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Io e il sogno proibito: il calciatore ‘etero’


di Membro VIP di Annunci69.it Bassolazio35
23.03.2023    |    3.101    |    6 9.7
"Provo a metterlo a suo agio come faccio sempre in queste situazioni in cui incontro ragazzi alle prime armi ma non funziona..."
Finalmente sono sicuro che quanto ho vissuto in questi mesi sia realtà e, quindi, posso raccontarvelo. Ero così incredulo che ho atteso ben 4 e dico 4 occasioni andate in porto, prima di convincermi che non stavo immaginando.
Era l’esperienza che sognavo da una vita: incontrare (e fare sesso) con un giovane calciatore eterosessuale (su questo termine ci sarebbe tanto da discutere ma credo che mi capiate quando- per brevità- uso questa parola nel senso di ‘uomo che socialmente va con le donne e che non è uso andare con uomini’).
Lui si chiama Luca (nome di fantasia ovviamente) ha ventiquattro anni circa ed è bello come il sole, lineamenti disegnati, capelli perfetti sul biondo-castano, bella pelle liscia e senza barba o peli, fisico magro, tonico e proporzionatissimo. Potrei scendere anche in altri dettagli che fanno capire a che livello di bellezza sia Luca, con quei denti tutti allineati e bianchissimi, gli occhi grandi chiari, belle mani, bellissimi piedi, un culo scolpito e un cazzo che già da barzotto farebbe impallidire il 70% di noi maschi... ma non mi soffermo oltre perché potrei apparire esagerato.

L'INIZIO DELLA STORIA

Comunque, tutto è cominciato l’anno scorso quando ho contattato diverse coppie eterosessuali, per lo più romane o del pontino, quindi un po’ fuorimano rispetto alla mia zona ma non tanto da diventare complicato logisticamente. Sono un paio di anni, infatti, che ho il pallino (l’altro oltre al calciatore etero) di partecipare ad un incontro con un lui e una lei giovani e belli e così -a tempo perso- ogni tanto mando richieste di amicizia, anche a quelle coppie che pare non cerchino singoli, tantomeno gay. Ciò che compare pubblicamente sui profili, infatti, spesso non coincide proprio con la verità, quindi con molta delicatezza un tentativo va sempre fatto, questo l’ho capito con l’esperienza…
Fatto sta che, come descritto in un altro racconto, quell’esperienza per fortuna è capitata e, anzi, continua a capitare perché con la coppietta di bellissimi ventenni è nato un ottimo rapporto e continuiamo a vederci di tanto in tanto e le mie esperienze col corpo femminile si ampliano.
Ma torniamo al calciatore… Uno di questi profili di coppia una sera mi scrive, non sapevo se fosse lui, lei o entrambi a scrivermi, così comincio a rispondere con fare interlocutorio. Capisco subito chi è perché, senza tanti giri di parole, mi scrive “sono il lui e ho voglia di cazzo!”. Passato il momento di empasse dovuta al fatto che idealmente ho sempre immaginato un lui di coppia etero più attivo e non passivo, subito mi faccio trovare pronto e rispondo “Accomodati”, senza troppi indugi. Lui mi racconta che sì ha voglia di trovare una coppietta per fare le prime esperienze insieme alla sua ragazza ma che, da solo, ha sempre avuto voglia di provare un pisello e che non ha mai avuto il coraggio né l’occasione. Così capisco che è davvero un “prendere o lasciare” e, sebbene quella sera non stia molto in forma, accetto e gli do il mio indirizzo di casa. Di lui non so molto, ma già la descrizione, l’idea che sia etero, la giovane età e quelle poche foto del corpo e hot presenti sul profilo mi bastano per immaginare un lieto fine.

L'INCONTRO LAST SECOND

Lui dista una mezzora da casa mia, quindi ho il tempo di prepararmi, di mettere una comoda tuta e le mie immancabili sneakers e stemperare l’attesa guardando qualche porno che lascio anche in sottofondo durante l’incontro. Quando entra in casa non credo ai miei occhi e, nascondendo il mio stupore, ringrazio il Cielo tra me e me per questo dono inatteso. Forse se avessi saputo prima com’era il tipo, mi sarei fatto prendere da mille dubbi e insicurezze e non lo avrei incontrato ma stavolta, con leggera inconsapevolezza, non ho avuto modo di far prendere il sopravvento dalla parte razionale e sono andato di istinto, che è sempre la cosa migliore.
Comunque, Luca accenna a malapena un saluto, non so se per timidezza o perché sta morendo di paura, fatto sta che non parla. Provo a metterlo a suo agio come faccio sempre in queste situazioni in cui incontro ragazzi alle prime armi ma non funziona. Lui non recepisce i miei input così decido di tagliare la testa al toro e di passare ai fatti. Gli dico di avvicinarsi al divano e lui come un robottino esegue, togliendosi prima le splendide scarpe da ginnastica bianche e rimanendo in fantasmini bianchi (ignaro che quelle due cose mi fanno arrapare come non mai), si cala i boxer e rimane a cazzo già dritto e con quelle chiappe sode e leggermente pelose in bella vista, mettendosi sul divano prima frontalmente, poi su mia insistenza, a pecora. Si capisce che non è molto a suo agio a darmi le spalle ma quella visione celestiale mi manda su di giri e mi fiondo con la lingua tra le sue chiappe affondando in quell’odore/sapore di maschio che non ha paragoni, almeno secondo me. Io che sono più un diesel e mi eccito con calma (ho il cazzo direttamente collegato al cervello ahimè) in quel modo ho anche il tempo di avere una bella prima erezione così quando lui si gira per coronare finalmente il sogno di succhiare un cazzo, mi trova pronto. In effetti questa voglia repressa per anni è abbastanza evidente dal modo in cui mi succhia l’uccello a mò di idrovora, senza darmi modo neanche di tirarlo fuori un secondo, tanto che rischio di sborrare subito e devo fermarlo. Gli porgo le mie palle appena lisciate col rasoio e lui comincia a leccare e ciucciare anche quelle. Devo dire che per essere un maschio etero, giovane e alla sua prima volta, se la cava davvero bene.
A quel punto, non conoscendo i suoi limiti/gusti, lo giro nuovamente e prendo un preservativo senza neanche dirglielo, lo indosso e provo a poggiarglielo sul buco già ben ammorbidito dalla mia saliva. Lui non si scompone ma quando tento di penetrarlo mi concede solo di infilare appena la punta e mi respinge; si gira di scatto, mi afferra il cazzo, comincia a succhiare con vigore nell’evidente obiettivo di farmi sborrare. A quel punto, non oppongo resistenza e lo lascio fare fino a che scoppio in una decina di fiotti densi e pesanti e lo sento gemere stupito con il mio seme in bocca. In quel momento vedo che schizza anche lui contemporaneamente a me, sporcando il divano e i suoi bellissimi piedi.
Tempo di andare in bagno a pulirmi un attimo, esco e lo vedo già vestito davanti la porta d’ingresso che dice mezzo “ciao” e se ne va lasciandomi lì incredulo, quasi incosciente di quanto appena accaduto.
Quella notte, ovviamente, non ho dormito, fissando il soffitto e con un sorrisetto beffardo che non se ne è più andato fino a mattina…

LA SORPRESA IL MATTINO SEGUENTE E IL SECONDO INCONTRO

Ero convinto che già la notte stessa mi avrebbe bloccato, come capita spessissimo con questi ‘etero curiosi’, specialmente se fidanzati e poco empatici/paurosi come Luca. Invece, con mio stupore, il mattino seguente la chat Telegram è ancora attiva. Provo addirittura a scrivergli qualcosa per avere un minimo di riscontro ma il mio messaggio rimane inevaso per giorni. Quando ormai ho rimosso quell’esperienza, dopo una decina di giorni, eccolo spuntare all’improvviso con un laconico “ciao”. Rispondo immediatamente cercando di fare conversazione come si fa in questi casi con qualche battutina del tipo “chi si rivede! Ma allora non sei rimasto così deluso”, ma il tipo, tenendo fede al suo fare totalmente non empatico, neanche mi risponde e mi dice “che fai, dove sei?”. Essendo l’una di notte rispondo che sto a letto e gli chiedo spudoratamente se vuole passare. Sparisce per cinque minuti o anche più e poi mi risponde “ok ma sto in pigiama”. Io ovviamente rispondo che non è importante e che è bello come il sole quindi vestito, nudo o in saio mi va benissimo e lui, anche in questo caso, non accoglie la battuta e dice “arrivo”.
Stavolta lo spettacolo è ancora più eccitante, in un crescendo di arrapamento mai visto: non ha un comune pigiama come tutti noi esseri umani ma una ‘mise’ alla moda composta da un giaccchetto a quadri colorati con cappuccio che tiene sulla testa e senza maniche, così che si vedono distintamente le sue spalle tornite e toniche; pantaloncini della stessa trama che arrivano fin sotto il ginocchio e ai piedi, udite udite, le ciabatte di gomma tipiche degli spogliatoi di calcio, quelle che comunemente vengono chiamate Adilette (Adidas), che mostrano i piedi perfetti. Il tutto, nonostante fuori piovesse a dirotto, ma i giovani queste cose non le vedono, a differenza mia che se faccio una cosa del genere poi sto male una settimana.
Comunque, tornando seri, stavolta è lui ad andare subito al sodo, si avvicina al divano, si siede, non mi guarda negli occhi e neanche parla, aspetta che io mi abbassi i pantaloni, tolga le mutante e via a succhiare senza tanti fronzoli. Stavolta riesco anche a leccargli i piedi mentre è girato di spalle, anche se vedo che non apprezza altro rispetto al ciucciare. È la sua fissa e io lo accontento. Succhia per qualche minuto, e mi fa sborrare di nuovo ma stavolta in bocca, senza far scappare neanche una goccia del mio nettare, benchè sempre copioso (e la cosa mi stupisce e mi eccita al tempo stesso). Anche in questo caso la sua schizzata avviene proprio nel momento esatto in cui il mio sperma gli riempie la bocca…
Stesso copione della volta scorsa, si veste e scappa senza manco dire ciao…e io, che ormai ho capito l’andazzo, lo lascio fare. Ci stiamo usando reciprocamente.

NON C'È DUE SENZA TRE

La terza volta è stata, forse la meno attesa ma anche la più deludente, perché mi ha voluto vedere nel parcheggio di un supermercato a metà strada ma era un po’ contrariato e poco propenso. Tanto che dopo avermi succhiato un pò sul sedile, sul più bello mi lascia sborrare da solo scappando dall’auto con me ancora in preda all’orgasmo…e la cosa è alquanto spiacevole. Quella sera ho capito che non lo avrei più rivisto…e infatti -per molti mesi- non mi ha più cercato, al massimo ha letto i miei messaggi dopo giorni, senza mai rispondermi.

LA PAZZIA IN PIENA NOTTE

Tutto questo fino alla scorsa notte quando, appena messo a letto (tra l’altro a casa dei miei), ricevo un suo “ciao che fai?”. Sapendo di dover cogliere il momento all’istante, anche se impossibilitato ad uscire nel cuore della notte, rispondo che mi sto segando (non è vero) e lui mi dice che sta tornando da una cena in zona mia. A quel punto, incoscientemente, gli dico “allora svuotami tu” e cominciamo un tira e molla che si conclude all’una e un quarto della notte con me che mi vesto in fretta e furia, mi pettino, cammino scalzo fino alla porta, apro senza farmi sentire e parto spedito verso casa mia dove lui già mi aspetta.
Appena arrivato scendiamo entrambi e neanche ci salutiamo, apro casa, saliamo, dico due frasi di circostanza a cui, come già immaginate, non ricevo risposta, lui si toglie i jeans, le mutande e la maglia, rimanendo solo con una canotta a navigatore nera attillata che gli sottolinea i muscoletti, culo appizzato e cazzo barzotto. Gli faccio segno di mettersi sul divano, lui esegue, comincio a leccargli il culo e lui sotto che si sega il cazzo, ormai duro come il marmo. Provo a massaggiargli palle e pisello ma niente, mi scansa la mano, provo a leccare i piedi e niente, si ritrae, così torno a dedicarmi a quel fantastico culo saporito e lo sento gemere leggermente. Poi si gira e mi afferra il cazzo succhiandomi fino a farmi quasi venire, al che lo fermo e gli dico che voglio provare a scoparlo ma lui tentenna e poi dice di no. Sapendo che ne cavo un ragno dal buco glielo rimetto in bocca e gli dico di bere e così fa, anche se stavolta per non sentire troppo solletico sulla cappella lo tiro fuori all’ultimo e dirigo io gli schizzi (sempre più densi e numerosi) sulla sua bocca e sul petto. Lo vedo segarsi furiosamente finché non fa tre goccioline di sborra anche lui. Mentre io mi godo l’adrenalina sul divano, lui va in bagno e si lava. Poi esce ed è il mio turno. Ci rivestiamo e amici come prima. Ognuno a casa sua. Io rientro furtivo a casa dei miei senza svegliare nessuno, provo a dormire ma come sempre l’eccitazione mi tiene sveglio fino alle 3, soddisfatto.

Chissà se ci sarà la quinta? … restate connessi.
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