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Prime Esperienze

Giulia e il vecchio Gino


di robert73
24.06.2020    |    631    |    0 8.7
"30, traballo sui tacchi fino all’ ascensore e li troviamo una sgradita sorpresa gli ascensori al decimo sono momentaneamente fuori uso causa verifiche di..."
- Sono già le sette !! -
- Sveglia domigliona – mi urla la Vanessa
Io mi sveglio e mi trovo per l’ ennesimo giorno nel corpo di Giulia, lo capisco
senza toccarmi le tette ma dal bruciore che sento al sedere dopo la nottata pazza
con Luciano e suo zio.
Mi alzo saluto e do un bacio alla Vanessa intenta a mettersi le autoreggenti e vado in bagno a
lavarmi il viso e farmi un salutare bidè, sento suonare alla porta ma non ci faccio caso
- Tesoro hai ricevuto un regalo - mi riferisce la Vanessa appena ritorno in camera
- Ma dai e da chi ? - chiedo sorpresa poi leggo il bigliettino e scopriamo che e’ un dono
del portiere, sembrava un stronzo invece mi devo ricredere
- Cosa aspetti apri il sacchetto o lo apro io -
E’ tanta la curiosita’ della Vanessa e pure mia che ancora nuda apro il regalo e ci trovo
un vestitino bicolore beige e nero con delle scarpe con tacco 12 e un pacchettino con
un altro biglietto.
- Stronzo di un portiere leggi che mi scrive - e passo il bigliettino alla Vanessa
- Ha proprio ragione non è poi cosi’ cafone -
- Ieri era vestita in modo indecente sopra e pure sotto con quei mutandoni -
Non ribatto forse hanno ragione, nel pacchettino trovo micro mutandine, reggiseno, un
reggicalze e calze autoreggenti, cazzo sono sistemata per bene penso, rimetto tutto nel sacchetto
e faccio per rivestirmi con i miei vestiti
- Ma che fai mettiti il vestito e il resto, non vorrai offendere il portiere dopotutto ci da del lavoro -
- Ti prego è mattina presto, ho ancora il culo in fiamme così è una tortura -
- Giulia sei una donna adesso è normale soffrire - mi consola Vanessa mentre mi toglie dalle mani
i miei mutandoni e mi passa le micro mutandine
Usciamo dalla camera che sono le 7.30, traballo sui tacchi fino all’ ascensore e li troviamo una sgradita sorpresa gli ascensori al decimo sono momentaneamente fuori uso causa verifiche di routine dobbiamo prenderlo al sesto piano.
- Porca puttana !! - esclamo scandalizzando l’ addetto all’ ascensore
- Non fare la drammatica sono solo 4 piani da fare e per di più a scendere, poi cosi ti alleni -
Già mancava pure fare le scale è un miracolo che non sono ancora caduta in piano poi il filo
delle mutandine mi si è infilato tra le natiche e mi da un fastidio insopportabile
- Allora ti vuoi muovere o no – mi dà una svegliata Vanessa
- Un attimo scarpe nuove, vestito attillato non posso fare miracoli - ribatto e mi attacco al corrimano
- Scema che sei, stai benissimo vestita cosi -
Tra mille difficoltà arriviamo al sesto piano e da lì scendiamo nella hall, il portiere è impegnato con un cliente, ci sediamo sui divanetti e attendiamo qualche minuto
- Accavalla le gambe Giulia - mi richiama all’ ordine Vanessa
- Sorry lo faccio subito - e dolcemente le accavallo anche se i ganci del reggicalze mi rendono
scomoda la seduta, mi sembra di stare su delle spine
- Ma cosa mi ha regalato a fare il reggicalze non bastava l’elastico delle autoreggenti a rovinare le
cosce - chiedo ironica alla Vanessa
Che non risponde dato che arriva il portiere, ci alziamo, ci saluta e ci da un bacio e ci anticipa
che ha già delle possibili serate in programma
- Mi fa piacere che hai già indossato il mio regalo, così sei una bellissima amazzone - mi lusinga
- Grazie non potevo non metterlo è un regalo stupendo - rispondo come una stupida oca
Viene richiamato al check-in, per il momento ci saluta ma si farà sicuramente sentire, noi prendiamo e ci dirigiamo alla macchina
- Socia che ne dici di andare a fare colazione - mi chiede Vanessa
- Ottima idea ne ho proprio bisogno -
- Andiamo dal tuo amico Mario così andiamo a scrocco - dice sorridendo
- Cazzo se mi vede così altro che non pagare solo la colazione sono consumazioni gratis a vita -
- Che troia che stai diventando -
- Be essere una bella donna ha anche i suoi vantaggi -
Arriviamo da Mario e appena dentro abbiamo mille occhi puntati, noi andiamo dritte al bancone
- Buongiorno bellissime signore -
- Giulia non ti riconoscevo quasi; sei stupenda vestita così e altissima -
- Ciao Mario, grazie, sai sono stata costretta a vestirmi da signora per bene dalla mia socia -
- Be meglio in gonna e tacchi alti che come viene sempre - si intromette Vanessa
Mentre aspettiamo la colazione mi sento palpare il sedere, mi giro e scopro che è uno dei
vecchietti che in genere giocano a carte a cui ho scroccato più di una birra
- Ma sei davvero la Giulia allora avevano ragione loro - e indica gli altri tre al tavolo
- Si sono io e questo è il mio sedere, puoi anche levare la mano -
Lui non curante da un ultima palpata e ritorna trionfate dagli amici a continuare la partita a carte
- Hai già successo visto - fa la battuta la Vanessa
- Uomini vedono una gonna e subito pensano di poter toccare –
- Mentre tu prima non lo facevi vero ? –
Mi ha preso in fallo pure io prima ero uno di quelli che correva dietro a tutte le donne e con un discreto successo ma per ora sono ricordi.
Facciamo un pò di conversazione con Mario e poi ci dirigiamo verso casa, stranamente mi è venuto
un fastidioso mal di stomaco e ho i capezzoli che mi scoppiamo nel reggiseno, appena entrati in casami confido con la Vanessa
- Giulia è una cosa normalissima… ti sono arrivate -
- Arrivate cosa ? - chiedo ingenuamente
- Le tue cose , il ciclo insomma - e facendo due conti scopriamo che sono giusto 28 giorni che sono donna, ci mancavano anche le mestruazioni. Passo una settimana segregata in casa con ogni tipo
di dolore e per gli ormoni impazziti faccio pure la stronza come continua a ripetermi Vanessa.
- Finalmente sono passate - esulto mostrando l’ assorbente pulito come trofeo
- Verrei volentieri a festeggiare con te ma oggi sono impegnata -
Quando è mezzogiorno decido di andare da sola da Mario a farmi un aperitivo, per essere sicura
di farmelo offrire prendo a prestito dall’ armadio della Vanessa un abitino blu, metto delle calze
color carne, che noia ha solo autoreggenti nel cassetto e per finire delle scarpe in camoscio nero
tacco 12, sopra mi copro con uno spolverino blu e sono pronta per uscire.
Arrivo al bar e subito trovo un ragazzo che per attaccare discordo mi offre uno spritz, ma è noioso
e lo mollo subito e mi faccio una partita a biliardo con molto pubblico al seguito, non mi rendo conto ma dopo un ora che sono lì devo aver bevuto 3 o 4 spritz e iniziano a farsi sentire.
Mi appoggio a uno sgabello un po’ stordita dal bere quando mi si avvicina Gino, il vecchietto
che settimana scorsa mi avevo toccato il culo e non so come mi convince a uscire con lui dal bar,
mi racconta che è separato dalla moglie, dei nipoti, del lavoro da direttore commerciale che faceva
e in un attimo mi porta all’ ingresso mio palazzo
- Eccoti a casa, ti accompagno su e magai mi offri da bere - chiede sornione
Cazzo vuoi vedere che questo ometto di 70/73 anni mi vuole portare a letto solo adesso inizio a
inquadrarlo, sono stata adescata da un vecchio playboy ma pensa un po’
Sarà così ma ci ritroviamo in soggiorno sul divano a bere un altro bicchiere di vino bianco, io mezza andata che non ricordo di portare la gonna e mostro in abbondanza le gambe e oltre, lui
tutto serio e calmissimo che continua a versare nel mio bicchiere fino a quando mi fa una domanda
- Dimmi quanto prendi ? -
- Quanto cosa ? - rispondo stralunata
- So che tu e la tua amica siete delle escort , dimmi la tua tariffa –
- Hai sbagliato proprio io non sono una escort e comunque voglio almeno 1000 euro -
Gino non fa una piega, butta sul tavolo una mazzetta di soldi saranno almeno 1500 euro e si alza
e si abbassa i pantaloni tirando fuori una uccello di notevoli dimensioni come lunghezza e soprattutto come lunghezza. Io ritorno un po’ in me e inizio a pentirmi di quello che ho detto ma
ho idea che ormai è tardi, Gino sta avvicinando la sua cappella alla mia bocca.
- Su tesoro inizia a succhiarlo vediamo se vali i soldi che chiedi – mi sfida Gino
- Li valgo tutti !! – rispondo stizzita e comincio a baciare la sua cappella, poi con la lingua
scorro lungo l’ asta fino alle palle, li mi fermo e inizio a mordicchiarle, ritorno su e dopo aver
giocato sulla punta lo ingoio e lo succhio avidamente.
- Madonna che pompinara, si continua dai non smettere -
Mi dedico senza sosta al suo pisellone che diventa sempre più grosso e duro nella speranza che
Gino venga subito ma vedo che ha una notevole resistenza, succhio e lo insalivo per 10 minuti
mentre lui non fa che toccarmi le tette infilando le mani sotto il vestito.
- Adesso ti voglio scopare - dice perentorio, mi fa alzare dal divano, io non capisco bene cosa vuole,
mi fa girare e alzandomi il vestito, mi infila il suo cazzone senza nemmeno levare le mutandine,
mi scivola dentro a fatica non ero lubrificata per niente e dopo un leggero dolore inizio a prenderci gusto, ha un buon ritmo, anche se credo che abbia qualche difficoltà data la differenza di altezza
che abbiamo; io con i tacchi supero i 190 cm, lui non arriva ai 175 cm forse.
Mi scopa come un ossesso per 10 minuti, mi penetra fino alle palle, le sento che mi toccano le
chiappe, lo sfila e poi lo rimetto insomma si prende le sue soddisfazioni ma pure io le mie
- Sei stupenda Giulia mi ecciti da morire, non smetterei mai di scoparti - mi sussurra Gino e
cerca le mie labbra per baciarmi, cacchio ho in bocca la lingua di un vecchietto come sono messa.
Forse ci siamo, lo sento rallentare e ansimare, mi sfila l’ uccello dalla mia patatina, ma è un falso
allarme, mi chiede di succhiarlo ancora, metto in bocca tutto il suo cazzo e lo rianimo, sto diventando brava come bocchinara ne sono quasi orgogliosa.
- Adesso voglio il tuo bel culetto tesoro - mi chiede tutto felice cominciando a infilarmi un dito
nel mio buchetto, cavoli sembra che hai mille mani, in una istante si siede e prendendomi per il bacino mi fa abbassare su di lui, faccio appena tempo a passare la mano con un po’ di saliva che
la sua cappella mi trapassa il sederino, fortuna che ormai è allenato e senza troppo male mi entra
- Quanta fretta !! - cerco di porre un freno a tutta la sua foga ma senza troppo successo, Gino
prende a scoparmi il culo a un ritmo forsennato, mi solleva pure le gambe e lì che sento male
mi entrano quasi anche le palle, continua a farmi saltare sul suo cazzo che sento arrivarmi quasi
in gola, ma cosa a preso il Viagra mi domando mentre mi sbatte senza sosta.
- Sto per venire alzati e prendilo in bocca - appena finisce la frase mi sento arrivare un getto
di sborra calda e densa in gola, ha un sapore dolciastro, per miracolo riesco a non perderne nemmeno una goccia, la cosa schifosa è che mi tocca ingoiarla e poi ripulire il suo cazzo che piano
piano si affloscia
- Sei proprio un a vera troia - diciamo che mi fa i complimenti Gino mentre si allaccia i pantaloni
- Grazie, valgo quello che chiedo - ribatto mentre mi sistemo il vestito e aggiusto i capelli
- Comunque 1000 euro non te li do -
- Gino che cazzo adesso che fai ti rimangi la parola - alzo un po’ la voce e mi avvicino minacciosa
Per tutta risposta lui mi lascia sul tavolo una banconota da 20 euro, prende il soprabito e fa per andare verso la porta, io mi metto davanti e ne blocco l’ uscita.
- Ti sei fatto i tuoi comodi, adesso non te ne vai così - continua per nulla intimorita ma ho fatto male i conti, fossi stato Giulio lo avrei piegato in secondo ma sono Giulia e anche se lui è avanti con gli anni faccio fatica a fermarlo anzi è lui che prende il sopravvento.
- Ora stai qui buona e non ci provare a venire al bar a cercare il resto dei soldi altrimenti ti
faccio rovinare il faccino, la questione finisce qui !! - mi urla da cattivo
- Bastardo , bastardo !! - gli urlo
Gino accende la televisione e alza il volume al massimo e se ne va lasciandomi legata mani dietro la schiena e piedi sul divano, anche se faccio mille tentativi ci resto fino a sera quando rientra Vanessa
- Vanessa finalmente - la chiamo disperata
- Che ti è successo - mi domanda sorpresa
- Gino il vecchietto, mi ha scopata, non mi ha pagata e poi mi ha legata qui come un salame
- Non ci credo ti sei fatta fregare da lui - e si mette a ridere
- Cazzo ridi, dai liberami - la situazione è un pò irreale e mi viene da ridere pure a me
- Guarda ti lascerei così fino a domattina così impari la lezione - mi rimprovera mentre mi slega
- Vecchietto bastardo ha stretto così tanto che non sento più mani e piedi - dico mentre Vanessa mi scioglie i nodi alle caviglie
- Inculata da Gino non una ma due volte - fa la spiritosa Vanessa
- Che vergogna e non posso nemmeno andare a dirlo in giro o ci faccio la figura della tonta -
- Dai ormai è fatta, la prossima volta starai più attenta - mi rincuora, mi da un bacio e poi andiamo
nelle nostre camere.


















































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