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Zio Tony 3 parte


di nikole
15.09.2023    |    538    |    4 9.4
"Ci staccammo, e lui : dai mettiamo la crema..."
La storia con zio Tony continua.
Ci staccammo, e lui : dai mettiamo la crema. Si alzò e fu allora che vidi il suo cazzo per la prima volta, non era del tutto moscio, ma era grandissimo, specie in circonferenza, mise le mutandine, prese la crema e si avvicinò a me, dai togli la camicia che ti metto la crema, la tolsi, ero senza mutandine, e mi misi a pancia sotto, come al solito iniziò dalle spalle, e scendeva man mano , scotti molto meno, stai guarendo, questa crema è davvero buona, disse, si zio è molto rinfrescante , la pelle non mi brucia quasi più,risposi, e lui lentamente e delicatamente continuò a spalmare la crema arrivato al culetto rallentò, la spalmava con tutte e due le mani, accarezzandomi le chiappe e di tanto in tanto passava la mano nel solco, sfiorando il buchetto, mi piaceva, ma stavo fermo e zitto, mi stavo eccitando, il cazzetto iniziava a reagire, lui si rese conto che stava indugiando troppo e così continuò a scendere fino ad arrivare alle cosce e alle gambe, per poi risalire e accarezzare di nuovo il culetto, hai una pelle liscia e delicatissima ,sembra seta, per forza ti devi scottare al sole, la prossima volta portiamo una crema protettiva,disse, si zio va bene, risposi, adesso girati dai, che ti spalmo un po’ di crema anche davanti, mi girai e portai le mani sul pisello che era diventato durissimo e le mani non riuscivano a coprirlo tutto, lui prima mi spalmò un po’ di crema sul collo, sul petto e sulla pancia, e poi arrivato all’inguine, girò tutto intorno alla mie mani, passando anche nell’incavo delle cosce e sotto al perineo, mi toccava anche le palline, ridiscese lungo le cosce per poi risalire e riprendere a spalmare la crema sull’inguine, si fermò un attimo, prese le mie mani e me le tolse portandole sul fianco, il mio cazzetto era durissimo anche se non molto grande, non ti vergognare è una cosa normale, anzi devi essere fiero di questo, disse, stavo zitto e mi vergognavo a guardarlo negli occhi, vedevo le sue mutande che si erano gonfiate tantissimo, riprese a passare la crema sull’inguine, erano più carezze e massaggi, di crema ce ne era poca, e sfiorava il mio cazzo alla base, e ad ogni passaggio andava sempre più su, fino a stringerlo tutto nella sua mano, ebbi un fremito, era bellissimo e mi eccitavo sempre più, lo prendeva prima con una mano e poi con l’altra, andava su e giù come se stesse facendomi una sega, la crema aiutava a farlo scivolare meglio, era bellissimo, mi guardò e mi chiese: ti piace?, mi feci rosso ma annuii, aumentò il ritmo e iniziai a contorcermi tutto, fino a quando non godetti, e mi rilassai tutto, mi misi sul fianco con le mani in mezzo alle gambe, si rialzò anche lui, mi diede un bacio sulla guancia, e con uno schiaffetto sul culo, disse: dai preparati che tra poco ceniamo, non ebbi il coraggio di dirgli niente, mi vergognavo, va bene zio, faccio subito risposi, andò via, e lo sentii che era andato in bagno, quando uscì, mi alzai e mi andai a lavare e preparare per la cena, indossavo sempre la sua camicia, era comoda e non si attaccava alla pelle.
A tavola eravamo seduti uno di fronte all’altro, ma nessuno parlava, poi iniziò lui col domandare come mi sentivo, bene risposi, e ti è piaciuto prima? Arrossii, però riuscii a dire: si zio e grazie, ma figurati, rispose, è piaciuto anche a me, sei un nipotino fantastico, e comunque è meglio che la mamma di tutto questo non sappia niente e neanche che sei stato male, le daremmo solo delle preoccupazioni in più, sarà un nostro segreto, va bene zio, e finimmo di mangiare.
Sbarazzammo e ci accomodammo in salotto e come al solito mi teneva stretto a se. Guardammo un altro po’ di televisione e poi andai a letto, poco dopo vedo entrare lo zio con la supposta in mano, si era già spogliato, aveva solo gli slip , mi disse che era ora di mettere la supposta, mi misi fprse stavo aspettando proprio quello, mi piaceva come mi metteva la supposta, sembrava di giocare al dottore , come facevo da piccolino con il mio amico del cuore, mi fece alzare la camicia e mi disse di mettermi a pancia sotto, ero senza mutande, mi massaggiò per bene il buchetto, anche se non ce n’era bisogno, ero ancora tutto unto di crema, poi la infilò, e insieme alla supposta aveva infilato anche il dito, non ti muovere disse, l’altra mano era poggiata sulla natica, e si muoveva come se stesse accarezzandomi, rimase così più tempo dell’altra volta, io ero immobile e mi godevo quel dito dentro il culo, poi mi mossi un po’, e lui come se si fosse risvegliato sfilò , piano piano, il dito da dentro il mio culo, ma l’altra mano non mollava la presa, il dito adesso mi massaggiava il buchetto, poi tolse le mani e dandomi uno schiaffetto sul culo disse: ok a posto, e si rialzò facendo il giro del letto per andare al suo posto.
Prima di addormentarci, mi disse: domani è meglio che non esci, al negozio ci vado solo io, è meglio che tu riposi ancora un po’, prima di andare via ti sveglio, ti metto la supposta e poi vado, ti faccio trovare la colazione pronta sul tavolo, e poi ci vediamo verso mezzogiorno, ok zio, grazie di tutto, mi venne vicino, si attaccò alla mia schiena e abbracciandomi mi diede un bacio sulla guancia , sentivo il calore del suo corpo e il suo cazzo premere sulla mia schiena , grazie a te nipotino mio, mi stai rendendo felice, prima che tu arrivassi le giornate erano proprio vuote, sei proprio il nipote che tutti vorrebbero, e adesso dormi e rimettiti presto, che ne abbiamo di cose da fare. Si girò dall’altra parte e mi diede la buona notte.
Al mattino, mi svegliò, era in mutande e aveva la supposta in mano, girati dai è ora, mi girai e alzai la camicia, sei senza mutande mi disse, si zio come mi hai consigliato tu, e poi mi davano fastidio, specialmente la molla che capitava proprio sulla scottatura, bene mi disse, per me puoi rimanere sempre così, hai un bel culetto ed è meglio che la pelle respiri, con quello che hai avuto, mi massaggiò il buchetto e mi infilò la supposta, e come al solito anche il dito, lo tolse e mi diede un bacio sul culetto, è proprio bello e meritava un bacio, ci vediamo più tardi, fai colazione e riposa. Rimasi un atro po’ a letto, poi mi alzai, andai in bagno, feci colazione, sbarazzai, pulii tutta la cucina e ritornai a letto, mi misi a leggere dei fumetti e mi riaddormentai, mi svegliò zio che era passato mezzogiorno, buongiorno, riposato bene?, si zio benissimo e adesso mi sento proprio bene, lo dici per non mettere la supposta o è proprio così? No zio, mi sento bene, ok rispose, comunque stasera un'altra supposta la mettiamo e forse sarà l’ultima, adesso mentre ti prepari vado a preparare il pranzo. Mangiammo e come al solito ci mettemmo in salotto a vedere la tv, ero in poltrona, con le gambe poggiate sul bracciolo, indossavo la solita camicia, e le cosce erano quasi del tutto scoperte, zio si era accomodato sul divano, indossava pantaloncini e maglietta, mi accorsi che ogni tanto il suo sguardo era diretto alle mie cosce, facevo finta di niente, e lui guardava, poi disse: dopo mettiamo un po’ di crema, stamattina non l’hai messa, sei ancora un po’ rosso e male non ti farà, ok, va bene zio,risposi, andò in camera e tornò solo con gli slip e il barattolo della crema in mano, si sedette di nuovo sul divano e mi disse di avvicinarmi e togliere la camicia, la tolsi, ormai non serviva a niente reclamare e poi già mi aveva visto completamente nudo diverse volte, il mio cazzetto era moscio e molto piccolo, lo guardò, lo toccò con la mano è bellino anche lui, mi fece girare e iniziò a spalmare la crema, con una mano spalmava e l’altra era posizionata sulla coscia quasi a contatto con le palline, iniziò dalle spalle, poi la schiena, il culetto, mettendone anche nel solco e sul buchetto, poi si spostò sulle cosce, interno cosce e tornò sul culetto, che bel culetto che ha il mio nipotino, io arrossivo, passava la mano nel solco e pressava sul buchetto, mise un dito dentro che entrò facilmente, mi irrigidii un attimo, ma stavo zitto, lo tenne un po’ poi lo tolse, poi mi fece girare e passò a cospargermi la crema sul davanti, collo, petto, pancia, inguine e cosce, interno cosce e risaliva fino a toccarmi le palline, passava la crema sul perineo arrivando fino al culetto, poi passò al cazzetto, che era diventato tanto duro da farmi male, passava la crema andando su e giù, era bellissimo, lo stringeva con la mano e andava su e giù, mi fece girare e mi fece accomodare sulle sue gambe e continuò a segarmi, non capivo più niente era troppo bello, mi fece alzare un attimo, si tolse le mutande, altrimenti si sporcano disse, ero di spalle e non vedevo il suo cazzo, mi fece sedere di nuovo e mi tirò più su, fino a farmi sedere sul suo cazzo, sentii un tronco d’albero posizionato tra le mie chiappe, durissimo, riprese a segarmi, e nel farlo mi muoveva, mi piaceva, il culo strusciava sul suo cazzo, poi improvvisamente ebbi un fremito e godetti (di sborra neanche l’ombra), un orgasmo lungo e intenso che mi sconquassò tutto, mi rilassai completamente, lui mi prese per i fianchi e continuò a muovermi, si stava facendo una sega con il mio culo, sentivo quel tronco, durissimo e caldissimo, aumentò il ritmo, poi mi scostò continuò la sega con le mani, fino a spruzzare un mare di sborra sulla mia schiena, era caldissima, si afflosciò appoggiandosi allo schienale, mi alzai e andai in bagno a farmi una doccia., e mentre mi docciavo entrò in bagno, si lavò il viso e si fece un bidet, vedevo bene il suo cazzo ormai moscio, ma comunque grandissimo, si infilò le mutandine e uscì, io mi asciugai e misi una camicia pulita che lo zio mi aveva preparato e uscii dal bagno.
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