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Mio Cognato


di orsix60
25.10.2012    |    48.425    |    3 9.3
"Un gemito di piacere mi sfuggi’ e mi spostai un po’ per agevolare le sue manovre..."
Mio marito ed io c’eravamo sposati molto giovani e dopo pochi anni c’eravamo trasferiti in una città del nord per motivi di lavoro, All’inizio , giovani e spensierati , era tutto bellissimo ed anche sessualmente la nostra intesa era straordinaria; sperimentavamo tutto e godevamo come pazzi, ma col tempo la passione da parte di mio marito si era affievolita e cosi adesso , a 39 anni, dopo oltre diciotto anni di matrimonio, mi ritrovavo accanto un uomo grasso e un po’ pelato che solo una o due volte al mese svolgeva per cinque o sei minuti massimo il suo dovere coniugale. Io tuttavia cerco sempre di mantenermi in piena forma , sperando magari di riaccendere le passioni spente , cosi ho un fisico ancora molto piacente, mora, snella ma con un sedere ancora alto e sodo e un bel paio di seni tonici e floridi. Un anno fa circa mio marito rientrando a casa mi dice che il mese successivo sarebbe arrivato il suo fratello piu’ piccolo a fare un corso di specializzazione e che si sarebbe fermato da noi almeno sei mesi. La cosa mi infastidi’ non poco ma dovetti fare buon viso a cattivo gioco e così arrivò Andrea, il cognatino ventenne. Alto , moro e riccio, due gambe snelle e muscolose e un ampi torace disegnato dietro le magliette attillate che usava indossare. Il suo arrivo mi causò dei turbamenti e cominciai ad immaginarlo nudo , feci delle fantasie su di lui, fantasie che si nutrivano peraltro del disinteresse di mio marito nei miei riguardi. Intanto si avvicinava l’estate e mio marito mi avverti’ che il sabato mattina all’alba sarebbe andato via con gli amici a pesca, come ogni anno e che sarebbe rientrato domenica sera , come solito. E cosi alle quattro del mattino , ancora buio , parti’ con gli amici e io tornai a letto. Andrea, mio cognato era fuori , probabilmente a ballare e io senza rendermene conto mi addormentai con la porta della camera aperta. Indossavo una sottoveste nera ed ampia e un paio di slip e cosi vestita caddi nel sonno. Improvvisamente avvertii due mani che scorrevano lungo le mie gambe, lentamente. Mi svegliai ma feci finta di nulla, nel dormiveglia non capivo ma avvertivo una piacevole sensazione. Una mano saliva sino alle natiche e , insinuandosi tra gli slip, mi carezzava dolcemente scendendo verso la mia figa mentre avvertivo dei baci lievi all’interno della coscia mentre un’altra mano si insinuava nella sottoveste raggiungendo il seno semiscoperto. Destandomi realizzai che l’unico che poteva essere era mio cognato… paralizzata dall’imbarazzo ma eccitata dalla situazione rimasi immobile fingendo di dormire , ma senza volerlo i miei capezzoli si indurirono e cominciai a bagnarmi.. le sue dita si infiltravano sotto le mutandine nere e avvertendo i primi umori si insinuarono nella mia fessura stimolandola mentre con le dita dell’altra mano mi pizzicava il capezzolo. Un gemito di piacere mi sfuggi’ e mi spostai un po’ per agevolare le sue manovre. Lui sfilò un po’ le mie mutandine scoprendo le mie natiche e comincio’ a baciarle e scendere con la lingua sul solco verso il mio buchetto inviolato mentre le sue dita si insinuavano dentro la mia figa ormai umida di piacere. Poi sollevò lentamente la coscia per farmi voltare sul dorso, manovra che agevolai sempre fingendo di dormire. Sentii dei rumori e capii che si stava spogliando poi sentii le sue mani abbassarmi ancora le mutandine e poco dopo la sua bocca raggiungere la mia clito e cominciare a leccarla e succhiarla dandomi un piacere che avevo dimenticato , mentre le sue mani scoprivano i miei seni e stuzzicavano i capezzoli induriti. Non potevo piu’ fingere e cosi feci finta di svegliarmi pronunciando il nome di mio marito e mettendo un amano sulla sua testa. A quel punto finsi di realizzare che non era lui e gridai “ Sei Andrea!! Che fai pazzo.. “ Lui mi guardo’sollevando la testa e disse “ quello che dovrebbe fare mio fratello.. farti godere cognatina “ e riprese a leccarmi titillando la clito con la lingua. “ No no ti prego “ gemetti ma lui incurante proseguì e io cedetti totalmente aprendo le cosce per agevolarlo. Lui afferrò con una mano le mie natiche e le sollevò per meglio scoparmi con la lingua.. cominciai a gemere dal piacere e ebbi il mio primo vero orgasmo dopo tanti anni. Lui sollevò la testa e sfilandomi con un rapido gesto la sottoveste mi guardò nuda e sussurrò “ sei bellissima “ e prese a baciarmi il ventre salendo lentamente sino ai seni che succhiò avido mordicchiandomi i capezzoli e ridestando in me piaceri ormai dimenticati. Le mie mani scorrevano sulla sua schiena maschia sino a raggiungere gli slip che gli sfilai rapida sentendo il suo cazzo teso e duro sotto le mie mani. Lui si sollevò e a cavalcioni su di me e mi mise il suo cazzo davanti al viso. Grosso e nodoso si ergeva dinanzi a me. Non era lunghissimo ma era decisamente di grosso calibro e io non resistetti e cominciai a leccarlo e subito avvertii il sapore delle sue gocce di precum che ne bagnavano la cappella. Il gusto ormai dimenticato risvegliò ancor di più i miei sensi e cominciai a pomparlo avidamente in bocca senza più remore. Su e giu mentre lo sentivo se possibile crescere in bocca. Lui mi afferrò la testa e lo spinse giù fino in gola mentre lo insalivavo ben bene e lo succhiavo golosa di cazzo. Poi lui lo tirò fuori e senza che me ne rendessi conto me lo infilò nella mia figa fradicia e cominciò a pomparmi forte ; sentivo i suoi colpi maschi , la sua verga possente penetrarmi infuocata e il sacchetto dei suoi coglioni gonfi sbattere sulle mie grandi labbra. Gemevo e mi contorcevo , lo afferravo dalle natiche maschie e lo spingevo , se possibile , ancor piu’ dentro di me. Lui intanto stringeva le mie natiche e raggiungeva il mio buchetto cercando di penetrarlo con le dita. “ ti hanno mai scopato il culo cognatina ? “ mi chiese mentre mi fotteva “ no no .. mai.. sono vergine li “ gemetti e lui pompandomi ancor piu’ forte, come eccitato da questa cosa mi disse.. “ sarai la mia troia rotta in culo.. ti farò mia nel culo prima che quello stronzo rientri domani.. vedrai.. godrai anche col culo e impazzirai di piacere.. e ora.. bevi tutta la mia sborra.. sei mia e solo mia.. “ Così dicendo sfilò il suo cazzo e cominciò a scoparmi nuovamente la bocca… Io stavo per raggiungere un altro violentissimo orgasmo e mentre le ondate di piacere mi squassavano forte avvertii il suo cazzo pulsare in bocca.. dilatarsi e poi riempirmi di fiotti di sborra calda e saporosa… uno , due.. tre.. era incontenibile.. cercai di berla ma era troppo; fuoriusciva dalle labbra e mentre lui lo sfilava dalla bocca gli ultimi schizzi mi riempirono il viso mentre il mio orgasmo mi squassava e godendo senza limiti caddi in deliquio , quasi svenuta.. Lui si gettò su di me, e succhiando dolcemente i capezzoli , spalmava la sua sborra sul mio viso con le dita e mi sussurrò… “questo è solo il buongiorno cognatina.. abbiamo due giorni tutti per noi.. “ e mi baciò stringendomi a se…..
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