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Gay & Bisex

Il nipote sul camion 2


di Megaciccio
04.01.2020    |    21.871    |    14 9.6
"Iniziai a massaggiarlo, a tamburellarlo, a stuzzicarlo per saggiarne la consistenza..."
Il camion rallentava mentre la timidezza di Antonio spariva e l’esuberanza della novità lo portava a smanettarmi con maggior enfasi.
Il mio cazzo rispondeva al massaggio indurendosi ed il mio corpo iniziando ad eccitarsi.
Una volta fermo sulla piazzola avevo già i capezzoli duri ed il pisello svettante. Le prima gocce di precum iniziavano a fuoriuscire appiccicando la mano di mio nipote.
“Antonio, ma sei bravo”, gli dissi con un sorriso compiaciuto, “sicuro che non l’hai mai fatto.”
“No zio, giuro, solo a me stesso”
“Dimmi la verità, ti piace un po’ ”
Antonio arrossì nuovamente.
“Direi proprio di sì” risposi io per lui, “non preoccuparti, resterà tra noi.”
Ma tu lo vuoi fare felice tuo zio?”
“Certo” mi rispose.
“E allora vieni qui”
Così dicendo lo afferrai per la nuca e lo trascinai verso il mio petto. Gli strusciai la faccia su tutti i pettorali fino a bloccarlo davanti ad un capezzolo.
“Dai, leccalo un poco, succhialo dolcemente, lo zio ha i capezzoli tanto sensibili.”
Si attaccò al mio petto come fosse un ciuccio. Io lo trattenevo, ma lui non si ritraeva, anzi, si applicava con gusto. Tirava fuori la lingua alternando leccate a ciucciate, dal capezzolo sinistro a quello destro e affondando il volto nel mio pelo nel passaggio dall’uno all’altro.
Si, mio nipote era gay e avevo appena deciso che la parentela non sarebbe stata un vincolo per sfogare il mio arrapamento.
“Sì Antò, dai, succhiali così che mi piace tanto, ma non fermarti con la mano”
La mano di mio nipote mi stringeva sempre di più il cazzo, ma ogni tanto si arrestava mentre si dedicava al mio petto.
Avevo ormai i capezzoli doloranti ed ipersensibili. Fremevo ad ogni nuova leccata. La sega procedeva perfettamente, lubrificata dal mio stesso succo. Decisi che era il momento di passare al livello successivo.
Strinsi la presa sulla testa di Antonio e lo spinsi verso il basso. Lui fece un po’ di resistenza, cercando di osservare da vicino la mia nerchia dura e lucida.
“Dai Antonio, ormai abbiamo iniziato. E poi si vede che ti piace. Fidati, ti piacerà ancora di più. Fai felice lo zietto. Sai come si fa, no? Lo avrai visto almeno in qualche porno.”
Antonio cedette lentamente alla mia pressione imboccando direttamente la cappella.
Iniziò ciucciandola un po’, ma capì presto come gestire l’attrezzo.
Già dopo pochi secondi vedevo che ci dava giù a colpi di lingua. Leccava l’asta su e giù per poi ringoiare il tutto, per quanto poteva. Iniziai ad incoraggiarlo bloccandolo sul mio cazzo e spingendoglielo in gola. Il ragazzo era alle prime armi, ma stava cercando di imparare.
Lo diressi sulle palle. “Ciucciale un po’, ma con delicatezza”
Guardavo i tentativi del ragazzo di leccare le mie grosse palle pelose con evidente difficoltà.
“Mettile in bocca una alla volta per iniziare e succhiale lentamente”
“Si, così, bravo. Ummmh, così”
Il nipote si impegnava e stava riuscendo decisamente bene. Intanto gli strizzavo le tettine pizzicandogli i capezzoli.
Con l’altra mano lo tenevo premuto contro lo scroto oppure gli indirizzavo il cazzo verso la bocca. Lui si rituffava ad ingoiare tutto cercando di prenderne il più possibile. Ormai ci stava provando gusto. Faceva profondi respiri e si ficcava tutto il cazzo in gola, cercando di ingoiarlo mentre lo aiutavo, spingendoglielo in fondo fino a provocargli dei conati. Iniziavo a sentire la sua gola avvolgermi la cappella come una stretta guaina.
Ad un certo punto decisi che la sua bocca non mi bastava più.
Presi a tastargli il culo. Era tondo e morbido. Lo accarezzavo nella sua interezza come fosse un piccolo globo e gli tirai lentamente giù i pantaloni.
Le sue chiappe candide si mostrarono ai miei occhi e non resistetti dal mollargli sopra una sonora pacca.
“Ahi!” esclamò subito Antonio
“Stai giù e succhiami il cazzo!”
Glielo rinfilai in gola e glielo tenni lì, mentre assestavo un’altra manata sul quelle sfere burrose. L’onda d’urto le fece vibrare tutte e mi arrapai ancora di più pensando a cosa ne avrei potuto fare.
Mentre soffocavo mio nipote scopandogli la bocca più che potevo, inizia ad esplorare quel mappamondo. Lo divaricai ed andai alla ricerca del piccolo buchino che adesso desideravo.
Lo trovai, piccolo rosa e stretto. Iniziai a massaggiarlo, a tamburellarlo, a stuzzicarlo per saggiarne la consistenza. Lo schiaffeggiai un poco per renderlo un po’ più sensibile.
Poi tolsi il cazzo dalla gola di mio nipote e ci ficcai dentro due dita. “Leccale Antonio. E insalivale bene, ti conviene.” Ubbidì passandoci più volte la lingua attorno. Quando le tolsi provò a dire “Zio, ma che vuoi fare? Guarda che sono vergine”
“Sì Antonio, ho visto. E direi che alla tua età i succhiacazzi devono essere già belli sfondati, quindi dobbiamo rimediare”
Gli rimisi il cazzo in bocca e avvicinai le dita viscide al suo pertugio.
Iniziai a premere e ad entrare pian piano. Con un dito per i primi affondi, ma molto presto con due.
Sentivo i lamenti di Antonio sotto di me, soffocati dal mio cazzo, mentre lentamente gli dilatavo il buco del culo.
Lui si dimenava, ma non era in grado, e in realtà certamente non voleva, di sottrarsi alle mie voglie.
“Antonio, adesso devi fare il bravo. Andiamo in cuccetta che stiamo più comodi e mettiti a pecora”
“Come a pecora! Zio ma che vuoi fare?!”
“Lo sai cosa voglio fare. E sono certo che ti piacerà tanto. Dai Antò, sei un bel frocetto e adesso devi fare contento lo zietto tuo che ti ha fatto assaggiare il primo cazzo. Non mi fare incazzare”
E sbaff!!! Gli assestai una bella manata sulla chiappa che lasciò una fantastica impronta rossa.
“Se ti muovi subito sarò più delicato possibile. Vedrai che poi ti piacerà e me lo chiederai tu”
Antonio mi guardava incerto ma si tolse completamente i pantaloni per muoversi più agevolmente e passò dietro i sedili.
Mentre scavalcava gli schienali ebbi la prima occasione di vedere di fronte il foro stretto e vergine che a breve avrei posseduto.
E mentre il cazzo sbavava precum, colsi l’occasione per mollargli un’altra sberla sul culo.
Ciaff!!!


…Continua

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