Gay & Bisex
IL MIO LOVEBACK PER G……
di happychuck
01.10.2017 |
6.267 |
11
"Rileggo bene l’annuncio e alcune frasi che il ragazzo ha scritto sciolgono un po’ il mio dubbio e una vocina mi suggerisce: “prova” … “non hai nulla da..."
Era una di quelle serate della fine di agosto dove inizi a sentire la malinconia dell’estate che sta per finire e del buio che ogni giorno anticipa il suo arrivo di qualche minuto … Da un po’ di tempo, l’impressione che i rapporti coi boys coi quali ogni tanto mi incontro, avevano il sentore della solita minestra riscaldata, faceva fremere in me il bisogno di provare qualcosa di nuovo.
Da circa una mezz’oretta avevo fatto l’accesso al sito di annunci per cercare qualche bel giovanotto attivo al quale inviare il solito messaggio per tentare l’approccio. Dopo avere letto, guardato foto e/o video di non so quanti profili si accende il pallino rosso di richiesta di amicizia. Leggo la descrizione, visualizzo le foto …. 34 anni (guardo la data di iscrizione e deduco che forse ora sono un paio in più).
Il primo pensiero che mi salta in testa è il dubbio che si tratti del solito curioso che vuole prendere un po’ in giro questo maturo porcello che ancora non si arrende a cercare occasioni di sesso sfrenato. Non sarebbe il primo e in un attimo la memoria ripercorre le numerose delusioni alcune anche abbastanza scottanti.
Rileggo bene l’annuncio e alcune frasi che il ragazzo ha scritto sciolgono un po’ il mio dubbio e una vocina mi suggerisce: “prova” … “non hai nulla da perdere, al limite aggiungerai solo un’altra delusione nel cassetto dove conservi le altre.
Clicco “accetta” e vado subito a scrivere un messaggio: “amicizia accettata .... ma sei davvero sicuro di voler approfondire dal vero questa amicizia?"
Di li a poco arriva la sua risposta “Perché no? Che problema ci sarebbe? Ho letto il tuo profilo mi intrigava ed eccomi qua”.
“Wow!! Come, dove, quando?” è la mia risposta spontanea
Ahahah … Mmmhhhhh …..che tipo che sei! Puoi ospitare?
E da li parte una serie di scambi di messaggi sugli orari delle disponibilità sulla lunga distanza che ci separa e rende difficoltoso un incontro, sulle ferie che si frappongono a ritardare la data di un possibile meeting.
E durante tutto il mese successivo il contatto rimane ogni giorno attivo con scambi di battute e confidenze sulle voglie, sulle occasioni, sui luoghi visitati in vacanza ….
Tutto questo tempo trascorso a scambiarsi messaggi mi fa dubitare che sarà solo una chat infinita che, se pur piacevole, non porterà alla conclusione di qualcosa di più concreto.
L’autunno si è già fatto spazio nelle nostre giornate e la voglia di incontralo mi ha preso il cervello soprattutto dopo che, in risposta ad un mio messaggio un po’ dubbioso sull’apprezzamento della mia maturità, mi ha scritto con disarmante semplicità: “Tranquillo … Non pensare alla differenza di età, pensa invece a quanto può essere bello e interessante scambiarsi piaceri ed emozioni attraverso la sessualità fra due persone appartenenti a generazioni diverse”.
Infine, finalmente, arriva lo scambio del cellulare per contatti più immediati che consentiranno di accordarsi in modo più veloce ….
E ora … eccolo, arriva a casa mia in un tardo pomeriggio di questo autunno già inoltrato … è, passato più di un mese, ma alla fine … ECCOLO … e che meraviglia in tutta la sua mascolina bellezza e il suo fare solare e dolce ….”Piacere G….” mi dice tendendomi la mano “Piacere C…” rispondo acchiappando quella mano in una stretta poderosa.
Un po’ di convenevoli, una flute di prosecco per brindare all’incontro (veramente Peppino di Capri usava lo champagne, ma ora le bollicine italiane sembrano essere più alla moda), un paio di cioccolatini, ancora qualche scambio di battute per conoscerci meglio e poi ci trasferiamo in camera.
“Se hai bisogno di rinfrescarti, li in bagno trovi un asciugamano e un accappatoio se vuoi fare la doccia” (avevo pensato proprio a tutto per rendere l’incontro il più intrigante e piacevole possibile).
Si spoglia, lentamente, riponendo le sue cose sulla sedia, io intanto in bagno accendo l’incenso dal profumo un po’ orientale che dovrebbe esaltare un po’ l’eccitazione (ma ce n’era proprio bisogno?)… Quando arriva sulla porta del bagno i miei occhi scendono subito ad ammirare tutto quel gran bendiddio che ciondola dal basso ventre. Una roba così mi rimanda con la memoria a quel maschio del quale avevo avuto modo di raccontare in precedenza ed all’amaro di quella occasione particolare mancata. (si, ve la avevo descritta col mio primo racconto qualche anno fa).
Ma non ho il tempo di dilungarmi in pensieri che esulano dall’euforia del momento che sto vivendo. Devo godermi appieno questa occasione e devo far godere lui che me la sta regalando ….
Il corpo scolpito, i pettorali ben torniti in tutta la loro statuaria potenza, i fianchi morbidi che sorreggono due colonne di cosce da sportivo. Due glutei sodi, rotondi con la fossetta laterale che ne risalta la muscolatura … Mi avvicino, lo accarezzo, lo abbraccio, lui china la testa e cercare la mia bocca, io sollevo la mia per incrociare la mia lingua con la sua e il bacio lungo, infinito, dolce, morbido, scioglie ogni tensione e da l’avvio alla parte più eccitante del nostro incontro. Mi spoglio e mi spoglia, la mia mano quasi non si chiude intorno a tutto quel cazzo che ancora è barzotto, mi chino sulle ginocchia, strofino le guance al suo ventre, allungo la lingua sull’inguine, apro la bocca ed accolgo la sua cappella, all’inizio faccio fatica ad adattarmi a quelle dimensioni, ma presto si fa strada ed entra per più della metà. E’ diventato esageratamente impertinente e duro come il marmo … succhio per un po’ ma poi mi interrompo, non voglio consumare tutto e subito, voglio godere a lungo questa sua presenza qui da me.
Entriamo nella doccia, il tepore dell’acqua scalda i nostri corpi, ci scambiamo carezze, mentre ci insaponiamo reciprocamente la schiena, i pettorali, le cosce, i glutei, la sue dita si attardano intorno al mio buchetto. L’eccitazione sta arrivando alle stelle e poniamo un limite al nostro ardire; usciamo dalla doccia, gli accappatoi ci avvolgono, i corpi sono asciutti, mi volto e lo vedo disteso bocconi sul letto con le chiappe rotonde, sode e muscolose divise da una profonda spaccatura che sembrano invitare ad esplorare che cosa ci sia li nel mezzo …
“Ma se fai così, mi provochi” … lo apostrofo in modo confidenziale e lui per tutta risposta: “E’ quello che voglio” …. Mi fiondo col viso su quelle rotondità le mordicchio, le lecco, le bacio, le allargo e con la lingua raggiungo la rosa pulsante che aspetta solo di essere assaporata, baciata, stimolata. Il massaggio che le mie labbra e la lingua riservano a quel buchetto gli strappa gemiti di piacere … mentre le mie mani godono del contatto della sua morbida pelle strofinando le natiche, il fondoschiena e su su per tutta la schiena fino al collo. Inizio così un massaggio rigenerante su tutto quello splendido corpo, con le mani, con le guance, col mento, con tutto il mio corpo che struscio contro il suo …. L’olio al profumo di lavanda, appena intiepidito, che cospargo con le mani migliora il piacere delle carezze e l’adorazione di quel corpo ….
Le nostre bocche ci cercano di nuovo, i baci sono lunghi e appassionati, anche lui lecca il mio corpo e quando si raggiunge la posizione 69 io mi ritrovo la gola invasa da tutta la potenza del suo cazzo fino a togliermi il respiro mentre la sua lingua mi strappa gemiti di piacere muovendosi con decisione sul mio buchetto pulsante. Spingo e contraggo l’ano per facilitare l’ingresso della sua lingua e lui spinge la lingua nel buchetto e il cazzo sempre più a fondo nella mia gola.
Poi le nostre lingue tornano a cercarsi per incrociarsi di nuovo in una serie di baci appassionati, la sua verga è una bastone di acciaio. Il piacere che abbiamo raggiunto con lo scambio di effusioni ha raggiunto un livello talmente alto ed intenso che non si riesce più a ritardare il momento del piacere assoluto …. Anche l’applicazione del preservativo diventa un momento di magico piacere con una carezza lunga e prolungata per far srotolare per bene il lattice su tutta la lunghezza di quell’asta poderosa. Dovrei avere timore di essere strappato da tanta potenza, ma non ne provo, anzi provo solo desiderio sapendo che comunque il dopo sarà un piacere irresistibile. Lui mi tranquillizza, come se ce ne fosse bisogno. Io mi cospargo la rosellina di una abbondante quantità di saliva, mi posiziono con le chiappe per aria, sento quella poderosa cappella giocare un pochino intorno all’orifizio, poi la sento fare una piccola pressione, lui mi sussurra: “ora faremo l’amore” e spinge tutto dentro il magnifico idolo.
Un gridolino di piacere mi sfugge quando sento le morbide palle lambire il buchetto, le natiche e l’attaccatura delle cosce e lui che di nuovo mi sussurra all’orecchio: “cazzo, è entrato tutto subito senza alcuna resistenza. E’ bello fare l’amore così”. Ed inizia a far scorrere tutta la sua lunghezza dentro di me con un gioco di bacino dolce ed intenso, a tratti un po’ più deciso. Mi sento pieno di lui e godo questa meravigliosa sensazione.
Ci siamo distesi. Lui incuneato dentro di me, io unito irreversibilmente a lui. La sua lingua mi lecca le spalle, il collo, le orecchie. Le sue braccia si avvolgono attorno al mio torace. Le mie mani afferrano le sue chiappe e le attiro verso di me a volere che quella penetrazione sia sempre più profonda.
Ci amiamo così per un tempo infinito che vorrei (vorremmo?) durasse tutta la vita, ma la sua eccitazione è arrivata al culmine e si manifesta … aumenta la velocità degli affondi e mi urla addosso il suo grugnito di un esultante piacere. Mentre lo sollecito a stare il più a fondo possibile dentro di me gridandogli: “ siiii godiii, godiiiii “, dal mio sfintere partono una serie di contrazioni in un devastante orgasmo anale, quasi a far pensare che il mio intestino voglia ingoiare tutta quell’abbondanza di cazzo… Gli ultimi affondi e le ultime contrazioni si sono consumati e lui stremato si accascia sopra di me.
I nostri respiri pian piano tornano regolari e arriva purtroppo il momento in cui i nostri corpi, che per tutta la durata dell’amplesso erano diventati un’unica entità, si devono dividere. Il suo cazzo, ancora un po’ barzotto, esce con un “plop” e mi lascia vuoto e io, non ancora totalmente sazio di lui, gli tolgo il preservativo, prendo in bocca quel cazzo lucido del suo bianco nettare e lo ripulisco a dovere da ogni residuo mentre masturbandomi per pochi secondi raggiungo anch’io il mio orgasmo col cazzo.
Stiamo ancora qualche istante abbracciati scambiando un po’ di coccole.. Ma il tempo tiranno ci richiama al dovere, lui deve tornare a casa e il percorso da fare non è breve …… Una doccia veloce per togliere i profumi dell’olio e dei nostri umori per cancellare ogni possibile indizio sospetto per chi, a casa, lo aspetta.
Chissà cosa starà pensando lui ora, mentre è alla guida della sua auto …. Io sono qui sul divano con un turbinio di pensieri sull’affidabilità che mi ha trasmesso coi suoi modi solari e dolci, ma su tutto prevale quella piacevole sensazione di benessere che mi ha lasciato questo “scambio di piacere ed emozioni con un giovane intraprendente di una generazione diversa dalla mia ……”.
Mi hai detto di non lasciarti loveback … ecco, questo è il mio loveback per te dolcissimo G…. Non potevo non raccontare a qualcun altro il piacere che ho provato a fare l’amore con te.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.