Gay & Bisex
Una notte a Parigi

11.08.2022 |
6.322 |
8
"Mi infila tutto il cazzo fino in gola, finché non mi soffoca e inizio a sbavare e tossire..."
Ho conosciuto per la prima volta Andrea in un locale gay. Sono stato immediatamente colpito dal suo fisico atletico, magro, slanciato, dal suo viso squadrato con i capelli corti a spazzola, gli occhi intensi, e dalla simpatia contagiosa. Da allora è nata un’amicizia molto bella, ma solo un’amicizia. Lui ha 24 anni e io ne ho ormai 40 e fin da subito è stato chiaro: zero attrazione fisica da parte sua. Qualche settimana fa la proposta: andare insieme a Parigi dove lui ha diversi amici per via della madre mezza francese.
Partiamo, arriviamo, e subito facciamo serata. Al Cox incontriamo tre suoi amici. Ron, un ragazzo ventiduenne ebreo, capelli corti neri, un viso dolce e deciso, che pratica calisthenics e arti marziali e parla solo di quello ma in modo così buffo e allegro che lo ascolteresti ore. Victor, ventinove anni, abbastanza alto, bermuda marroni, canotta nera e camiciotto floreale, capelli corti castani, un filo di baffi, il re della festa, sempre una birra in mano e sempre pronto ad offrirtene una. Augustin, il più piccolo di tutti, diciannove anni, fisico asciutto, leggera abbronzatura, capelli castano chiari, lunghi, occhi azzurri, un ragazzino vero esempio di gallismo.
Nonostante la differenza di età, mi fanno sentire così a mio agio che, quando Andrea insiste per continuare la serata a casa di Ron, accetto volentieri.
Ron vive in un appartamento piuttosto grosso, anche se ci fermiamo nella sala principale, nella quale c’è un tavolo per mangiare, sedie, un divano e un tavolo da biliardo. Ci mettiamo attorno al tavolo e improvvisiamo qualche colpo finché percepisco uno sguardo di intesa tra loro e in breve me li ritrovo tutti attorno. Augustin si tocca il pacco e mi sembra di intravvedere il segno del cazzo già duro, Andrea si sta sbottonando i jeans, mentre Ron mi sussurra qualcosa all’orecchio che non capisco. In un attimo si tirano giù i pantaloni e si tolgono le magliette, restando tutti in mutande. Automaticamente faccio lo stesso anche io. Ron mi si avvicina, ha un fisico definito e muscoloso e il cazzo duro che spinge negli slip bianchi “Moschino”, mi prende di forza e mi fa inginocchiare tenendomi stretto per i polsi. Mi spinge il suo pacco in faccia e sento la durezza del suo cazzo e l’odore di maschio e di uccello che mi invadono le narici. Si abbassa gli slip, facendo uscire un pisello, liscio, sui 17 centimetri, circonciso. La cappella è durissima e rosa e già lucida di pre sborra. Me la ficca in bocca senza dire nulla e io inizio a succhiare. Gli passo la lingua su tutto il glande e succhio. Lui emette un gemito di soddisfazione, mi lascia i polsi e con la mano destra spinge la mia testa contro il suo cazzo, dettando i ritmi e quasi soffocandomi. Tira fuori l’uccello e mi alza di forza e mi spinge contro il tavolo da biliardo. Mi fa mettere a 90 e mi strappa via i boxer. La mia faccia sbatte contro il tappeto verde e sento il suo cazzo spingere da dietro contro il mio buco.
“Non così ti prego. - dico - Metti almeno un po’ di lubrificante”.
Non ce n’è. Vedo Ron che si sputa sul cazzo, si spalma un po’ la saliva sull’asta e torna a spingere nel mio buco. Andrea intanto si avvicina e mi dà dei sali da inalare, dice che mi faranno stare meglio. Inalo due volte e sento un grande benessere invadermi e il corpo farsi meno resistente.
Ahhhhhhhh
Ron mi dà un colpo secco ed entra in me. Ora ho metà del suo cazzo in culo, il buco brucia un po’, ma resisto. Ron inizia a spingere sempre più forte, finché sento il mio sfintere andare in pezzi ed aprirsi di colpo. Adesso è tutto dentro, ospito 17 centimetri di carne non mia nel culo. L’eccitazione sale, inizia ad andare su e giù con violenza e a gemere come un animale. Anche io lo faccio e le nostre urla si mischiano al rumore del mio bacino che spinto sbatte contro il bordo del tavolo da biliardo. Alzo lo sguardo e vedo alla mia destra Andrea, che si è tirato giù gli slip e che si sta segando lentamente: noto che anche lui ha un bel cazzo, pallido, lungo sui 16 centimetri, che però sfigura un po’ qui, Davanti al tavolo, poi, ci sono Victor e Augustin che stanno limonando, tutti nudi. Victor ha un cazzo scuretto e bello largo, anche se non ancora del tutto duro, mentre Augustin ha un uccello enorme, sui 20 centimetri, non larghissimo ma impressionante in quel fisico così asciutto e acerbo. Non riesco a smettere di guardarli mentre si baciano.
Ron intanto entra e esce dal mio buco, finché capisco che vuole far entrare anche tutte le palle dentro, imploro nuovamente pietà, così mi sfonda, ma ormai l’eccitazione è troppa, spinge come un pazzo e fa entrare anche le palle nel mio culo. Adesso spinge in profondità, ho paura che voglia spaccarmi in due, sento il suo cazzo invadermi ovunque, lo sento nello stomaco, in gola, nel culo in fiamme. E poi… viene. Una sborrata devastante, eterna, senza neanche chiedermi il permesso, mi viene dentro e mi riempie. Quando ha finito e toglie il cazzo, sento la sua sborra scivolarmi fuori dal buco, lentamente e finire sul pavimento. Ron nel frattempo raccoglie da terra le sue mutande con le quali si asciuga il cazzo.
Io resto fermo a 90 ancora un attimo anche perché ho il culo in fiamme e poca voglia di tornare in albergo ridotto così.
Ma non c’è tempo di pensare. Victor è già alle mie spalle, il cazzo si è fatto duro, direi anche lui sui 17 centimetri come Ron ma decisamente più largo. Sento qualcosa di freddo appoggiarsi al mio buco, tutti ridono e capisco che Victor sta massaggiandomi le pareti del buco con la stecca del biliardo. E poi è un attimo e spinge la stecca nel mio culo, facendone entrare diversi centimetri e facendola andare un po’ su e giù. Urlo come se mi avessero sventrato, il dolore è forte e insopportabile. Tutti si lamentano, così mi avrebbe spaccato e loro non avrebbero potuto scoparmi. Victor si ferma, tira fuori la stecca, per un attimo respiro, ma è solo un attimo perché senza indugi mi infila tutto il suo cazzone dentro in un colpo solo. Ho un sobbalzo, la larghezza del suo cazzo mi apre del tutto il buco e sento nuovamente lo sfintere aprirsi e rompersi. Inizia a mettermelo dentro e fuori con molta lentezza ed ogni volta che affonda sento un bruciore incredibile misto a piacere.
Alzo lo sguardo e vedo Augustin che è salito sul tavolo da biliardo e ora è davanti a me, con il suo cazzone che punta la mia bocca. Non me lo faccio ripetere due volte e inizio a succhiarglielo, lo scappello con i denti e vedo il suo glande rosa e innocente, e sento il suo odore di ragazzo, di ormoni immaturi, di doccia schiuma scadente e di piscio invadermi le narici. Riesco a farne entrare solo metà ma lui sembra soddisfatto da come geme. Nel frattempo Andrea si è avvicinato alla nostre spalle e infila il suo cazzo nel culo di Victor, così senza problemi, come se il buco di Victor fosse già largo e abituato.
Andrea scopa violentemente il buco di Victor che nel frattempo sta scopando me. Il ritmo della mia penetrazione adesso lo dà Andrea che mi fa arrivare il cazzo di Victor fin dentro lo stomaco. Vorrei urlare se non fosse che ho l’uccello di Augustin in bocca che adesso ha preso a farmi i soffoconi. Mi infila tutto il cazzo fino in gola, finché non mi soffoca e inizio a sbavare e tossire. Lo tira fuori per farmi smettere e lo rinfila dentro sempre più violentemente. Dopo qualche colpo, Victor spinge via Andrea, evidentemente vuole concentrarsi su di me e rallenta di nuovo la penetrazione. Anche Augustin smette e scende dal tavolo e io sento invadermi il culo da un liquido caldissimo. Penso che Victor mi stia sborrando dentro, ma è troppo liquido, troppo caldo e soprattutto troppo abbondante. Sento un bruciore insopportabile invadermi, mi agito, mi divincolo ma in quella posizione con il cazzo di Victor piantato nel culo e una sua mano che mi schiaccia le scapole posso fare poco. Adesso sono pieno, pieno di piscio di Victor nel culo, nello stomaco, me lo sento dappertutto. La pisciata lo ha spento un po’, dà ancora qualche colpo e tira fuori il suo pisello dal mio buco, lasciando colare copiosamente la sua piscia. Tutti si lamentano: “Che schifo, Victor!”
Io spero che questo disgusto, li faccia smettere, ma mi sbaglio.
Dietro di me si è messo Augustin e ora posso vedere il suo cazzo puntarmi. A terra c’è una chiazza di piscio, così con l’aiuto di Ron, vengo preso di peso e fatto girare a pancia in su, sdraiato sul tavolo. Vengo avvicinato il più possibile al bordo e le gambe vengono tirare su. Sono frontale davanti ad Augustin, il suo fisico asciutto e leggermente abbronzato, il segno del costume, il cazzo enorme più bianco che mi punta, i capelli biondi che quasi adesso gli coprono il viso. Appoggia il suo uccello al mio buco e io inizio ad implorarlo di non farlo, lo prego, non riuscirei a prendere quella montagna di carne. Lui si avvicina e inizia a spingere e quasi al primo colpo svengo. Sto quasi per mettermi a piangere e urlo come un disperato. Ron prende i suoi slip con i quali prima si era pulito il cazzo e me li mette in bocca. Un insieme di sperma, piscio e sudore mi invade la gola. Andrea mi dà di nuovo i sali da inalare, questa volta faccio tre o quattro inalazioni secche e sento i muscoli abbandonarmi e diventare molli, informi. Solo il mio cazzo, all’improvviso, va in erezione ed è un’erezione che non mi succedeva così da anni.
“Allora, abbiamo capito chi ti piace!” urlano tutti in coro e Augustin sembra arrossire ed essere lusingato.
Così lo spinge tutto dentro, tutto ragazzi, in un colpo solo. Lancio un grido di dolore e di piacere e lui inizia a andare su e giù, a penetrarmi con una durezza e una forza che non avevo mai provato. Con le mani mi tengo al tavolo per opporre un po’ di resistenza a quei colpi violenti e vedo il suo corpo bagnarsi di sudore e diventare più lucido e i suoi capelli coprirgli il volto e ogni tanto con la sua mano tirarli indietro facendo vedere gli occhi azzurri e il viso provato dallo sforzo e dal piacere. Victor intanto si avvicina minaccioso con un boccale di birra in mano e me lo versa sul petto, sugli addominali, sul cazzo ed inizia a leccarmi quasi volesse bere la birra da me. Brucia un po’ tutto. Andrea non resiste più, mi si avvicina, ora vedo bene il suo cazzo, si sta segando violentemente, il prepuzio va tutto giù, scopre il glande e torna su, finché sborra e lo fa riempiendomi la faccia con il suo sperma. Victor smette di leccarmi il corpo e sale sul tavolo. Mi mette il suo cazzo in bocca e inizia a scoparmela, anche Ron a cui è tornato di marmo sale sul tavolo e inizia a baciare Victor. Mentre ho il cazzo di Victor che mi fotte la bocca e quello di Ron che mi balla davanti agli occhi, Augustin continua a penetrarmi a fondo, spalancandomi del tutto il buco del culo finché dice agli altri due di fermarsi. Scendono dal tavolo, permettendomi così di godermi un’ultima volta il viso e il corpo di Augustin che si contraggono, il suo cazzo che va su e giù velocemente e violentemente e la sua sborra che mi invade il culo, mi riempie fino a soffocarmi e va avanti a venire non so per quanto tempo. Dopo l’ultimo schizzo, toglie l’uccello, ormai il mio buco è spalancato e lascia uscire il suo sperma. Passo così inerme alcuni minuti, non ce la faccio più, ma mi sono dimenticato che Victor non è ancora venuto e infatti me lo trovo davanti, il cazzo di nuovo durissimo. Non c’è più tempo per i preliminari, mi infila tutto il cazzo dentro, usando la sborra di Augustin come lubrificante. Nonostante sia completamente spanato, il primo colpo di cazzo mi fa sussultare. Inizia ad andare su e giù con forza, lo tira tutto fuori e poi con una specie di rincorsa lo rimette tutto dentro fino in fondo. Ron e Augustin si avvicinano alla mia faccia. Hanno ancora il cazzo duro e in erezione e si segano violentemente e velocemente. Victor accelera i colpi, geme fortissimo e mi riempie il culo questa volta del suo sperma caldo e abbondante. Non ha ancora finito di venire, che Ron e Augustin finiscono di segarsi e mi sborrano in faccia, sgocciolando fino all’ultimo tiro di sperma su di me.
E voi con quale dei 4 vorreste scopare? Scrivetelo nei commenti
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per Una notte a Parigi :
