Cap 5 e 6: Paddle e Vibrazioni Estreme

Paddle.
Non sono mai entrata in un sexy shop. Lo guardo dal lato opposto della strada. Vetrine oscurate, persone che passano davanti frettolose. Attraverso, ma all'ultimo mi manca il coraggio, e devio bruscamente verso un caffè .
Milord desidera un Paddle. Oggetto fino a poco fa a me del tutto ignoto.
Le immagini su internet mi hanno fatta fremere, sussultare, poi incuriosire, poi eccitare.
Mi intriga studiare per Milord. Scoprire i mondi nuovi che mi fa conoscere. E scoprire che mi piacciono. Fantasie che non sapevo di avere. Sepolte chissà dove.
Il Paddle di legno è quello che mi ha intrigato di più.
Ora devo acquistarlo. Come desidera Milord. Che la prossima volta lo vorrà trovare pronto sul tavolo.
Il pensiero mi provoca un brivido.
Mi faccio coraggio, dritta verso la porta, sguardo fermo mentre dentro tremo, un attimo e sono dentro.
Un mondo sconosciuto si apre. Il mio imbarazzo è palese. E nemmeno il cordiale saluto del proprietario aiuta, anzi, peggiora.
Intorno a me ..cose..di tutti i tipi.. Film soprattutto, tanti, e faccio giusto fuggevolmente in tempo a pensare chissà come sarebbe vederne uno, che il negoziante si materializza di fianco a me. Come ti aiuto? Ecco si, appunto. Mi si secca la gola.
Ehm.. Cerco un Paddle.
Silenzio. Mi guarda. Paddle? E io penso "si scusa perché no, cos'è non ho l'aria da Paddle??"
E la mia vena ribelle mi salva. Sbloccando la situazione e rendendomi temeraria.
Paddle si, di legno.
Lui boccheggia.
1 a zero per Milady penso con soddisfazione ed il desiderio malizioso di raccontare a Milord che sono stata brava..
Ora però Mister sexy shop deve recuperare terreno e sfodera sul bancone un'intera collezione di Paddle : cuoio, lisci, borchiati, ed uno solo in legno.
La descrizione si fa tecnica, il legno non è evidentemente la scelta prediletta da Mister sexy shop. Ma Milady, che ormai quasi inizia a prenderci gusto, ha deciso.
E lo immagina già con un fremito tra le mani autorevoli di Milord. Un misto di timore ed eccitazione.
Il primo colpo mi lascia senza fiato. Il Paddle è duro, liscio, implacabile . Sento la pelle arrossarsi immediatamente.
Milord mi tiene ferma, forte e deciso. Immobilizzando ogni tentativo di ribellione . Ogni colpo la mano più disinvolta e decisa. Brucia, spezza il fiato, mi piace. Gemo mi ribello mi divincolo tremo. E mi piace. Terribilmente mi piace.

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Vibrazioni estreme
L'ovulo è scivolato liscio e pieno dentro di me. Mi riempie con la sua forma, le pareti strette intorno.
Guardo Milord timorosa e tremante, attendo qualcosa che dovrà accadere, senza potere immaginare quando e soprattutto come sarà.
L'attesa mi eccita e mi spaventa. Il telecomando è stretto tra le mani forti di Milord, scomparso nel suo palmo fuori dalla mia portata.
È quando abbasso gli occhi che accade. Cogliendomi di sorpresa.
La vibrazione mi inarca all'indietro, mi strappa un gemito sordo, mi immobilizza e poi mi fa impazzire. Non riesco a stare ferma il corpo scosso dal gli stessi tremiti convulsi che si propagano dal ventre. Sussulto senza potermi fermare, sentendo il piacere che sale ancora incapace di controllare la prepotente sensazione di spasmodica adrenalina. Poi il silenzio. La pelle continua a fremere, il fiato ricomincia a scorrere, il respiro a scivolare, la mente concentrata ad assimilare la sensazione così forte. Ma Milord non mi da il tempo.
La languida tortura riprende improvvisa e più violenta ancora, il corpo scatta e a carponi cerca insensatamente di sfuggire a qualcosa che proviene da dentro, come cercasse un'insperata salvezza.
La vibrazione smette.
Mi accascio fremente gemente e senza fiato. Riprende.
Mi avvolgo su me stessa, imploro, striscio sul pavimento freddo verso chissà quale orizzonte.
Smette . Ricomincia.
Smette. Ricomincia.
I sensi urlano piacere, il corpo chiede clemenza, il tremito è sempre più forte.
Il corpo sussulta forte steso a terra, la fuga impedita dall'angolo chiuso. Ed è allora al culmine dell'estrema vibrazione che sento tra le natiche farsi strada la potenza di Milord. Forte decisa e fiera mentre l'ovulo non mi lascia tregua. Il piacere si fonde con il dolore, il ventre sussulta in un movimento convulso, frenetica danza che si accompagna ai colpi sempre più forti e profondi. Il gemito diventa grido, il grido si scioglie in gemito, il corpo incapace di arrestarsi che si fa incontro ad ogni spinta, completamente riempito, squarciato, tremante, arso di desiderio. Ancora e ancora, fino a che il tremito sconvolgente nulla a più a che fare con quello dell'ovulo, ma esplode da dentro violentissimo, sfinendosi nel caldo getto del piacere assoluto