Prime Esperienze
Come cominciò tutto (seconda parte)
di Nightofbo
03.02.2024 |
494 |
13
"Mara mi raggiunse per abbracciarmi e iniziammo a pomiciare come due adolescenti, sotto lo sguardo compiaciuto di Cristian che nel frattempo si era versato del..."
Parte secondaScesero al piano di sotto, io presi tempo sotto la doccia per rinfrescarmi, sopratutto le idee. Quello che era successo mi aveva scosso, anche se sapevo che sarebbe successo e mi era piaciuto; mi aveva scosso, forse proprio perchè mi era piaciuto.
Pensai che in fondo lo scoglio più grosso lo avevo affrontato ed ora avrei potuto godermi Mara con il benestare di suo marito, quel che successe dopo dimostrò che avevo un immaginazione limitata a riguardo.
Uscii dalla doccia e presi l'accappatoio, i miei vestiti erano spariti, scesi di sotto senza chiedere spiegazioni non volevo apparire ingenuo, però capii che la cosa mi stava sfuggendo di mano,
La coppia mi aspettava di sotto e si stavano baciando quando arrivai alla terrazza, anche loro in accappatoio, questo mi tranquillizzò un po'.
Ci sedemmo a tavola, e Mara ci servì la cena, un paio di bottiglie di vino in un una frappeuse colma di ghiaccio, vennero vuotate con disinvoltura e il mio bicchiere non rimase mai vuoto, la testa mi divenne presto leggera.
La conversazione fu piacevole e senza nessun riferimento a quanto successo prima, ma non mi illudevo sul fatto che quello era solo il primo round.
Ricordo distintamente che il dolce fu una panna cotta ai frutti di bosco, poi aiutai Mara a sparecchiare mentre Christian rassettava e chiudeva la grande porta finestra serrando le tende, restituendo quello spazio ad una dimensione strettamente privata.
Gli accappatoi di entrambi finirono sullo schienale della sedia, ed io li imitai per non essere da meno, ma non nego che quasi tremavo per l'eccitazione.
Mara mi raggiunse per abbracciarmi e iniziammo a pomiciare come due adolescenti, sotto lo sguardo compiaciuto di Cristian che nel frattempo si era versato del liquore in un bicchiere e si era seduto comodamente sulla poltrona. La donna mi pose le mani sulle spalle spingendomi giù risolutamente, mi ritrovai in ginocchio di fronte alla sua fica, le sue mani passarono alla mia testa e mi sospinse contro di sé.
Il marito si alzò per mettersi dietro di lei e abbracciarla da dietro impadronendosi dei seni di cui strizzava i capezzoli, cosa che vidi nelle rare occasioni in cui allentava la presa dalla mia testa.
Presto i miei sensi furono presi dall'euforia dell'alcol e dall'odore del sesso, una parte di me era perfettamente consapevole che con il cazzo tra le chiappe della moglie ero a pochi centimetri della sua cappella, scacciai il pensiero e raddoppiai la mia energia lappatoria.
Se ebbi qualche esitazione non lo ricordo, ma posso essere ragionevolmente sicuro che le mani di Mara mi artigliavano tra i capelli assicurandosi che non mi staccassi dalla sua fica, non mi mollò finchè non mi venne in bocca con le gambe che tremavano mentre godeva, lavandomi la faccia.
Mi fece risollevare, mi baciò e poi limonò il marito, abbassò lo sguardo sulla mia erezione e ne prese possesso con la mano accarezzando, stringendo, ma senza iniziare mai una vera masturbazione.
Dopo sorrise a Christian e prendendoci entrambi per i cazzi, ci invitò a venirle dietro, non tornammo subito di sopra in camera da letto.
Nel seguirla potevo guardare quello splendido culo che ondeggiava, mi girai verso Cristian che mi sorrise di intesa, con un lieve cenno del capo, in segno di via libera.
Ma la donna ancora una volta prese l'iniziativa e letteralmente facendomi ruotare, mi spinse sulla poltrona prima occupata dal marito facendomi cadere all'indietro su di essa.
In un attimo mi fu sopra, come un felino, il tempo di impugnare il mio cazzo e se lo infilò dentro, nei movimenti rapidi le sue unghie lunghe e curate mi graffiarono, strappandomi un gemito.
Christian si pose di fianco a noi, in piedi e con altrettanta determinazione usata dalla donna con me prima, prese con le mani la testa per infilzarle la bocca.
Rimasi stupito dalla fluidità dalla complicità e affiatamento della coppia.
In realtà non era un vero e proprio pompino, ma una generosa lubrificazione con la saliva , difatti dopo alcuni minuti lui si stacco per mettersi dietro la schienadi lei e senza troppe cerimonie, dopo averlo imboccato entrò risolutamente nel culo di Mara.
La moglie urlò appena a metà tra il dolore e la sorpresa (!?) ma subito iniziò dopo i primi secondi di inerzia, a muoversi sempre più forsennatamente quasi fosse lei a rimbalzare tra i nostri due cazzi e non noi che affondavamo dentro di lei .
Esserle dentro era come essere “Mangiato da lei”.
La sua eccitazione cresceva e lei sembrava impazzita, mi cavalcava pesantemente, quasi a voler sfondare la cervice con il cazzo, ed io non ero certo un superdotato, come mi capitò in seguito con lei e poche altre, si scopava a smorzacandela, avvicinandomi a quel sottile confine tra dolore ed eccitazione. Non so quanto riuscii a resistere, ma alla fine venni, e urlai, questo ebbe l'effetto su Christian di massimizzare le sue spinte in modo ancor più irruento facendo gridare la moglie, che venne accasciandosi su di me, mentre mi piantava le unghie nel braccio.
Eravamo marci di sudore, il marito si sfilò dal culo di Mara per permetterle di sollevarsai da me, ero fradicio degli umori di lei misti ai miei, la coppia si baciò, e poi entrambi si chinarono a ripulirmi il cazzo con le lingue.
Forse volevo dire qualcosa, ma mi astenni più che altro spossato dal piacere, quindi ipocritamente chiusi gli occhi e mi abbandonai a loro.
Tornammo di sopra e questa volta i due mi precedettero in doccia entrando insieme in essa, io aspettai il mio turno, stordito, fatto sta che quando sgocciolante uscii dal bagno, loro erano distesi sul letto impegnati in un 69.
Mi avvicinai al letto non sapendo come comportarmi, Christian stava sotto e Mara sopra, fu lei ad avvedersi di me per prima, “non essere timido sali sul letto!” mi disse sorridente staccandosi un attimo dal cazzo del suo uomo, “Avvicinati!”.
Meccanicamente la assecondai, avendo in quell'istante in cuor mio coscienza di quanto sarebbe potuto succedere dopo.
Mi prese la testa con una mano e iniziò a limonare con me e poi come se niente fosse, fissandomi negli occhi mi chiese “Vuoi provare?”.
Mi vergognavo, e sinceramente forse avrei voluto, ma avevo paura di divenire gay (quello era il mio pensiero all'epoca), lei non attese una risposta, mi afferrò per i capelli e mi avvicinò la bocca al cazzo del marito, non volevo deluderla e tantomeno compromettermi la possibilità di scoparla ancora e quindi mi lasciai sospingere, quasi a delegare a lei la responsabiltà dell'atto.
Quando la cappella toccò le mie labbra semplicemente lasciai che si schiudessero e lo accettai in bocca.
Succhiai e leccai, Mara mi guardava sorridente, “guardami e impara”, prese il mio posto iniziando a leccare l'asta lentamente fino a risalire al fenulo per poi imboccare repentina la cappella con il risucchio mostrato dall'incavare delle guance per circa una decina di secondi, Christian gemè sordamente dentro la fica della moglie.
“Ora tocca a te” mi disse spostando il cazzo con la mano verso la mia bocca.
Una ridda di pensieri affollarono la mia testa, nel contempo mi resi conto che avevo di nuovo il cazzo in erezione e che il lui lo impugnava segandomi lentamente.
Imitai Mara diligentemente, scoprendo una forte eccitazione, nel percepire quella carne pulsante sulla lingua, lo sguardo della donna su di me ed i gemiti del marito per quel che gli stavo facendo.
Pian piano ci prendevo confidenza e gusto, allungandomi nella leccata fino alle palle, volendo dare piacere al mio nuovo amico e provandone a mia volta, anche se in modo differente.
Fu allora che la donna mi tirò un paio di schiaffi sul culo nudo e afferrandomi la testa con entrambe le mani, guidò il ritmo della pompata del cazzo nella mia bocca.
Non pensavo più a nulla se non a godere e far godere, Christian gemeva sonoramente, cercavo di fare a lui, tutto quello che avevo visto darmi piacere quando le donne lo facevano a me, ben sapendo che sarebbe esploso di li a poco, così.
Tale fu l'epilogo e l'uomo venne con quattro schizzi, che dovetti mandare giù, visto che Mara mi teneva bloccata la testa; mi liberò solo quando il marito smise di contrarsi, tuttavia non aveva ancora finito, si mise ritta su di lui cavalcandone la faccia fino a venire lei pure.
Io ero ancora eretto e duro, anche se ci vollero diversi minuti perchè i due si riprendessero .
” Sei stato bravo” mi disse la donna, “Ora tocca a te”, entrambi mi furono addosso e iniziarono un pompino a due bocche simile a quello di poco prima, ogni mia resistenza e remora era caduta...
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.