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Gay & Bisex

La spesa di Alex


di Membro VIP di Annunci69.it MoroLecce
24.09.2024    |    86    |    1 9.2
"L’uomo lo guardò, ancora scosso dal piacere, e abbozzò un sorriso soddisfatto..."
Era quasi l'ora di chiusura al supermercato del centro commerciale. Le luci al neon illuminavano le corsie deserte, e l'unico suono era quello dei passi di Alex, che si aggirava pigramente tra gli scaffali. Il ragazzo sulla quarantina indossava una t-shirt aderente che metteva in risalto il suo petto scolpito e i suoi jeans stretti, perfetti per esaltare il suo fondoschiena ben definito. Stava per afferrare l'ultima cosa dalla lista quando si accorse di uno sguardo che lo seguiva.

A qualche passo da lui, un uomo sulla cinquantina, un po' più corpulento, ma decisamente affascinante, lo osservava con attenzione. Indossava una camicia casual e jeans, con una fede d'oro che scintillava sul dito. Alex, con una discreta occhiata, notò la pancetta nascosta sotto la camicia, ma non si poteva ignorare la sua presenza sicura e maschile.

I loro sguardi si incrociarono più volte, intensi e silenziosi. C'era qualcosa nell'aria, un gioco di attrazione silenziosa che si stava sviluppando senza bisogno di parole. Entrambi finirono in fila alla cassa nello stesso momento, il silenzio tra loro spezzato solo dai beep della cassa e dai loro respiri silenziosi.

Quando uscirono dal supermercato, Alex sentì una scossa d'adrenalina percorrergli la schiena. L’uomo gli camminava accanto, e i loro passi sembravano sincronizzati, quasi a segnare l'intesa che si stava creando tra loro.

Una volta fuori, non ci fu bisogno di parlare. Si scambiarono uno sguardo veloce e, senza alcuna esitazione, si diressero verso un'area deserta dietro il centro commerciale, quella riservata ai parcheggi inutilizzati. Era perfetta: silenziosa, isolata, e avvolta nell’ombra della notte.

Appena arrivati lì, l’uomo non perse tempo. Afferrò Alex con una foga improvvisa, spingendolo contro il muro grezzo del grande magazzino. Il respiro di Alex si fece più rapido, ma non mostrava resistenza. Era esattamente quello che aveva sperato, quel tipo di irruenza e desiderio che trasudava dall'uomo sposato, che evidentemente aveva aspettato questo momento a lungo.

Le mani dell’uomo esplorarono avidamente il corpo di Alex, afferrando i suoi glutei con forza attraverso i jeans stretti, mentre la sua bocca si avvicinava al collo di Alex, baciandolo in modo rude, quasi affamato. Alex gemette leggermente, lasciandosi travolgere dalla situazione, sentendo l’irruenza dell’uomo contro di lui. C’era una forza in quell’atto, un'urgenza che lo accendeva.

In un attimo, Alex si trovò in ginocchio, il respiro caldo che gli sfiorava il viso mentre abbassava i jeans dell'uomo, rivelando un membro che, come aveva intuito, era grosso e rigido. Senza esitazione, afferrò il pene con una mano, sentendone la consistenza robusta e già pulsante.

Le sue labbra si aprirono e, con abilità, prese il membro dell’uomo nella bocca, lentamente all'inizio, assaporando la sensazione di riempimento. Sentì subito l’uomo gemere, una mano che afferrava la sua testa con forza, spingendolo leggermente, come a voler guidare il ritmo.

Alex non era nuovo a quel tipo di situazioni, e sapeva esattamente cosa fare. Accelerò il ritmo, la sua bocca muovendosi su e giù con maestria, prendendo sempre più profondamente il pene fino a sentire la cappella toccare la gola. Ogni volta che affondava, si spingeva un po' più in là, godendo del fatto che l’uomo si stava lasciando andare sempre di più.

"Merda... sei bravo," gemette l’uomo con una voce roca, afferrando la testa di Alex con entrambe le mani e spingendo ancora più forte. Alex non si fermava, la sua lingua scivolava lungo il glande, avvolgendolo in un piacere che faceva tremare l'uomo sopra di lui.

Con un respiro profondo, Alex decise di andare fino in fondo. Prese tutto il membro dell’uomo in gola, senza esitazione, facendolo affondare fino alla base. Sentì l’uomo gemere più forte, il suo corpo rigido e teso dal piacere improvviso. La sensazione del membro che riempiva completamente la sua bocca lo eccitava ancora di più, e non si fermò finché non sentì l’uomo trattenere il respiro, ormai vicino al climax.

"Sborro..." mormorò l'uomo con voce tremante, spingendo ancora più in profondità. Alex si preparò, e con un ultimo affondo profondo, l’uomo venne, liberando fiotti di piacere nella sua gola. Alex inghiottì tutto con facilità, sentendo il liquido caldo scendere, mentre l’uomo tremava sopra di lui, ancora ansimante.

Quando tutto fu finito, Alex si rialzò lentamente, pulendosi la bocca con il dorso della mano. L’uomo lo guardò, ancora scosso dal piacere, e abbozzò un sorriso soddisfatto.

"Sei un fenomeno, cazzo!" disse l'uomo, con un sorriso appena accennato, aggiustandosi i jeans.

Alex gli restituì un sorriso malizioso, scrollando leggermente le spalle. "Bella spesa stasera, eh?"
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