con la mano come per dirmi, ci vediamo dopo. Io annuisco ma rimango incantato da tanta sensualità sul campo in terra rossa, aveva un vestitino bianco sbracciato e cortissimo, la sua pelle era abbronzata e lucida, i suoi capelli sempre cortissimi di un nero corvino ed i suoi capezzoli emergevano dal tessuto leggero. Arriva Paola, ci salutiamo con un bacio ed uno sguardo languido, e subito nota il mio imbarazzo. Mi sorride e mi chiede, l’hai visto anche tu?
Visto chi, rispondo io?
Quel ragazzo di colore che gioca con quella di cui mi avevi raccontato? (ovviamente avevo raccontato a Paola delle mia esperienza con Stefania e Giorgio.
Sinceramente non l’ho notato ma ora che me lo hai detto... notevole!
In effetti il suo avversario era un ragazzo di colore con un fisico da paura, alto 1.90 due spalle da corazziere e addominali che emergevano sotto la maglia attillata. Ovviamente non lo avevo notato prima avendo dato tutte le mie attenzioni a Stefania.
Da quando ti piacciono uomini di colore chiedo a Paola? Da quando sono fisicati così, mi risponde ironica.
Ci cambiamo, ci avviamo verso il nostro campo e, devo dire che anche la mia lei è una donna bellissima, quando indossa completino da tennis mi eccita da morire perché mi immagino sempre che accada qualcosa in campo e poi non disdegna il suo zoccoleggiare mentre giochiamo piegandosi sapientemente nel raccogliere palline. Giochiamo la nostra oretta divertendoci come pazzi anche nel fare battute ironiche sessuali in merito a prima. Finita l’ora doccetta e ci avviamo verso il bar per il solito aperitivo. Troviamo seduti al tavolo Stefania ed il suo amico, ci avviciniamo e ci presentiamo. Piacere Paolo piacere Paola, Stefania ci presenta Duke, suo collega dalla stretta di mano mortale nei miei confronti mentre da cascamorto con baciamano per Paola. Prendiamo aperitivo, chiacchiere e curiosità su cosa avesse fatto in tutto questo tempo ed anche Duke si rivela un interlocutore interessante ma particolarmente attento a Paola. Ci racconta di come si sia partito dalla Costa d’Avorio con una laurea in tasca alla ricerca di lavoro e fortuna in Italia. Neo assunto nella stessa azienda di Stefania era ospite a casa suo per breve periodo, giusto il tempo per trovare un appartamento in affitto. Tra una chiacchierata e l’altra si è fatto tardi ed improvvisamente Stefania dice, perché non venite a casa che ordiniamo una pizza così da continuare la nostra conoscenza? Mi guardo con Paola solitamente restia a queste improvvisate e noto un consenso nel suo sguardo. Arriviamo a casa di Stefania ed immediatamente mi ritorna alla mente un piacevole pomeriggio di agosto, Paola se ne accorge ed ecco l’ennesimo sguardo di intesa fra noi. Ci togliamo le scarpe come prevedono le regole di casa e accomodiamo in salotto. Stefania mi porta una bottiglia di bollicine ghiacciata da aprire immediatamente e versare, mentre invita Paola in cucina. Io e Duke chiamiamo la pizzeria la quale ci comunica che porteranno a breve. Lo comunichiamo alle ragazze che subito ne approfittano per farsi versare un altro bicchiere di bollicine e tornarsene in cucina per chiacchiera. Mi trattengo con Duke e gli chiedo se con Stefania ci fosse del tenero tra loro. No mi risponde, siamo diventati amici a tratti anche intimi ma lei è troppo amante della sua libertà per avere un uomo fisso. Stimolato dal mio interesse mi chiede come siamo messi noi due, sempre con interesse particolare nei confronti di Paola. È una donna affascinante mi dice, è molto elegante sensuale e bella. Scopro una curiosità comprensibile verso la mia dolce metà del cielo. Arrivano le pizze ed affamati le divoriamo ma ovviamente con chiacchiera e curiosità, ognuno racconta di sé e capisco che in cucina si è instaurato un certo feeling tra Stefania e Paola. Si alzano e vanno in cucina per preparare un caffè bollente. I minuti passano e non sentiamo più le loro voci ne risate. Mi alzo, vado per controllare se tutto ok ma non trovo nessuna delle due. Incuriosito le cerco, passo con circospezione nella anticamera cercando di non essere invadente, noto la porta leggermente socchiusa di una camera e le trovo con le bocche avvinghiate una all’altra. Rimango di stucco!! Paola mi aveva espresso più volte il suo desiderio saffico ma ero fermamente convinto si trattasse di una semplice fantasia erotica ed invece noto con piacere che sta per diventare realtà. Non nego il mio stupore così come non nego che nel vederle, il cazzo mi si è indurito immediatamente. Paola mi vede e prova istintivamente ad allontanare Stefania che, non si lascia intimidire ma affonda ancora di più la sua lunga lingua nella bocca di Paola e nel mentre mi fa un cenno che non capisco. Si distoglie un attimo giusto per sussurrarmi, chiama anche Duke e sedetevi a guardare, inizia lo spettacolo. Rimango ogni volta come inebetito dal tono imperativo di Stefania. Così corro a chiamare Duke che non mi sembrava affatto stupito ed entrambi ci sediamo in camera. Nel frattempo Stefania aveva semi spogliato Paola ed erano già passate dai preliminari ad un sessantanove tutto lingue e saliva. Noi due ci godiamo tanta passione e si vede da sotto i pantaloni . Le dita di Paola strizzano i capezzoli di Stefania che si eccita terribilmente mentre intenta nel penetrare a fondo con le dita Paola. La saliva scorre a fiumi ovunque mentre Stefania guardando Duke le fa un cenno e lui ubbidiente si alza, si toglie ogni tessuto e porge la sua sciabola nera e turgida alla bocca aperta di Stefania. Paola si alza mi guarda e con cenno capisco che vuole anche me. Ovviamente non mi faccio pregare, mi spoglio a fatica causa erezione e balzo sul letto. Stefania mi succhia quel tanto che basta per bagnare il mio glande e mi supplica di scoparla da dietro . Nel mentre si trascina tra le cosce di Stefania e continua la sua esplorazione con la sua linguetta affilata, sapientemente scorre dalle grandi labbra alle piccole grinze del suo ano infilandole prima uno poi due poi tre dita a fondo nel culo. Tutto mi sarei immaginato tranne tutta questa naturalezza saffica di Paola. Entrambe hanno orgasmi in continuazione quando ad un tratto Stefania si toglie dalla bocca il cazzo di Duke per dedicarsi al piacere di Paola succhiandole seno e capezzoli mentre Duke la impala da dietro. Sento che sto godere allora stacco un attimo, non voglio giocarmi tutto subito. Ma ad un tratto sento la mano di Stefania che strizza i miei testicoli e mi chiede di infilarglielo in bocca. Titubante lo faccio e noto che Paola mi guarda compiacente nel vedere Duke dietro ed io davanti in sinergia meccanica scopare Stefania. Il mio cazzo le arriva in gola e produce dei piccoli conati a Stefania che però continua ad affondarsi fino ai miei testicoli. Ho i coglioni che sono gonfi come palle da biliardo pronte ad esplodere. Paola lo capisce ed ha un desiderio infinito di sperma di cazzo, mi gira supino e mi cavalca a cosce aperte. Noto che Stefania mormora qualcosa all’orecchio di Duke e lui si mette a ridere mentre si alza, si posiziona dietro Paola e solo allora capisco le loro intenzioni, vuole incularsi Paola mentre io la scopo. Paola mi inonda dei suoi mille orgasmi ma capisce e, mentre immaginavo si distogliesse da questo sandwich fallocratico invece con le mani si apre le natiche, offrendosi da brava zoccola al cazzo impetuoso di Duke. Lui punta piano la sua cappella gonfia e lei tentenna un attimo con una smorfia di dolore. Abbiamo già fatto sesso anale con Paola ma non ama particolarmente se non per soddisfare mio piacere nell’infilarle nel culo qualsiasi cosa, amo vedere il suo ano dilatato all’impossibile. Duke avanza e lo sento anch’io avanzare quasi a contatto con il mio cazzo infilato nella sua figa fradicia. Paola è in visibilio lo vedo lo sento, sta assaporando ogni attimo ogni sensazione di questo doppio piacere. Ora è lei a dare il ritmo con il suo stupendo culo, avanza e arretra velocemente mentre la sento squirtare in continuazione. Urla sospira mi contorce forte i capezzoli poi passa al suo seno strizzandolo come un pompelmo mentre in bocca ha le dita di Stefania. Un colpo dopo l’altro io sento che sto per venire e dai gemiti credo anche Duke. Entrambi ci sfiliamo quasi fossimo in sintonia mentre Stefania e Paola si mettono in ginocchio tra noi, bastano pochi movimenti sapienti per far schizzare sperma ovunque irrorando il viso e le bocche aperte di entrambe. Le loro lingue hanno provveduto ad estrarre il rimanente dai nostri lombi baciandosi e leccandosi le ultime tracce rimaste fino all’ultima goccia di sperma.
Passato il paradiso terrestre, ci siamo rivestiti e salutati uscendo velocemente verso casa perché sia io che Paola eravamo in una sorta di timidezza irriverente. In macchina nel breve viaggio di ritorno in silenzio con sorriso da ebeti ci stavamo ancora godendo quegli attimi, ed una volta a casa ci siamo guardati e scambiati un sorriso sornione, è bellissima stravolta dal sesso, di un sensuale esagerato. Non nego che mi immaginavo ancora il corpo di Paola nella morsa fallica e mi sono di nuovo eccitato così tanto che senza dirle nulla l’ho spinta verso la poltrona piegandola sullo schienale, le ho alzato il vestito strappato il tanga ed inculata repentinamente e profondamente. Sentivo il mio cazzo entrare senza restrizioni dopo che Duke mi aveva allargato la via. Il solo pensare al cazzo nero che sfondava il culo di Paola mi ha fatto sborrare quasi subito riempiendo lo sfintere provato di Paola che al sentirne il calore è esplosa in un orgasmo dirompente.
Chissà se anche lei avrà avuto la mia stessa immaginazione......

By Pablito
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