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L'amico di mamma


di orsix60
16.10.2012    |    41.108    |    4 9.4
"Vivevo con mia madre da quando mo padre era andato via e fui felice quando lei mi disse che aveva conosciuto una persona che la rendeva nuovamente felice; cosi..."

Abitavo con mia madre, separata da dieci anni e sempre single, fin quando non conobbe un uomo che la fece reinnamorare. Io avevo 17 anni, biondo e riccio, un po’ efebico nell’aspetto, con lunghe gambe senza peli, un bel culetto sodo, torace ben disegnato ma anch’esso glabro e occhi verdi. Vivevo con mia madre da quando mo padre era andato via e fui felice quando lei mi disse che aveva conosciuto una persona che la rendeva nuovamente felice; cosi le dissi di portarlo a casa per conoscerlo e lei dopo alcune titubanze organizzo una cena dove conobbi Gianluca, il suo nuovo amore. Aveva 41 anni, un fisico robusto e un po’ palestrato. Capelli ricci neri, appena brizzolati, forti mani e tozze cosce muscolose. Si fermo’ a cena e fu molto gentile… capivo mamma che ne aveva subito il fascino.. anche io ero turbato dalla sua presenza forte e maschile. Lui fu molto gentile con me, chiacchierammo del piu’ e del meno sino a che ando’ via. La sera stessa dissi a mamma che mi piaceva e che se lei voleva poteva tranquillamente dirgli che poteva dormire con lei. Lei ne fu rincuorata e mi ringrazio’. Cosi il successivo fine settimana Gianluca si fermo’ il sabato sera e comincio’ ad essere di casa da noi. Una sera che Gianluca prevedeva di dormire da noi , mamma ricevette una telefonata dal lavoro che necessitava la sua presenza domenica mattina sino alle due ; lui disse che poteva anche andar via ma mamma disse che non c’erano problemi, lei sarebbe uscita presto e lui poteva aspettarla in casa tanto c’ero io. Cosi fu e mamma la sera prima mi disse di preparare la colazione per Gianluca il mattino dopo. Al mattino preparai il caffè e poiché lui dormiva, lo portai a letto.. Lo vidi steso nel letto , coperto solo da un lenzuolo che gli nascondeva le parti intime. Il torace vasto e peloso su cui spiccavano due capezzoli turgidi proseguiva con due cosce forti e ricoperte di pelo. Lui si sveglio’, mi vide con la tazzina e sorrise.. “ Grazie, vieni, siediti qui.. “ e mi fece cenno di sedermi sul lato del letto. Io mi sentivo imbarazzato ed eccitato e lo guardavo mentre beveva il caffè, immaginando la boscaglia di peli neri e ricci attorno al cazzo. Lui si accorse e con un sorriso mi chiese cosa guardavo. Non sapendo che dire risposi che mi incuriosivano tutti i suoi peli , visto che io non ne avevo. “ davvero “ disse lui e allungando una mano la pose sotto la maglietta e arrivo’ ai miei capezzoli e titillandoli mi disse.. “ è vero.. sei liscio liscio.. vediamo un po’… “ e cosi dicendo sposto’ la mano all’interno dei pantaloni del pigiama sulle mie natiche.. Io tremavo dall’eccitazione mentre lui carezzandomi il culo disse “ mmh è vero… fatti guardare… non hai peli… “e facendomi alzare mi tiro’ giu i pantaloni e rimasi nudo ed eccitato di fronte a lui. “ hai il cazzo duro…sei eccitato..” e cosi dicendo la sua mano si insinuo’ tra le natiche stuzzicandomi il buchetto stretto. Io ero muto ed immobile e lui mi spinse verso di se e disse “ vuoi vedere invece io quanti peli ho? “ e cosi dicendo scosto’ il lenzuolo e il suo cazzo turgido e grosso come una alttimna di coca cola si ergeva da una foresta di peli ricci e neri. La cappella rossa e lucida si bagnava di presborra e io ero ipnotizzato.. Lui infilandomi un dito nel buco stretto mi disse.. “ sei vergine vero? “ io annuii e lui spinse la mia testa verso il suo enorme cazzo.. “ succhialo “ mi ordino’ e io obbeddi leccando prima la cappella sugosa che avvolsi poi tra le labbra e spinsi verso la gola… lui gemeva e afferrandomi mi sposto’ sul letto e mi strappo’ via la maglietta.. mi prese e comincio’ a leccarmi i capezzoli mordendoli mentre le dita della sua mano cercavano di forzare il mio buco. Sei meglio di una donna mi disse.. sei liscio e tonico… ti scopero’ oggi e da allora sarai sempre mio.. A queste parole un fremito mi colse ed avvolsi i suoi capezzoli turgidi tra le mie labbra succhiandoli avidamente mentre sentivo il mio buco cedere ed aprirsi piano pulsando dall’eccitazione. Lui mi scosto’ e afferrando due cuscini mi ci fece sdraiare sopra a pancia in giu’ e infilo’ la sua faccia tra le mie natiche leccando e succhiando il mio culo ormai eccitato, Sentivo la sua lingua forzare e penetrarmi.. poi si sollevo’ si stese su di me e avvolgendomi tra le sue braccia punto’ la sua cappella bagnata ul mio buco e spinse.. un dolore violento accompagno’ la sua penetrazione.. lui mi baciava, mi mordicchiava sulla schiena, mi stuzzicava il cazzo duro e le palle gonfie e intanto spingeva dilatandomi sempre piu’… “ basta , mi fa male” gemetti io tra le lecrime.. ma lui rispose che sarebbe passato tutto e avrei solo goduto. Comincio’ cosi a spineger e stantuffarmi mentre mi pizzicava i capezzoli e il dolore mano a mano lasciava il posto ad una sensazione di calore e di piacere mai provati. Lui mi stantuffava sempre piu’ forte e io cominciai a gemere di piacere gridando di fottermi piu’ forte… Ero in estasi, il piacere mi travolgeva, sentivo la sua lingua sulla schiena e il suo cazzo spaccarmi e farmi suo.. Con la destra mi masturbava sempre piu forte e io cominciai a gridare dal piacere. “Adesso sborriamo” disse lui con un grugnito e accelerando sentivo il suo cazzo come dilatarsi in me. Ero pronto anche io.. lui lo avverti dal mio cazzo pulsante e cosi , gemendo mi riempi’ di cinque poi sei caldissimi schizzi bollenti di sborra che mi innaffiarono l’intestino mentre io in un urlo sovrumano schizzai violentemente bagnandomi il viso che lui prontamente lecco’. Cademmo sfiniti nel letto, lui sfilo’ il suo cazzo e guardo’ il mio buchetto dilatato. “ ora sei mio per sempre “ disse e mentre la sborra scivolava via sulle mie cosce mi afferro’ a se e baciandomi mi disse.. “ credo che mi fermero’ spesso quando tua madre sara’ via”
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