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Gay & Bisex

Pallegrosse


di giustinos
18.04.2021    |    16.466    |    12 8.2
"“Puoi entrarci pure tu se vuoi!” Dico “Vediamo quanto sarai bravo e se te lo meriterai!” Esclama facendomi l’occhiolino..."
Vi ho già raccontato di come ho conosciuto questo ragazzo il giorno della Monta di compleanno. Vi ho pure detto di come lui mi abbia lasciato un bigliettino, prima di andarsene, con il suo numero di telefono. Quanto segue è il racconto di ció che è successo nei giorni dopo.

Il giorno dopo il mio compleanno mi svegliai con un forte dolore al buco del culo... mi sembra il minimo dato lo sforzo a cui lo avevo sottoposto il giorno precedente. Mi faceva male il culo, ma ero comunque eccitato, il cazzo è come l’eroina, più ne prendi e più ne vorresti, ma al contrario dell’eroina non ha effetti negativi quindi nulla ti trattiene dall’abusarne.
Prima di andare al lavoro salvai il numero che mi aveva lasciato Pallegrosse sul cellulare, esattamente sotto questo nome, non conoscendo quello di battesimo!
Gli scrissi per permettergli di salvare il mio numero mentre percorrevo la strada verso il mio ufficio e ancora continuammo a scriverci per tutto il tempo, durante il lavoro e dopo l’uscita.
Quella sera non poteva venirmi a trovare e mi accontentai solo di una foto del suo pisello con le sue palle ben in vista.
Forse lo avrete già capito, ma io stravedo per le grosse palle, io le vorrei toccare e leccare in continuazione, le palle grosse mi sanno di toro, mi sembra che il loro profumo sia migliore e che leccarle sia molto più soddisfacente.
Il giorno dopo era il patrono della città e nessuno andava al lavoro, così gli chiesi di passare la giornata con me. Accettó. Nonostante il dolore ancora persistente al culo ero eccitatissimo di passare la giornata con un maschio così.
Arrivó verso le 10-10:30, vestito con una tuta, rossa e bianca di felpa, delle scarpe da ginnastica e un cappellino da skater.
“Ti faccio un caffè?”
“Ma meglio un dec se ce l’hai!”
Mi sa che non sono l’unico ad essere agitato.
Mentre gli preparo il decaffeinato lui si appoggia al tavolo dietro di me.
Mi parla di qualcosa, non saprei dire di cosa esattamente, ero preso solo a tentare di dissuadere il mio sguardo dall’evidente bozzo che aveva nei pantaloni.
“Tranquillo ci sono abituato!”
“A cosa scusami?”
“Che tutti mi guardano il pacco! Lo so che è parecchio sporgente, da ragazzino mi vergognavo un po’ ma ora mi eccita quando me lo guardano!”
“Ah!”
“Sono tutto palle e niente arrosto! Ahahahah”
“Mah! Ahahah a parte che a me piacciono le palle grosse, poi ho provato il tuo cazzo e non hai di che lamentarti!”
Non risponde, ma sorride sorseggiando dalla tazzina che gli ho appena porto.
“Spero di fare cosa gradita... avvicinati!”
Non capisco, ma mi avvicino.
Lui scorre una mano dentro l’elastico dei suoi pantaloni, la fa entrare fino al polso, poi si da un aggiustatina ai gioielli di famiglia. Non capisco. Tira fuori la mano e me la mette sul viso, istintivamente la annuso... woow che odore di palle! Socchiudo gli occhi e la annuso ancora. Li riapro mentre si avvicina a me.
“Ti piace?”
“Si, molto!”
Mi bacia e mi stringe a se, sento il suo pacco spingere contro il mio bacino
“Oggi è tutto tuo!”
Sorrido.
La sua presa si allenta un po’ mentre con la mano scivola verso il mio culo, entra con le dita nei pantaloni, mi accarezza le chiappe, poi due dita le separano e mi accarezzano il buco prima di forzarlo ed entrare.
“Woow.. chissà quanti cazzi ha visto!”
Sorrido mentre con le sue dita continua a masturbarmi il culo come si farebbe con una fica.
“Puoi entrarci pure tu se vuoi!”
Dico
“Vediamo quanto sarai bravo e se te lo meriterai!”
Esclama facendomi l’occhiolino.
Stiamo in questa posizione qualche secondo prima che mi iniziasse a spingere verso il divano.
Arrivati al divano si siede, mentre io resto in piedi davanti a lui
“Spogliati!”
Lo guardo
“Ti voglio nudo!”
Obbedisco e mi tolgo tutto ció che avevo indosso davanti a lui.
Mi colpisce con delicatezza il cazzo
“Queste non sono palle da uomo!”
Annuisco
“Inginocchiati!”
Mi inginocchio davanti ai suoi piedi e lui subito mi appoggia sull’addome un piede, facendomi cenno con la testa di cominciare.
Gli sfilo così la scarpa e ci infilo il naso dentro! Si vedeva che era parecchio usata e l’odore era straordinario, intanto il suo piede gioca con il mio cazzo sempre più duro, si diverte a scappellarmelo. Prendo il suo piede e comincio ad anusare il suo calzino... Buono! Non è appena messo, ma ben usato come piace a me.
“Volevi questo cagna!”
Annuisco mentre annuso e sono in paradiso. Lui nel mentre si stringe il pacco.
Rimuovo il calzino e lui mi preme il piede sulla bocca, con l’attacco delle dita divaricato proprio sotto il mio naso.
Profuma di vero uomo, di vero uomo maiale! Sono eccitatissimo, ancor prima di arrivare al pezzo forte e inizio a leccare ogni centimetro dei suoi piedi. Da lui sento provenire gemiti di approvazione.
Si mette seduto, mi prende la faccia con una mano, mi apre la bocca, sputa e poi mi bacia, prima di sollevarsi leggermente dal divano per togliersi i pantamoni rimanendo in mutande.
Ora è inevitabile guardare il suo pacco, è qualcosa di mai visto prima per dimensioni, così grosso da tenergli lo slip sollevato dall’interno coscia.
Mi dirigo in quella direzzione. Voglio infilare il naso fra il pacco e la coscia. Annusare il suo odore più intimo, prima di poterlo leccare.
Mi posiziono li e annuso, cerco di spostare le mutande con il naso per sentire meglio, sto li così tanto tempo da perdere il conto dei minuti. È lui a spostarsi le mutande facendo uscire le sue grosse palle! È un piacere rivederle! Poterci immergere il naso, sentire il loro odore strepitoso e leccarle come un gelato! Tanto sono grosse che non riuscirei a prenderle in bocca.
Sono così concentrato a giocare con le mie amiche da non rendermi conto dei bisogni di lui! Mi afferra per i capelli, mi porta leggermente più in alto e mi infila il suo cazzo in bocca, spingendomi fino infondo!
Non mi lamento, anzi! Un cazzo puó entrarmi sempre dove vuole in qualsiasi momento! Così inizio a pompare.
Nel mentre sono così preso e sto godendo così tanto che inizio a perdere liquido di precum dal cazzo!
Non mi sto neanche toccando, con una mano tengo la base del su cazzo toccando le sue preziose palle e con l’altra da sotto la felpa gli accarezzo i peli del petto.
Mi interrompe.
Si alza.
Si sfila mutante e felpa rimanendo nudo
“Mettiti a pecora sul divano!”
“Ok”
E salgo sul divano, mostrandogli il mio culetto ancora arrossato e visibilmente da poco allargato.
Con la coda dell’occhio lo vedo segarsi mentre guarda il mio culo, vedo le sue palle andare avanti e indietro.
Poi mi poggia una mano sulla schiena, mi fa abbassare un pochino, punta il suo cazzo al mio buco. Un colpo ed è dentro!
Mi da un po’ fastidio, ma gemo solamente, sono troppo eccitato e poi sono dell’idea che i maschi mentre ti montano vadano incitati.
Inizia ad incularmi, avanti e indietro, colpo dietro colpo.
“Qui hai la fica migliore del mondo!”
Gemo ancora, mentre il mio pisello continua a perdere liquidi.
Mi afferra una mano, me la porta indietro, fra le mie cosce, passando sotto la mia pancia.
“Toccamele mentre ti inculo!”
Woow, non me lo faccio ripetere e gliele afferro, assecondando i suoi movimenti, colpi sempre più sicuri e duri.
“Come sono?”
“Grr...osse!”
“Chi ha le palle grosse?”
Gemo e rispondo
“I maschi... alpha!”
“E dove sborra un maschio alfa?
“Nel ... suo sborratoio!”
Sento il suo respiro farsi più affannoso e i colpi aumentare di ritmo. Poi mi afferra per i fianchi, stringe forte, lo affonda dentro di me
“Allora tieni!!!”
Urla mentre inizia a sborrare. Sento le sue palle pulsare nella mia mano.
Una bella sborrata lunga, poi si accascia su di me e finiamo straiati, entrambi a pancia in giù, sul divano, lui sopra di me e dentro di me.
Ancora ansimante e tutto sudato mi sussurra all’orecchio
“Vuoi essere il mio sborratoio?”
C’è chi sogna una proposta di matrimonio, io non saprei che farmene, ma a queste proposte non posso che rispondere
“Si, lo voglio!”
Rimaniamo li uno sull’altro e il suo pisello che si sta ammosciando dentro di me
“Dopo se ti va ho portato dei giochi!”
“Mmm certo!”
“Ma ora voglio rimanere cosi, dentro di te, tutto il tempo possibile!”

Continua...

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Titolo: La strada di L
Autore: Giustinos
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