Gay & Bisex
Trio con Brio - Parte prima
di bifelice
01.05.2018 |
7.823 |
6
"Dalle parti di casa mia la bora non è forte, per fortuna..."
Sono passati i tempi della mia storia con Stefano. Stiamo parlando della metà degli anni ’90 del secolo scorso. In quei tempi scopavo con maschi e femmine indifferentemente e da attivo e non usavo protezioni. Quando iniziai a essere passivo con i maschi, una delle cose che mi piaceva di più era farmi sborrare in bocca e ingoiare lo sperma caldo e fragrante appena sgorgato da qualche bel cazzone. Come pure mi piaceva molto farmi sborrare in culo, sentire gli schizzi caldi che mi inondavano l’intestino. Ebbene, quei tempi lontani sono passati. Oggi sono un maturo bisessuale che usa il preservativo per qualunque attività sessuale, sia con maschi, sia con femmine. Ecco, con le femmine mi diverte ancora succhiare le fighe e slinguare i clitoridi. Inoltre ora sono anche depilato e non sopporto i peli né delle donne, né degli uomini. Ma iniziamo la nostra storia recente. Era la tipica sfuriata invernale di Trieste. Temperature rigide, sotto lo zero, con Bora forte e neve. Dalle parti di casa mia la bora non è forte, per fortuna. Però la neve, che nel resto della città viene spazzata via dal vento, qui si accumula, formando strati anche di discreto spessore.
Quel giorno di un paio di mesi fa, fine inverno 2018, mi riuscì una cosuccia molto simpatica e che mi riempì di gioia: organizzare un incontro a tre maschi con i miei amici Pino e Gino (nomi di fantasia, ovvio), conosciuti sul sito di A69 e con i quali avevo già giocato, ma separatamente. Invece quel giorno accettarono entrambi di venire a casa mia nel pomeriggio per un incontro a tre. Non sapevo se si sarebbero piaciuti tra di loro, ma se entrambi erano piaciuti a me, molto probabilmente si sarebbero graditi anche tra di loro. Insomma, la probabilità che il nostro incontro a tre avesse successo, era molto alta.
Siamo tutti e tre dei maturi bisessuali a cui piace giocare il sesso a 360°. Gino ha una statura media, un bel culo con buco stretto, che si fa sfondare con molta soddisfazione essendo prevalentemente passivo e una bocca divina, con la quale succhia benissimo cazzi e capezzoli, palle e tutto quello che può succhiare. Con lui mi ero già incontrato diverse volte e ci eravamo sempre divertiti insieme, godendo come porcellini, sia nella doccia, che pratico sempre con i miei compagni di gioco per fini ludici, oltreché igienici, sia nel lettone padronale, dove ci spompinammo con gioia un paio di volte dopo la sauna. La passione per succhiare di Gino è tale che una volta a momenti mi faceva venire solo slinguandomi, mordicchiando e succhiandomi i capezzoli.
Pino, invece, è alto – anche se meno di me – e biondo, con un bel fisico longilineo, un cazzo decisamente potente, di dimensioni generose, anche se non grandissimo, duraturo quanto basta, e un culo splendido, da leccare e baciare a lungo, anche se purtroppo non è depilato e ciò un po’ mi blocca. Il buchetto non oppone resistenze all’entrata, è tenero e accogliente. Anche con lui avevo già giocato, anche se meno volte. Ricordo benissimo il momento in cui mi inculò la prima volta, entrando ben lubrificato con un movimento unico, come piace a me, senza tentennamenti né indecisioni. La sua foga era implacabile e dopo alcuni minuti di avanti e indietro del suo cazzone nel mio culetto depilato, ebbi un orgasmo fantastico, senza toccarmi, a cazzo non proprio moscio, ma senz’altro non in tiro. Questi sono gli orgasmi che preferisco, quelli che mi salgono dal buco del culo e dalla prostata al cervello, per tornare poi giù sul cazzo, che inizia a sborrare fiumi di sperma succulento e saporito, non tutto in una volta, ma in più riprese, a ognuna delle quali corrisponde un mini orgasmo, che alla fine mi porta a godere follemente in un orgasmo finale intensissimo. Ogni piccolo orgasmo parte dal culo e dalla prostata, arriva al cervello e torna alla prostata, da dove parte una scarica di sborra. Spesso mi masturbo l’ano e quando inizio a emettere sperma, lo raccolgo in un bicchierino e me lo bevo tutto. Ne eiaculo tanto, se mi sfondo il culo con i miei oggettoni di dimensioni ragguardevoli o grazie a qualche bel cazzone di carne e mi gusto la mia sborra che sa di dolce e salato insieme, di spezie e di mare.
Arrivarono insieme a casa mia, Pino e Gino, e li trovai all’ingresso allegri e sorridenti come due bimbi che sono stati appena premiati con un buon dolcetto. Li feci entrare al caldo e li presentai, anche se mi accorsi subito che non ce n’era bisogno.
“Benvenuti, cari”, esordii dopo averli fatti accomodare, “cosa posso darvi da bere?”. Entrambi dissero che preferivano iniziare a giocare subito. Li invitai così ad entrare nella mia doccia. Io mi ero già pulito l’intestino prima che arrivassero, speravo proprio di poter godere di un bel cazzo nel culo. Gli amici si spogliarono velocemente, con Pino che svelò così la sua calzamaglia di lana, poco sexy ma decisamente calda, ed io che mi sfilai molto velocemente la tuta che tenevo per casa.
Una volta rimasti tutti nudi, con qualche segno di erezione già evidente, specie per Gino, li esortai a iniziare i giochi. “Allora, cari amici entrate in doccia e fatemi vedere che non siete timidi. In questa doccia, come sapete, non mi piace la gente timida o musona.” dissi, spingendoli in doccia dopo aver toccato per bene i loro culi, purtroppo pelosi.
I due non se lo fecero ripetere due volte e, senza tanti complimenti, entrarono nella doccia e iniziarono a toccarsi sotto il getto di acqua calda. Fecero pure andare la sauna hammam e furono presto avvolti da una soffice e calda barriera di vapore. Mi venne in mente il titolo di una possibile ricetta, vedendoli giocare con i loro corpi insaponati sotto la doccia: finocchi al vapore, senz’altro la ricetta che mi piace di più. Decisamente non erano timidi. Si insaponavano e si strofinavano le zone topiche con molta voluttà, mentre si baciavano alla francese. Dopo il risciacquo, Gino stava in ginocchio davanti a Pino e gli succhiava alla grande il cazzo ormai eretto completamente e svettante verso il cielo. Poi Gino invitò l’amico ad alzarsi in piedi e si baciarono con trasporto sulla bocca. Vidi il mulinare delle loro lingue avvinte e nella ricerca l’una dell’altra. Pino stropicciava i capezzoli dell’amico con energia e ciò fece sospirare Gino più volte. Conoscendolo, temevo che avesse un orgasmo di lì a poco. Non è molto duraturo, però poi si riprende velocemente l’erezione e la seconda gli riesce bene. Pino fece girare di spalle Gino e iniziò a leccargli con impegno il buchetto del culo, strappandogli ulteriori gemiti e sospiri di godimento.
Io me ne stavo fuori, seduto sul coperchio del water ad ammirare questi due maschi in calore, con le loro erezioni ormai mature, che si baciavano limonando e che si slinguavano nelle zone erogene. Era bello, mentre me ne stavo con il cazzo in mano, osservare il lavoro di bocca dell’uno sull’altro, specie quando Gino iniziò un bel pompino, nel quale è molto bravo, suggendo il cazzo e i testicoli di Pino, che gemeva e lo incitava a succhiare. “Adesso che siete puliti e profumati, uscite, che ho voglia di giocare un po’ anch’io!”, dissi loro da fuori della doccia. Preparai gli asciugamani e iniziai ad asciugarli dal cazzo mentre uscivano dalla doccia. Avevo steso un bel po’ di teli per terra, in modo che potessero rimanere scalzi senza sentire il freddo del pavimento di piastrelle. Del resto, a me piace fare sesso con tutti completamente nudi. Non mi piace che si debbano tenere neppure le ciabatte.
Presi un preservativo e iniziai a infilarlo sul cazzo duro e grosso di Pino, usando la bocca per srotolarlo sul glande prima, e sull’asta poi, con trasporto e dedizione. Mi piace molto far godere i maschioni con la bocca e se non fosse per la paura delle malattie, lo farei senza protezioni, per sentire il sapore dello sperma che inizia a uscire a gocce quasi subito. Mentre facevo ciò, Gino e Pino limonavano come dannati, si slinguavano in bocca con enfasi e ciò era evidentemente molto apprezzato da entrambi. Gino si fece piantare in bocca la lingua da Pino e iniziò a toccarsi il cazzo duro e violaceo. Dopo aver messo il preservativo a Pino, feci staccare i due e iniziai a limonare con entrambi, alternando la bocca che baciavo e la lingua che slinguavo, mentre toccavo a entrambi il buchetto del culo saggiandone la consistenza. Più stretto quello di Gino, mentre quello di Pino era bello morbido ed elastico. Dopo un bacio a tre lingue incrociate, feci girare Gino e iniziai a leccargli coscienziosamente il buchetto stretto, che so essere una cosa molto apprezzata. Gino aveva il buco del culo ancora ben chiuso, ma lo stavo preparando mentre alternavo l’anilingus alle succhiate al cazzo di Pino, ormai eccitatissimo e decisamente su di giri. Con la lingua riuscii a penetrare un po’ nel buchetto stretto e a lavorarlo con la saliva per bene, mentre Gino mugolava di piacere.
Segue ...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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