Gay & Bisex

PITTI OMO


di Membro VIP di Annunci69.it happychuck
13.01.2018    |    5.720    |    11 9.5
"Li lascio nel loro lettone abbracciati e me ne torno verso casa che è quasi più mattina che notte..."
Stasera la movida fiorentina si è parecchio animata.
Come ogni anno nei giorni di PITTI IMMAGINE UOMO, la rassegna dedicata alla moda per l’uomo, la città è tutto un fermento di eventi che escono anche fuori dalle mura della Fortezza, luogo deputato alle sfilate e alle presentazioni delle nuove collezioni.
Nei più noti negozi di moda del centro cittadino hanno organizzato aperitivi e drink per avventori e invitati e anche nei locali di ritrovo più in voga c’è aria di baldoria.
C’è veramente di tutto. Vicino alla piazza della Repubblica, davanti al negozio di una nota casa di piumini lo spazio esterno è allestito con pupazzi di neve agghindati di tutto punto e dalla sommità del palazzo, chissà per quale effetto speciale, scendono leggeri fiocchi di neve che imbiancano le spalle degli inviati.
Per le vie cittadine stasera si nota come non mai la stravaganza della moda.
Tutta l’eleganza si è riversata in piazza, da quella più classica a quella più stravagante e non c’è che dire stasera di bello in giro ce n’è per tutti i gusti.
Donne speciali, statuarie con abiti eloquentemente di pregio, ma anche maschi di ogni statura e forma, ma quasi tutti piacevolmente attraenti coi loro abiti e relativi accessori che faranno tendenza nei prossimi mesi.
E tutti con quel fare femminilmente maschio. Chissà perché gli organizzatori non si sono ancora decisi a togliere quella “U” dal nome dell’evento.
Da un po’ di tempo il mio boy mi trascura un pochino e stasera aveva voglia di rimettere in moto il suo lato bisex alla ricerca di un po’ di topolina da adulare; non l’ha detto, ma l’ho capito perché anche stasera ha trovato una scusa per non venire a trovarmi.
E allora, eccomi qui, in mezzo alla movida a guardarmi intorno strabiliato da tutta questa frenesia.
Obiettivo: un aperitivo in uno dei locali must del centro e poi un cinemino per finire la serata.
Trovo con difficoltà un posto a sedere sui gradini di una delle vetrine dell’american bar dopo essermi munito di un piattino di stuzzichini ed un calice di cuvé prestige rosé.
Intorno a me una folla rumorosa. Molte belle coppie lui/lei, ma anche molte belle coppie lui/lui e tanti gruppi di singoli.
Mi rifaccio gli occhi passando da un abito blu elettrico con corpetto damascato e camicia rosa, che contengono il corpo di una maschio da paura, ad una simpatica accozzaglia di pantajeans con cavallo ai ginocchi sotto una giacca a quadrettoni dai colori impossibili e una t-shirt con design eloquente sui gusti dell’orsetto che indossa il tutto.
Il mio vicino di gradino, bel maschietto, con barba scura e capelli rasati, abbigliamento sportivo elegante ma sobrio, mi guarda incuriosito e mi domanda cosa ne penso. Al che rispondo che se avessi 30 anni di meno anch’io non mi farei scrupolo di indossare quell’abbigliamento.
Una chiacchiera tira l’altra e, di li a poco, si intavola una bella conversazione. E’ a Firenze per visitare Pitti Uomo. E’ col suo compagno che lo raggiungerà fra poco. Si stanno divertendo moltissimo. Trovano Firenze una città magica. Sono una coppia molto aperta. Alloggiano in un hotel in Santa Maria Novella stracolmo di orologi di ogni tipo e dimensione e dalle forme e meccanismi più strani.
Eccolo, mi fa segno con la testa che sta arrivando il suo amico.
… azz… forse si vede che sono rimasto allibito. Il sorso che sto bevendo mi va quasi di traverso e strabuzzo gli occhi. Ma guarda te se alla mia età ci si deve comportare come un adolescente alle prime esperienze. Ma davanti a me è comparso un metro e ottantacinque di David di Michelangelo capelli corti ricci, barbetta incolta, occhi scuri fumodilondra, anche lui in abbigliamento sportivo/elegante con abito/tuta in jersey bordò con finiture bianche e blu e camicia rosa. I pantatuta, con polsino alle caviglie, fanno intravedere, all’altezza dell’inguine, la sporgenza di una dotazione che nulla lascia alla libera immaginazione.
Mai avrei immaginato che i miei programmi di stasera sarebbero così drasticamente cambiati.
I due hanno capito che con me possono azzardare. Evidentemente la loro apertura di coppia li spinge a provare esperienze con maturi. Due occhiate, le presentazioni, due chiacchiere e poco più di un centinaio di metri più in là, ci ritroviamo in camera, dove un Swatch da parete scandisce silenziosamente lo scorrere del tempo.
La porta si è chiusa alle nostre spalle, ed in pochi attimi siamo una sola entità. Tre bocche, tre lingue che si cercano e si intrecciano, sei braccia che si stringono in una abbraccio stretto e pieno di desiderio. Tutto si svolge così in fretta e io, stracolmo di voglia, mi interrogo su cosa si aspetteranno da me.
Siamo ormai nudi, io col mio fisico ancora piacente (forse), ma inesorabilmente segnato dagli anni, il David ancora più David nella sua nudità con ciuffetti di peli nei posti giusti, il maschio rasato, rasato anche intimamente, più piccolo di statura. Forse ho anche capito quali sono i ruoli nella loro intimità.
Si, ma da me cosa si aspettano?
Di li a poco lo scopro molto chiaramente, hanno voglia entrambi di soddisfare le loro fantasie attive e io non mi tirerò certo indietro.
Stavolta sarà sesso, senza coinvolgimento emotivo, ma che me ne importa? In fondo il mio boy se n’è andato a topolina? E io mi rifaccio a topoloni …… (sogghigno dentro di me).
Mi sono inginocchiato davanti ai loro membri, uno straordinariamente maschio, uno meno impertinente nella sua fattezza, ma altrettanto esuberante. Un po’ l’uno, un po’ l’altro, li assaporo a vicenda dalla punta rosa fino allo scroto e viceversa e su e giù, prima l’uno e poi l’altro e poi insieme. I loro profumi di maschi stracolmi di voglia mi inebriano, le gocce che iniziano a fuoriuscire mi esaltano. Non so se sto vivendo un sogno, ma se è un sogno spero di non svegliarmi ancora.
Il piccoletto da sotto le ascelle mi tira su per incrociare di nuovo la sua lingua con la mia per sentire anche lui il sapore dei loro umori poi mi sposta verso il letto e mi ritrovo in mezzo a loro. Una mano si insinua fra le mie gambe alla ricerca del buchetto che trova già in piena fioritura. L’esperienza mi ha insegnato che iniziare a spingere il buchetto in fuori prima di iniziare la penetrazione, aumenta il mio piacere e facilità l’ingresso.
La mia bocca cerca il cazzo più vicino e lo trova fra le gambe del David. Allora capisco che la mano è del piccoletto che ha voglia di sfogare la sua voglia di attivo. Lo guardo è davvero impertinente la sua erezione, non è un extra large, ma servirà ad aprire la strada per il dopo. Un po’ di saliva e il lubrificante del condom fanno si che il piacere di sentire il suo bacino sbattere contro le mie natiche arriva in un attimo mentre la maestosa grandezza dell’obelisco davidiano affonda nella mia gola.
Ecco cosa volevano…. Proprio quello che anch’io desideravo. Due in un colpo solo … Roger, così si chiama il piccoletto, affondato dentro di me, mi abbraccia, mi bacia il collo, mi titilla i capezzoli, poi si rialza ed affonda con più vigore e poi lo sfila quasi completamente per riaffondarlo di colpo. Sussulto, il piacere è dentro di me. Però!! non sarà un xl, ma ci sa proprio fare … E intanto il David sta li passivo a farsi trastullare e titillare cazzo e testicoli con la lingua mentre le mie braccia si allungano sul suo torace a cercare i capezzoli per scendere poi sulle cosce muscolose a palparne la poderosa consistenza.
Il tempo inesorabile scorre mentre le respirazioni si affrettano i corpi fremono, gli orgasmi arrivano, il mio anale arriva per primo, Roger poco dopo di me lascia raccogliere tutto dal condom dentro di me e il David (che si chiama Luc) dopo poco mi inonda la faccia. Anche il condom che Roger si è sfilato mi viene svuotato sulla faccia ed entrambi si prodigano a leccare tutto per ripulire quello che hanno scaricato.
Li bacio entrambi in cerca di un po’ dei loro sapori, che sento decisamente maschi.
Ci rilassiamo l’uno di fianco all’altro, io nel mezzo, coi loro piselli in fase di assoluto riposo. Mi chiedono se voglio rimanere ancora con loro. Annuisco. Sento gli occhi pesanti ed in pochi attimi perdo la cognizione di tutto e Morfeo mi accoglie fra le sua braccia.
Non so quanto ho dormito ma sento un po’ di mani che scorrono piacevolmente sul mio corpo. Eccoli lì, uno di fronte all’altro, in ginocchio ai miei fianchi che si occupano del mio corpo. Che piacevole sensazione sentirsi oggetto di adorazione. Quando vedo la loro eccitazione farsi di nuovo prorompente, Luc mi solleva le gambe appoggiandole sulle sue spalle e, appoggiata la cappella al mio buchetto voglioso e ricettivo, ci scivola dentro d’un sol colpo, agevolato anche dal lubrificante del condom. Inizia così il suo andirivieni poderoso che si fa sentire sempre più potente ad ogni affondo.
Roger ha voglia di un po’ di giochi sul buchetto e si posiziona col culo sulla mia faccia ed inizio un giochetto di lingua fra il buchetto, lo scroto e i testicoli che lo fanno iniziare a mugolare di piacere.
Ma anche il suo cazzo vuole di nuovo la sua parte e, rigiratosi, me lo affonda in gola offrendo il buchetto alla lingua di Luc che mantenendomi ben saldo per i fianchi affonda sempre più prepotentemente dentro di me.
Il mio primo orgasmo anale arriva prestissimo, quando ancora loro sono appena agli esordi del piacere.
Luc sente gli umori che hanno reso più scivoloso il suo scorrere e si compiace con me dicendomi che stasera hanno trovato proprio un bel porcellino.
E’ il momento del piacere assoluto. Io sotto i colpi in gola di Roger e quelli di Luc che mi scuotono l’addome, raggiungo il secondo orgasmo anale proprio mentre Luc riempie il condom di non so quanto buon latte e pochi istanti dopo anche Roger scarica una generosa dose di latte sul mio petto.
Anche stavolta entrambi risucchiano tutto quello che mi hanno scaricato sul petto compreso il contenuto del condom che Luc ci ha svuotato.
Anche stavolta li bacio per cercare un po’ del loro sapore.
Ci rilassiamo, ci abbracciamo, ci baciamo, ci carezziamo, ci guardiamo intensamente.
Li lascio nel loro lettone abbracciati e me ne torno verso casa che è quasi più mattina che notte. Chissà se nella loro intimità quei due avranno fatto di nuovo l’amore.
Forse potrà sembrare che abbiamo fatto solo sesso. Ma nel profondo del mio io sento che anche stasera ho fatto l’amore.
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