Lui & Lei

Vicinato


di Membro VIP di Annunci69.it Vrbl
13.12.2021    |    243    |    0 8.0
"Uno sguardo leggermente corrugato della donna, mentre osserva il pene del ragazzo, chiarisce come "l'inizio" non sia dei più promettenti..."
Una donna e due uomini in un appartamento. E' giorno.
La donna apre una porta e va sul balcone. Si affaccia alla balaustra. Si guarda attorno e rientra nell'appartamento tranquillamente. Sorride.
Poi, tutti e tre, si guardano, sorridono quasi all'unisono e si spogliano. Completamente.
La donna, allora, si volta e torna sul balcone. E' di nuovo alla balaustra ora e guarda alla sua destra.
Al di là un altro balcone, dopo pochi metri: il vicinato.
La donna, molto lentamente, si volta e torna all'interno dell'appartamento.
Una volta dentro, guarda i due uomini e dice: "OK. Possiamo iniziare ora."
I due la guardano. Gli occhi percorrono le curve sinuose, toniche e morbide.
Poi, lentamente, quasi titubanti, iniziano a masturbarsi.
La donna abbassa lo sguardo e guarda i loro membri, non scossi, ma, si potrebbe dire, accarezzati dai gesti ripetuti.
Attende qualche attimo, immobile.
Le erezioni irrigidiscono e allungano i membri in modo evidente, ora.
La donna non distoglie lo sguardo, che passa dall'uno all'altro con una "languida" continuità.
Sorride.
Poi fa un passo indietro, seguito da un altro e da un altro ancora.
E' nuovamente sul balcone ora.
Guarda gli uomini negli occhi: prima uno e poi l'altro.
Dopo guarda alla sua sinistra verso la balconata affianco che aveva scrutato precedentemente. Lo sguardo sembra concentrarsi in un punto preciso. Insiste, si focalizza, osserva.
Passano alcuni secondi e la donna alza gli occhi verso un'altro punto.
Sorride.
Si sofferma ancora qualche istante e poi dice: "Ti piace? ... Ti piaccio?"
Il suo sguardo è fisso su "qualcuno" sul balcone a fianco.
Giovane, alto, la guarda a sua volta. E' imbarazzato.
"Che c'è? Sembri avere ... vergogna" dice la donna, sempre sorridendo.
Il giovane uomo distoglie lo sguardo per un attimo ed esita.
"Perchè non mi guardi più?"
Il ragazzo sembra volersene andare.
"Se vuoi andare, vai ... ma se tu volessi restare ... dovresti fare una cosa per me. E dopo ... dipende."
Il ragazzo si ferma e torna a guardarla. Negli occhi ora.
"Lo so chi sei e tu sai chi sono io. Siamo alla pari. Vuoi sapere cosa devi fare?".
Il giovane uomo, ancora più imbarazzato, fa un cenno di assenso con il capo.
La donna, a quel punto, dice: "... Bene. Vuoi sapere ... vuoi che io ti dica cosa stanno facendo i tuoi ... quasi compagni di gioco?"
Sorride.
"Guardami negli occhi"
Mentre con la bocca pronuncia una parola, o meglio, mima con le labbra la sua pronuncia, ma senza emettere alcun suono: "Mas ... tur ... ba ... zione".
L'uomo ha un moto istintivo: con lo sguardo e, per un attimo, si trova a guardare, a sbirciare, l'interno della camera della sua vicina.
Non può scorgere nulla, ma il tentatitvo ha avuto luogo.
"Oohh. Ecco ora uno ha avuto una contrazione fortissima"
La donna guarda verso l'interno della camera ora. Il sorriso sulle labbra e gli occhi divertiti.
La donna continua a guardare l'uomo all'interno. Passa dal suo volto al membro e viceversa.
L'uomo è tesissimo e rallenta l'atto masturbatorio.
"Ah ... ricordati di ciò che abbiamo detto prima. Le regole ... In questo gioco non vi potete fermare."
L'uomo rallenta ma non si blocca. Il pene eretto, il glande rosso scuro, in gran parte scoperto. Il suo corpo, ora, sembra scosso da vibrazioni: lente, intense, ripetitive.
"A te la scelta. Se tu "finissi", potresti essere solo spettatore."
L'uomo abbassa lo sguardo verso il suo membro e poi li rialza verso la donna. E' assorbito come non mai, quasi rapito dall'orgasmo pronto a succedere.
La donna guarda ancora verso il ragazzo sul balcone a fianco.
"E' quasi venuto. Probabilmente perderà.... E tu? Non vuoi partecipare?"
Il ragazzo si guarda attorno un pò disorientato: esita, fa un passo di lato e torna a guardare la donna.
"Si, ora, qui ... hai capito no? Chi resiste di più ..."
"Allora?"
Un'altra esitazione ... poi ... le mani del "vicino" si muovono vicino alla patta dei pantaloni.
La donna guarda e sorride: "No, non così, calateli, completamente ... dai!"
Ancora un attimo di pausa e, poi, i pantaloni calano alle caviglie.
"Anche il resto, però. Altrimenti ... non vale."
Anche i boxer fanno la stessa fine: l'erezione è già decisamente "importante" ma non massimale.
Il ragazzo sembra molto disorientato, quasi sorpreso.
"Comincia!"
Le sue dita si avvicinano al glande e lo toccano.
I primi tocchi sono indecisi, lenti, ... poco stimolanti. Sia per il soggetto che li pratica e riceve, sia per colei che lo osserva.
Uno sguardo leggermente corrugato della donna, mentre osserva il pene del ragazzo, chiarisce come "l'inizio" non sia dei più promettenti.
"Sei timido? ... Vuoi che ti aiuti?"
Un largo sorriso emerge dalle sue labbra.
Il ragazzo, imbarazzatissimo, sembra volersi arrestare.
"No ... dico sul serio ... ti potrei descrivere cosa succede qui dentro ... davanti a me, nell'appartamento ... vuoi?"
Un cenno affermativo del capo fa seguito alla domanda.
Anche gli occhi della donna ora sorridono.
"Beh ... sono due ... completamente nudi ... stanno facendo quello che hai iniziato anche tu ... i due membri hanno il glande bagnato ... uno è completamente scoperto ora e ... sai ... non si possono fermare ... pena l'esclusione dal gioco e dal premio, che in caso di vincita, ... avrebbero."
Lo sguardo del ragazzo assume un tono interrogativo, mentre l'atto masturbatorio riprende vigore.
"Inoltre, c'è un'altra regola ...".
Lo sguardo della donna è dritto negli occhi del ragazzo, ora.
Mentre il ragazzo sta continuando ... con regolarità.
"La vuoi sapere?"
Un cenno affermativo fa seguito alla richiesta.
La donna abbassa lo sguardo verso il pene del giovane e si sofferma.
Quest'ultimo, ora, palesemente, arrossisce.
La donna risale con lo sguardo, lentamente, verso il suo viso e un largo sorriso appare sulle sue labbra.
"Ti imbarazzi ... ora?"
Il ragazzo sembra improvvisamente impacciato e ... tenta ... di proferire qualche parola, senza riuscirci.
"Non ti preoccupare ... scherzo!"
"Vuoi sapere l'altra regola o no?"
Un altro cenno di assenso con il capo risponde alla donna.
Lo sguardo di lei è, nuovamente, negli occhi del giovane, ora.
Il sorriso si attenua.
"Io ... posso ... ordinare ... a chiunque stia partecipando al gioco ... di fare qualcosa ... senza arrestare l'atto principale, ovviamente. Alla richiesta deve seguire l'esecuzione, pena l'esclusione dal gioco".
Il ragazzo ricambia lo sguardo e viene scosso da un brivido, il quale, partendo dal pube, pervade tutto il suo corpo.
"E ... ora ... sta succedendo qualcosa".
Dice la donna, guardando verso l'interno.
Il ragazzo la osserva, i movimenti continui. Il brivido si è interrotto. E' rigido ora.
"Qualcosa che non sembra volersi arrestare". La donna sorride. Guarda sempre più "intensamente" davanti a lei.
"E allora?"
Sempre più divertita.
Il ragazzo la osserva ancora e sembra iniziare ad esitare.
Un cenno con la mano e la donna dice: "Le sai le regole ... non puoi fermarti." Il ragazzo è titubante. Distoglie lo sguardo.
"Vuoi sapere cosa sta succedendo? ... E' una specie di "tappa" che si sta esaurendo: uno dei compagni di gioco sembra quasi giunto al termine."
La donna sorride ancora e guarda un punto verso il basso, all'interno della camera a pochissimi metri da lei.
Il ragazzo riprende a osservarla, con rinnovata curiosità, ora.
Trascorrono alcuni attimi sospesi. La donna osserva sempre lo stesso punto e ... il suo sorriso lentamente si accentua, leggermente, accompagnato da una luce divertita nei suo occhi.
Poi, dopo qualche attimo ancora, emette una breve esclamazione: un "Oh" rapido che sigla l'apice del suo divertito osservare.
A quel punto, torna a guardare il ragazzo e dice: "Ecco, ora hai un concorrente in meno ... almeno per un pò".
Il ragazzo attento, rigido ora ha un, appena percettibile, sorriso apparso sulle sue labbra.
La donna lo nota e gli dice: "Ricomponiti in fretta e vieni qui!"
Il ragazzo esegue.
La donna, per qualche attimo, sembra quasi assente, sovrappensiero.
Poi guarda ancora verso l'interno della stanza, si riconcentra sul presente e dice: "Ricomponiti e siediti. Goditi lo spettacolo. Ti servirà."
Uno dei due uomini, ancora nudo, si incammina verso un angolo e si accomoda su di una poltrona, rivestita di un sottilissimo strato di plastica trasparente.
L'altro uomo ... prosegue. In piedi, più contratto, ora.
Suona un campanello. La donna si incammina verso l'interno. Guarda dallo spioncino e apre. Il ragazzo, la guarda negli occhi, poi abbassa lo sguardo e incrocia le sue forme, di nulla rivestite e abbastanza procaci. La donna non si scosta e, per un lungo istante, rimangono così: lui all'esterno, prossimo ad entrare e la donna all'interno vicinissima a lui, visibilissima anche da un (eventuale) passante nel corridoio.
Poi la donna si scosta, solo di pochi cm e il ragazzo entra, senza sfiorarla, con molta attenzione e millimetrica precisione.
Per tutto il tempo i suoi occhi sono rimasti fissi in quelli del suo nuovo ospite.
La porta si chiude. La donna lo guarda ancora: ferma, sorridente, gli occhi impertinenti in quelli del giovane uomo. Poi si volta e dice: "Seguimi".
Attraversano un breve corridoio e si trovano in un salotto. Qui l'altro uomo, in piedi, sta continuando il "gioco".
La donna si volta ancora verso il ragazzo e gli dice: "Avanti, le regole oramai le conosci: spogliati, completamente."
Il ragazzo impacciato esegue.
Resta in piedi, nudo. La donna ancora all'interno della camera li osserva.
Il pene del ragazzo ha solo un'erezione parziale ora. Sembra incerto sulla "direzione" da intraprendere.
"Avanti ricomincia."
Il ragazzo riprende il suo toccamento.
La donna guarda il membro, ancora parzialmente rilassato e dice: "Pensa a quando mi vedevi vestita."
Il pene ha un guizzo e procede verso un'erezione più completa.
La donna esce dalla camera e si posiziona sul balcone a poco dalla porta-finestra di passaggio.
"Più veloce, tutti e due."
I moti accelerano.
Rivolta al ragazzo: "Guardami negli occhi." Sorride.
Sguardo nello sguardo, ora.
"Fatelo bene. Come se doveste venire subito."
I movimenti si fanno più "personali", accarezzano il glande, sempre più umido e scuro.
I suoi occhi non concedono pausa allo sguardo del ragazzo.
"Sei vicino ora?"
"Si."
"A cosa stai pensando?"
"A quando ti vedevo ... vestita. Per le scale, in ascensore."
"Sai come mi chiamo?"
"Il tuo nome ... si. Ho sentito mia madre parlarti una volta."
Un sorriso più largo si fa strada sulle labbra della Signora, completamente nuda, davanti a loro.
"E ...?"
Il ragazzo la guarda ancora negli occhi. Un appannamento, un brivido. Il pene alla massima erezione possibile. Una contrazione più forte. Poi una prolungata.
"Non rallentare!"
La contrazione è massima ora e il ragazzo sembra cercare aria, mentre prosegue la masturbazione.
L'orgasmo lo coglie, prevedibilmente, completo, appagante e l'eiaculazione copiosa schizza verso la donna, senza raggiungerla, ma compiendo un "lungo" tragitto. Al primo "getto" ne seguono altri, meno intensi,ma , comunque, degni di nota. Fino a quando il fluire dello sperma si riduce a pochi rivoli che scivolano fuori senza più alcun impeto.
Il membro e il corpo del ragazzo, all'unisono, cominciano a rilasciarsi.
Lo sguardo ancora più appannato, la postura rilassata ora.
La donna lo guarda: il volto, il corpo, il membro.
"Sei stato bravo. Devo piacerti davvero molto."
Sorride ancora.
Il ragazzo distoglie lo sguardo e guarda l'interno della stanza. Scorge l'uomo sulla poltrona. Nudo, il pene floscio.
"Fermati!" Rivolta all'altro uomo.
Poi di nuovo al ragazzo: "Non ti preoccupare. Hai tempo. Guardaci e ... sarai di nuovo ... pronto per tempo."
Gli sorride ancora: "Non finisce mica qui, ora."
Lo sguardo del ragazzo sembra riprendere lucidità, almeno parzialmente.
"Seguitemi."
La donna rientra e si dirige verso un'altra camera. Si intravede un letto.
Gli uomini, la seguono, docili.
Uno ha il membro eretto come non mai.
Gli altri due, muovendo i primi passi nella nuova camera, hanno un brevissimo sussulto al pene, ancora rilassato.
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