Gay & Bisex
Sitges Dreamin'
di MoroLecce
25.09.2024 |
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"Ma non ci volle molto perché Federico prendesse il controllo della situazione..."
Il sole del pomeriggio batteva forte sulle strade di Sitges. Erano circa le quattro, e la calura estiva si faceva sentire anche sotto le ombre degli alberi della famosa pineta, un luogo dove il silenzio della natura si mescolava con i desideri più nascosti. Federico, dopo giorni trascorsi esplorando Barcellona, aveva deciso di spingersi un po' più lontano, alla scoperta di questa località rinomata per la sua atmosfera libera e trasgressiva. Vestiva in maniera leggera, con dei pantaloncini corti Asics che mettevano in risalto le sue gambe muscolose e una canotta aderente che esaltava il suo petto possente. I suoi capezzoli, ben pronunciati sotto la canotta, sembravano attrarre sguardi ovunque si muovesse.Dopo aver passeggiato per un po', Federico si inoltrò nella pineta, notando qualche movimento discreto tra gli alberi. Non ci volle molto perché i suoi occhi incrociassero quelli di un uomo biondo, dalla pelle chiara, alto e ben piazzato. Doveva essere un turista del nord, forse un danese. Era chiaramente in cerca di qualcosa, e i loro sguardi si incontrarono con una comprensione immediata.
L’uomo fece un cenno leggero e Federico lo seguì tra gli alberi, in una zona più nascosta della pineta. Non ci furono parole, solo una tensione palpabile che si respirava nell’aria. Quando furono abbastanza lontani da occhi indiscreti, il danese si avvicinò a Federico e, senza esitazione, afferrò la sua canotta tirandola su, scoprendo il suo petto e quei capezzoli che sembravano invitare al gioco. Le sue dita iniziarono a pizzicarli delicatamente, e Federico chiuse gli occhi, lasciandosi trasportare dal piacere.
La brezza leggera che accarezzava la pelle di Federico contrastava con il calore del contatto fisico. Ma non ci volle molto perché Federico prendesse il controllo della situazione. Si inginocchiò davanti all'uomo, sfilandogli rapidamente la cintura e abbassando i suoi pantaloni. Davanti a lui si rivelò il membro del danese, già duro e teso, con una particolarità: leggermente curvo verso destra. Federico lo osservò per un attimo, capendo subito come gestire la situazione.
Con movimenti esperti, Federico afferrò il membro alla base e lo guidò nella sua bocca, adattando subito la posizione della testa per seguire la curva naturale del pene. Era un'abilità che aveva affinato con il tempo, e sapeva esattamente come inclinare la bocca per far sì che ogni affondo fosse perfetto. La sua testa si muoveva lateralmente, seguendo la forma del membro, facendo in modo che il glande premesse contro il palato in un modo che mandava l'uomo sopra di lui in estasi.
Il danese gemette, sorpreso dalla maestria di Federico. Ogni volta che la sua testa si muoveva su e giù, il membro affondava più profondamente, riempiendo la bocca di Federico in modo preciso. La curvatura del pene rendeva ogni movimento unico, ma Federico sapeva come inghiottirlo completamente, giocando con la lingua lungo la parte inferiore e spingendosi sempre più a fondo. Il sole penetrava a malapena tra le fronde degli alberi, ma i riflessi dorati illuminavano il sudore che iniziava a perlar loro la pelle.
Ogni movimento era studiato, ogni affondo un invito al piacere. Federico alternava suzione e carezze con la lingua, mentre la sua mano si posava sulla base del membro, mantenendo il ritmo perfetto. Il danese ansimava sopra di lui, sempre più vicino al punto di non ritorno.
Mentre Federico continuava, completamente immerso nel piacere che stava dando, notò un movimento con la coda dell'occhio. A pochi passi da loro, nascosto tra gli alberi, c'era un altro uomo. Uno spagnolo, probabilmente del posto, stava osservando la scena con una mano sul proprio membro, che era impressionante: lungo, spesso, probabilmente sui 21 centimetri. Federico non poté fare a meno di sentirsi ancora più eccitato. L'uomo gli fece un cenno discreto, indicando di non dire nulla al turista danese che stava ancora godendo dei suoi servizi. Federico annuì leggermente, mantenendo il segreto.
Con un’abilità ancora più affinata, Federico intensificò i movimenti, sapendo che il danese stava per raggiungere il culmine. Il suo corpo era teso, e il suo respiro si fece più affannoso. Federico, sentendo che il momento era vicino, aumentò il ritmo, le sue labbra che scivolavano velocemente lungo l’asta curva, accarezzandola con una precisione che sembrava mandare l’uomo in un altro mondo.
Infine, il danese non riuscì più a trattenersi. Con un gemito profondo, si lasciò andare completamente, e Federico, senza esitare, si tirò leggermente indietro, lasciando che il turista venisse direttamente sul suo viso. Gli schizzi caldi colpirono il suo viso, scivolando lungo le guance e sulle labbra, mentre Federico li accoglieva senza problemi. Il piacere del danese era evidente, e lui si lasciò cadere contro un albero, esausto e soddisfatto.
Mentre il turista si stava riprendendo, Federico lanciò uno sguardo allo spagnolo nascosto tra gli alberi. Anche lui aveva raggiunto l'orgasmo, il suo membro sparando lunghi getti nel vuoto, con un'espressione di piacere che si rifletteva nei suoi occhi. Senza dire nulla, l’uomo si allontanò silenziosamente, lasciando Federico con il ricordo di una scena che non avrebbe dimenticato.
Il danese, dopo essersi ripreso, si aggiustò i pantaloni e sorrise. "Wow! That was incredible" disse, ancora ansimante.
Federico si limitò a sorridere, pulendosi il viso con la mano, sapendo che quella giornata a Sitges gli aveva regalato un’esperienza che avrebbe desiderato rivivere ancora e ancora.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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