Gay & Bisex
L'amico della piscina (parte 3)
di porko83
07.11.2015 |
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"Ti consiglio di non scoprire quale sarebbe la punizione che ho riservato per te..."
Sono passati 3 giorni dalla scopata con Matteo, mi è appena passato il dolorino che avevo al culo e che mi faceva ricordare le porcate che avevamo fatto insieme. Nonostante ci fossimo scambiati i cell non ci eravamo ancora sentiti, mi era tornata voglia ma mi vergognavo a dirgli che volevo essere scopato ancora, mi segavo ma mi rimaneva voglia.
Il quarto giorno però gli ho mandato un messaggio su What's up:
"ciao come va?"
"bene, e tu? non ti sei più fatto sentire, pensavo che fossi stato un po troppo duro con te"
"no no mi è piaciuto, anche se per 2 giorni ho avuto un po male al culo che mi faceva pensare al nostro incontro e mi andava subito in tiro"
"ottimo! Tu sei la troia che stavo cercando ti va di di rivederci?"
"si certo ho una voglia..."
"bene ma stavolta ci saranno delle regole"
"cioè?"
"sarai la mia troia,niente se e niente ma, fai quello che ti dico senza discutere o non ci vedremo più, dimmi se accetti, se non ti va cancella il mio numero"
"Matteo non lo so, mi sembra un po estremo"
"sarà estremo Luca, non farti guidare dalla testa, fatti guidare dal tuo uccello. Scommetto che è duro. Sbaglio?
"no no. E' duro e ho la cappella umida.
"hai 30 secondi per decidere sbrigati"
"ok accetto"
"accetti cosa?"
"di essere la tua troia"
"molto bene, d'ora in poi mi chiamerai Padrone e io ti chiamerò come vorrò. Capito?
"Si padrone"
"molto bene, impari in fretta, hai del potenziale"
"grazie padrone"
"vieni a casa mia ADESSO!"
"arrivo subito padrone"
Mentre guido verso casa del mio padrone ho il cuore a mille, quello che mi ha detto mi eccita, il cazzo è durissimo e gronda presborra, ma il mio cuore batte a mille, non so cosa mi aspetterà e sono eccitato e impaurito nello stesso tempo.
Suono al suo campanello, il cancello si apre, salgo le scale, arrivo al pianerottolo, la porta è aperta, entro, e la chiudo dietro di me.
"in ginocchio finocchio"
arrossisco, non sono abituato a essere chiamato finocchio ma come ipnotizzato mi metto in ginocchio.
Matteo si avvicina a me, si ferma a pochi centimentri, mi arriva uno schiaffo, chi ti ha detto di fissarmi abbassa lo sguardo,eseguo subito abbassando lo sguardo, guardo davanti a me e gli fisso il cazzo che già intravedo dai pantaloni della tuta.
"bene, d'ora in poi se non hai il mio permesso il tuo sguardo non deve andare più in alto del mio cazzo. Hai capito?
"si padrone"
"ottimo, striscia come il verme che sei e seguimi in salotto, è ora di iniziare"
Il mio padrone si siede sul divano a gambe larghe, accende la tv su sky e si mette a guardare la partita che è appena iniziata.
"frocio mettiti tra le mie gambe, dovrai succhiarmi il cazzo e leccarmi le palle mentre guardo la partita, guai a te se mi fai sborrare, guai a te se mi si ammoscia. Ti consiglio di non scoprire quale sarebbe la punizione che ho riservato per te.
sono umiliato, ho lo sguardo fisso a terra,ma il mio uccello è sempre più in tiro. Inizio a leccargli il cazzo da sopra le braghe sento che da barzotto inizia ad indurirsi, si sfila braghe e mutande e si mette comodo a gustarsi la partita e il mio pompino. Alterno il pompino a leccate alle palle quando sento che rischia di venire.
Alla fine del primo tempo ho la mascella dolorante, la bocca secca, e le ginocchia in fiamme. Finalmente il mio padrone mi rivolge la parola.
"questo esercizio ti deve aiutare ad abituarti ad avere un cazzo in bocca, deve allenare la tua mascella e abituarti a stare in ginocchio per ore perchè quello è il tuo posto, in ginocchio al cospetto dei veri maschi. Hai capito?
"si padrone"
mi arriva uno schiaffo
"non ho sentito"
"SI PADRONE"
"ottimo riprendi a succhiare"
Ho le lacrime agli occhi, le ginocchia mi bruciano, ma non smetto di succhiare, il mio cazzo mi esplode, è durissimo e gocciola presborra, ormai ho le mutande bagnate.
Finalmente finiscela partita, Matteo spegne la tv, mi prende la testa tra le mani e inizia a scoparmi la testa.
"Adesso devi farmi venire verme, e voglio che ingoi tutta la sborra, non devi sprecarne neanche una goccia, voglio che ti abitui alla sborra del tuo padrone la devi riconoscere tra mille. Se hai capito prendi la cappella fino in gola e soffocati"
Eseguo l'ordine ho troppa voglia di bere la sborra del padrone, affondo il suo cazzo in gola, sento sulle labbra le sue palle e la sua cappella che mi allarga la gola.
"ahhhhh cazzo che troia che sei"
inizia a scoparmi la gola, tossisco, sputo, ho le lacrime agli occhi ma lui non si ferma. Sento la cappella che pulsa le sue palle che salgono e diventano sempre più dure e poi, finalmente, una serie di fiotti di sborra che mi arrivano direttamente in gola. Succhio tutto e ingoio, non lascio scappare nemmeno una goccia come mi è stato ordinato.
"brava troia, ne ho fatta a litri, e tu sei riuscito ad ingoiarla tutta ti è piaciuto vero?"
"si padrone"
"ottimo adesso pulisci la cappella e vattene"
lecco il cazzo che si sta ammosciando, passo la lingua sulla cappella e pulisco ogni residuo. Poi striscio fino alla porta e me ne vado, mentre chiudo sento il mio padrone dire:
"succhiacazzi stasera sei stato bravo, vai a casa e fatti una sega ripensando a oggi, quando sborri voglio che ti passi la tua sborra sul culo e la usi come lubrificante mentre ti scopi il buco con due dita. e mandami le foto su What's up. Capito?
"si padrone"
(fine terza parte) (Fatemi sapere se vi piace e se volete le altre parti...)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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