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TRAPPOLA IN METRO'
di Neottolemo
18.10.2018 |
25.133 |
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"Inizio a scoparmi la figa con colpi prima lenti e poi sempre più possenti…..."
(Storia di fantasia, dedicato ad una lei di coppia a cui piacciono i racconti)Mi presento sono M. una bella e giovane donna. Quello che mi è successo non lo avrei mai creduto fino a poco tempo fa…eppure
Era stata da poco inaugurata la metropolitana di Brescia, ma non avevo ancora provato a prendere il treno.
Venivo in città unicamente per lavoro e normalmente in automobile e la sera rientravo a casa dove mi aspettava in marito devoto.
Non ero mai stata molto portata per esperienze troppo trasgressive, con mio marito avevo rapporti regolari ma spesso noiosi, e da tempo fantasticavamo su qualcuno che ci guardasse mentre scopavamo.
Quel giorno, a causa di uno sciopero che aveva paralizzato mezza città, mi decisi a lasciare l’automobile in uno dei parcheggi in prossimità della stazione e di prendere il metrò.
Viaggiando in automobile non facevo troppo caso all’abbigliamento, infatti, ero abituata a vestirmi in modo provocante, tanto normalmente ero sola, ma appena salita in metrò capii subito che gli occhi degli uomini mi si erano incollati addosso…
Indossavo, infatti, un paio di leggis molto stretti ed una magliettina che aderiva al mio seno prosperoso, dove si vedeva risaltare il capezzolo. Ai piedi come al solito un paio di scarpe dal tacco alto che slanciavano la mia coscia e mi rendevano il sedere molto duro…
Con l’aria condizionata della metropolitana i capezzoli iniziarono subito a reagire divenendo sempre più turgidi e nonostante la temperatura fresca iniziai a sentire, a causa di quel venticello, un certo calore salire dentro di me….
Lo scompartimento era pieno e quindi mi dovetti appendere all’asta posta all’uscita in attesa della mia fermata…
Ad un cero punto sentii una mano appoggiarsi sul mio sedere contornato dai leggis., ma dato che non riuscivo a girarmi per la grande quantità di gente, non riuscivo a capire da dove provenisse.
Dietro di me c’erano uno studentello sbarbato col suo zainetto, un sig.re piu maturo con la 24 ore (probabilmente un avvocato), ed un nero che si stava recando al lavoro…
Tentai quindi di sottrarmi facendo un piccolo passo in avanti ma la mano proseguiva a sforarmi il culetto nell’indifferenza generale…
Che fare girarmi e fare una scenata con annessa figuraccia…e poi quel tocco mi stava procurando un piacere strano e intenso…tanto che mi decisi e feci un passo indietro per godermi la carezza
Ad un tratto lo sconosciuto si fece più intraprendente e mise la mano dentro i miei leggis…sentivo la pelle della mano, candida e senza rughe e scuramente era quella dello studente…
Ero eccitata e fiera che un ragazzo giovane la sera si segasse pensando a quello che mi aveva fatto..quando sentii un’altra mano sorpassare la cucitura dei miei pantaloni e toccare mia carne…
Questa era una mano più grande, da operaio…callosa…sicuramente il nero avendo visto che gradivo aveva pensato di partecipare…
La mia figa iniziava a spargere umori mentre quelle 2 mani sapienti a loro modo mi perlustravano in ogni centimetro.
Il mio respiro era sempre più affannoso e piegavo sempre di più il culetto per aiutarli a toccare meglio…ad un tratto il nero mi sposto il perizoma ed entro col dito nella mia figa fradicia…
La vulva ormai era un lago ed io torturavo le mie labbra mordendole per non far sentire i gemiti come una troia, anche se il mio cervello li pregava di continuare….
Senza accorgermene era arrivata la mia stazione ed allora mi liberai da quella stretta per scendere..
Giunta in ufficio mi riassettai un attimo nel bagno..sentii mio marito ma non gli dissi nulla..non sapevo come avrebbe reagito al racconto…
Iniziai a lavorare ed i miei pensieri si dispersero nei meandri dell’attività lavorativa..e senza accorgermene mi fermai oltre l’orario di lavoro insieme ad una collega..
Verso le 20.00 uscimmo per prendere un aperitivo..Fu una serata piacevole ma il tempo volava ed alle 21.30 mi diressi verso la stazione del metro per rientrare a casa…
Appena vidi scendere le scale mi attraversò come un fulmine gelido il ricordo dell’esperienza della mattinata..Scesi lungo la scala mobile e mi sedetti in atetsa del treno…salii dalla porta automatica e mi sedetti nello scompartimento…
I cellulari non prendevano e quindi non riuscii ad avvertire mio marito che sarei arrivata in ritardo..
• Era praticamente vuoto c’erano solo 4 persone…uno studente, due neri ed un professionista accaldato che aveva lavorato sicuramente troppo..
Strano pensai, sembra la combriccola di stamattina…e mentre ridevo all’idea mi accorsi che il nero era proprio quello del mattino… Mi riconobbe subito..si alzò e si diresse verso di me…
“Buonasera sig.ra ci rincontriamo..”
Io avendolo riconosciuto benissimo feci finta di nulla ma lui si sedette nel posto vicino al mio…
“Cosa vuole mi lasci in pace”…ma il nero sedette tranquillo…vedevo le sue mani grandi che mi avevano fato godere e pensai come doveva averlo…
Ad un tratto il nero mi mise la mano sulla coscia...ed inizio a sfregarmela avanti ed indietro…
Ebbi un sussulto e feci per levarla ma il nero strinse ancora di più..ed ad un tratto un calore accecante mi prese nel petto…
Lo lasciai continuare guardando bene che gli altri non vedessero nulla…
Con un cenno chiamo il suo amico che si sedette alla mia destra e comincio a toccarmi l’altra coscia
Sentivo la vulva gonfiarsi e bagnarsi ed il mio peto sussultare e respirare…mentre il nero mise la mano sotto la mia maglietta per toccarmi i capezzoli..
Il treno proseguiva la sua corsa ma non saliva più nessuno ed allora il primo neo prese la mia mano e la mise sulla sua grossa patta..
Sentii il nerbo di carne duro e massiccio riempire il mio palmo mentre mi tratteneva il polso e mi faceva scorrere la mano lungo tutta l’asta..
Anche l’altro faceva la stessa cosa e praticamente mi trovai a sfregare avidamente 2 patte come una vera puttana….
Il ragazzo e il professionista serio notarono subito il movimento e si spostarono vicino a noi…iniziando a menarsi membro che subito si ingrossava, anche se non raggiungevano le misure ragguardevoli dei neri…
Mi trovavo circondata da 4 uomini col cazzo in tiro!!!!
Io che negli ultimi anni avevo visto solo quello di mio marito !!!
Ad un tratto il professionista disse “Forza troia ora impegnati”…e si abbasso i pantaloni per liberare il pene…
Il nero mi prese per i capelli e mi portò la bocca verso il glande del maturo sig.re…
Volevo rifiutarmi ma ero troppo eccitata dalle mani che mi toccavano e bagnavano per cui obbediente iniziai a succhiare piano il glande del professionista…
“Dai troia che puoi fare di meglio” Come in una magica intesa il nero mi strinse i capelli e fece affondare tutto il cazzo del professionista nella mia gola tenendomi la testa fino a quando non mi riempiva completamente…
“Devi allenarti troia altrimenti come farai a prendere il mio”
I due neri intanto avevano liberato le aste ritte come due colonne e le mie mani continuavano a segarli all’unisono.
Ad un tratto il nero porto la mia bocca sul suo cazzo e mi sbatte l’enorme pene in gola..
Sentivo le labbra doloranti ma non riuscivo a smettere di succhiare….
La saliva usciva copiosa dalla mia bocca ma la figa si bagnava ancor di più.
Il nero mi fece passare al cazzo dell’amico quando dopo 10 minuti di ottime succhiate entrambi si alzarono…e mi misero nelle mani del professionista…
Con mio stupore e vergogna vidi che il ragazzo aveva rubato il mio I phone e stava facendo un lungo video…
“Cazzo fai” gli dissi
“Tranquilla lurida troia che ti lascio il ricordino”..
Il maturo sig.ra mi tratteneva le mani ed i capelli mentre i due neri si liberavano dei pantaloni, si giravano e si piegavano lungo lo schienale del seggiolino.
Poi con le mani si aprirono le natiche e dissero insieme”Forza cagna ora leccaci il culo”
“No non voglio!”….ma il professionista mi prese per i capelli e mi porto sul buco del culo del primo…Ci appoggiai le labbra quasi rifiutandomi ma il maturo spingeva contro lo sfintere ed allora la mia lingua inizio a lappare il buco come una vera cagna…
Con la mano libera intanto masturbavo quei grossi cazzi…
“MMMMMMMMM Vi piace cosi bastardi…”
“Zitta troia e continua…” “Si cazzo continuo! Continuo! sono una TROIA”…
Li leccai per buoni 20 minuti aumentando ancora le dimensioni del loro cazzo quando mi presero e mi girarono….
Mi fecero sedere sulle poltroncine ed il maturo ed un nero mi tenevano le cosce larghe”
L’altro nero prese l’I Phone ed il ragazzo, fino ad allora in disparte,. Inizio a scoparmi la figa con colpi prima lenti e poi sempre più possenti….
Si davano il cambio con forza
Ero la loro vacca da monta…un colpo dopo l’altro fino in fondo alla figa…
Mi sentivo piena e godevo come non mai mentre succhiavo i vari cazzi che mi arrivavano sempre in gola…
Erano tutti e 4 molto resistenti…mi pompavano con foga e senza ritegno..quando all’improvviso esplosi in un orgasmo squartando tutto il liquido sul pavimento del metrò….
“Ora leccalo!!”
Il nero mi prese la testa e mi fece leccare la squirtata prona davanti a loro che mostravo le natiche…
“Guarda che bel culo…sembra vergine”
In realtà non lo era con mio marito avevamo fatto qualche timido tentativo ma non ero neppure esperta!
L’amico del nero mi venne dietro e mi sputo sul culo.
Fece la stessa cosa col suo cazzo e mi sistemo il glande proprio sullo sfintere…
“NO…no dicevo io”
Ma lui nulla. Inizio a penetrarmi prima piano poi affondando sempre di più…Sentivo le viscere aprirsi ma quello che prima era un dolore poi si trasformo in un enorme piacere….
“Spingi negro impalami!!” ormai ero fuori controllo volevo cazzo e ne volevo tanto
Il nero mia alzo di peso ed il maturo si impossesso della mia figa doppiandomi senza ritegno
“Su troia forza spingi spingi vacca!!!!”
Tutte quelle parole mi mandavano in visibilio e mi facevano godere…
Mi scoparono senza soste per tutto il viaggio quando ad un certo punto mi fecero inginocchiare ed uno ad uno mi sborrarono in faccia ed in gola…
Scesero insieme quasi fosse preordinato mentre io mi pulivo con la maglietta e mi rivestivo…finalmente saziata come solo una vera troia può essere…
Il mio I phone era a terra lo raccolsi..il video c’era tutto…volevo eliminarlo ma non so perché lo tenni per me…
Rientrai a casa..fortunatamente mio marito dormiva sul divano csi feci a tempo a farmi una doccia
e preparami per la notte…
L’indomani mi svegliai e uscii per andare al lavoro…corsi in auto alla stazione del metro…
Arrivai dal controllare e gli chiesi “Un abbonamento semestrale per cortesia”….
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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