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Zio Toni 5 parte


di nikole
09.01.2025    |    95    |    1 8.0
"Faticai ad addormentarmi, il massaggio mi aveva scombussolata tutta e mi ero anche eccitata..."
Zio Tony 5 parte
Il giorno dopo tornai in negozio ad aiutare zio , le giornate passarono normalmente come se non fosse successo niente; si era fatto sabato, e lo zio propose di andare al mare, considerando che ero del tutto guarito, e così facemmo, andammo al mattino presto e tornammo per ora d pranzo, meglio non esagerare disse, e io fui d’accordo, tornati a casa pranzammo, e quando eravamo in salotto, lo zio disse che sarebbe stato opportuno mettere un po’ di crema, che mi vedeva un po’ rosso, è meglio essere previdenti, e mentre andava a prendere la pomata mi disse di spogliarmi, tornò che aveva solo gli slip, anche io ero rimasto con le sole mutandine, si sedette sul divano, io mi avvicinai a lui, mi fece girare e iniziò a spalmare la crema, partì dal collo, le spalle, la schiena , arrivato al culetto, mi abbassò le mutandine, io fermo e zitto, le sue mani iniziarono a spalmare la crema sulle natiche , nel solco fino a sfiorare il buchetto, cosa che mi provocò un leggero fremito che lui percepì, ma non me lo fece pesare, continuò scendendo lungo le cosce e le gambe, mi fece girare e ricominciò a salire fino a toccare le palline e il perineo, il cazzetto era diventato di marmo, sta sempre sull’attenti,beata gioventù, mi disse, e dicendolo lo prese in mano e me lo accarezzava, poi passò alla pancia e al petto, smise e disse che per il momento poteva bastare, sono un po’ stanco e vado a riposare un po’ ,disse, tu che fai? Domandò, si anche io sono un po’ stanco, si avviò in camera da letto, io andai in bagno e poi lo raggiunsi a letto, ero con le mutandine, lui era coperto dal lenzuolo, mi addormentai quasi subito, mi svegliai che mi stava dando un bacio sulla guancia, ero posizionato sul fianco dandogli le spalle, mentre mi baciava la guancia mi strinse a se , sentivo il suo cazzo premere sul mio culetto, stavo fermo, immobile, non sapevo cosa dire, mi stringeva a se sempre più forte, le sue mani mi accarezzavano il petto, ti voglio bene nipotino mio, mi stai proprio rendendo felice, mi disse e intanto le mani arrivarono sul mio cazzetto, diventato durissimo, me lo accarezzò un po’ e poi passarono subito ad accarezzare le cosce, che bella pelle che hai,disse, io sempre zitto, ma le sue carezze mi piacevano e mi facevano eccitare, cosa che lui capì subito, mi fece girare a pancia all’aria e si posizionò sopra di me, mi baciava il collo , poi il petto, il suo cazzo, durissimo si sfregava sulla mia pancia e sul mio cazzetto facendomi eccitare tantissimo e provocandomi sensazioni bellissime , che bella pelle che hai, mi fai impazzire, infilò la mano tra i due corpi e iniziò ad accarezzarmi il cazzetto, poi lo strinse nella mano e iniziò a farmi una sega, la più bella che abbia mai avuto, si scostò mettendosi su un fianco, sempre tenendo il mio cazzo tra le mani, prese la mia mano e se la portò sul suo cazzo, me la fece stringere intorno,la mia mano non riusciva stringerlo tutto, era troppo grosso o la mia mano troppo piccola e anche come lunghezza mi sembrava grandissimo, almeno paragonandolo al mio, questa era l’impressione , per metà circa usciva dalla mia mano, me la teneva stretta intorno al suo cazzo, prima avevo fatto un po’ di resistenza, ma poi considerando che anche lui mi stava facendo una sega, mi rilassai e iniziai a muovere la mano sempre guidato dalla sua, andava su e giù, mugulava, si muoveva tutto, stava quasi per godere, credo, e anche io stavo per venire, sentivo un formicolio che mi saliva dalle palle , come una scossa, mi stavo quasi contorcendo e alla fine venni, senza sborrare, ancora non sborravo, zio iniziò a muovere più velocemente la mia mano, e tra fremiti, gemiti e mugolii esplose, cacciò un mare di sborra che si spiaccicò sulle nostre pance, si rilassò, poi mi diede un bacio sulla guancia , quasi vicino alle labbra, e ringraziandomi mi disse che ero stata bravissima,poi si girò e io mollai la presa, avevo la mano piena di sperma, andai in bagno a lavarmi, ero contento,per la seconda volta ci eravamo fatti una sega a vicenda, mi era piaciuto tanto, tantissimo. Si era fatta quasi ora di cena, lo zio propose di andare a fare una pizza, accettai molto volentieri. Lungo il tragitto per andare in pizzeria, nessuno dei due parlava, forse perché un po’ imbarazzati per quello che era successo poco prima, poi iniziò a parlare zio, disse che era contento che stavo lì con lui, e che la mia compagnia gli piaceva anche per il rapporto che stavamo avendo, e che era tantissimo che non gli capitava una cosa del genere, cosa che faceva con i suoi amici quando era piccolo come me, e poi mi chiese se anche io lo facessi con qualche mio amichetto, dopo una breve pausa e arrossendo tantissimo, gli risposi che si qualche volta lo avevo fatto, non gli avevo detto che lo facevo spesso e che già lo prendevo nel culetto da un bel po’, non devi arrossire non ti devi vergognare, sono cose che possono succedere tra maschi, mi disse per tranquillizzarmi, e se la cosa piace a tutti e due è più bello ancora, è come un bel gioco che stiamo facendo insieme, stavo zitto, mi mise una mano sulle spalle e mi strinse a se, continuò dicendo che cosa molto importante, è che doveva rimanere un segreto tra me e lui, e che nessuno doveva sapere niente, neanche mamma, sorelle o papà, va bene zio, sarà solo un nostro segreto, ok bravo sei proprio un bravo ragazzo.
Una volta a casa, guardammo un po’ di tv e poi a letto, si avvicinò e mi toccò la fronte, non hai la febbre disse, ma mi sembri un po’ accaldato, sarà meglio mettere un po’ di pomata? E forse anche una suppostina, Che dici? Mi sento bene zio , non credo sia necessario, va bè mettiamo solo un po’ di pomata, la supposta magari la mettiamo domani se sei ancora accaldato. Si alzò e andò a prendere la pomata, mi ero un po’ girato e ho visto il suo culo tutto nudo e pieno di peli , mi feci trovare già pronto, con tutta la camicia alzata e a pancia sotto, tornò e appena mi vide, disse, bravo, così mi piaci, senza che ti vergogni e stai vincendo anche la timidezza, si avvicinò, si inginocchiò tra le mie gambe e iniziò a spalmarmi la pomata come faceva di solito,partendo dalle spalle e insistendo sul culetto e nel solco, e con il dito che spingeva sulla rosellina, stavo ferma, ma mi piaceva appena mi toccava la rosellina avevo dei fremiti, e lui indugiava di più,continuò per un po’, spalmando la pomata anche sulle cosce e ancora sul culetto, hai proprio un bel culetto, nipotino mio, si fermò e smise dicendo che poteva bastare, mi rivestii, indossai la sua camicia e mi rimisi sotto le lenzuola , lui tornò al lato suo e si infilò sotto le lenzuola. Faticai ad addormentarmi, il massaggio mi aveva scombussolata tutta e mi ero anche eccitata. Al mattino , lo zio, si era svegliato prima di me, lo sentii che mi stava tastando la fronte con la mano per vedere se avevo la febbre, scotti un po’ disse, meglio mettere la supposta, così staremo più tranquilli, e si avviò per andare a prenderla, quando tornò mi disse di girarmi, così feci e alzai la camicia, bravo mi disse sei già senza mutandine, mi avevi messo la pomata e avevo paura di sporcarle, risposi, prese un po’ di crema e me la passò sul buchetto, dentro e fuori, facendomi sobbalzare, lui lo notò e mi chiese se mi avesse fatto male, no zio, sto bene, risposi, introdusse la supposta e anche il dito, stai fermo disse, altrimenti esce, e il dito andava sempre più giù, poi mollava un po’ e di nuovo giù, che bella pelle che hai, liscia come la seta, e hai un fisico perfetto,sei proprio bello , stavo diventando rossa come un peperone, non ti devi vergognare di essere così bello, mi diceva, sai quante donne farai felice?, e intanto il dito era sempre dentro, ok va bene così, rimani un altro po’ a letto, tanto è domenica, intanto che preparo la colazione, dopo aver fatto colazione, uscimmo a fare una passeggiata, al ritorno, pranzammo e ci accomodammo in salotto,a vedere un po’ di tv e come al solito andammo a riposare, appena a letto, dai girati mi disse, fammi vedere come stai, mi girai, mi tirò su la camicia, sei ancora un po’ arrossato, meglio mettere la pomata, mi sfilò la camicia, andò a prendere la pomata, con la coda dell’occhio avevo visto che era tutto nudo, stavo bene, ma sicuramente la pomata era una scusa per potermi toccare, accarezzare e palparmi tutta, specie il culetto, si posizionò in ginocchio tra le mie gambe, iniziò a passare la pomata, solito rituale, spalle, reni, culetto, cosce, gambe, per poi risalire , interno cosce fino a toccare le palline, e di nuovo sul culo, me lo massaggiava tutto, mi piaceva mi stavo eccitando, prese altra crema e la passò nel solco, e subito dopo anche sulla rosellina, ebbi un sussulto, prese ancora altra crema, e la ficcò dentro, sobbalzai un po’, ti fai male? Ti do fastidio?,no zio non sento nessun dolore, continuò a passare la pomata sulla rosellina e dentro il buchetto, il dito era tutto dentro, poi ne fece entrare un altro, con tutta quella crema entrò proprio facilmente,io sobbalzai di nuovo, ma non per il dolore o il fastidio, le due dita nel culo le sentivo tutte e mi stavo eccitando, l’altra mano mi accarezzava la natica, stavo quasi godendo, tolse le dita e a due mani mi accarezzava il culo, con i pollici che sfioravano il buchetto e di tanto in tanto entravano dentro, una sensazione bellissima, mi piaceva da morire, mi vergognavo a mostrarmi felice, però stavo ferma e mi godevo il momento, mi fece alzare un po’ il bacino e ci infilò un cuscino sotto, io ero come in trance, mi facevo fare tutto, riprese ad accarezzarmi il culo sempre a due mani, adesso era ancora più bello con il culo sollevato e il cazzetto, durissimo, appoggiato al cuscino , stavo morendo dal desiderio, prese ancora un po’ di crema e me la mise dentro , le dita facevano su e giù, come se mi stessero chiavando, ero in estasi, cercavo di stare ferma, ma non ci riuscivo, l’eccitazione e il godimento mi stavano devastando e di conseguenza iniziai a contorcermi un po’ , sfilò lentamente le dita dal culo, si distese su di me, piazzando il suo cazzo tra le mie natiche, era come avere un palo che mi divideva le natiche, zio no, non voglio, però stavo ferma, proviamo amore di zio, e se ti fa male mi fermo, mentre lo diceva con le mani strinse il mio cazzetto che era diventato di marmo, segno evidente che mi stava piacendo , iniziò a segarmi, il suo cazzo si strusciava tra le mie natiche, ero al massimo dell’eccitazione, si alzò e mi fece alzare di più il bacino, mise un altro cuscino e mi allargò le gambe, era in ginocchio dietro di me tra le mie gambe, con le mani mi massaggiava le natiche, stavo impazzendo, prese un altro po’ di crema e me la mise nel buchetto, poi ci poggiò la cappella sopra, io continuavo a dire no zio non voglio, se senti dolore mi fermo, ripeteva, e iniziò a spingere, zio è troppo grosso, non entra, zitto amore, vedrai che entra e ti piacerà e continuò a spingere, lentamente ma inesorabilmente, l’abbondante crema aiutava molto, considerando che io ero molto stretta, dopo un ulteriore spinta una fitta lancinante mi fece gridare, si fermò subito, e prese ad accarezzarmi, e a segarmi, il dolore mi aveva fatta irrigidire tutta, e ogni minimo movimento si tramutava in dolore, stavamo fermi con il suo cazzo piantato nel culo e contemporaneamente mi stava facendo una sega, era una sensazione bellissima il dolore che stavo provando nel culo lo sentivo poco, l’eccitazione e il godimento che stavo provando non me lo facevano sentire, appena mi sentì più rilassata riprese a spingere, fino a quando sentii come uno strappo e una fitta molto più forte di prima, e anche le grida furono più forti, la cappella era entrata, si fermò immediatamente, e riprese ad accarezzarmi, adesso passa amore di zio, mi diceva, rilassati, vedrai che passa,sentivo un palo di fuoco che mi stava dilaniando il culo, lui continuava con le carezze, e mi baciava le spalle, il dolore c’era sempre, e lui continuava a baciarmi e ad accarezzarmi, e a stringere il mio cazzetto nonostante il dolore stavo godendo, mi piaceva come mi segava e il mio cazzetto, durissimo, rispondeva bene, anche lui si accorse che mi piaceva e stringeva sempre più forte,stavo quasi venendo quando riprese a spingere, farlo scivolare sempre più dentro fu molto più facile, sentivo un palo di fuoco che mi stava aprendo in due,più avanzava nel mio culo,più mi segava e più godevo, piano piano ,finalmente arrivò in fondo, me lo sentivo tutto dentro, mi aveva tolto il fiato ,ero tutta tappata, il suo grande cazzo aderiva perfettamente alle pareti del mio culo, anzi ci stava anche stretto molto stretto, il suo bacino era attaccato al mio culo, sentivo i suoi peli che mi facevano il solletico, continuava a segarmi, stavo quasi per venire, e godere con un cazzo nel culo, secondo me è il massimo, e infatti venni, fu sconvolgente mi contorcevo tutta dal piacere, mentre godevo mi baciava le spalle e il collo,il culo si muoveva con il suo cazzo dentro, lui fermo, e si godeva il momento, finalmente finì e mi fermai, brava mi disse, e iniziò a chiavarmi,come sei stretta amore mio, mi stai facendo morire,mi sussurrava all’orecchio,io non rispondevo ma era evidente che mi piaceva, iniziò a chiavarmi lentamente, ma man mano aumentava il ritmo, lo tirava quasi fuori per poi rificcarlo dentro fino in fondo, aumentò talmente il ritmo che sembrava un forsennato, poi improvvisamente gridò e gridò, sto sborrando amore mio, tutto nel tuo culo, è bellissimo, non finiva mai, poi rallentò e si fermò accasciandosi sulla mia schiena, mamma mia che bella chiavata , amore sei stata fantastica, è stato bellissimo, grazie,sei proprio brava, proprio la nipotina che desideravo, mi stava parlando al femminile, provavo un certo piacere, ma stavo zitta, si sfilò dal mio culo, appena fuori sentii un bruciore tremendo, corsi in bagno avevo il culo in fiamme e tutto indolenzito, non avevo mai preso un cazzo così grosso nel culo e dire che ne avevo già presi diversi e di diverso calibro.
Continua…………..
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