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Lui & Lei

Il demone dello sperma


di Edonista6969
22.09.2021    |    8.434    |    3 9.7
"Non voglio sembrare sprovveduta e quindi annuisco..."
Incontro Lara per un apertivo, uno dei nostri momenti intimi. Chiacchierando mi racconta di un posto "pazzesco", così lo definisce lei, di cui sa. Il club dello sperma. Ridiamo quando ne pronuncia il nome. Mi racconta che è una specie di circolo segreto in cui la bevanda servita è perlappunto sperma. Spalanco gli occhi incoraggiandola ad entrare nei dettagli. "Non ne so un granché, me ne ha parlato un amico, sarebbe un posto in cui le donne vanno per ricevere sperma in bocca. Una roba abbastanza pazzesca. Probabilmente mi ha raccontato un sacco di balle". Mi sbilancio e le dico "beh, potremmo provare no?". "Ma sei scema? Chissa che roba è ". "Allora ci vado da sola". "Ma sei scema?". "Dai Lara, siamo vecchie per farci impressionare da qualche sbruffonata da maschietti, voglio vedere le carte ". "Tu sei matta". "Si, lo so, ma ho voglia di divertirmi". "Ok, chiedo come entrare, poi vedi tu, io mi chiamo fuori.".
Dopo due giorni Lara mi manda un messaggio "Il posto è in via Piscopo 28, citofono De Sade. Per entare bisogna dire che si è amici di Marcello, che poi è il mio amico di cui ti ho parlato. So che non ci andrai, ma me lo hai chiesto tu e io te lo dico."
Cerco su internet ma non trovo assolutamente nulla. Effettivamente archivio l'idea come una stronzata e non ci penso piu. Sabato scorso però ho fatto sesso con Marco e lui mi è venuto in bocca. In quel preciso momento, eccitata, mi è tornato in mente il messaggio di Lara e non è piu uscito dai meandri dei miei pensieri circolari. Che posto sarà un club in cui servono sperma? Dai, è pazzesco, sincuramente una bufala. Eppure la curiosità di svelare l'enigma mi sta crescendo. E se ci andassi? Noo è una stronzata. Questa è la frase maligna che non dovrei mai dirmi, appena la penso il demone dentro di me dice "se è una stronzata è intrigante, sicura di non voler provare?". A quel punto sono fregata, lo so già, non esco piu dal vortice. Così finisce che ci penso e ci ripenso e poi dico vaffanculo, io ci vado. Ho deciso che sarebbe stato questa notte e mi ritrovo davanti all'armadio aperto a pensare cosa ci si mette per andare in un posto dove servono sperma, pazzesco. Decido per un abito lungo con la schiena scoperta e mentre lo scelgo mi eccito un po', così azzardo, niente intimo. Mentre esco di casa mi sento abbastanza zoccola e la cosa mi intriga ulteriormente. È una storia tutta mia, mi posso concedere pensieri sfrontati senza che nessuno sia coinvolto, non devo gestire le iniziative di un maschio, posso eccitarmi quanto voglio senza dovermi preoccupare che la cosa mi sfugga di mano. Non ho la minima idea di cosa mi aspetti ma finche sono sola con me stessa posso lasciare libere le briglie. Quando arrivo all'indirizzo sono bagnata fradicia, tanto che devo asciugarmi per paura di segnare il vestito. Parcheggio e il cuore comincia a battermi forte. Che cazzo, sono arrivata fin qui, non è che adesso me ne torno a casa, non se ne parla. Con la faccia più neutra del mondo e l'animo in tempesta cammino fino al portone. Adesso il cuore lo sento sbattere anche dentro le orecchie. Cazzo Giulia, controllati e fai quello che hai deciso di fare. Suono. Una voce chiede "chi è ?". Sono in ballo, si va in scena, l'emozione mi cala, recito le parole necessarie, la voce risponde "piano interrato", la serratura scatta.
La porta si apre appena mi avvicino e un uomo elegante e abbastanza belloccio mi sorride e mi invita ad entare. Dentro la penombra è ovviamente dominante, sento profumo di incenso. Il tipo mi fa accomodare ad un tavolino davanti ad un banco bar. Musica lounge piuttosto suadente. Mi chiede cosa voglio bere, prende nota di un gin tonic che mi porta dopo poco, carchissimo. Arriva un altro uomo che si presenta come Gabriele. "Sei stata presentata da un amico, immagino che tu sappia dove sei venuta". Non voglio sembrare sprovveduta e quindi annuisco. "Molto bene. Allora sai che qui serviamo bevande molto speciali, modiche quantità ma molto preziose. Il loro valore non è intrinseco, dipende da te. Per prepararti e permetterti di apprezzarle appieno, ti daremo modo di entrare nello spirito giusto. Va bene per te?". "Certo". "Bene, allora permettimi di farti qualche domanda che mi aiuterà a capire le tue inclinazioni, ok?". "Va bene". "Quali sono le cose che ti eccitano maggiormente, che ti fanno perdere il controllo?". La domanda mi spiazza, non ho idea di cosa rispondere. Passano interminabili secondi di silenzio. È lui a parlare, "non sentirti invasa, al contrario, liberati, puoi dirmi qualunque cosa, io non mi stupiro' ". Resto muta, perplessa. "Ti piace essere toccata? O preferisci guardare. Hai voglia di un uomo, di una donna o di un trans? Ti piace la sottomissione o il dominio? Ti piace esibirti?". Ho capito, mi concentro. "Mi piace essere dominata ma non con brutalità. Mi piace essere immobilizzata, dolcemente ma senza scampo.". "Molto bene, ho capito." Si alza con un sorriso e si allontana. Finisco il gin tonic per riprendemi e appena poso il bicchiere il cameriere lo ritira e ne porta un altro pieno. Passano almeno 10 minuti senza che succeda nulla, bevo e mi guardo attorno senza reale intersse, sono troppo frastornata per percepire l'arredamento. Proprio quando comincio ad essere irrequieta entrano due uomini, pantaloni neri e torso nudo. Uno mi porge la mano, mi alzo, lo seguo. Entriamo in una piccola stanza illuminata solo da candele posate sul pavimento. Il mio cavaliere mi accompagna vicino al muro dove vedo due strisce di pelle attaccate al muro. Mi bacia la mano e guardandomi intensamente negli occhi mi appoggia le mani sulle spalle, fa scivolare le spalline del vestito, lo accompagna lungo il mio corpo, fino a terra. Non ho nulla sotto e resto nuda. Mi sorride e lentamente, senza distogliere lo sguardo dal mio, si abbassa e soffia leggermente sul mio capezzolo destro. Sono rigida ma un brivido mi parte automaticamente lo stesso. Ritiro la pancia, il capezzolo si indurisce, lui lo guarda, soffia ancora. Torna con gli occhi nei miei, sorride. Mi prende dolcemente una mano, la solleva, la porta in alto contro il muro. Lega la striscia di pelle attorno al polso, ripete con l'altro braccio. Fa scorrere le mani sulla mia pancia, fino alle cosce, alle ginocchia. Spinge leggermente di lato per farmi allargare le gambe. Lega anche le caviglie al muro. Si allontana. Entra nella stanza una bellissima ragazza nuda. I due uomini le si avvicinano, la accarezzano, mi guardano. Lei si inginocchia e comincia a slacciare i pantaloni. In un attimo si palesano due grossi cazzi duri che lei accarezza mentre guarda me e mi sorride. Si alza, prende un cazzo in ogni mano e lentamente si avvicina accompagnandoli con se. Ora sono a cinquanta centimetri da me e cominciano a baciarsi e ad accarezzarsi, lei li masturba lentamente. La sdraiano a terra e cominciano a baciarla sui seni, sulla pancia, le allargano le grandi labbra, lei inarca la schiena. Uno dei due comincia a leccarla, l'altro offre il pene alla sua bocca. Continuano per in sacco di tempo senza curarsi di me. Io guardo e mi eccito, sempre di più ogni minuto che passa, mi sento accaldata, mi bagno, vorrei toccarmi ma non posso. La ragazza comincia a gemere, sempre più forte, è chiaro che sta per venire. Vado davvero in orbita, la scena mi eccita da impazzire, vorrei almeno strigere le cosce per comprimere il clitoride ma le cinghie mi immobilizzano, sudo. La ragazza viene con un orgasmo prolungato. Il suo amante solleva la faccia e risale il suo ventre baciandola. L'altro uomo si avvicina a me, mi guarda a lungo negli occhi poi, senza distogliere lo sguardo dal mio, si abbassa sul mio seno e mi lecca leggermente un capezzolo e poi l'altro. Tremo, mi inarco, trattengo il respiro e l'istinto di gemere. Lui continua, fa scorrere le mani sul mio ventre, mi apre. Ora sono sicura che mi lecchera', invece niente, continua ad eccitarmi ma non mi lecca. L'altro maschio si avvicina, ha il cazzo durissimo, se lo masturba lentamente, mi guarda mentre io sono legata, eccitata, con la figa aperta, esposta dalle dita del suo compagno. Sto perdendo il controllo, vorrei che mi scopassero, forte, subito. Con gesti lenti mi slacciano le cinghie, prima dalle mani e poi dalle caviglie. Resto immobile, incerta, mi posano le mani sulle spalle appena sfiorandomi e io vado giù come se non aspettassi che quel segnale. Mi ritrovo i loro cazzi davanti al viso e non tentenno nemmeno un attimo, li afferro entranbi e mi metto il primo in fondo alla bocca, ho voglia di cazzo, una voglia pazzesca. Spompino, cambio cazzo, spompino ancora. Mi lasciano sfogare ma prima che io possa saziarmi si scostano, mi sfuggono. Uno dei due si china al mio orecchio e mi sussurra "che cosa vuoi? Hai voglia di sperma?", si rispondo io, "sei sicura di essere pronta? Sei sicura di cosa vuoi?". La domanda mi scuote, mi distoglie dalla passività, cosa voglio davvero? Si, sono venuta qui per ricevere sperma, sono incredibilmente eccitata, so cosa voglio. Lo guardo negli occhi e sussurro con una voce roca che non riconosco nemmeno mia "voglio lo sperma in bocca, voglio assaporarlo e poi ingoiarlo, tutto, voglio bere dai vostri cazzi". Lui assentisce, si rialza e mi porge la cappella piu grassa, liscia ed eccitante che abbia mai preso in bocca. Ora so che sta per venire e so che io ingoiero tutto, mi eccito allo spasimo, lui si prende il cazzo in mano, si masturba pochi attimi poi ferma la mano e la stringe alla base dell'asta, ecco, ci siamo, è adesso, apro la bocca e avvolgo la cappella. Sento un getto riempirmi il palato, subito dopo un secondo, sento il sapore salato e dolciastro. Il secondo maschio compare nel mio orizzonte, anche lui evidentemente pronto. Non faccio in tempo a reagire che schizzi a ripetizione mi bagnano il viso, ora sento fortissimo anche l'odore dello sperma. Odore e sapore mi sovrastano. Questo è il momento critico, in altre occasioni della mia vita mi è salito un senso di rifiuto, ho sputato e mi sono ritirata ma ora è diverso. Sono eccitatissima, sono venuta qui con l'intenzione di esagerare e l'idea di farlo mi eccita ancora di piu. Tengo lo sperma in bocca, lo assaporo, sento la vagina e l'ano contrarsi in ripetuti spasmi, ingoio, avidamente. Con una mano raccolgo lo sperma che ho sul viso e mi metto le dita in bocca, con l'altra comincio a masturbarmi, veloce, sempre piu veloce, in pochi secondi mi esplode un orgasmo violento, urlo, mi accascio sul fianco, tremo. Con gli occhi chiusi ripercorro tutte le sensazioni che provo, su tutte il profumo dello sperma, la gola che brucia per il gusto forte, la lingua rasposa come per un vino fortemente tanninico. Tremo ancora, mi coprono con una coperta morbida, mi capisco, mi addormento profondamente.
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