Gay & Bisex
Formazione in Sicilia
di Notturnoxx
24.07.2024 |
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"30, essendo la sera degli arrivi di sicuro la cena si sarebbe prolungata per i saluti di rito e lo scambio di sensazioni sulla location scelta per il corso;..."
Anche quest'anno mi sono guadagnato la partecipazione al un corso di formazione estivo: destinazione Siracusa, un hotel, anzi un vero resort nella zona turistica, dove la mattina avrei partecipato alla formazione mentre il resto della giornata lo avrei trascorso a mio piacimento.Viaggio aereo, navetta e finalmente arrivo a destinazione, devo dire che l'organizzazione quest'anno si è superata: l’hotel è davvero molto bello ed il litorale su cui si affaccia è notevole.
Inutile dire che non appena atterrato all'aeroporto di Catania ho attivato la connessione su Grindr per iniziare a contemplare la bella fauna maschile del posto, e devo dire che era proprio un bel vedere: e logicamente essendo un nuovo profilo, sono arrivati i primi contatti.
Sbrigate le pratiche di registrazione mi precipito in camera, a dire il vero un monolocale molto spazioso con tutti i confort ed un terrazzo molto ospitale, mi precipito in bagno, che come sa chi ha letto alcuni dei miei racconti precedenti è una sorta di fetish complementare per il sesso in albergo e ancor di più in una bella doccia spaziosa, e devo dire che questa lo è veramente! Come mio solito, oramai, mi denudo completamente e dopo una bella e lunga doccia rigenerante esco sul terrazzo con solo un micro asciugamano in vita. Mi siedo in terrazzo, visto che mancano un paio di ore alla cena ed all’incontro con i vari colleghi provenienti da tutt’Italia, per vedere cosa mi offre il panorama gay di zona.
Diversi profili interessanti, ma il messaggio di un 40enne in giacca e cravatta, strano per un posto di mare, attira la mia attenzione, il famoso fascino dell’uomo stile “man at play”, e risultava a 5 km da me.
Iniziamo a chattare e dopo poco decidiamo di scambiare il numero di cellulare per usare whatsapp e magari sentirci dopocena; inizia così un fitto scambio di messaggi e foto molto eloquenti, è un avvocato rientrato a Siracusa da qualche anno dopo aver completato gli studi ed il praticantato proprio a Roma, niente di più favorevole per iniziare subito una brillante conversazione su whatsapp.
Si è fatta quasi ora di cena e devo prepararmi, rimaniamo di sentirci verso le 22.30, essendo la sera degli arrivi di sicuro la cena si sarebbe prolungata per i saluti di rito e lo scambio di sensazioni sulla location scelta per il corso; come al solito sfodero il mio look casual ma con un tocco trendy, jeans aderenti, una camicia di lino a righe sottilissime bianche e celesti logicamente slimfit, e il risultato finale mi piace, grazie anche all’abbronzatura ed alle fatiche invernali in palestra.
Ormai quasi tutti i partecipanti al corso sono arrivati, per arrivare alla sala ristorante ne incontro diversi con cui scambio saluti, abbracci e qualche battuta: non vedo l’ora di incontrare anche il docente del corso, oramai lo seguo da diversi anni e devo dire che abbiamo avuto anche un paio di incontri interessanti molto ma molto ravvicinati e goderecci, una volta nella sua stanza in hotel ed un’altra, con la paura ma nello stesso tempo l’eccitazione di essere scoperti, negli spogliatoi adiacenti la piscina in pieno pomeriggio: in quell’occasione ci siamo regalati una vicendevole pompa con abbondante sborrata finale uno addosso all’altro!
La cena scorre tranquilla, fortunatamente i miei compagni di tavolo sono i soliti con cui anche durante l’anno ci sentiamo tramite mail o telefono: ma io sono fremente e non vedo l’ora che possa sganciarmi per sentire il fascinoso avvocato, Riccardo: infatti appena posso, con una scusa mi sgancio dalla comitiva dirigendomi verso la mia camera per poterlo sentire tranquillamente, lo chiamo e dopo aver parlato un po’ lui mi propone di andare a bere qualcosa in un bar sulla spiaggia che lui frequenta di solito, verso località Fontane Bianche, così ci mettiamo d’accordo per farmi passare a prendere di lì a mezzora.
Logicamente mi cambio e cerco di mettere qualcosa di comodo ed allo stesso tempo intrigante, quindi jeans tagliati e sfilacciati a vita bassa e una camicia di lino bianca aderente, per mettere in risalto quel po’ di risultato scaturito dal frequentare la palestra, ed i miei immancabili infradito per mettere in risalto i miei piedi abbronzati, a detta di più persone, molto belli.
Dopo aver avvisato che sarebbero passati a prendermi, mi faccio trovare nella hall, non lo faccio neanche scendere e mi dirigo verso la macchina, dove mi accoglie un sorriso a 32 denti bianchissimi, nonostante la poca luce, una volta in macchina ci presentiamo e devo riconoscere che è proprio molto affascinante, direi molto sexy, abbronzato, barbetta curata, anche lui in bermuda jeans ed una camicia di lino bianca, infatti guardandoci scoppiamo a ridere considerando il fatto che sembravamo due gemelli!
Mette in moto e ci avviamo verso la località marina, parlando del più e del meno ma dopo qualche km di strada costiera vediamo in lontananza una serie di lampeggianti che non fanno presagire niente di buono, infatti arrivati al posto di blocco un poliziotto si avvicina e ci avvisa che a seguito di uno smottamento di terreno la strada non è percorribile e ci consiglia di tornare indietro e di utilizzare le strade interne per andare oltre: dopo un primo momento di disagio Riccardo mi propone un cambio programma “ Ti porto in un posto sulla spiaggia dove ammirerai il cielo stellato più bello che tu abbia mai visto!” e di rimando gli dico ”A Riccà non è che ci stai provando?” e lui sorridendo “Ti dispiacerebbe?” a cui rispondo “ Assolutamente no!”.
Fa inversione di marcia e ritorniamo indietro, e dopo poco svolta infilandosi in una stradina tra belle ville tipiche delle località marine da un lato e dall’altro e piano piano si inizia a scendere verso la costa, i lampioni iniziano a diradarsi e sbuchiamo in un piccolo parcheggio dove ci sono solo poche macchine, alcune con persone dentro, magari ragazzi che si stavano divertendo… parcheggia e spegnendo il motore si gira verso di me e mi guarda per un po’, e piano piano si avvicina, e appoggia le sue labbra sulle mie, le nostre barbe curate si incontrano come le nostre labbra e subito dopo anche le nostre lingue… “avevo voglia di farlo non appena sei salito in macchina!” mi dice prendendomi il volto tra le mani e riprendendo a baciarmi con più foga, le nostre lingue adesso sono una sola cosa e le nostre mani si incontrano sulla nuca l’una dell’altro, dopo un bacio appassionato e molto rumoroso, ci guardiamo negli occhi, lui mi dice solo “vieni con me…”, scendiamo dall’auto, prende un telo da mare dal portabagagli e iniziamo a scendere verso la spiaggia; mentre scendiamo mi abbraccia e mi dice di guardare in alto, le luci sono lontane ormai e alzando lo sguardo ammiro un cielo scuro ma con milioni di stelle luminosissime e la luna che illumina la discesa a mare, è uno spettacolo che lascia senza fiato e senza parole, già… l’utilità delle parole in alcuni momenti niente, ci fermiamo per guardare in lontananza e poi ci baciamo di nuovo appassionatamente, la lingua e le mani sembrano impazzite, dobbiamo smettere per poter riprendere fiato. Arriviamo sulla spiaggia e Riccardo stende il telo, ci sdraiamo e riprendiamo a baciarci come due adolescenti, mentre le nostre mani ormai sono impegnate a toglierci di dosso i pochi vestiti estivi; una volta rimasti solo in slip, guarda caso CK bianchi, abbiamo iniziato a leccarci dappertutto, io completamente depilato, come di solito in estate e lui leggermente peloso, i capezzoli, l’ombelico fino ad arrivare a mordicchiare il cazzo ormai rigido attraverso lo slip. Con una mossa repentina lo giro e lo posiziono schiena a terra tenendogli le braccia bloccate sopra la testa, lui accenna un finto atto di ribellione ma sorridendo tira fuori la lingua ed inizia a ciucciarmi il capezzolo, gli allargo forzatamente le gambe e mi posiziono su di lui come se volessi scoparlo alla missionaria, lui gradisci molto e con potenti colpi di bacino mi incita a continuare, le nostre bocche sono piene della saliva dell’altro, continuiamo come se effettivamente lo stessi scopando violentemente, ad un certo punto con un colpo di reni sovverte la posizione ed io finisco sotto di lui, piacevolmente sotto di lui! Con le mani ci togliamo l’ultimo indumento che oramai non riusciva più a contenere la nostra eccitazione e lui subito ingoia il mio cazzo, duro come il marmo, fino alle palle, sembra che lo voglia mangiare, ci posizioniamo per fare un bel 69 e mentre lui continua a ciucciarmi il cazzo io inizio a slinguare il suo buco, fortunatamente depilato, e scoparlo con la lingua, gradisce molto il servizietto e lo sento ansimare sempre più rumorosamente, addirittura mi tiene la testa affinché la lingua penetri più a fondo, mentre col cazzo lo scopo in bocca! Dopo un po’ di arrovellamenti di lingua ci stacchiamo e abbracciati ci riposiamo mentre guardiamo lo splendido cielo stellato siciliano, è uno spettacolo mozzafiato, vediamo la stessa stella cadente e come due bambini la indichiamo, poi ci guardiamo di nuovo nel chiarore lunare e ci baciamo appassionatamente. “Vediamo chi arriva prima in acqua, il secondo pagherà pegno!” e buttandomi della sabbia addosso inizia a correre verso l’acqua per arrivare primo, lo raggiungo e mi tuffo in acqua sopra di lui e riemergendo gli chiedo “Quale pegno dovrò pagare?”, e lui “Prima di tutto un bacio e poi… poi dovrai farmi godere col tuo cazzo in acqua, voglio essere scopato sentendo l’acqua della battigia su di noi, voglio essere tuo, anche se per una sola notte!” Ci baciamo di nuovo con molta passione, l’acqua arriva alle ginocchia, poi piano piano scende sempre più giù, lecca i capezzoli, con la lingua inizia a scendere seguendo la sottile linea di peluria che lo conduce fino al cazzo dritto e duro, che ingoia famelicamente iniziando un pompino da togliere il respiro, con le mani sulla testa inizio a condurre il gioco ed a volte gliela tengo ferma per scoparlo fino ad avere conati di vomito, poi smetto e lo bacio prima teneramente e poi appassionatamente: poi con il suo viso tra le mie mani mi dice semplicemente “Prendimi, fammi tuo!”
Lo aiuto a rialzarsi e lo bacio di nuovo, poi mano nella mano ci avviciniamo ad un piccolo scoglio che affiora dall’acqua, lo faccio appoggiare in modo di avere il suo culo a portata del mio cazzo, ma prima mi abbasso e lo scopo di nuovo con la lingua, gode, gode moltissimo incitandomi ad affondare di più la lingua, e poi “Ti prego dammi il cazzo, voglio sentirti dentro di me, voglio sentirti godere dentro di me!” Un po’ meravigliato gli chiedo se ho capito bene, lui per tutta risposta “Si hai capito benissimo, voglio che mi scopi a pelle e mi riempi con la tua sborra!” Senza farmelo ripetere, mi posiziono davanti a lui in modo che almeno lo insalivi con la sua bocca, e poi ritornando dietro di lui punto la cappella e lo inculo con un solo colpo, lancia un gridolino, ma subito dopo “Si! Dai amore scopami, sbattimelo tutto dentro, fammi sentire quanto mi desideri, quanto desideri il mio buchetto!” e devo dire che in quel momento ho iniziato una della migliori cavalcate della mia vita, il buco si allargava sempre più e si bagnava quasi come fosse una figa, lo stavo trombando con tutta la foga e l’eccitazione del momento, sentivo le mie palle sbattere sui suoi glutei ed il rumore dello sciacquettio del mio cazzo dentro di lui, e lui ci sapeva fare, spingeva il suo culo in contraccolpo contro il mio corpo così da sentire sempre più il cazzo, in poche parole si stava scopando da solo col mio cazzo: era così infervorato che ha goduto senza toccarsi, ed io sentendo il suo sfintere stringersi intorno al mio cazzo non ho resistito più, scaricandogli tutta la sborra nel culo, quasi urlando di piacere!
Dopo un momento di stop esco dal suo culo, lui si rialza e si gira verso di me dicendomi “Grazie, sei stato fantastico!”
Ci abbracciamo e torniamo verso il telo steso sulla spiaggia, inizia ad albeggiare ed anche a fare un po’ fresco, ci abbracciamo stretti stretti, arrotolandoci nel telo, e così ci addormentiamo, come due adolescenti dopo aver fatto l’amore sulla spiaggia. Ci svegliano i primi rumori della vita che sorge, dopo un attimo di smarrimento ci baciamo di nuovo per augurarci il buongiorno e incominciamo a vestirci, sulla spiaggia c’è già qualche pescatore mattiniero che ci guarda sorridendo, forse, anche invidiandoci…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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