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Versatile già solo attivo. Ovvero: fantasie di un maturo alla fine della carriera


di Oldplace
23.07.2023    |    161    |    0 8.0
"‎ ‎Quasi mi soffoca, ma è troppo bello pensare che tu sia pienamente soddisfatto..."
I parte: il sapore del maschio
"Versatile si gode il doppio" sentenziava il mio amico di chat che voleva assolutamente convincermi a darglielo, così, per farmi capire cosa si prova ad avere un uccello in culo. 
Avevo sbandierato il mio essere attivo da sempre e con chiunque. L'unica concessione che potevo fare era un 69, a condizione però di trovarmi di fronte ad una persona che mi piacesse tanto. In questo caso avrei anche accettato di prendere, momentaneamente, il suo seme in bocca.
L'attivo che c'era in me non cedeva di un passo alla richiesta di accostare un uccello, a chiunque esso appartenesse, al mio culo.
Ma la certezza, ad un certo momento, cominciò a vacillare e questo fu quando un  bel ragazzo mi contattò in una chat. 
Amava i maschi maturi con una buona dotazione, diceva dopo avere visto la mia, che pure eccezionale non era. Ma lui non era solo passivo come i giovani maschi che cercavo: lui era versatile, ma versatile davvero, ovvero lo prendeva e lo dava. E si aspettava, dai maturi, sia di essere preso che di prenderli.
Miki, chiamiamolo così, era un gran bel ragazzo: alto, muscoloso quanto basta, con un bell'uccello, grosso e dritto, con un glande leggermente a punta buono per aprire facilmente un buco, e dall'apparente buona riserva di sperma suggerita da un bel paio di palle. Tutto ciò lo mostrava nelle sue foto che generosamente non mi lesinava. Il nostro, in chat, diventò un incontro pressoché quotidiano. In attesa che lui venisse a passare le vacanze dalle mie parti e che ci si potesse incontrare, si cominciò a fantasticare su cosa, una volta assieme, ci si sarebbe potuto aspettare l'uno dall'altro. 
Miki insisteva a farmi promettere che gli avrei consentito di prendermi, che avrebbe usate tutte le precauzioni necessarie perché ciò avvenisse senza traumi. Anzi, mi consigliava degli esercizi per preparami all'evento e di munirmi di un plug che mi avrebbe aiutato a rendere più facile il suo ingresso nel mio vergine buco. 
I nostri colloqui diventavano sempre più spinti, non c'era nulla che ci passasse per la testa che non esternassimo l'uno all'altro. 
Fu quando mi inviò il video di un bel maschio nudo che danzava con l'uccello duro in bella mostra che non resistetti, almeno a parole, alle sue profferte amorose.
"Ballerò così per te, papy, - gli piaceva chiamarmi così - ti porterò il mio cazzone davanti alla bocca e te lo farò succhiare mentre ballo per te. E dopo ti succhierò anche io. Vedrai, ti succhierò l'anima e ti farò godere come non hai mai goduto. E ti farò godere così tanto che quando ti chiederò il culo non potrai dirmi di no. 
Da quel momento cominciai a chiedermi perché non dovessi mettermi alla prova; di certo,  qualora non mi piacesse, non mi avrebbe costretto con la forza. E così intensamente ci pensai che presto mi convinsi della necessità di sperimentare. E chi meglio di Miki poteva capitarmi per questo? Bello come un bronzo di Riace, ma, diversamente da questo, con un bellissimo cazzo. Sappiamo che i greci non apprezzavano molto il cazzone, simbolo, per loro, di animalità, di barbarie, per cui nelle loro statue a marcantoni così facevano cazzetti da nulla...


E' passato qualche mese, adesso siamo finalmente uno di fronte all'altro, nella suite del resort che ci ospiterà per due settimane. La prima promessa che vuole mantenere al nostro incontro è la danza per me. Si è appena rinfrescato  nella doccia e adesso è nudo davanti a me. Un sottofondo musicale si diffonde dall' Iphone di Miki e lui avanza a leggeri scatti, roteando leggermente le spalle, muovendo in sincrono le braccia, facendo oscillare il suo organo pendulo che mostra di voler presto fare l'alzabandiera..


Trovo eccitantissimo che lui balli nudo per me, che si esibisca come uno spogliarellista navigato che ha già sfilato l'ultimo indumento e che mostra il suo sesso all'unico spettatore che 
si trovi davanti, cioè a me. Mi fa impazzire il suo cazzo, che mira già dritto davanti a sé e che  si solleva sempre di più, oscillare   al ritmo della musica. Mi piacciono le sue dita che si stringono i capezzoli, e le sue mani che di tanto in tanto accennano ad un sega  o che prendono l'uccello nel gesto di offrirmelo assieme alle palle.


Danza davanti a me Miki, e io mi masturbo  mentre sono mollemente seduto su una poltrona, nudo anche io. Il  suo cazzone rigido si muove al ritmo della musica mentre i suoi fianchi  vanno avanti e indietro mimando i movimenti di un amplesso. La mia eccitazione è al massimo e vorrei che mi venisse a succhiare il cazzo. Lui lo capisce anche se non gliel'ho chiesto e si avvicina a me sempre danzando. Porge il suo cazzo alla mia bocca, lo lecco e aspiro la sua cappelle bagnata, detergendola. Ma poi si china sopra di me e prende in bocca il mio cazzo. Il suo culo continua a danzare e si trova a portata delle mie mani. Mi sollevo un poco per consentire alla mia mano di toccarlo. Comincio a carezzarlo sui glutei mentre si scopa la gola col mio cazzo.  Gli infilo uno e poi due dita nel culo accogliente e lo fotto così, mentre mi succhia. Ma anche il suo cazzo vuole la sua parte e interrompe la nostra scopata. Si arrampica sopra di me mettendosi nella posizione del 69, a testa in giù lui, io sempre stravaccato sulla poltrona. I nostri cazzi sono nelle nostre bocche. Godo del suo cazzone in gola, me la sta scopando con energia ma non mi sottraggo. Cerca con la mano uno dei miei capezzoli e lo stringe tra le dita, vi conficca le unghie e stringe, stringe senza pietà. Non posso gridare nonostante il dolore perché il suo cazzo continua a fare avanti e indietro nella mia gola. La situazione mi accelera l'orgasmo. Lo comprende e sprofonda il suo cazzo nella mia gola. E'  anche lui prossimo a sborrare. Sento il suo cazzo irrigidirsi mentre spinge in fondo. Anche io spingo nella sua gola e finalmente, assieme, godiamo. La sua eiaculazione sembra non finire mai, cerco di farlo uscire dalla gola, il suo sperma dilaga nella mia bocca, me la riempie. Lo trattengo in bocca perché non voglio perderne una goccia.  Lui ingoia il mio.  Ci fermiamo entrambi. Siamo appagati ma vogliamo altro. Si districa dalla posizione contorta che avevamo assunto e si porta con il suo viso sul mio. Si avvicina, bocca a bocca. Socchiude le  sue labbra, e io le mie. La sua lingua è nella mia bocca e cerca lo sperma che vi aveva deposto poco prima. Il sapore dei nostri semi si mescola nel lunghissimo bacio che ci unisce.

II parte: odore di fiori di carrubo
Miki, amore, ‎pensi che dopo il tuo balletto e il nostro 69 e dopo le nostre sborrate sia tutto finito? Non credo! Il tuo cazzo si è comportato molto bene e deve essere adeguatamente ricompensato. Ci siamo spostati sul letto per riprendere fiato, soprattutto io. Siamo sdraiati l'uno accanto all'altro, ci accarezziamo, ti accarezzo il viso. Mi piace accarezzarti i peli della barbetta con dita leggere. Il mio dito segue il contorno delle tue belle labbra, insinuandosi anche tra di loro. La tua lingua gli va incontro, lo lecca. Mi sollevo leggermente dal letto quel tanto che basta per fare aderire bene le mie labbra alle tue. Ma la tua lingua si insinua tra le mie labbra e ora vuole un altro tipo di bacio. Ora le nostre lingue si toccano, si spingono a vicenda. Il desiderio rinasce ma io ti costringo a sdraiarti mentre mi alzo dal letto e mi sporgo su di te continuando a baciarti con la mia lingua che duella con la tua nella tua bocca. La mia mano continua ad accarezzarti il viso, lo stringe per spingere meglio la mia lingua nella tua bocca. Poi scende fino al collo e continua giù per il petto fino a trovare i capezzoli. Si muove dall'uno all'altro, li stringe alternativamente. A questo punto mi piace abbassare la testa e portare la mia bocca a collaborare con le dita che stringono i capezzoli. Comincio a morderli. Ti piace ma ti ritiri di tanto in tanto perché stringo troppo. Nel frattempo, la mia mano si muove verso le tue palle, le avvolge coccolandole e ogni tanto si chiude su di esse. Il tuo cazzo è già gonfio come se non fosse consapevole di aver avuto un orgasmo pochi minuti prima. Inizio a masturbarlo mentre la mia bocca oscilla tra la tua bocca e i tuoi capezzoli. Sento che il tuo cazzo è disteso, è duro, palpitante e vuole più di quello che sta ottenendo. Poi sposto la mia attenzione su di lui prendendolo in bocca e iniziando un movimento di su e giù con la bocca. Metti la tua mano sulla mia testa e la spingi verso di te in modo che riceva tutto il tuo cazzo dentro.‎

‎Quasi mi soffoca, ma è troppo bello pensare che tu sia pienamente soddisfatto. Dici qualche parola che non capisco, ma mi sembra che mi incoraggi a continuare, anzi ad accelerare. Il suo desiderio è grande, il tuo cazzo richiede di essere soddisfatto. E chi sono io per negarlo? Non ho il compito di compiacere il tuo cazzo? Il mio lavoro non è quello di raccogliere il suo sperma per nutrirmi? Mi fermi la testa con la mano per comunicarmi qualcosa: "Ci vuole poco.. dove lo vuoi?" Ti rispondo riprendendo il movimento della mia testa e portando il più a fondo possibile nella mia gola il tuo cazzo.
Il tuo respiro sibilante si ferma per un momento per trasformarsi istantaneamente in un urlo seguito da respiri profondi e ravvicinati - le tue palle sparano lo sperma di cui sono piene. Sento bene gli schizzi che mi colpiscono il palato e la gola. Il linguaggio che conosco si concentra sul sapore della tua crema ancora più gustosa della precedente, sa di crema di latte condita con cannella, sa di ananas, sa di mille altri aromi che le mie papille gustative estraggono da essa. Sa di te Mike. E mi nutro ancora di te. Non ho bisogno della colazione per oggi!‎
Allontano la mia testa dal tuo cazzo solo quando esso comincia a ridimensionarsi. Allora salgo con la mia bocca sulla tua e comincio a baciarti depositando la parte del tuo sperma che ho ancora sulla mia lingua sulla tua. Ci baciamo passandocelo più volte, fino a quando di esso non rimane che il sapore, l'aroma speziato e l'odore di fiori di carrubo che aspiro in profondità nei miei polmoni per farli impregnare ben bene...
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