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Lui & Lei

La scommessa


di Membro VIP di Annunci69.it Tomas47
30.03.2017    |    5.400    |    2 9.7
"” “Ok, ma bada non potrai alzarti dalla sedia e andare in bagno finche non sarai venuta, altrimenti scapperesti la a godere, ti conosco..."
Loredana si preparava per uscire a cena, in modo meticoloso come faceva sempre, calze autoreggenti minigonna, mutandine ridottissime, reggiseno, camicetta insomma, le piaceva farsi guardare e far eccitare.

Senza quasi che c'è nè accorgessimo, finimmo a parlare di orgasmi simulati e finzioni a letto, lei come sempre, diceva che come ogni donna, fingeva con la meta degli uomini e con l’altra meta non era del tutto sincera, ma io so che mentiva, le piaceva far sentire male il maschio, voleva metterlo sotto, denigrarlo, come faceva sempre, lei godeva a fare questo gioco.

E io punto nel vivo, e siccome non sto zitto mai, le dico:

“Facciamo una scommessa”

“E che scommessa” dice lei.

“ Ora andiamo a cena, sarà una festa numerosa, tu indossi il tuo ovetto vibrante, ti siedi vicino al’ uomo che ti intriga di più e io con il telecomando accendo e spengo il tuo ovetto vibrante per farti godere. Ricorda, visto che sai fingere l’orgasmo voglio che questa volta fingi seduta al tavolo impassibilità e che non stai godendo ma soltanto dialogando amabilmente.

Io sono una vera carogna, perché sapevo che Loredana non faceva sesso da oramai 2 settimane, l’influenza prima e il ciclo poi l’aveva bloccata per ben 15 giorni, e quindi era molto carica e vogliosa, aggiungiamo poi che lei non resiste al suo ovetto vibrante inserito e acceso, volevo proprio godermi la serata.

Lei con aria di sfida disse

“Andata, vedrai vengo e nessuno se ne accorgerà al tavolo.”

“Ok, ma bada non potrai alzarti dalla sedia e andare in bagno finche non sarai venuta, altrimenti scapperesti la a godere, ti conosco.

Accettati gli estremi, salimmo in macchina per recarci al ristorante, lei con l’ovetto in vagina ed io con il telecomando. Mentre facevamo la strada ad ogni curva ed incrocio, io a caso accendevo il vibratore, e lei di riflesso saltava con un gridolino, finche alla ventesima accensione mi grido.

“FINISCILA”

La mia risata, fu liberatoria, sapevo che ci saremmo divertiti, e avrei vinto la scommessa.

Seduti ad un grande tavolo con, amici colleghi amici degli amici, conoscenti ecc. ecc. mi assicurai che lei si accomodasse vicino ad un ragazzo che sapevo le piaceva e che avrebbe voluto davvero farsi ma che ancora non aveva trovato il momento giusto e l’occasione, io invece mi appartai in un angolo del tavolo fuori dalla sua visuale per evitare che mi vedesse quando armeggiavo con il telecomando.

Arrivo il cameriere per le ordinazioni, porto da bere e nulla successe in questo frangente, ma d’altronde non 🐇accesi mai l’ovetto.

Loredana ormai dimenticatasi della situazione, parlava amabilmente con le persone attorno a lei e con il ragazzo che le piaceva, a quel punto allungo la mano per prendere il bicchiere di vino per berne un sorso, ed io in quel istante accesi il vibratore, ebbe un sussulto un gridolino e rovescio il vino sulla tovaglia.
Io non riuscivo a trattenere le risate, ma cercavo di rimanere impassibile, mentre lei mi cerco con lo sguardo e mi fulmino con un occhiataccia come dire.

“Me la pagherai stronzo o se me la pagherai”

Altro tempo passo senza nulla di rilevante, finche notai che stava oramai da alcuni minuti civettando con la persona che sappiamo, e per darsi un tono e avvicinarsi più a lui, era appoggiata con i gomiti sul tavolo e stava in equilibrio sulle due gambe davanti della sedia sporgendosi più possibile verso di lui. Quando la vidi in quella posizione da equilibrista, non potei fare a meno che accendere l’ovetto, Lei sussulto, la sedia cadde a terra scivolando indietro lei nel tentativo di non cadere si aggrappò alla tovaglia ma fini ugualmente con il culo per terra portandosi dietro mezzo tavolo.

A quel punto io ero sotto il tavolo piegato in due, dal ridere, per non farmi vedere, lei rimessasi a posto e scusatasi, venne da me e mi disse.

“Deficiente, questi non erano i patti fammi godere accendendolo, ma non farmi accensioni a sorpresa, cosi sembro un invasata che non controlla gli spasmi”
e mi assesto un calcio nello stinco senza farsi vedere da nessuno, ma che male.

Ok fine del gioco, peccato mi divertivo, lei torna al suo posto e mi da un occhiata come dire accendi ora, lascia acceso e sta a guardare. Ok acceso, vediamo.

Lei inizio a parlare, tranquillamente, fingendo interesse per l’uno o per l’altro discorso, ma dopo alcuni minuti, notai che stringeva il tovagliolo con la mano destra con forza, e il suo parlare aveva delle pause imbarazzanti, il ragazzo che le piaceva le disse:

“Lory qualcosa non va”.

Lei scosse la testa per dire no, perché non riusciva a parlare, respirava velocemente ma non voleva ansimare quindi cercava di mantenere il controllo, si passo una mano nei capelli, era tutta spettinata.
Io mi avvicinai da dietro e in un orecchi le sussurrai:

“Dai spengo, non riesci a stare impassibile, si nota lontano un miglio che sta succedendo qualcosa”

Le si volto e disse:

“No ormai fino in fondo”

A quelle parole affondo la testa nel mio collo , e per soffocare i gemiti schiaccio il viso sul mio collo, sussultando sulla sedia per l’orgasmo intenso che stava avendo, poi ad un tratto tutto si placo, tutto fini,
lei tolse il viso dal mio collo e si volto verso il tavolo, io alzai lo sguardo e mi accorsi che cerano tutti i commensali a far capannello che ci guardavano li attorno attoniti, lei fece un lungo respiro e disse:

“Scusate, uno stupido giochino tra me e lui, come Mac Ryan in ‘Herry ti presento selly’ non credeva che potessi fingere un orgasmo in un locale, e ha perso. ”

Tutti applaudirono, e risero.

“Ma perché riesce sempre a ribaltare la frittata a suo favore”.
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