Il casello hot

È piacevole scoprire, di tanto in tanto, nuovi posti dove gli uomini arrapati sfogano le loro tensioni quotidiane prima di rincasare da mogli, fidanzate o, più in generale, prima di andare a cena e poi a dormire.
Oggi ero a Colleferro (RM), dove vado ogni settimana per fare fisioterapia ma stavolta il mio operatore ha avuto un problema per cui la seduta è saltata. Dopo un primo momento di nervosismo per i chilometri fatti ed il tempo perso, scrivo al mio amico feticista (un trentunenne idraulico etero neopapà molto carino) con il quale a volte ci vediamo per sessioni feet (adora i miei piedi come quelli delle donne, dice). Purtroppo, però, anche lui non può liberarsi, impegni coniugali, quindi capisco che non e'proprio la mia giornata.
Prima di ripartire, tuttavia, accendo Grindr con il profilo anonimo, sperando in un incontro last second magari poco impegnativo.
Mi scrive un tizio, sì dice bisessuale 40enne e mi manda due foto, una del fisico (ben fatto) e una del cazzo, notevole anche quello. Mi dice se ho voglia, rispondo di si e mi chiede di raggiungerlo al casello autostradale di Colleferro, nella zona della Selva di Paliano. Storicamente quella è una zona di movimento da sempre, anche se non l'ho mai sondata troppo a fondo limitandomi ad usarla per incontri programmati, complice il buio e il tanto verde della zona.
Arrivato dove mi ha dato appuntamento, però, capisco subito che è un luogo di movimenti strani e interessanti. In una piazzola di breccia lungo la provinciale, infatti, vedo diverse macchine ferme con i fari accesi e, tra queste, anche quella rossa del tizio che mi ha dato appuntamento. Il tempo di parcheggiargli accanto e noto che è anche un bel tipo di viso. Anche lui credo pensi la stessa cosa perché sorride vistosamente e mi fa cenno di seguirlo.
Scende alla sua auto e si incammina verso un viale che entra nella vegetazione, superando uno dei vecchi cartelli informativi della selva appunto. Io lo seguo a piedi, fregandomene di tutte le auto che passano sulla strada principale, anche se è ancora giorno perché, pur essendo le 18 passate, le giornate si stanno allungando e c'è luce.
Ad un certo punto lo vedo infilarsi tra il canneto dove si aprono dei varchi che al loro interno formano degli spiazzi per due o tre persone massimo. Entro anche io e cominciamo a toccarci i pacchi. Lui si abbassa senza esitare e mi tira fuori l'uccello dalla tuta cominciando a succhiarmi, anche se sono ancora rilassato. Dopo due minuti sento calpestare l'erba dietro di me,mi volto e vedo un bellissimo quarantenne (forse anche oltre) alto, fisicato, barba curata e brizzolata con due occhi enormi scuri che ci fissa. Gli faccio cenno con la testa di avvicinarsi e lui non ci pensa un secondo. In quel momento il tizio che sta sotto di me a succhiare si avvinghia anche all'altro cazzo, questo davvero grosso e già duro e succhia alternato me e lui. La mia voglia, però, e' troppa così lo spingo via, mi abbasso e comincio a succhiare come si deve il papino quarantenne che spalanca gli occhi stupito dalla mia fame.
Continuiamo a succhiarlo in due, ma poco dopo sento le dita del quarantenne accarezzarmi il buchino...e dopo averle inumidite azzarda anche ad infilarle. Ed entrano entrambe. A quel punto è fatta, vuole prendermi, così tiro fuori il preservativo,glielo indosso con la bocca (in quel momento lo sento gemere) e mi metto di spalle pronto a farmi penetrare. L'altro tizio ormai sta al gioco e assiste eccitato dandoci dei suggerimenti, come fosse il regista di un film porno...ma noi lo consideriamo poco perché siamo presi da ciò che sta per accadere. Tempo due spinte di ammorbidimento ed entra con vigore, tanto che mi stupisco di non provare dolore visto che non sono certo rilassato e che lui ha almeno 20 cm di arnese. Comincia a scoparmi con forza e ad un certo punto mi gira la testa e mi bacia leggermente sulle labbra per poi ritrarsi. Questa cosa mi fa impazzire.
Il terzo, a quel punto, si è eccitato abbastanza e avvisa che sta per schizzare, si avvicina al mio volto e viene sfiorandomi con qualche goccia di sperma. Poi comincia ad incitare il papino a scoparmi forte, anche se non c'è bisogno visto che il ritmo ormai è incalzante. Mi avvisa che sta per arrivare così lo faccio uscire, mi giro, mi inginocchio, gli tolgo il profilattico e aspetto che venga spalancando la bocca. Lui prova a centrarla con i fiotti ma solo uno (bello denso) fa centro sulla mia lingua, il resto va qua e là tra il terreno e le mie mani. A quel punto ci puliamo, ci rivestiamo ed andiamo via. Il quarantenne per primo, quasi fuggendo, io e il 'regista' a seguire mentre gli chiedo come funziona quella zona e in che orari è più movimentata. Mi spiega che la maggior parte degli uomini, soprattutto etero curiosi e bisex, si ferma tardo pomeriggio fino a prima di cena, così mi riprometto di farci qualche capatina essendo sicuramente più vicino di Roma.
Risalgo in macchina e mi godo il viaggio di ritorno a casa con ancora il sapore e l'odore del papino tra bocca e baffi...
Pensavo fosse finita qui la giornata ed invece il destino aveva in serbo un'altra mini avventura per me ... Forse per ripagarmi del viaggio a vuoto fatto nel primo pomeriggio.
Quando già ero in modalità relax a casa e mi appropinquavo a farmi la doccia mi arriva un messaggio sul cellulare da battaglia, quello che uso per questi incontri e, a scrivermi, è un ragazzetto di appena ventidue anni, etero, che una volta è già stato a casa mia per provare il gloryhole...
Poi come spesso accade con questo tipo di ragazzi timorosi e pieni di sensi di colpa era sparito nel nulla bloccandomi addirittura su WhatsApp.
Tuttavia, visto che ormai conosco le mie bestiole, ho atteso che mi ricontattarsse lui e così è stato.
Il bulletto etero e fidanzatissimo mi scrive se mi travesto perchè avrebbe voglia di fare qualcosa ma devo essere vestito da donna. A quel punto, visto che già una volta mi è capitato di farlo per un altro ragazzotto 'etero' (anche se a me non eccita travestirmi) gli ho risposto subito di sì.
Il tempo di asciugarmi dopo la doccia e mi trasformo nella copia femminile di me stesso, parrucca rosa a caschetto, canottierina bianca con sotto reggiseno e seno finto, collant aperti sia davanti che dietro, tacchi,maschera e un po' di rossetto.
Suona al campanello, apro e di corsa mi vado a sistemare dietro la tenda del gloryhole, in ginocchio. Il tipetto entra, si avvicina, cala i jeans e mette il suo pistolino (al momento infatti era abbastanza intimidito e ritratto) e comincio a succhiare. In pochi minuti si fa duro e lo sento godere fino a che mi chiede di uscire dalla tenda (ma senza guardalo in viso perché timido) e di mettermi a pecora sul divano. Eseguo gli ordini anche se da sotto la maschera riesco comunque a dare un'occhiata e vederlo in faccia. È un bel ragazzetto forse un po' grezzo (lo si capiva anche dall'accento) e molto impaurito, tanto che da quel momento il suo arnese rimane flaccido nonostante le mie cure con mani e bocca. Prova a penetrarmi ma nulla, così lo faccio sedere comodo sul divano e continuo a succhiarlo. Si ravviva un pochino ma ormai il patatrac e' fatto. Imbarazzato mi dice che non riesce, si alza, si veste al volo e scappa lasciandomi a bocca asciutta in senso letterale...
A quel punto , complici le avventure della giornata l'eccitazione e' tanta cosi prendo un dildo e comincio a scoparmi da solo fino a che non esplodo in un fiume di sborra che cade sui mattoni a terra in undici schizzi pesanti e densi.
Poteva andare meglio certamente ma anche così la giornata è stata davvero interessante.