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Gay & Bisex

L'insana voglia (2)


di Oldplace
12.10.2022    |    235    |    0 6.0
"Ogni tanto due dita gli strizzavano un capezzolo provocandogli un lungo lamento che non si capiva se fosse di piacere o di dolore..."
Non aveva capito chi lo avesse preso, si rendeva solo conto che aveva un gran male al culo a causa di una presenza estranea, e per lui insolita, dentro al suo corpo.  Non capiva neanche quanto fosse giunto in profondità. L'unico movimento che sentiva era quello di quel bastone di carne viva che si muoveva appena e che ogni tanto spingeva come se cercasse il fondo del suo culo. "Forse, pensava, mi vuole fare abituare prima di cominciare a sbattermi forte". E in mente sua lo ringraziava. Ma lo stato di quiete durò poco perché all'improvviso  sentì quel cazzo ritrarsi completamente e subito affondare con un colpo che rinnovò il dolore che era sembrato quasi sopirsi. Quel movimento torno a ripetersi e quel cazzo di ignoto cominciò a stantuffare nel suo culo con la foga di giovane maschio che ha fretta di dare la sua sborra. Non poteva resistere a quei colpi a ripetizione e cominciò ad implorare di smetterla. Sentì la voce di Alex che gli ordinava di tacere, ma non riusciva a tacere e continuava a lamentarsi. Al che sentì Alex rivolgersi a qualcuno e dirgli: "Forza, in bocca!" Immediatamente si sentì prendere e sollevare la testa e qualcosa che doveva essere un cazzo insinuarsi tra le sue labbra e spingersi nella sua bocca. Il bavaglio di carne penetrò nella sua gola lasciandolo senza fiato e attenuando parecchio i suoi lamenti. Al martellamento che seguitava a battere nel suo culo si aggiunse un analogo martellamento nella bocca. Dovette perciò cominciare ad adeguare il ritmo del suo respiro a quello del cazzo che lo scopava in bocca. Sentiva le risatine di quelli che stavano attorno: si divertivano anche loro, oltre ai due che lo scopavano.

La cosa continuò per qualche minuto fino a quando Alex non gli si avvicinò all'orecchio e gli disse: "Vedi, troia, come ti scivola bene dentro? E' il cazzo dell'amico di Mark, il più giovane della compagnia. Aveva il desiderio di sverginare un vecchio e glielo abbiamo concesso. Vedrai che sborra subito come tutti i ragazzi e la sua sborra servirà come lubrificante per gli altri cazzi."

Pensava il nostro Paolo che era stato utile l'esercizio che aveva fatto col plug in attesa dell'incontro: certamente senza quell'esercizio le cose sarebbero andate ben peggio. 

Si era abbandonato ai due che lo scopavano in culo e in bocca e stava con la testa in alto sol perché chi lo scopava in bocca gliela teneva tirandosela in sincrono coi movimenti del suo bacino.

 All'improvviso il ragazzino che lo scopava in culo si bloccò tirandolo ancora più forte dai fianchi cominciando ad ansimare. Come aveva detto Alex aveva fatto presto a concludere la sua missione di sverginamento del vecchio. Scaricò la sua abbondante dose di sperma nel culo e si ritrasse. In contemporanea, ubbidendo forse al segnale di qualcuno, si ritrasse anche l'altro che lo scopava in bocca. 

Paolo si trovò solo un istante abbandonato a se stesso perché qualcuno lo prese dalle spalle e lo fece mettere a cavallo di qualcuno disteso a pancia all'insù accanto a lui. Era Alex, che lo invitava a sedersi sul suo cazzo. Pur coi movimenti impediti dai polsi sempre legati dietro la schiena, aiutato dallo stesso Alex e da altre mani, si trovò rivolto verso questi e col suo cazzo che spingeva sul suo buco. Piano piano si adagiò su quel cazzo che aveva visto e apprezzato solo in foto e che ora pian piano lo penetrava. Gli parve un tempo infinito quello che ci volle per trovarsi completamente seduto sull'inguine col cazzo completamente dentro. Avevano avuto ragione che non sarebbe occorso lubrificante: lo sperma del giovane nero che aveva appena finito di scoparlo rendeva il suo intestino scivoloso e ben presto si trovò impalato su quello che in foto gli era sembrato l'enorme cazzo di Alex. Questi lo abbracciò tirandolo verso di sé e stringendoselo al petto. Paolo si trovò bloccato tra le sue braccia. Da dietro si vedeva il cazzo affondare con movimenti decisi ma lenti nel culo ancora dolorante ma nello stesso tempo soddisfatto.

"Ora devi stare zitta, gli sussurrava Alex all'orecchio, altrimenti ti imbavaglio. Cerca di non farmi fare brutta figura!"

Paolo sentì qualcuno armeggiare sul suo culo: forse a qualcuno piaceva vedere da vicino il cazzo di Alex entrare ed uscire dall'ano, pensava. Ma capì subito di cosa si trattava quando, mentre due mani gli allargavano il solco tra le natiche sentì appoggiare sul suo buco già occupato quella che doveva essere la tesa del cazzo di Mak. Si ricordò del patto: prima un cazzo e subito dopo due. Era in momento della doppia dei due amici. Alex lo strinse a sé ancora più forte per impedirgli qualsiasi movimento mentre il cazzo di Mak premeva per insinuarsi nel suo culo. Il nero spingeva per vincere la resistenza dell'ano che finalmente fu superata denunciata dall'urlo di Paolo. Era come se un bastone rovente gli fosse stato inserito a forza. La paura che il culo si fosse lacerato era grande, ma la soddisfazione di essere riuscito a prendere due cazzi in culo, e del calibro di quelli, gli faceva superare il dolore che pure non era poco. 

"Brava la troia" gli sussurrava Alex all'orecchio. "Brava. Dopo noi due potrai prendere tutti i cazzi che vorrai. Te li procuro io, vedrai se non te li procuro!"

Spingevano, i due cazzi, un po' l'uno un po' l'altro, ed erano così lunghi che non c'era la possibilità che l'uno o l'altro uscisse fuori.

Paolo si sentiva il culo distrutto, ma non aveva la forza di ribellarsi, di chiedere di smetterla, né tantomeno di sottrarsi. 

Gli altri tre nerì che assistevano si mantenevano il cazzo duro masturbandosi in attesa del loro turno. Le loro mani scorrevano ora sulle spalle ora sul petto di paolo. Ogni tanto due dita gli strizzavano un capezzolo provocandogli un lungo lamento che non si capiva se fosse di piacere o di dolore. 

Paolo era consapevole che non l'avrebbero lasciato un po' in pace fino a quando tutti non avessero sborrato nel suo culo o nella sua bocca una, due, e anche tre volte. Erano tutti molto giovani e due tre e più scopate con relativa sborrata sarebbero stati in grado di averle. Alex era stato chiaro: l'avrebbero scopato a volontà, e l'avrebbero fatto per tutta la notte, e anche se lui si fosse addormentato per sfinimento avrebbero continuato ad usarlo. Gli aveva anche detto di non cenare prima di andare da loro quella sera perché si sarebbe nutrito con la loro sborra e dissetato col loro piscio. La notte era appena iniziata.
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