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Gay & Bisex

sottomesso ad uomo maturo 2


di juza81
02.05.2016    |    19.519    |    9 9.6
"Queste sue attenzioni unite alla sua bramosia accendevano in me un senso di eccitazione e paura allo stesso tempo..."
Dopo la splendida vacanza a Rimini con Walter in cui avevo ormai accettato la mia bisessualità, continuai a vederlo di tanto in tanto godendo della sua compagnia.

In quel periodo andavo ancora all'università, che frequentavo con profitto sebbene fossi un pò in ritardo. La vita da studente mi offriva molte occasioni di sesso sia con le donne che con gli uomini occasioni che cercavo di non farmi scappare.
Sebbene cercassi di fare più esperienze possibile mi accorsi presto che con i maschi miei coetanei non avevo lo stesso feeling che avevo avuto con Walter, forse per via della loro troppo giovane età.
Ben presto le mie scorribande universitarie si rivolsero nuovamente solo al gentil sesso ed io cominciai a considerare la mia fase bisex quasi chiusa, sebbene circa una volta ogni dieci giorni passassi una serata tra le braccia di Walter.

A Walter questa situazione non piaceva. Avevo l'impressione che si fosse preso una bella cotta per me. Fu contento di sapere che non mi piacevano i ragazzi miei coetanei, (si sentiva minacciato visti i trent'anni di differenza) ma non fu altrettanto felice quando seppe che andavo ancora con le ragazze.

Sì irritava, mi sembrava geloso. Sebbene non fosse mai stato ossessivo mi aveva più volte fatto capire che voleva andare oltre ai rapporti occasionali con me. In cuor suo sperava che la mia non fosse solo una trasgressione ma una vera transizione verso il genere omosessuale. Spesso mi accennava al fatto che gli sarebbe piaciuto che divenissi il suo ragazzo e che secondo lui io ero semplicemente inesperto. Era solito ripetermi "Se mi frequentassi abbastanza ed imparassi a godere pienamente con me non avresti bisogno di altro". Nonostante queste convinzioni sapeva evitare di opprimermi. Mi corteggiava come un uomo corteggia una bella donna, rispettava la mia voglia di libertà ma era palpabile il suo desiderio di possesso.
Queste sue attenzioni unite alla sua bramosia accendevano in me un senso di eccitazione e paura allo stesso tempo.
Sebbene riuscisse a farmi godere in modi che prima non conoscevo non riuscivo (o non volevo) ancora a lasciarmi andare completamente con lui, per questo da un lato lo cercavo dall'altro lo rifuggivo quando sentivo che si stava facendo troppo "intimo".
Tutto questo andò avanti per qualche mese poi il destino ci mise lo zampino. Complice una crisi economica della mia famiglia, mi ritrovai in difficoltà: avevo ancora i soldi per la retta universitaria ma non per vivere e pagarmi l'affitto. Visto che avevo già circa un anno di ritardo negli studi la prospettiva di fare lo studente lavoratore non mi allettava.
Una sera parlai a Walter delle mie preoccupazioni e lui mi disse "perchè non vieni a vivere qui, l'università non è poi così lontana". Riflettei che si poteva fare e confesso che ci avevo pensato anch'io, sapevo che lui sarebbe stato contento di vedermi di più."Te ne sarei molto grato Walter" dissi con fare malizioso. "Certamente, però ci sono delle regole che se vieni a stare da me voglio che tu rispetti. Primo: studia sodo e non cazzeggiare. Frequentare le lezioni va bene ma se devi studiare puoi farlo qui a casa. Secondo: basta andare dietro alle gonnelle, anche se non stiamo assieme non mi va di star qui a casa ad aspettarti mentre tu sei chissà dove e con chissà chi. Fino a quando starai qui frequenterai soltanto me."
Ecco, il vecchio volpone aveva trovato il modo per mettermi con le spalle al muro. Se avessi accettato, sarei stato sessualmente a sua completa ed esclusiva disposizione, condividendo il suo letto per almeno un anno, forse di più se non mi sbrigavo con gli studi. Non che la cosa mi dispiacesse del tutto, ma non sapevo dove mi poteva portare.
D'altronde però non avevo scelta e, pensandoci meglio, capii che anche lui aveva le sue ragioni per una simile richiesta. Sapevo quanto lo infastidiva sapermi con qualcun altro, non potevo chiedergli ospitalità e poi torturarlo in questo modo. "Ok si può fare" dissi sapendo di firmare un patto con il diavolo.

Mi trasferii da lui la settimana successiva. La sera mi portò a cena per festeggiare e poi andammo a casa sua. Eravamo entrambi eccitati sapendo che avremmo passato tutta la notte insieme, cosa che non accadeva da Rimini. Io mi spogliai, per l'occasione mi ero depilato completamente. Walter ne fu contento e mi disse che da quel momento avrei dovuto continuare a farlo. Mi sdraiai sul letto e lui si mise immediatamente sopra di me baciandomi appassionatamente "erano mesi che aspettavo questo momento" disse.
Poi aprì un cassetto e tirò fuori del lubrificante, io subito mi misi a carponi pronto a farmi preparare per la monta, lui mi mise un pò di lubrificante su buchetto e si impomatò per bene il suo fantastico cazzo che era già bello duro, poi cominciò adagio a penetrarmi.
Nonostante non fosse la prima volta dovetti aspettare un minuto per rilassarmi completamente.

Walter cominciò a stantuffarmi profondamente mentre io mi godevo le ondate di piacere che generava ogni suo affondo. Lui mi afferrò il cazzo già bello duro e cominciò a menarmelo mentre mi penetrava. Dopo pochi colpi esplosi in un intenso orgasmo mentre lui continuava a pompare."Quante volte riesci a venire con una ragazza", "al massimo due" dissi, "bene preparati perchè stasera capirai cosa vuol dire godere davvero".
Continuò a pomparmi, dopo un 'po' il mio cazzo tornò duro e lui riprese a menarmelo mentre mi scopava. Cinque minuti dopo stavo eiaculando nuovamente. "Bene bene andiamo avanti". Sentivo il suo cazzo che mi si muoveva in pancia e questo continuava a darmi piacere anche se non avevo più l'erezione.
Riuscii a rilassarmi maggiormente consentendogli una penetrazione più profonda e cominciai a massaggiargli il cazzo contraendo l'ano ritmicamente.
L'eccitazione mi risali improvvisamente e dopo qualche breve e e sapiente manipolazione da parte di Walter mi ritrovai a schizzare i mio seme come se non venissi da una settimana.
Walter gongolava: ".....e tre, a quanto pare il cazzo ti piace più della passera. Con la pratica ti insegnerò a godere anche solo col culo. Se godi così tanto la prima sera, immagina dopo che mi avrai fatto da femmina per un intero anno".
Ero scosso, travolto dalle sensazioni. Decisamente il sesso gay mi provocava una stimolazione più intensa di quello etero.
Sapevo che l'obiettivo di Walter era convincermi a rimanere con lui anche dopo quest'anno di convivenza "forzata " ma finora non avevo pensato che avesse concrete possibilità di farcela.
A quanto pare mi sbagliavo.
Walter era ancora dentro di me e riprese a pomparmi. Il mio culo ormai era morbido come il burro, la sua verga vi entrava sempre più profondamente mentre mi stimolava la prostata in un modo meraviglioso.
Improvvisamente cominciai a desiderarlo, era la prima volta che lo sentivo così chiaramente ma volevo appartenergli. Il cazzo mi divenne nuovamente di pietra dimostrando al mio amante, che se ne impadronì di nuovo, quanto stavo apprezzando le sue attenzioni. Le mie difese si erano ormai abbassate e così mi arresi a Walter che, sentendomi docile, si impegnò maggiormente per farmi suo.
Ci impiegai un po' a venire la quarta volta. Il rapporto fu intenso e più lungo. Baciai profondamente il mio partner, lo incitai a cavalcarmi più forte mentre gemevo ed esprimevo la mia goduria. Schizzai nuovamente, uno sperma molto liquido. Non avevo mai eiaculato così tanto nemmeno da adolescente. Avrei goduto ancora ma il culo e palle cominciavano a farmi troppo male."Va bene ora tocca a me" mi afferrò per i fianchi e accellerò un' pò il ritmo e dopo qualche istante lo sentii godere dentro di me.
Ci addormentammo nudi e abbracciati tra gli odori del sesso...continua..

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