Gay & Bisex
Assaggiando Diego
di MoroLecce
23.09.2024 |
308 |
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"Le sue labbra, già umide di desiderio, accolsero le mie senza esitazione..."
Non immaginavo potesse succedere proprio a me, una persona che si è sempre distinta per il proprio comportamento corretto e per seguire una certa linea di condotta. Eppure, eccomi lì, nell'ufficio del mio agente immobiliare, con un pensiero inaspettato che mi attraversava la mente.Erano ormai diverse settimane che trattavamo l'acquisto del mio nuovo appartamento, e già da un mese avevo notato occhiate piuttosto ambigue nei miei confronti. Tuttavia, non avevo mai immaginato che la situazione potesse evolversi in quel modo.
Il mio stile è piuttosto riconoscibile: di solito indosso jeans o pantaloni piuttosto aderenti, e le camicie, specialmente in estate, le sbottono un po’ più giù del collo. Mi piace mostrare il leggero spazio tra i miei pettorali, e avendo un fisico generoso, non esito a esaltare le mie forme. Quel giorno, indossavo dei pantaloni beige che mettevano in risalto il mio fondoschiena in modo evidente.
Ero in piedi, sfogliando i vari appartamenti nel catalogo, mentre Diego, il mio agente immobiliare, sembrava decisamente più interessato a osservare le curve che i miei pantaloni aderenti delineavano. Sentivo il suo sguardo scivolare su di me, finché non mi girai di scatto per fargli una domanda.
Lo colsi di sorpresa: il suo sguardo era fissato proprio lì, sul mio fondoschiena. Imbarazzato, rispose alla mia domanda con il viso leggermente arrossato, cercando di mantenere la compostezza.
"Tutto ok? Sembri agitato," gli domandai, con un sorriso che nascondeva il mio divertimento. Sapevo già cosa stesse facendo e, probabilmente, anche cosa stesse pensando.
Rispose con un timido "sì", visibilmente imbarazzato.
"Mi stavi guardando il culo, o sbaglio?" continuai senza alcuna remora, senza un filo di vergogna.
Non disse nulla, ma il suo silenzio parlava chiaro. Il suo sguardo abbassato e il rossore che si faceva strada sulle sue guance mi diedero la conferma che aspettavo.
"Non c'è problema se dici di sì," lo incalzai, "non sarebbe male ammettere le proprie debolezze."
Fu in quel momento che, senza dire una parola, Diego fece un passo avanti e posò le sue mani sulle mie cosce. Sentii il suo tocco percorrere il contorno delle mie gambe fino a raggiungere il fondoschiena, dove si aggrappò ai miei glutei con un'intensità sorprendente, come farebbe un bambino al suo orsacchiotto preferito.
Non potevo crederci... Diego, l'uomo più ambito dalle donne e dalle sue colleghe di lavoro, desiderava il mio corpo da giorni, e ora lo stava dimostrando senza più freni.
Lo guardai dritto negli occhi, e lui, con una voce rotta dall'emozione, mi disse: "Non guardarmi così... impazzisco per il tuo sguardo, non so cosa mi hai fatto."
Ormai sicuro della mia conquista, mi avvicinai e azzardai un bacio. Le sue labbra, già umide di desiderio, accolsero le mie senza esitazione. Con naturalezza, posai la mano sulla sua patta, scoprendo la sua evidente eccitazione attraverso i pantaloni. Era largo, decisamente pieno, anche se non sembrava molto lungo. Lo sentivo sotto la stoffa, e la mia curiosità cresceva.
Senza indugio, mi inginocchiai davanti a lui e, con movimenti decisi ma delicati, abbassai la cerniera. Il suo pene, finalmente libero, si mostrò in tutta la sua potenza. Non era molto lungo, forse sui 15 centimetri, ma la sua larghezza lo rendeva magnifico, robusto e imponente. Era perfetto, un vero piacere da ammirare.
Lo guardai da quella posizione privilegiata, mentre lui, completamente paonazzo, mi fissava dall'alto con un misto di eccitazione e timidezza.
"Vuoi che ti faccia provare qualcosa di bello?" gli sussurrai, un sorriso malizioso affiorando sulle mie labbra.
Con voce tremante, quasi implorante, rispose: "Ti prego..."
Senza esitare, aprii la bocca e feci scivolare fuori la mia lingua, lunga e sorprendentemente larga. Lo vidi sgranare gli occhi per la sorpresa, e con un filo di voce esclamò: "Cazzo... hai una lingua..."
Ma non gli lasciai il tempo di finire la frase. La mia lingua aveva già raggiunto i suoi testicoli, avvolgendo delicatamente tutta la sacca.
Con movimenti lenti e sicuri, la feci scivolare lungo l'asta gonfia, accarezzando il glande con un tocco preciso.
Con un respiro profondo, mi preparai e affondai tutto il suo cazzo nella mia bocca, fino a sentirlo sfiorare la gola. La mia bocca lo accolse completamente, fermandosi un istante contro le tonsille.
Con una leggera spinta in più, allargai la gola, lasciando che la cappella si aprisse strada ancora più in profondità, verso la trachea. Era una sensazione intensa, che mi riempiva, e sentivo il suo corpo fremere sopra di me, completamente immerso nel piacere.
"Ti prego, fermati... nessuno è mai riuscito a fare una cosa del genere prima. Sembra una penetrazione. La tua bocca è caldissima, sento tutto... le tue tonsille, la tua gola... non riuscirei a resistere ancora a lungo..." ansimava, la sua voce tremante di piacere.
Con movimenti insistenti su e giù, percepivo il suo respiro farsi sempre più rapido e profondo. Lo sentii ansimare più forte, finché, con un gemito soffocato, venne dentro di me. Il suo seme era abbondante, un nettare intenso e denso, che scendeva in gola come se stessi ingoiando sciroppo d'acero. Ogni fiotto era accompagnato da un suo gemito di piacere, riempiendo la mia bocca in un flusso continuo e caldo.
Teneva la mia testa ferma, il suo membro completamente immerso, senza lasciare alcuno spazio libero. Era come bere direttamente dalla fonte, ogni goccia accolta con un piacere reciproco che ci avvolgeva entrambi.
Il suo pene scivolò fuori dalla mia bocca, perfettamente pulito, ormai prosciugato di ogni traccia del suo desiderio. Mi alzai, lo guardai negli occhi, che brillavano di imbarazzo e appagamento, e gli sorrisi. Senza esitare, mi baciò intensamente, come se volesse assaporare il proprio nettare direttamente dalla mia bocca.
"Sei fantastico," sussurrò tra un respiro e l’altro. "Nessuno prima d’ora mi ha fatto godere così tanto con la sua bocca... e tu hai una bocca, una lingua e delle labbra bellissime."
Fu quello l'inizio di un'amicizia intensa, fatta di intesa e desiderio. Ogni incontro successivo portava con sé una nuova scintilla, un legame che si rafforzava sempre di più, fondato su complicità, attrazione e un piacere che entrambi non avevamo mai sperimentato prima.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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