Insegnanti e allievi

In qualche profilo che ho in qualche sito mi presento per quello che sono, ovvero un maturo a cui piace fare sesso con bei giovani. "E i bei giovani pensi che gradiscano fare sesso con un vecchio come te?" mi scrisse una volta un cinquantenne che mi proponeva di fare sesso.

Beh, se al bel ragazzo piacciono i maturi, perché no? Io ne conosco alcuni, e  ogni tanto ci faccio sesso, in maniera piacevole per entrambi ... credo.

Uno di questi, che chiamerò Lillo, l'avevo conosciuto quando aveva circa vent'anni, una decina di anni fa. Era poco più che adolescente, con un bel viso e con un fisico snello e ben fatto e con muscoli appena accennati, ed era una delle prime volte che si trovava a tu per tu con un maschio e che ci faceva sesso. Ci siamo frequentati, per alcuni mesi, ma poi cambiai città per lavoro e non ci si vide più. Lo incontrai di nuovo lo scorso anno che era era sempre un bel ragazzo ma molto più addentro nelle cose di sesso tra uomini. Aveva fatto dei grandi progressi anche fisicamente, perché me lo ritrovai con un bel torace ampio, con pettorali ben disegnati, braccia e gambe muscolose, culo tondo e duro quale difficilmente si vede in giro! Merito, mi disse, della palestra che aveva iniziato a frequentare anni addietro.

A letto poi era (e lo è ancora!) disponibile a soddisfare qualsiasi desiderio: lo si poteva ruotare come si voleva e incularlo in qualsiasi posizione, succhiava divinamente e si faceva sborrare anche in bocca: era, insomma, un porcello privo di qualsiasi inibizione. Quando lo conobbi era lui che veniva a trovarmi ogni tanto, a tarda sera, dato che in quel periodo abitavo da solo. Più di recente, invece, dato che era andato a lavorare per conto suo in un altro paese vicino al mio ed  abitava da solo, ero io che lo andavo a trovare, anche se non spesso come entrambi avremmo voluto.

A letto si scatenava e, essendo lui versatile, ogni tanto simulava di mettermi sotto, ma solo per finta perché, io, dietro non lo prendevo, rientrando nella categoria dei "solo" attivi. Ma non disdegnavo di stringergli il bel cazzo, duro come il marmo, mentre lo inculavo da dietro, posizione che mi piace tantissimo e che preferisco alle altre. Dallo stringerglielo, dietro sua insistenza passai e prenderglielo in bocca, cosa che un tempo non mi piaceva granché, e nella reciprocità di un 69  cominciai a gradirlo oltre ogni mia aspettativa. "Sei un porcello!" amava dirmi quando lo scopavo in bocca e in culo in certe posizioni, o quando gli strofinavo in faccia il mio cazzo gocciolante degli umori che producevo in abbondanza  o quando sospendendo un bel 69 mi giravo per baciarlo in bocca per sentire il mio sapore nella sua bocca, o quando lo inducevo ad uno scambio di saliva che lui amava farsi colare in bocca mentre era disteso e io gli stavo sopra con la bocca a qualche centimetro dalla sua.

Finché, senza metterlo in conto e senza premeditazione, capitò di sborrarci in bocca nel corso di un 69. A quel punto volli baciarlo e anziché scambiare la saliva, come spesso si faceva, ci fu uno scambio di sperma. Devo riconoscere che fu una cosa esaltante, e costituì un gran passo avanti nelle mie abitudini scoperecce. Una cosa che qualche tempo prima non mi sarebbe passata minimamente per la testa diventò quasi un mio chiodo fisso: il bacio con scambio di sperma diventò per me la cosa più eccitante che si potesse fare. E anche vedere, tanto che non disdegnavo di andare alla ricerca di video in cui due bei maschi si baciavano dopo essersi sborrati in bocca. 

Lillo, da bel porcello sveglio e intraprendente qual era, capì che avevo fatto passi enormi in avanti da quando ci eravamo conosciti con lui solo passivo e io solo attivo. E cominciò a spingersi sempre più oltre: così il rapporto sessuale tra di noi diventò sempre più paritario. Dal 69 si passò facilmente alla scopata reciproca della bocca: a me piaceva scoparlo in bocca bloccandogli i polsi sopra la testa e la stessa cosa cominciò a fare lui. L'unica differenza era che mentre io lo scopavo, lui con me non lo faceva perché mi rifiutavo. Fino a quando Un bel giorno mi costrinse a mettermi a pancia in giù e insistendo e assicurando che se avessi provato dolore si sarebbe ritirato, dopo avermi cosparso di lubrificante cominciò a spingere pian piano il suo cazzo duro all'inverosimile dentro di me. Non resistetti a lungo e gli chiesi di togliersi, ma lui si bloccò in quella posizione e mi disse di restare fermo mentre continuava a starmi dentro, immobile anche lui. Aspettò che mi rilassassi completamente e poi lentamente cominciò ad andare su e giù. Lo assecondai per un poco, ma lo feci uscire presto perché, in effetti, il dolore era eccessivo. 

Ma la strada era aperta, e cominciai a  meditare che fare sesso con un bel ragazzo versatile, da versatile,  era davvero bello. Lillo, da ragazzino di venti anni quando lo conobbi, a trentenne muscoloso e palestrato quando lo incontrai la seconda volta, era diventato il mio maestro.

Insomma, quando lo incontrai la prima volta, circa 10 anni or sono, era alle primissime armi e quasi lo iniziai al sesso insegnandogli i primi rudimenti, ma incontrandolo di nuovo un paio di anni fa, le parti si sono quasi invertite e pian piano è diventato il mio maestro eccitando e ampliando le mie fantasie e conducendomi verso altre mete e piaceri che un tempo non immaginavo neanche di voler provare.