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Una lussuriosa Festa, per vaccinati


di Membro VIP di Annunci69.it anita69
27.09.2021    |    8.843    |    17 9.6
"Devo trovare da mettermi una mise che vada bene per i due appuntamenti..."
Leggiamo su Annunci69 che un paio di singoli, in foto non male e sotto i cinquanta anni, organizzavano una Festa, con più coppie, nel Mugello, vicino a Barberino.
La cosa mi alletta perché è da un po’ che cerco di convince Gius a portarmi all’outlet di Barberino a comprarmi qualche cosa per il prossimo inverno e se unisco a questo shopping, la partecipazione ad una festa di sesso e rock and roll, sono convinta che Gius mi ci porterà con più gioia.
Così è. La festa è per la sera di un giovedì di settembre dopo cena, do la nostra adesione e mi preparo per i due avvenimenti: shopping e festa.
Devo trovare da mettermi una mise che vada bene per i due appuntamenti.
Sopra un tubino nero che non guasta mai, sotto una lingerie da urlo, poca stoffa e tanto sexy.
Con Gius andiamo giovedì pomeriggio all’outlet dove mi sbizzarrisco a provare cose, ma anche a comprarne altre.
Gius quando sa che dobbiamo giocare guarda con più indulgenza alle mie spese di abiti e scarpe....maialino mio.
Finito lo shopping andiamo a cena in un bel posto non molto lontano, un posto romantico che non guasta perché l’attesa per il dopo cena monopolizza i nostri pensieri ma anche i nostri discorsi.
Come sarà il posto? Come saranno le coppie e i due singoli?
Ci toccherà fuggire, come a volte accaduto, da posti e compagnie orrende o sarà tutto eccellente e ci divertiremo da matti?
Manca poco per scoprirlo, contattiamo il capo branco per farci dare l’indirizzo preciso dove andare mentre finiamo di scolarci un paio di bicchierini di Rum agricoli non male che si aggiungono alla bottiglia di Rosso di Montalcino, appena scolata.
Siamo belli caldi, ci abbracciamo e baciamo come fidanzatini mentre andiamo all’auto per raggiungere la villa, invero non molto lontana.
Il posto è magnifico, ci stanno aspettando sulla porta, entriamo in locali molto belli, accoglienti, ma siamo soli: noi e i due singoli…..vedo avvicinarsi la solita “sola”.
I due singoli, che tra l’altro sono anche meglio di come apparivano in foto, ci tranquillizzano: un'altra coppia sta per arrivare.
E’ una coppia con lei sopra i cinquanta come me e lui sopra i sessanta come Gius.
Sono simpatici e molto sciolti, odio i musoni, che sembrano andare alla ghigliottina anziché a divertirsi.
Iniziamo a parlare fra noi sperando che vengano altre coppie, ma dopo un po’ ci rendiamo conto che saremo solo noi.
Il padrone di casa, Piero, stappa un paio di bottiglie di Berlucchi, offre della pasticceria appena comprata, mentre l’altro, Arturo, che nella vita ci dice fare il pianista, tiene una conversazione musicale che appassiona sia me che l’altra donna di nome Eva.
Arturo mette della musica anni 80, per incitarci a ballare, in una sala molto grande, dove galleggiano alcuni divani assai invitanti.
Ci spostiamo sui divani, io sono in uno fra Gius e Piero, Eva è su un altro divano è fra il marito Giovanni e Arturo.
Piero è più birichino, inizia subito a toccarmi il seno e le cosce cercando di alzare il tubino nero, che già è alto di suo, per scoprire il minuscolo tanga che copre a mala pena la mia fica, che inizia a dare segnali di eccitazione, gonfiando tutte le labbra.
Anche l’altro trio ha iniziato a giocare e vediamo le gambe all’aria di Eva e la sua gonna che sparisce.
Le mani di Piero sono dappertutto, mentre Gius mi bacia voluttuosamente sulla bocca e la sua lingua mi fruga dente per dente.
I due maschietti che ho addosso mi fanno caldo e decido di togliermi il tubino nero.
Rimango con un tanga minuscolo e un ampio reggiseno, molto bello, elaborato che crea ombre sexy su tutto il mio petto.
Piero ci propone di andare a vedere le stanze al piano superiore.
Salgo le scale davanti a loro, sculettando come so fare, con le mie chiappe non male che ballonzolano davanti a loro occhi concupiscenti.
Sento quattro mani che stingono le mie chiappe al vento e mi giro per far vedere la fica appena coperta dal tanga, ruoto e muovo il bacino lentamente, lentamente, per eccitarli ancor più.
Sopra troviamo una ampia camera con un letto enorme e la doccia a vista dietro una vetrata, accanto un'altra camera.
I due maschietti mi sbattono sul letto e mi assaltano assieme, Gius leccandomi le tette, il collo, la bocca, Piero le cosce e la fica, che ha liberato dal tanga.
Comincio a godere di brutto e sento nell’altra camera gli urletti di godimento di Eva.
Piero ci sa fare con la lingua e la mia fica si apre con un’ostrica.
Sento le mani di Piero che mi allargano e mi alzano le cosce, sento il suo cazzo puntato, prima sul mio grilletto e poi sulle labbra esterne della fica.
Questo momento, quando un cazzo sconosciuto sta per entrare nel mio corpo è uno dei più libidinosi per me.
Aspetto con trepidazione di sentire il cazzo che si insinua nella mia fica e che so che mi darà godimento assai.
Sono attimi di attesa che mi fanno impazzire di desiderio e bagnare di brutto.
Anche Gius che conosce queste mie sensazioni, mi bacia continuamente, la lingua in bocca, perché sa che quando il cazzo di Piero entrerà nella mia fica, avrò un sussulto di godimento che arriverà fino alla mia lingua e da questa, alla sua.
Il cazzo di Piero entra lentamente, si fa strada fra le labbra della mia fica, fino ad arrivare alla matrice: ho come una scossa elettrica che attraversa tutto il mio corpo che si scarica sulla lingua di Gius, il cui uccello ho preso in mano per menarlo con forza.
Piero ha iniziato a scoparmi, prima lentamente, poi sempre più forte, Gius continua a baciarmi, ma Piero scosta la sua testa perché vuole baciarmi lui e lo fa mettendo la sua lingua al posto di quella di Gius.
Continua a scoparmi e mi alza sempre più le cosce e le gambe in alto, per arrivare con i colpi del suo cazzo, in fondo alla mia topa.
Sembra una trivella che cerca il petrolio
Godo e vengo con uno scatto delle miei cosce che stringono il corpo di Piero.
So che Gius ora è dietro a Piero per vedere come il suo cazzo entra tutto, fino alle palle, nella mia fica…gli piace vedere per poi raccontarmelo quando ricordiamo queste serata, scopando fra noi.
Piero si accorge che sono venuta e si rialza per non venire anche lui.
E’ chiaro che vuole scopare anche Eva ed infatti si scambia di camera con Arturo, che viene sul letto con me.
Ho però una brutta-bella sorpresa: Artuto ha un cazzo enorme, non tanto in lunghezza quando in larghezza.
E’ molto ricurvo e questo complicherà ancora più la penetrazione perché è duro come il legno.
Ho difficoltà a prenderlo anche tutto in bocca, lo lecco, gli lecco le palle, la cappella, ma in bocca entra con difficoltà….come faremo per scopare?
E’ vero che ho la topa allagata dai miei umori ma se non c’entra non c’entra, ho una fica molto chiusa, molto virginale, che mi sembrava un pregio, ma oggi è un difetto.
Decidiamo di provare: prima Arturo si sdraia con il cazzo ritto e provo a farlo entrare calandomi sopra di lui, lentamente.
Lo imbocco ma non va giù, mi sta strappando le labbra della fica, non passa, non entra, lo voglio, lo voglio, perché non ho mai avuto un cazzo così, ma non entra.
Allora mi metto a pancia all’aria, alzo e divarico le cosce il più possibile e dico ad Arturo di fare piano, molto piano con quel bestione che si trova fra le gambe.
Strofina la cappella sul mio clitoride, la struscia sulle labbra spalancate per la posizione, poi la mette dentro.... solo la cappella.
Mi fa male, ma è sopportabile e gli dico: avanti piano…come fosse il buchetto posteriore.
Il cazzo continua ad entrare, sento le pareti della fica tendersi, allargarsi, un bel po’ mi sembra entrato.
Chiedo ad Arturo e a Gius che mi sta accanto: “ è entrato tutto?” a me sembra di si perché ho tutta la topa piena e le cosce oscenamente spalancate.
“No, ne manca più della metà” mi rispondono in coro.
Non si po’ fa…il dolore è troppo forte, il godimento completamente vacante.
Grido basta!..esci…non c’entra.
Arturo obbedisce amareggiato, ormai pregustava una bella scopata, per consolarlo riprendo a ciucciare il suo gingillone, ma sempre con difficoltà.
Passare la lingua su tutta l’asta, leccare le palle e anche più giù, va tutto bene, anche leccargli la cappella e il buchino dove dovrebbe schizzare broda calda, funziona.
Se lo devo mettere in bocca, fino alla cappella, con fatica, ci arrivo, ma oltre non posso andare, soffoco, non ce la faccio, mai visto un cazzo così.
Arturo, dopo, mi dirà che lo ha misurato con il metro da sarte e alla base è 18 cm abbondanti di larghezza….un fusto di cannone….
Per meglio lavorare con la lingua, con Gius che mi guarda estasiato, mi sono messa in ginocchio sul letto, per leccare il cazzo di Arturo dalle palle al buchino, sento arrivare Piero che mi mette le mai sul culo e mi allarga le cosce.
Grido: “cambia il preservativo maiale” e lui risponde “già fatto troia”.
Dialoghi raffinati in vero, ma ormai l’accesa libidine offusca i nostri comportamenti.
Con un colpo secco Piero infila il suo cazzo nella mia topa e inizia a spingere con buon ritmo e con forza.
La mia bocca, la mia faccia si spiaccica sull’enorme cazzo di Arturo, che continuo a leccare con energia, per consolarlo della mancata scopata.
Il cazzo di Piero mi sta facendo sbrodare, ho davanti agli occhi e in bocca un cazzo maestoso, ad ogni trapanatura da dietro, godo a bocca aperta, una sbrodata dietro l’altra, urlo il mio godimento senza ritegno ed i due ragazzi mi apostrofano: “vai forte troia, oggi indigestione di cazzi”.
Veniamo assieme tutti e tre assieme: Arturo aiutandosi con le mani, io riempiendo la fica e Piero piantando cazzo e preservativo contro il mio utero.
E’ riuscito a rimanere piantato dentro facendomi sentire i suoi schizzi di broda calda attraverso il preservativo e provocandomi un sussulto gaudioso.
E’ stato magnifico ma crollo distrutta dal godimento e dall’impegno messo.
Gius nel frattempo è sparito: mi dirà la sera dopo, mentre ci raccontiamo le sensazioni provate nella festa e il suo cazzo si muove lentamente nella mia fica, che ha trovato Eva a pecorina che si faceva scopare di brutto dal suo uomo.
Allora Gius si è seduto davanti a lei, le ha abbrancato le poppe che ciondolavano veloci sotto i colpi del cazzo amico e le ha messo l’uccello nella bocca.
Eva è stata bravissima, mi ha detto Gius, leccava il cazzo con maestria assecondando i colpi che il cazzo del marito dava nella sua fica.
E’ stata brava certamente perché Gius difficilmente viene con un pompino perché è lungo a venire, ma l’altra sera ha sbrodato di gusto nella bocca di Eva, che ha ingollato tutto e poi ha continuato con la lingua a pulire il cazzo di Gius anche di fuori.
Tornato Gius, mi rivesto a fatica, dobbiamo andare via che la strada di ritorno è lunga e sono esausta, felice ma distrutta.
I ragazzi ci salutano e si spostano nella stanza dove Eva si stava riprendendo.
Le urlo “la ricreazione è finita, buona scopata” e chiudo la porta di ingresso vedendo Arturo con il suo paracarro ritto e duro, abbracciare Eva.
Mi è rimasto un dubbio atroce: sarà Arturo riuscito ad infilare il suo enorme cazzo nella fica di Eva?
Non credo: un cazzo che alla base misura 18 centimetri in larghezza, come fa ad entrare in una fica? A meno che non sia anch’essa, mostruosa…hahah.
Credo che mi sognerò, con rimpianto, il cazzo di Arturo per molte notti….

Anita




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