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Gay & Bisex

Natale in famiglia


di FlavioV
27.12.2022    |    6.232    |    4 9.7
"MI sdraio sul tavolo e inizio a masturbarmi velocemente..."
Come tutti i Natali, anche questo, con mamma, siamo andati a casa degli zii. Mio zio, un uomo di cinquant’anni, chef, vive in una bella casa in campagna e ci ospita da sempre per qualche giorno attorno al 25. Mio zio è sposato con mia zia, una donna di una decina di anni più giovane di lui, bellissima e con la quale ha fatto due figlie, Alessandra e Margherita, di 10 e 8 anni. Se da grande avrò una famiglia, la vorrei proprio come la loro. Ma quest’anno c’è una novità. Non sono da solo, ma con Mathias, il mio ragazzo con cui sto da un anno. Mathi è la cosa più bella che mi sia capitata, 23 anni come me, occhi azzurri, fisico da urlo. Lo amo e la mia famiglia l’ha invitato qui con noi per questo Natale.
Mathias è molto socievole e ha un sorriso che ha già fatto innamorare le mie due cuginette. Come da tradizione, la vigilia di Natale, mio zio si chiude in cucina e a nessuno è permesso entrare, tranne a me perché da sempre lo zio apprezza il mio naturale talento tra i fornelli.
Io e Mathi siamo in salotto, in tuta e maglietta, che giochiamo con le mie cuginette, ogni tanto ci sfioriamo e ci teniamo per mano. Appena le mie cuginette sono distratte, ci baciamo anche, furtivamente, e ogni volta che le sue labbra toccano le mie mi sembra di impazzire. So di essere un po’ perverso, ma mentre Mathias si rotola sul tappeto con Ale e Marghe non riesco a non fissargli il pacco e maledico le tute grigie che fanno immaginare tutto.
“Vabbe, vado ad aiutare lo zio in cucina”, provo a dire e mi alzo nascondendo l’erezione fulminante che ho nella tuta.
Passo dal bagno, mi tiro giù i boxer e in effetti il cazzo è diventato di marmo. Devo pisciare da seduto per evitare disastri e questo me lo fa ammosciare un po’. Mi svuoto e mi sciacquo velocemente il pisello nel bidet. Vorrei fosse già stanotte, quando andremo a letto e Mathias entrerà nel mio (be’ qui sono tutti aperti ma non ci danno ancora il letto matrimoniale) e mi scoperà e scoperà per tutta la notte.
Entro in cucina, un profumo di cibo in preparazione mi invade le narici…
“Chiudi, chiudi”, urla mio zio nel suo grembiule bianco.
“Come procede?”
“Bene e di là?”
“Alla grande. Mathias sta giocando con Ale e Marghe e non so chi si stia divertendo di più!”
“Mathias è proprio un bravo ragazzo. Peccato che non sia etero, se no lo prenoterei per le tue cugine”.
“Ziooooo”

“Hai bisogno di una mano, se no torno di là”.
Mentre pronuncio queste parole, mi accorgo di essere finito con le spalle contro il tavolo e con la coscia destra di mio zio che quasi mi blocca.
“Aspetta Nico, toglimi una curiosità. Ma tu e Mathias l’avete già fatto?”
La domanda mi sembra inopportuna e mi imbarazza, non sono solito parlare di sesso neanche con mia madre figurarsi con mio zio.
“Dai zio”.
La gamba ora mi blocca il passaggio e, senza che me ne accorga, mi ritrovo una sua mano sul culo.
“Aspetta ti sei sporcato”.
Inizia a palparmi prima una natica, poi l’altra e poi sento due dita che si fermano in mezzo e spingono.
“Cosa fai?” sussurro.
“Non sai da quanti anni sogno di farlo” e intanto la sua mano è entrata nei pantaloni e mi tocca il culo, mi massaggia le natiche e si avvicina al mio buco. Stringo le chiappe e lui emette un verso di piacere.
“Questo sì che è un culo. Lo sai che tua zia non ha mai voluto che la penetrassi da dietro? Guarda come me l’hai fatto diventare!”. 
Abbasso lo sguardo, ha aperto il grembiule e tirato fuori il cazzo. Benché abbia già avuto tre ragazzi, non ho mai visto nulla di simile. Mio zio è un uomo, un po’ di pancetta, peli sul petto, peli pubici neri-grigi folti, un cazzo largo e venoso che sa di uomo vero e maschio.
“Abbassati”.
Con una mano sulla spalla, mi fa inginocchiare davanti al suo cazzo duro e me lo mette in bocca. Mi mette una mano sulla testa e lo spinge dentro tutto. Inizio a tossire e sbavare. Mio zio mi riprende per la testa e me lo rimette in bocca. Sento odore di cazzo e di uomo, una sensazione strana che non ho mai provato mi invade la bocca. Ed inizia a scoparmela. Con la mano mi tiene la nuca e il suo uccello entra ed esce dalla mia bocca in modo sempre più violento e veloce.
“Ti piace?”
“Ma se ci sentono?”
“Appunto, non dobbiamo fare rumore”.
Mi alza di forza e vedo il suo torace villoso impettirsi e cercare di nascondere la pancia.
Un secondo dopo, mi gira, mi mette a 90 sul tavolo e mi tira giù velocemente tuta e boxer, quasi strappandomeli. Due dita mi tintinnano il buco. Dal tavolo prende un rotolo di burro e inizia a infilarmelo nel buco. Un po’ di burro si spalma attorno al mio buco e il rotolo ancora freddo entra dentro. Mio zio lo muove come fosse un dildo e mi scopa. Il freddo del burro mi dà fastidio ma in compenso scivola molto bene.
“Proviamo con qualcosa di più grosso?”
“No zio, smettiamola dai”.
“Magari tua zia avesse un culetto così”.
Nel frattempo infila il suo dito indice nel culo, un colpo secco, fino in fondo. Nonostante il burro, stavolta mi brucia e faccio fatica a trattenere un urlo di dolore. Un attimo dopo mi infila anche il medio e con due dita nel buco, le spinge fino in fondo, fino alla prostata e inizia a scoparmi il culo. Il buco pulsa e si scalda e vengo invaso da un piacere trascinante.
“Adesso tieniti al tavolo”.
Allungo le braccia e mi tengo al bordo del tavolo e in un colpo solo mi sento tre dita nel culo. Mi sembra che le labbra del mio buco si stiano lacerando e quando mio zio inizia a muovere le dita su e giù mi sembra di andare a fuoco. Di istinto mi sembra di avere voglia di cagare ma il piacere mi sovrasta.
“Finiamo l’opera”.
Mi volto e vedo che mio zio ha chiuso le dita della mano a formare una punta, tutte e cinque come fossero un punteruolo.
“No zio”
Cerco di stare più rilassato possibile ma non basta quando cerca di far entrare la mano nel mio buco, mi sembra che si laceri tutto e il bruciore diventa insopportabile. Per fortuna è solo un attimo, poi tira fuori la mano.
“Lo so che lo vuoi”.
Non mi sono ancora ripreso che il cazzo di mio zio entra nel mio culo ormai spalancato. In un attimo è tutto dentro, lo sento sbattere contro il mio sfintere, spalancarlo e andare fino in fondo. Chissà se anche mia zia viene scopata così duramente. Il colpo è talmente forte che il tavolo si sposta in avanti e mi sembra di scivolare per terra ma mio zio mi tiene fermo e continua a scoparmi con il suo cazzo da maschio di toro. Quando è tutto dentro, sento i suoi peli schiacciarsi all’entrata del mio buco, la sua pancia sdraiarsi sulla mia schiena e lui iniziare a parlarmi nell’orecchio a dirmi che non ha mai provato una cosa così e a chiedermi come ci si senta ad essere scopati da un vero uomo.
Mi gira e mi mette a pancia in su sul tavolo. Adesso ci vediamo in faccia e vedo tutto il suo cazzo peloso e venoso che gocciola di burro e dei miei succhi anali. Mi tira su le gambe e mi infila di nuovo tutto il cazzo dentro il mio buco ormai aperto e arrossato. Non ha nessun ritegno, ogni colpo è secco e deve arrivare fino al fondo, finché c’è spazio, finché il suo uccello sparisce nella mia intimità. Mi fotte con violenza, il suo cazzo mi apre in due, l’attrito del suo pisello con il mio buco si fa sempre più duro. Mi scopa talmente forte che alcuni barattoli che sono sul tavolo cadono per terra e attirano l’attenzione di mia zia che dal corridoio chiede al marito se è tutto a posto.
Per un attimo resto sospeso, mi immagino mia zia che entra in cucina e trova suo marito e suo nipote nudi sul tavolo, con il cazzo del marito ben affondato nel culo del nipote.
“Tutto bene, sto facendo la pasta”.
Scampato il pericolo, mio zio inizia ad andare dentro e fuori il mio buco con lentezza, infilandomi come usasse una sciabola. Inizio a pensare che non verrà mai e che mi scoperà il culo per sempre. Finché si ferma, lo tira tutto fuori, mi alza ancora di più le gambe quasi ribaltandomi e si ferma ad osservare il mio buco del culo.
“Nico, hai un culo bellissimo. Se solo potessi, ti metterei incinta”.
Penso a Mathias che si starà chiedendo dove sono finito, ma non ho tempo per farlo perché un secondo dopo il cazzo di mio zio è di nuovo dentro il mio buco.
“Tieniti forte”
Mi aggrappo con i palmi ai bordi del tavolo e mio zio parte a scoparmi fortissimo, il cazzo entra e esce senza pietà, mi sembra di cadere giù dal tavolo da un momento all’altro, inarco la testa mentre sento quell’uccello mostruoso spaccarmi in due, mi sembra di sentire tutte le vene del suo cazzo entrarmi in gola… mi brucia tutto finché non lo tira fuori, mi fa inginocchiare, me lo mette in bocca e mi riempie il palato di sborra.
“Adesso tocca a te, piccolo. Sogno di vedere mentre ti seghi da anni”.
MI sdraio sul tavolo e inizio a masturbarmi velocemente. Sono tutto nudo davanti a mio zio che mi guarda mentre mi sego finché sborro sul mio petto, due spruzzi lunghi e decisi che mio zio prontamente lecca.
“Rivestiti e torna dal tuo ragazzo che ti starà cercando”.






























































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