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Gioco di gruppo con coppia a distanza


di Membro VIP di Annunci69.it Vrbl
30.08.2021    |    4.952    |    0 6.0
"Cerca una profondità, se possibile, ancora maggiore..."
Un gruppo di uomini. In piedi. Sono disposti, sommariamente, a cerchio. Guardano verso il "centro". Sono nudi, completamente.
Alcuni di loro si muovono leggermente. Armeggiano con le braccia e le mani.
Due uomini si scostano leggermente. Si intravede una donna, in mezzo a loro. In piedi, una benda sugli occhi. È nuda. Le mani legate dietro la schiena. Un laccio attorno ai polsi le blocca.
Viene, gentilmente, fatta inginocchiare. Gli uomini si avvicinano. Ciascuno ha il pene in erezione. Nessuno indossa un profilattico. Uno di loro le sfiora le labbra con il glande. La donna si scosta leggermente. L'operazione viene ripetuta e la donna accetta lo sfiorare del pene dell'uomo. A quel punto l'uomo si ferma e inizia a spingere verso l'interno della bocca. La donna schiude le labbra e accoglie il glande all'interno della sua bocca.
Inizia un movimento ritmico. Non violento, ma sinuoso e gentile. Alcune mani si poggiano sul capo della donna e la guidano.
Il movimento continua, si fa più veloce e più profondo.
La donna emette qualche colpo di tosse soffocato quando il pene affonda di più.
Le mani attorno al suo capo continuano a guidarla, ora con maggiore fermezza.
Il ritmo e la profondità dei "tocchi" si fanno ancora maggiori.
La donna sembra volersi ritrarre, istintivamente, negli attimi di maggiore intensità.
L'uomo è concentrato, il suo basso ventre si contrae in continuazione, il respiro ormai affannato. Dà qualche colpo ancora più velcoe e profondo. La donna tossisce e tenta di scostarsi. Le mani non lo permettono e le impediscono di non lasciarsi penetrare a fondo.
L'uomo si ferma, ansima. La donna deglutisce ed emette un leggero suono, ancora leggermente soffocato, si direbbe.
L'uomo riprende, prima lentamente ... sente la sommità del pene, la avverte sensibilissima, praticamente nella gola della donna; poi accelera. Affonda. Un colpo di tosse della donna e si blocca ancora.
Altre mani sono ora sulle spalle e sul collo della lei.
L'uomo riprende: pochi colpi veloci per poi bloccarsi di nuovo.
Tutti gli sguardi sono sul viso della donna e sulla sua bocca.
Il movimento riprende, più veloce, più a fondo.
La donna tossisce in modo soffocato, più volte. L'uomo non si ferma ora.
Nessuna esitazione; anzi il movimento è più veloce e profondo.
Ancora e ancora. Le mani ora "guidano" con una fermezza che non ammette nessun rallentamento.
L'uomo emette un respiro soffocato, intenso e, infine, si contrae con un gemito. Il pene completamente all'interno della bocca della donna. Contrazioni ripetute.
La lei tenta di divincolarsi, tossisce. Sembra un moto istintivo, non voluto.
Saliva mista a sperma cola dalla bocca.
L'uomo si rilascia e fa scivolare il pene fuori dalle sue labbra.
Una voce dice: "apri".
La donna apre la bocca rivelando il liquido biancastro che la riempie.
La stessa voce dice: "chiudi e ingoia".
La donna esegue. Poi riapre la bocca, umida e vuota.
E' una voce femminile e proviene da un cellulare che uno degli uomini tiene in mano, inquadrando la scena.
Dall'altra parte una donna, in mezzo a molte altre, sta mostrando lo schermo ad un uomo, nudo, legato ad una sedia. Una donna seminuda lo sta masturbando e il suo pene sta raggiungendo la piena erezione ora.
Nel gruppo degli uomini si assiste ad un breve "riassetto", le mani guidano e muovono il capo della donna davanti a lei, leggermente rivolto alla sua sinistra. Il pene di un altro uomo avanza e si infila tra le labbra.
Un altro membro le sfiora, alla sua destra.
Le mani del primo uomo cominciano a muovere il capo della donna e, contemporaneamente, il suo bacino inizia a muoversi, ad oscillare avanti e indietro. I movimenti avvengono alla stessa frequenza ma decisamente sfasati, si direbbero "in opposizione": quando il bacino dell'uomo è al culmine della posizione "in avanti", le mani portano il capo verso il bacino stesso. Il risultato è una massima intrusione del membro all'interno della bocca e, senz'altro, anche di parte della gola della donna.
I movimenti avvengono con decisione, le mani di altri uomini sul capo e sulle spalle della donna ne vincolano ulteriormente le posizioni. Guidano, con fermezza, impongono precise, brevi, ripetute, traiettorie, senza eccezione alcuna.
Il ritmo accelera. Colpi di tosse, soffocati, avvengono alla stessa frequenza del "movimento". Il pene affonda ancora di più. Un rivolo di saliva cola dalle labbra della dama. Il viso di un rosa scuro, ora. Le labbra quasi paonazze.
Alcuni affondi vanno ancora più in profondità.
Alcuni colpi di tosse, più violenti ora e la donna tenta di allontanarsi. Sembra, non tentare di divincolarsi, ma piuttosto cercare di allentare il ritmo e ridurre l'ampiezza della, in questo caso propriamente definibile tale, penetrazione "orale". Le mani non allentano la presa e non ammettono diversioni. Il movimento continua. L'ampiezza cresce ancora. Il termine sembra avvenire con un "urto" contro alcune pareti interne della bocca, della gola. Quando ... il membro in un ulteriore affondo ... il movimento si blocca .... Il pene retrocede, solo di alcuni millimetri. Le mani intrappolano capo e spalle. Un gemito, soffocato, proviene da "lei". Un altro. Il capo sembra volersi, in qualche modo, assestare. Ma, l'eccezione non viene permessa.
Il movimento riprende, veloce.
Un altro gemito.
Continua, veloce, ampio.
La donna tossisce.
Il ritmo continua.
Il sudore bagna fronte, viso, collo, spalle, cola sui seni.
Anche la benda sugli occhi ha contorni umidi ora.
Il movimento delle anche dell'uomo si fa ancora più ampio. Il suo bacino sembra anche abbassarsi ora, quando si fa più lontano dalla donna.
Un altro colpo, a fondo. Poi un altro. Un violento colpo di tosse.
Un altro colpo ancora. Insistito, al culmine di un avanzare violento.
Le mani guidano con forza, impongono, senza lasciare libertà alcuna.
Un altro affondo. Istintivo, violento.
L'uomo si blocca.
La donna tossisce e tenta di ritrarsi, istintivamente.
I polsi dietro alla schiena, stretti dai legacci che solcano la pelle. Le braccia tese.
L'uomo riprende. Pochi colpi, forti, crudeli. Poi si blocca ancora.
Un'attesa si prolunga. I corpi contratti. Gli sguardi tutti sulla donna, sul suo viso.
Poi ... un colpo. Un altro.
Una pausa. Il membro tutto all'interno, attraverso le labbra scure della donna. Il sudore su ogni frammento della sua pelle, dei suoi capelli. Il viso imperlato dal liquido e dalla saliva.
Le mani tengono il suo capo rivolto in avanti, non concedono alcun movimento ora.
L'immobilità si protrae. I corpi sempre più tesi. Le braccia bloccate dietro alla schiena, ancora più contratte. La pelle quasi incisa dalle bende scure e strette.
Una mano si scosta e ... accarezza la fronte della donna. Scosta i capelli bagnati. Sfiora la benda sugli occhi.
Il movimento riprende. Ampio ma lento, ora.
Prosegue.
Non accelera.
Rallenta.
Si ferma.
Le mani ora cambiano, leggermente, posizione. Cingono spalle, viso, collo, più ... ampiamente, completamente.
Un affondo, lento. Poi un altro.
La velocità cresce.
L'ampiezza del movimento è massima.
Il ritmo non raggiunge la frequenza ossessiva dell'intervallo precedente, ma è veloce, insistito. Non avvengono pause. I colpi di tosse ricominciano. Frammischiati a gemiti soffocati, non scandisocno più il "termine" dell'atto, ma sono continui.
L'uomo esita ora, ogni volta che il pene è alla penetrazione massima. Poi si ritrae e ricomincia.
Diverse volte ... fino a quando ... non avviene alcuna ritrazione. Le mani cingono con forza. La donna sembra soffocare, immobilizzata.
L'uomo emette un gemito, soffocato. Gli occhi umidi, lo sguardo verso l'alto. Contrazioni, forti pulsazioni del suo addome si ripetono. Sembrano terminare, letteralmente, nella bocca della donna. Ne seguono altre, violente ... ultime. La donna sembra colta da un conato, ma non riesce a divincolarsi. Il capo costretto nella posizione di prima. Il membro non fuoriesce per nulla dalla sua bocca.
Altre pulsazioni, meno violente ora, seguono.
Alcuni colpi di tosse, un altro conato.
Sperma e saliva colano dalle labbra.
L'uomo estrae, lentamente il membro. Bagnato, rosso scuro, il glande scoperto avvolto in uno strato denso e colante. Comincia e perdere vigore.
Altro sperma con saliva cola dalle labbra della donna.
Lo smartphone di prima è ancora puntato verso il suo viso e una voce, dallo stesso, dice: "No. Non così ... lo sai ... avanti".
La donna in ginocchio, ubbidisce alla voce della donna che già prima le aveva parlato: chiude le labbra, emette un altro colpo di tosse e, con visibile sforzo, deglutisce.
Un altro uomo le si avvicina ulteriormente. Il suo pene non si era mai allontanato di molto dopo aver sfiorato le sue labbra. Comincia (continua) a masturbarsi. Gli altri uomini guardano. Rallenta leggermemte, il pene in piena erezione. Scopre il glande e continua. Una contrazione lo riempie, mentre le dita continuano il movimento. Un'eiaculazione ampia e generosa viene prodotta, andando a riempire il viso della donna. Il fluido caldo colpisce le labbra, le guance, la benda e la fronte. Alcune gocce finiscono tra i capelli e sul collo. La donna si ritrae solo di qualche millimetro, accettando il "dono" senza remore.
Nell'altra stanza, la donna in piedi sta mostrando lo schermo del cellulare all'uomo legato alla sedia. Due donne, ora completamente nude, stanno sfiorando il glande del suo pene con le dita. Movimenti brevi, precisi. Toccano la fessura al suo apice e le sue labbra. E' estremamente contratto e umido. L'uomo è concentrato sullo schermo e, ad intervalli, guarda verso il basso il lavorio delle donne. Il suo pene ha una forte contrazione e ... dal glande ... una goccia emerge, lattiginosa, solitaria. Le due donne guardano colei che si trova in piedi dietro a loro. Questa con il cellulare in mano, dice: "Non ora". Le donne interrompono quello che stavano facendo.
Poi, rivolta al cellulare: "A letto ora ... iniziamo a fare sul serio."
Nella stanza di prima, gli uomini fanno alzare la dama e si dirigono verso un ampio talamo al centro della camera.
Nella camera "delle donne" sembra esserci un momento "sospeso": l'uomo seduto e legato respira affannosamente, il pene eretto al massimo ha delle pulsazioni evidenti che ne acuiscono ulteriormente la contrazione; le donne inginocchiate al suo fianco guardano il membro ma non lo sfiorano, le mani sospese nell'aria, le dita perpetuano un movimento lento; la donna in piedi continua a mostrargli lo schermo del cellulare.
Dall'altra parte gli uomini sono arrivati al letto. Si intravedono delle cinghie, lunghe e sottili, oltre a delle piccole barre rigide. Colori scuri, cuoio e gomma.
Fanno "accomodare" la donna, gentilmente e con sapienza. Ne accompagnano i movimenti, ne assestano il corpo: piegano, flettono, muovono, allargano.
L'uomo sulla sedia guarda ad intervalli il suo membro pulsante e lo schermo.
Gli uomini si scostano leggermente, l'armeggiare decresce. Torna un'apparenza tranquilla, calma.
La donna è al centro dell'ampio letto, sulle lenzuola scure. Approssimativamente in ginocchio, le cinghie e le barre ad imporle una posizione che le mantiene le gambe allargate, il volto rivolto verso la spalliera o, meglio, verso l'alto e le braccia costrette ancora dietro la schiena. La schiena è flessa, disegna un profilo ad arco che parte dalle natiche toniche, prosegue, abbassandosi, lungo il dorso, per finire in risalita nel collo snello. Tutta la "struttura" è tesa o compressa, il corpo quasi un tuttuno con essa.
Due uomini si avvicinano ed "entrano" nel talamo.
Le mani le scivolano sulle spalle, sul collo e stringono leggermente. Altre si muovono sul suo viso. Compare dell'altro cuoio. Poi una sfera, con un diametro di pochi cm, che viene messa tra le labbra della donna e poi fatta scivolare più internamente. La bocca rimane semiaperta a mostrare il suo interno. Le cinghie ai lati della sfera vengono legate alla base del cranio, imponendo una tensione considerevole sulla bocca e sulle guance.
Infine uno degli uomini si posiziona alle spalle della donna, mentre l'altro le scivola sotto, letteralmente.
Toccano i loro membri, li "posizionano" accuratamente e, lentamente ma con determinazione, la penetrano nei due canali. Le mettono le mani sui fianchi e sul costato e iniziano i rapporti. Si muovono alternativamente, le penetrazioni non sono violente, ma affondano completamente i membri dentro il corpo. I suoi seni, il capo, le spalle sono scossi dai due rapporti che sta avendo.
Gli altri uomini sono disposti intorno al letto. I menbri in erezione, tranne per i due che hanno appena terminato il rapporto. L'uomo che per primo ha avuto un rapporto orale con la donna ha anch'esso un'erezione e si sta masturbando.
L'uomo che sta avendo un rapporto anale con la dama comincia ad accelerare il ritmo delle penetrazioni. A volte, un affondo più profondo coglie la donna all'improvviso e le fa emettere un piccolo rapido gemito. Anche l'uomo "sotto" inizia ad inarcare maggiormente i fianchi, le stringe il costato con forza. Cerca una penetrazione più profonda. A volte, la trova e un altro gemito viene emesso dalla donna.
L'uomo alle sue spalle, improvvisamente, rallenta. Allarga la bocca, gli occhi annebbiati. Il movimento lento non si ferma ma, la penetrazione è più violenta ora. I colpi dati con maggior vigore. I gemiti puntuali, rapidi, sembrano squittii acuti, identici, ripetuti.
La donna in piedi, nell'altra camera, mostra ancora lo schermo all'uomo, mentre le due donne accovacciate stanno facendo qualcosa davanti a loro. Le loro mani si muovono lentamente, sembrano intente a compiere un lavorio preciso, accurato. Le altre donne guardano, alcune riprendono con il cellulare, un sorriso e sguardi eccitati e divertiti per la maggior parte di loro. Una si avvicina e osserva ridendo.
Le due donne stanno infilando, molto lentamente, dei lunghi aghi nel pene dell'uomo: nelle labbra della fessura del glande. "Pungono" inizialmente e poi proseguono nella corsa dell'ago, pochi mm, lo strumento rimane infilato nel membro, la lunga parte esterna a piegare mollemente. A intervalli, interrompono le "penetrazioni" e riprendono l'atto masturbatorio, con estrema attenzione e gentilezza.
L'uomo è scosso da alcune brevissime contrazioni, sia durante le operazioni con gli aghi, sia nel corso della masturbazione. Guarda in basso. Quasi rapito da ciò che gli viene fatto. Il suo pene si contrae ripetutamente, anch'esso sia durante le prima, sia durante la seconda fase delle attenzioni alle quali è soggetto.
Uno squittio più forte ... l'uomo guarda lo schermo. Anche alcune donne fanno lo stesso.
Un altro.
Il viso della donna è contratto, labbra e denti stretti attorno ala sfera che le riempie la bocca. Il collo, anch'esso arcuato, protende il capo ancora più verso l'alto. La schiena curva e tesa allo spasimo.
Colpi veloci e precisi la fanno sussultare. L'uomo alle sue spalle, teso, gli occhi fissi sul suo dorso, la scuote. Arriva a fondo. Cerca una profondità, se possibile, ancora maggiore.
I gemiti acuti all'unisono con il culmine della penetrazione.
Un leggero rallentamento e la donna, irrigidita, emette un gemito di ordine minore. Sembra quasi attendere, concentrata.
Poi un colpo, un affondo violento, la scuote.
Un gemito, quasi un grido. Rapido, doloroso.
Un altro affondo segue dopo un'altra crudele, brevissima, pausa.
La donna emette lo stesso lamento, nonostante la costrizione nella sua bocca.
L'altro uomo, sotto di lei, continua con un ritmo sfasato. Colpi che "accompagnano" senza una particolare determinazione. Quasi trascinato da ciò che succede sopra di lui.
Nell'altra camera, l'uomo seduto guarda quasi rapito lo schermo, mentre le due donne infilano un altro ago alla base della fessura del glande.
L'uomo abbassa lo sguardo e una intentissima contrazione pervade il suo membro.
Un'altra goccia biancastra imperla la sua sommità.
Le due donne interrompono ancora il loro lavorio.
L'uomo, madido di sudore, torna a guardare lo schermo.
Le mani stanno stringendo il suo costato, le dita avvolgono la superficie, stringendo con vigore, bloccando il tronco davanti a lui, impedendogli di sfuggire, mentre affonda con forza.
Un altro colpo e un gemito prolungato esce ancora dalle labbra costrette davanti a lui.
Un altro e un altro ancora. I gemiti, quasi dei lamenti, vengono ora emessi una dietro l'altro, con continuità.
L'uomo si blocca improvvisamente e guarda verso lo schermo del cellulare puntato verso i corpi uniti, avvinghiati: distoglie una mano dalla presa del costato e la porta al viso della donna, togliendole la benda all'altezza degli occhi.
Questi, dapprima umidi, arrossati e socchiusi, si aprono verso l'alto, permettendole di osservare la scena della quale è protagonista nello specchio ampio posto al di sopra del talamo.
Pochi secondi e i colpi riprendono, forti, veloci, violenti.
Gli occhi osservano la scena. I gemiti tornano ad essere emessi, regolarmente. La donna guarda l'immagine di sè e degli uomini, senza distogliere lo sguardo per un solo attimo. Le carni scosse, le mani a cingerla.
Un lamento più forte e il suo capo tende a voltarsi all'indietro.
Un colpo più forte ancora la scuote.
Le mani la costringono con fermezza, altre ancora si aggiungono, sulle sue spalle e sul collo.
Gli affondi non conoscono requie ora e si fanno ancora più veloci.
Una lacrima appare nel suo occhio sinistro.
L'uomo si contrae, in uno spasmo al culmine della penetrazione.
La donna sembra annaspare e cercare aria in un respiro interrotto, il corpo contratto come non mai.
L'uomo sembra cercare una profondità ancora maggiore, mentre contrazioni rapide, frequenti lo pervadono.
Contemporaneamente, l'uomo seduto vede il suo pene subire brevi pulsazioni, senza mai rilasciarsi. Le donne non lo sfiorano, fino a quando, al culmine dell'ultima pulsazione, con tutto il corpo irrigidito, un primo getto di sperma fuoriesce dal membro. Qualche goccia e poco più. Poi un altro e un altro ancora, copioso.
Lo sguardo dell'uomo è diretto verso il suo pene ora e, dall'eccitazione profonda, si muove verso un rilasciamento progressivo, lento.
La donna sul letto sembra anch'essa rilasciarsi, per un attimo, fino a quando l'uomo sotto di lei si irrigidisce e la penetra più in profondità. Un orgasmo lo pervade. Viene con forza, cogliendo la donna, sfinita, quasi impreparata ad accogliere il suo seme.
I corpi si rilasciano.
Gli sguardi delle donne ancora fissi sul membro dell'uomo davanti a loro, lo sperma che ancora fuorisce, come un rivolo in esaurimento, dallo stesso. Alcune guardano lo schermo, osservano i corpi, cercano lo sguardo della loro simile dall'altra parte.
Nessuno emette un solo suono.
Solo i respiri, affannati, in via di rilassamento.
Gli sguardi stanchi, un velo a distendersi sopra i loro occhi.
Le palpebre della donna, cinghie a barre ancora a stringerla, calano sui suoi occhi. Sorride.


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