orge
Giulia e la serata in villa

05.08.2020 |
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"- Non trovo il perizoma rosa con i fiorellini bianchi, ho qui solo il reggiseno -
- Ho idea che è a casa di Mario, scusa - le svelo e per non farla..."
Terza notte di fila che passo da Mario tra poco la Vanessa mi sfratta, sono da pocopassate le otto che rientro a casa cerco di fare meno rumore che posso ma i tacchi mi tradiscono
- Ciao Giulia sei arrivata finalmente -
- Buongiorno tesoro già sveglia come mai ? - le chiedo mi sembra strano che sia già in piedi
così presto poi nelle mia camera che sta cercando.
- Non trovo il perizoma rosa con i fiorellini bianchi, ho qui solo il reggiseno -
- Ho idea che è a casa di Mario, scusa - le svelo e per non farla incazzare la stringo a me e le do in bacino sul collo dove so che la fa impazzire.
- Non cercare di passarla liscia facendo la smorfietta devi perdere il vizio di lasciare ovunque la mia roba, ma tranquilla prima o poi mi vendico - mi dice sorridendo mentre inizio a spogliarmi per andare a farmi una doccia, levo le mutandine e mi dirigo in bagno, sono tranquilla sotto l’ acqua quando entra la Vanessa è al telefono con Giorgio; ci cerca per una serata in un villa, lavoro
impegnativo ma molto ben retribuito
- Giorgio io ci sto, ti metto in vivavoce, chiedi alla Giulia se accetta -
- Giulia tesoro ti offro 800 euro sei disponibile questa sera - mi domanda Giorgio
- Voglio lo stesso cachet della Vanessa - lancio la mia proposta
- Giulia posso arrivare a 1100 - ribatte Giorgio
- Va bene ma la prossima volta ne voglio di più - chiudo la trattativa soddisfatta mi bastava arrivare a 1000 euro ne ho guadagnati 100 in più
- Grazie ragazze, vi mando l’ indirizzo più tardi, buona giornata - e chiude la conversazione
- Vanessa ma quanto ti ha pagato ? -
- Il mio cachet per queste serate è di 1800 euro ma comunque ti ha offerto una bella cifra per essere
una novizia, certe ragazze non arrivano a 700/800 euro -
Finisco di fare la doccia, esco dal box e mi metto davanti allo specchio a sistemarmi i capelli, devo
decidermi a tagliarli stanno diventando troppo lunghi e fastidiosi, sono ancora nuda quando ritorna
la Vanessa con una valigetta, mi si mette dietro e sento le sue dita che mi spalmano qualcosa di freddo tra le natiche.
- Ehi ma che combini sono le mie chiappe - le dico mentre per istinto stringo le gambe
- Sarà una serata impegnativa meglio che ci prepariamo per bene - mentre si spiega tira fuori
dalla valigetta un plug anale di dimensioni non indifferenti, lo insaliva e fa per spingermelo
nel culo, ne ho presi parecchi in questi mesi come Giulia ma è troppo grosso e fatica a entrare
- Tesoro leccalo un po’ serve lubrificante - mi dice Vanessa mentre me lo avvicina
- Cazzo no che non lo lecco, me lo hai appena infilato mezzo nel culo -
- Dai, non fare la difficile, il culo era il tuo - non finisce la frase che me lo spinge in bocca,
mi tocca insalivarlo per bene per poi sentirmelo infilare nel sedere tutto fino alla corona, poi
è la stessa Vanessa che si infila l’ altro plug nel suo sedere
- Adesso che facciamo con sti cosi tra le chiappe - chiedo curiosa
- Tranquilla danno fastidio per un po’ dopo non ti accorgi nemmeno di averli - mi rincuora
Forse il momento ma mi viene istintivo darle un bacio sulle labbra che lei ricambia e senza pensarci
ci mettiamo a toccarci le nostre patatine già fradice, io penetro la sua con due dita, lei mi fa impazzire sfiorandomi il clitoride, in un attimo spruzziamo entrambe, che strana sensazione
fare l’ amore con una donna adesso che lo sono pure io; la cosa mi ha scossa un po’, vuoi vedere che mi piacciono gli uomini pensavo di essere almeno bisex.
Arrivano le 11.30 e decidiamo di andare da Mario per un aperitivo, una fatica camminare con il dildo nel culo è una vera tortura fortuna che dopo un po’ mi sarei dovuta abituare, in più ho
ai piedi i sandali tacco 12 con due listini mi sembra di camminare scalza
- Sorridi un po’ Giulia che è quella faccia - mi domanda Vanessa quando siamo quasi arrivate
- E’ la faccia di una che ha un bastone tra le chiappe - rispondo seccata mentre entriamo nel bar
Qui siamo accolte da mille sguardi che ci scrutano ogni centimetro, colpa della Vanessa che ha indossata un abitino cortissimo rosso fuoco che lascia ben poco all’ immaginazione, io sono più
sobria con dei pantaloncini neri aderenti alle ginocchia e una maglietta fuxia lunga fino al sedere
- Buongiorno splendide, ecco il vostro prosecco - ci serve al volo Mario
- Volete sedervi fuori ai tavoli - ci chiede sempre gentile
- No ti prego niente sedie non è il caso oggi - gli rispondo terrorizzata, lui rimane un po’ spiazzato
non capendo il motivo; ci pensa la Vanessa a chiarire.
- Tutto chiaro vi state preparando i culetti, avete qualche appuntamento di lavoro - dice con il suo vocione Mario, che imbarazzo avrei voluto sprofondare, più di un cliente al bancone ha sentito.
- Giulia se me lo dicevi questa notte ti allenavo un po’ io - fa la battutona Mario
- Guarda non lo sapevo o mi sarei fatta inculare da te tutta notte - ribatto ironica e poi ci facciamo una risata, ci beviamo un altro calice ma prima di andare via Mario ci si avvicina e ci accarezza i sederi per sentire i nostri plug. Passiamo il pomeriggio in giro, abbiamo ricevuto il messaggio
di Giorgio con indirizzo e orario; quindi alle 19.00 prendiamo la macchina e andiamo alla villa
sul lago per la nostra seratina, anche questa volta Vanessa mi concede il volante, guidare è sempre più difficile, stasera vestito lungo e stretto con sandali a strisce; fortuna che prima della doccia
ho potuto levare il plug, adesso sento un vuoto nel sedere ma meglio che quando era pieno.
Arriviamo in orario, posteggiamo e poi ci rechiamo all’ ingresso, qui veniamo identificate e ci danno un bracciale rosso da mettere al polso, strano alcune donne lo hanno blu altre verde, è
Vanessa più pratica che mi spiega le differenze, quelle con il bracciale rosso sono le quelle che
sono qui per lavoro se così possiamo dire.
- Wow che posto meraviglioso, il giardino è splendido - dico mentre iniziamo a sorseggiare un calice di champagne e fare le prime presentazioni, vedo molta bella gente.
- Per ora godiamoci la serata, poi ci sarà da sudare - risponde seria Vanessa, passano pochi minuti e
siamo invitate a entrare in casa, sulla porta troviamo dei bodyguard e due donne vestite con delle tuniche bianche, scopriamo che per entrare dobbiamo essere nude, ci infiliamo in uno spogliatoio e
lì lasciamo abiti, intimo e borsette, sono ammesse solo le scarpe.
- Cazzo iniziamo bene, lo poteva dire Giorgio - mi lamento mentre con i solo sandali ai piedi
ci dicono le regole che dobbiamo seguire, braccialetto rosso vuole dire disponibili a tutto, insomma
non possiamo rifiutare nessuna richiesta degli ospiti della villa
- Una novità anche per me, a saperlo chiedevo molto di più Giorgio - scherza Vanessa
Camminiamo lungo il corridoio per arrivare al salone e siamo fermate da un ometto sui 60 anni,
che mi chiede di fargli un pompino, sto quasi pe dire di no quando la Vanessa mi ricorda le regole
e così mi tocca chinarmi e succhiargli il cazzetto moscio che si ritrova, due minuti e mi viene in bocca, da qui inizia una pazza serata, sto cercando dei fazzoletti per ripulirmi che mi sento afferrare
da dietro e senza nemmeno un cenno sento il mio sederino violato, il plug anale ha fatto il miracolo,
non sento che un piccolo fastidio, ho perso di vista la Vanessa per almeno due ore tra cazzi in bocca e tra le gambe quando la intravedo su un lettone che sta scopando con due fusti, uno la scopa nella patatina e uno in culo, prendo due calici di champagne e mi avvicino.
- Socia come va la serata ? - le chiedo mentre le porgo il calice
- Ho bisogno di una pausa, ho perso la sensibilità a ogni buco - mi sussurra sconsolata mentre i due
le vengono copiosamente addosso e poi se ne vanno; ne approfittiamo per sederci sul divano e stare
un tranquille e in pace per qualche minuto, tutto intorno è un groviglio di corpi, saremo almeno una
trentina di donne e minimo un cinquanta uomini tra scopatori senza freni e guardoni.
- Mi ci voleva un bicchierino, grazie tesoro a te come sta andando ? - si informa la Vanessa
- Avrei preferito essere Giulio non Giulia sono sincera -
- Scema che sei, invece io sono contenta che sei donna, almeno così siamo in due a uscire da qui con il culo rotto - mi dice divertita Vanessa
- Stronza e cattiva - le rispondo sorridendo non finisco la frase siamo interrotte da un tipo
che mi mette in bocca il suo cazzone, tutto sporco e puzzolente, chiudo gli occhi lo lecco e
insalivo tutto, me lo sfila dalla bocca e dopo avere messo a pecora la Vanessa, la incula e poi
lo riporta tra le mie labbra, cazzo ecco spiegato tutto, lo aveva messo in culo a una e poi mi è
toccato prenderlo in bocca, almeno adesso so di chi era il sedere menomale.
La festa finisce che è l’alba, stanchissime usciamo dalla villa che sta sorgendo il sole, l’ organizzazione era perfetta e ci siamo pure potute fare la doccia, stiamo salendo in auto
quando siamo fermate dall’ometto incrociato appena entrate che ci fa una proposta
- Signore care vi ho osservato tutta sera e ho scelto voi - finisce di parlare e ci offre dei soldi
- Mi scusi ma scelte per cosa - domando in piedi con la portiera aperta
- Vuole mettercelo nel culo - interviene da sgamata la Vanessa che ha capito tutto, scende dalla macchina, prende i soldi dalle sue mani, li conta e poi sollevando il vestito offre le chiappe all’ ometto, che non è altro che l’ Ing. Augusto Borloni, proprietario della villa e ricco industriale della zona. Io appoggio la borsetta sul sedile e mi avvicino, mi chino e una volta abbassato pantaloni e mutande all’Augusto, comincio a succhiarli il cazzo, ho quasi male alla bocca da quanti ne ho lavorati stanotte, quando è duro abbastanza lo guido al sedere della Vanessa che dopo una notte come questa è apertissimo, la penetra senza fatica e comincia a scoparla con un certo ritmo, la Vanessa sembra apprezzare e lancia qualche urletto di piacere e conoscendola non sono finti.
Mi affianco alla Vanessa e sollevo il vestito, le mutandine le ho lasciate nella borsa, volevo prendere aria; attendo il mio turno toccandomi un poco e vengo quasi subito soddisfatta dal Borloni
che si sfila da suo sedere per infilarsi senza troppi pensieri nel mio, cazzo è vero scopa benissimo,
forse la scopata migliore della serata, tiene un ritmo sostenuto e mi fa bagnare quasi subito; è
pure insaziabile, ci incula forse per 20 minuti a testa, poi viene nelle nostre bocche avide del suo seme, ingoiamo tutto fino all’ ultima goccia.
Forse abbiamo finito, ci aggiustiamo vestiti e capelli, lui ci ringrazia e ci da il suo biglietto da
visita e ci dice che per qualsiasi bisogno possiamo chiamarlo, però che persona squisita.
Siamo in viaggio quando chiedo alla Vanessa quanto ci ha dato per il servizio extra, appena lo scopro quasi esco di strada
- Cosa !!! 2000 euro a testa !!! - esclamo incredula
- No 2000 euro a sedere, però il tuo culetto vale già 2000 euro - ribatte Vanessa
- Diciamo i nostri culetti - be non mi posso lamentare come nottata è stata proficua adesso possiamo
andare a casa a riposare e riprenderci per le prossime serate.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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