Prime Esperienze
La suora, l' OSS e una gran bella sborrata
di Daty79
05.02.2024 |
18.438 |
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"Io, per provocare non feci nulla per nasconderla e notai che la suora di tanto in tanto, non so se intenzionalmente o meno, indirizzava lo sguardo nella mia..."
Questo non è tanto un racconto, in quanto non narra chissà che gesta ma si tratta di un episodio realmente accadutomi quattro mesi fa che mi eccita ancora ogni qual volta la mia mente torna a quel giorno.Mi trovavo ricoverato all’ospedale della mia città per un intervento al ginocchio non troppo delicato che prevedeva comunque un ricovero di circa 10 giorni.
A seguito dell’intervento, conclusosi con successo, son dovuto restare ricoverato altri 5 giorni, in quanto dovevo restare bloccato a letto, senza la possibilità di alzarmi nè per andare in bagno nè per lavarmi; la soluzione al primo problema è stato il famigerato pappagallo, mentre per la seconda venivo lavato dalle operatrici sanitarie.
Considerando che ad un certo punto del ricovero ero arrivato ad una settimana di astinenza dovetti concentrarmi per evitare erezioni incontrollate durante queste abluzioni, un po' per evitare brutte figure un po' per rispetto verso chi sta semplicemente eseguendo il proprio lavoro; notai però che una delle OSS, rumena, sui 60 anni e un po' in carne, indugiava a lungo sulle mie parti basse e, a mio avviso intenzionalmente, in particolare sul mio ano, infilandoci dentro la punta del dito per pulire tutto.
Il giorno prima delle mie dimissioni cambiò il mio compagno di stanza: arrivò un uomo sulla sessantina, celibe e senza figli, con la sua unica sorella sempre presente: il particolare non da poco è che questa sorella era una suora, motivo per cui aveva il permesso di stare sempre in stanza.
Nonostante questa suora non fosse attraente la mia mente perversa iniziò ad immaginare scene in cui la suora di notte si infilava nel mio letto per essere scopata con violenza.
Tutti questi pensieri me lo fecero venire di marmo e considerato che oltre al classico camice dato in dotazione dalle nostre ULSS non indossavo nulla, anche con il lenzuolo posato sopra si percepiva la mia erezione.
Io, per provocare non feci nulla per nasconderla e notai che la suora di tanto in tanto, non so se intenzionalmente o meno, indirizzava lo sguardo nella mia direzione; poco dopo, mentre il cazzo era ancora duro entrò l’infermiera, quella rumena, per lavarmi.
Nel farlo mi lasciò completamente scoperto e , alla vista del mio cazzo duro, non fece nulla per nasconderlo e non ebbe nessuna particolare reazione: mi lavò come al solito e alla fine, una volta asciugato, mi fece un grattino che partì dallo scroto e arrivò fin sulla cappella; poi mi ricoprì e mi fece l’occhiolino; purtroppo quello fu il suo ultimo turno durante il mio ricovero e non la vidi più.
Ancora incredulo per ciò che era appena successo mi girai verso la suora e la vidi rossa in viso e chiaramente turbata: evidentemente aveva visto qualcosa, sicuramente il mio cazzo in erezione se non questo ultimo saluto da parte dell’infermiera.
Io restai tutto il giorno eccitato e appena alla sera si spensero le luci, nonostante la suora fosse ancora nella stanza, assopita sulla poltrona a fianco del letto del fratello, mi scoprii, mi feci una delle più belle seghe della mia vita e imbrattai di sborra tutte le lenzuola cercando poi di camuffare la cosa.
Il giorno dopo, pronto per andarmene a casa, salutai il vicino di letto e la suora con un “Arrivederci Sorella” e facendole l’occhiolino.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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