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Il Capanno al mare.


di Membro VIP di Annunci69.it anita69
29.12.2021    |    16.391    |    30 9.8
"Ci fermiamo a prendere fiato, sono in piedi nuda fra due uomini nudi e una decina di teste e di cazzi affacciate ai cespugli..."
Il Capanno al mare.

Torna la paura del Covid, il gioco sexy deve un'altra volta rallentare ed allora, nelle notti che con Gius dedichiamo al sesso, ricordiamo episodi degli anni passati.
L’altra notte ci è tornato in mente un episodio di qualche anno fa, più giovani, ancor più agitati di ora, sempre pronti a sfruttare le occasioni di sesso sfrenato che capitavano.
In piena estate, tanto caldo, tanta voglia di sesso, decidemmo di fare un giorno di mare in quel di Migliarino.
La mattina sulla spiaggia, isolati, a prendere il sole quasi nudi, niente reggiseno, slip minuscoli e arrotolati per dare al sole quanta più pelle possibile.
Ogni tanto un tuffo in mare, per infrescarsi e per ammirare sulla battigia qualche bel giovane fusto che stava in posa, all’aspetto, x beccare qualche coppia matura vogliosa di scazzare.
All’una andiamo al ristorante, alla rotonda per mangiare una zuppa di cozze e un fritto misto gamberi e totani non male, accompagnato da una boccia di prosecco ghiacciata che finimmo in un baleno. Un gelato e due rum con ghiaccio per mandar giù il fritto.
Siamo belli caldi e vogliosi di andare fra i cespugli nelle dune per fare una bella scopata, magari con un giovane guardone che si sega arrapato.
Quando andiamo a pagare, troviamo Fabio, un mio trombamico di prima di Gius, con cui una volta, qualche tempo fa, abbiamo giocato in tre (vedi il mio racconto “L'uccello più grande mai provato”) che come dice il titolo del racconto aveva un grande pregio ovvero un grande uccello, enorme, dalla cappella al base.
Con lui avevamo giocato in tre una sola volta perché Gius pativa il confronto fra i loro uccelli, anche se Gius l’ha bello grosso e largo ma non così enorme come Fabio.
Eravamo cmq amici, quell’amicizia che nasce dall’aver scopato assieme, dividendo godimento e sudore.
Soliti convenevoli, prendiamo un caffè assieme, anzi un corretto per non farci mancare nulla e Fabio, noto tombeur de femmes ci racconta di venire spesso su questa spiaggia dove si becca senza problemi, giovani fiche, senza grande fatica.
Ci dice “ho un capanno nelle dune, un grande cespuglio che ho adattato a “scannatoio”.
L’ho vuotato dentro, dove ho creato una seduta larga per più persone e dove si può fare sesso senza essere visti e dove spesso anche i guardoni si nascondono per chi ama questi spettacoli"
Di fuori è un enorme cespuglio di più essenze, corbezzolo, ginepro, un piccolo pino marittimo e nessuno può immaginare che dentro è stato svuotato e niente si vede dall’esterno.
Ci propone di andare a vedere come è organizzato, c’è tutto, un etagé con acqua, preservativi, rotoli di carta, ed anche un grosso dildo per le amanti del genere.
Siamo allegri per l’alcool, vogliosi di sesso, eccitati da quella novità e soprattutto io, ansiosa di ritrovare quell’uccello così grande, lungo, spesso, manovrato assai bene dall’esperto Fabio.
Guardo Gius preoccupata di una possibile gelosia, ma non è così, ha l’occhio birichino e voglioso di quando vuole scazzare.
Andiamo in auto con Fabio fino dove si può andare, poi a piedi sulla sabbia dentro le dune, lato bosco.
Dopo un po' ci troviamo davanti ad un enorme cespuglio, molto fitto.
Fabio entra deciso da un lato, scostando le frasche, ci fa strada e dietro lui entriamo dentro.
Con meraviglia vediamo che l’interno è stato svuotato, c’è un grande spazio, una seduta di legno e da fuori non si vede niente…siamo in un bunker vegetale.
Ci accomodiamo a sedere, ci siamo portati dietro una mezza bottiglia di rum.
Sono seduta fra Fabio e Gius, bevo a boccia una bella sorsata e mi spoglio nuda, senza esitazione.
Anche Fabio e Gius si tolgono i costumi e il grande uccello di Fabio svetta già prepotente: si eccita subito il maiale, ma anche l’uccello di Gius ha iniziato la sua ascesa.
Metto le mie mani su due uccelli, li tocco, li soppeso, stringo le loro palle, comincio a muoverli, sento fra le dita che divengono turgidi e duri, come piacciono a me.
Chino la testa verso il cazzo di Fabio, leccandogli prima la cappella, poi tutta l’asta, che non finisce mai e per farlo bene, alzo il culo dalla seduta e lo metto in faccia a Gius.
Sento le sue mani allargarmi le chiappe, per scoprire il buchetto posteriore e la fica.
Lo sento iniziare a leccare prima uno poi l’altra.
Passa la lingua sul bucchetto, con la punta prova a forzare l’entrata, poi scende alla fica, qui entra bene, lecca all’interno, e tintilla il clitoride, che è diventato turgido e rosso.
Ci sa fare il porco, sa come farmi arrazzare subito senza contare il grande cazzo che mi sto lavorando con la bocca e le labbra.
Andiamo avanti così per un po’ fino a che non ho un primo violento orgasmo che mi squassa tutta.
Mi fermo per prendere fiato, a far rientrare il respiro nella normalità…hanno iniziato alla grande i due maialini.... ma saprò tenergli testa.
Bevo un altro sorso di Rum, sto esagerando, finirò per fare qualche cazzata, lo sento, ma sono eccitata la massimo e ho voglia di cazzo, cazzo e.... cazzo ancora.
Fabio mi solleva, mi mette a pecorina, la testa verso il bacino di Gius, pone la grande cappella del suo uccello all’imbocco della mia fica e inizia a entrare lentamente, molto lentamente.
Sento la fica che si sta aprendo come un bocciolo di rosa, la carne interna si sta stirando perché il cazzo è enorme, passa a fatica, si fa strada lentamente, centimetro dopo centimetro.
Ho la sensazione che un enorme palo, caldissimo, mi stia dividendo in due.
Non mi ricordavo più come fosse grosso il cazzo di Fabio.
Lentamente arriva fino in fondo, comprime il mio utero, ruota in qua e la per farsi spazio.
Ci sa fare…per darmi solo godimento e non dolore.
Poi inizia piano piano a muoversi, pochi centimetri su e giù, sto impazzendo di godimento.
Porto l’uccello di Gius alla bocca, lo ingollo tutto e inizio a fargli un pompino regale come premio di avermi fatto scopare Fabio.
I movimenti lenti ma costanti del cazzo nella topa, dell’uccello di Gius in bocca mi stanno devastando, comincio a urlare di godimento e a sbrodare di continuo.
La mia lava comincia a colare dalla fica squarciata, lungo le mie cosce.
Sono veramente una scrofa in calore.
Alle mie urla di godimento continue fa da eco un stormire di fronde, mi irrigidisco ma Fabio mi dice tranquilla “le tue urla hanno attirato i guardoni che conoscono questo posto e intrufolano la testa dentro i cespugli, per vedere e segarsi.
Quando Fabio inverte la posizione con Gius, per farlo scopare anche lui, mentre gli pulisco il cazzo con la lingua dagli umori della mia fica, vedo tre, quattro.... una decina di teste dentro il cespuglio e altrettanti cazzi all’aria.
Godo molto ad essere guardata mentre mi scopano e tanti occhi e cazzi così vicini non li avevo mai visti.
Lo spettacolo eccita anche i miei due “ometti” Gius mi sbroda dentro la fica mentre Fabio mi riempie la bocca e trattiene la mia testa sul suo cazzo obbligandomi a bere tutto…ma non mi dispiace, sono eccitatissima..... ancora.
Ci fermiamo a prendere fiato, sono in piedi nuda fra due uomini nudi e una decina di teste e di cazzi affacciate ai cespugli.
Mi chino a pulire con la lingua il cazzo di Gius sollevando il culo per gli spettatori, che possono vedere tutti i miei buchi umidi e colanti.
Fabio, mai pieno, mi dice: “ora che fai con tutti questi ammiratori? Non fai nulla per loro? Sono eccitata, ho bevuto molto, mi piace stupire i miei uomini ed allora porto il mio culo verso i cespugli e le facce libidinose e dico “chi mi pulisce la fica, il buchetto e le cosce brodose con la lingua?
Non l’avessi mai detto…succede un parapiglia... tutti vogliono essere i primi.
Accosto il culo ai cespugli mi chino a pecorina, Fabio subito mi da il suo uccello da leccare, mentre sento, fra le frasche lingue e mani che mi lappano, strusciano, fica, buco del culo e cosce.
Mi sto arrapando di nuovo per quella situazione inedita.
Il cazzo di Fabio mi martella la bocca. Dieci lingue e venti mani, il lato B. Mi mantrugiano con le mani, mi leccano con la lingua, strusciano i loro cazzi sulle mie chiappe.
Una goduria infinita.
Un nuovo orgasmo violento da nuovo liquido per le bocche dei guardoni, colando dalla mia fica.
A Fabio non basta: è una macchina del sesso, mi fa girare, mettere la mia testa e la mia bocca dove avevo prima il culo e una selva di cazzi anonimi, mi svettano davanti.
“Leccali tutti troia” mi dice Fabio mentre accosta la cappella al mio buchetto posteriore. Urlo “ubbidisco... li faccio sbrodare tutti questi cazzi... ma non mettermi quel palo nel culo, mi sfondi tutta”.
Mentre dico così il mio culo ha iniziato a dimenarsi e a spingere verso la sua cappella….sono veramente troia….voglio essere inculata mentro ciuccio e lecco dieci cazzi anonimi.
La mia bocca, la mia lingua passa da un cazzo all’altro, mentre, inesorabile, lentamente, il cazzo di Fabio mi sta spaccando il culo…ma godo…godo..la mia fica sbroda anche senza un cazzo dentro.
Gius cerca di rimediare, mettendo tre dita nella mia fica mentre i guardoni con le mani mi straziano le poppe dove, uno ad uno, sbrodano abbondantemente…alcuni i più bravi, riescono a centrare la mia bocca, assetata come non mai di sperma.
Fabio con un urlo riempie il mio retto di broda calda ed io mi accascio sul sedile distrutta.
Mai una cosa di sesso è stata più dirompente.
Mi ci vuole molto per riprendermi, mi sente tutto…. la fica, il culo, la bocca, ho broda dappertutto, faccia, labbra, poppe, pancia.
Ho urgente bisogno di un bagno caldo ristoratore.
Ma che pomeriggio di sesso!!!…al solo ricordarlo ieri sera, Gius e io, abbiamo scopato di brutto e con grande soddisfazione.
La prossima estate dobbiamo rifarlo….ci sarà sempre quel capanno??

Anita



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