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Gay & Bisex

Vacanza in Thailandia 8


di FRANK_1987
30.01.2022    |    3.518    |    1 7.2
"Continuando a masturbarmi, vedo il piatto con dentro la torta poggiato da Mario su un comò quando siamo entrati nella stanza..."
Una donna?

In questo capitolo c’e’ una scena TRANS un po' particolare. Vi ho voluto avvisare per non imbattermi in commenti sgraditi ed ho voluto postare il racconto in questa categoria perché e’ quella che mi identifica.

CAPITOLO 8

Mario e' seduto sulla poltrona a gambe aperte ed io sono seduto su di lui. Il suo cazzo eretto giocherella tra le mie chiappe che si muovono su e giù come se fossero una mano che lo stia masturbando. Lo afferro poggiandogli i miei arti superiori tra il collo e le guance infilandogli la lingua in bocca cercando, anche se impossibile da farsi, ad arrivare fino alle tonsille. Subito dopo poggio la sua cappella contro la mia rosellina e spingo il corpo verso in basso per facilitare l'entrata che avviene pochi secondi dopo facendomi ritrovare con il suo pene dentro il mio ano. Gli metto le mani sui pettorali e mi muovo avanti e indietro per far assestare meglio quello che ho nel culo per poi cominciare a cavalcarlo come se fosse un cavallo ed io un'amazzone. Mario mi prende per le chiappe e spinge il suo bacino contro il mio culo con un ghigno malefico. Sembra quasi come se volesse punirmi per qualcosa che ho fatto. Forse e' arrabbiato per il pompino che la notte prima ho fatto a due ragazzi dentro il locale gay thailandese dove siamo andati a rimorchiare però anche io dovrei essere arrabbiato con lui perché mentre io mi infilo dei cazzi in bocca, il suo veniva infilato nella vagina di una ragazza. Ma e' probabile che l'espressione stampata sul suo viso non sia di rabbia per qualcosa che cova in maniera negativa dentro di se nei miei confronti ma sono più che sicuro che sia l'espressione di un ragazzo concentrato a scoparsi una puttana, proprio come mi sento quando svolgo il passivo. L'attivo l'ho fatto poco prima scopandolo a pecorina premendogli la testa fra i due cuscini dello schienale del divano. Il mio cazzo dritto si muove seguendo le ondulazioni che il mio fidanzato provoca a tutto il resto del mio corpo mentre io mi tocco i pettorali scendendo lungo gli addominali per poi far finire le mie mani sul culo e allargarlo di più. Una sua bordata più forte mi fa finire con le mani ancora sul petto. E' duro e contrito e quando gli stimolo i capezzoli sento la sua minchia gonfiarsi dentro il mio intestino. Mi prendo la mia e comincio a masturbarmi. Voglio sborrare mentre mi sta ancora chiavando e così succede. Il primo schizzo gli finisce sull'occhio destro e tutti gli altri formano una strada che parte della fossetta sul collo fino al suo ombelico. Mi piego in avanti e Mario crede che io voglia baciarlo ma invece gli lecco l'occhio destro per ripulirlo dal mio seme anche se la mia lingua gliene fa finire un po' dentro e tra un poco comincerà a diventargli rosso per poi bruciare. Lui accelera le sue spinte ed io devo aggrapparmi al suo collo per non cadere. La sborra mi viene riversata dalle sue palle direttamente dentro il mio sfintere e dopo avergli permesso di far uscire ogni goccia accumulata, mi alzo. Un rivolo bianco esce dalla mia apertura posteriore finendo tra il suo pube che viene pazientemente lucidato a dovere dalla mia lingua. Dopo esserci lavati, ci prepariamo per andare a casa di Kim e festeggiare il suo compleanno. Io mi abbiglio con una camicia bianca e un pantalone nero mentre Mario indossa una camicia blu e un pantalone grigio. Ci infiliamo dentro un taxi e ci ritroviamo davanti ad un palazzo gigantesco.
"Benvenuti alla mia festa", esclama Kim subito dopo aver aperto la porta
"Buon compleanno", le dico evitando di baciarla sulle labbra perché entrambi non sapevamo dove far depositare il bacio
"Divertitevi ragazzi. C'e' l'imbarazzo della scelta", esterna la transessuale operata anche se io e Mario non capiamo a cosa si possa riferire
L'appartamento di Kim e' un attico nella zona più lussuosa della città. Sicuramente avrà potuto comprarlo usando tutti i soldi che ha guadagnato in questi anni passati a fare la escort per ricchi uomini locali e forestieri in cerca di una vagina finta. Ci guardiamo intorno e vediamo un sacco di gente che ci circonda. L'unico che conosciamo e' Jimin, il ragazzo che Kim ci ha presentato 10giorni fa, all'inizio di questa nostra vacanza. Sta parlando con un altro ragazzo vestito di nero, come i metallari nel pieno degli anni 80. Scambiamo qualche parola solamente quando la mia ex si avvicina a noi due da sola oppure quando a qualche suo amico viene voglia di sedurci. Non mi sono mai sentito così in imbarazzo in tutta la mia vita. Io amo le feste, e questa lo e' senz'altro, ma quando avverto un senso di inadeguatezza, sembro un pesce fuor d'acqua eppure non sono così perché mi piace scatenarmi in occasioni come questa. Ma ora, vorrei che arrivasse solamente poter andare via. La cosa si fa più interessante, però, quando a qualche metro di distanza dal divano occupato da me e Mario vediamo una coppia eterosessuale baciarsi appassionatamente e lei che infila la mano dentro i pantaloni del suo lui e inizia a masturbargli l'uccello attraverso la stoffa. Giriamo il capo verso destra ed un ragazzo appena 18enne ha sollevato la maglietta ad un uomo sulla 40ina e gli sta leccando i capezzoli. Gli altri non sembrano far caso a quello che sta succedendo o lo fanno ma sono ormai abituati a questo tipo di cose. Sinceramente, anche se ho affrontato perversioni più audaci di queste, mai mi era capitato di assistere ad uno spettacolo del genere. Jimin, prendendo il metallaro per il collo della sua giacca di pelle, lo getta dall'altra parte del divano e si inginocchia davanti a lui. Gli accarezza la patta e poi gliela apre tirando fuori il suo cazzo. Masturba per qualche attimo un membro di 20cm circa e poi lo fa sparire dentro la sua bocca muovendo la testa sbocchinandolo alla grande. Kim ci guarda da lontano e poi si avvicina a noi. Ci spiega che questo accade spesso durante le sue feste e, conoscendo un tipo come me, le e' sembrato opportuno invitarmi perché così anche Mario, se ha solo minimamente assimilato un po' della mia porcaggine, poteva usufruire di qualsiasi persona presente nella casa. Mentre viene servita la torta, Jimin e il metallaro si alzano raggiungendo il centro della stanza. Jimin si abbassa pantaloni e mutande fin sotto il suo culo mettendolo in mostra, si aggrappa ad una colonna sporgendo in avanti le sue chiappe che vengono divise dal poderoso cazzone del suo amico che sparisce all'interno nel deretano del giovane asiatico. Delle persone si radunano intorno ai due ragazzi. Alcune si stanno segando, altre si toccano il cazzo da sopra i pantaloni sperando di essere al loro posto anche se non riesco a capire chi vogliono sostituire se Jimin che lo sta prendendo o il metallaro che si sta scopando un culetto perfetto.
"Perché non vi unite a loro?", ci domanda Kim dopo averci portato due piatti con altrettanti abbondanti fette di torta
"E' una cosa che mi ha lasciato sbalordito sebbene io abbia fatto di peggio", dico
"Dai. Poi alla fine, se vogliamo, può anche sembrare una normalissima orgia", replica lei andando via muovendo sinuosamente i fianchi
Io e Mario ci alziamo dal divano e raggiungiamo le altre persone intorno a Jimin e al metallaro. L'asiatico grida a più non posso per come il suo culo viene martellato e non gliene importa nulla di quello che può pensare la gente che lo vede anche perché nessuno dei presenti si scandalizza a trovarsi davanti una scena del genere. Ho la mia mano infilata nei pantaloni e mi sto toccando il cazzo attraverso i boxer. Ad un tratto, una mano si ferma sulla mia cintura. Una drag queen ha provato a sostituire il mio arto con il suo e la lascio fare. Quando me lo afferra, la sento sospirare sbalordita e poi estrae la mano per infilarla nuovamente ma adesso proprio dentro al mio intimo. Mario mi sorride mentre un ragazzetto gli sta massaggiando il petto infilando una mano tra un bottone e l'altro della camicia. La drag queen mi sega e dopo strofina il suo dito indice lungo la mia uretra. Mi stimola tantissimo e infatti con uno spasmo involontario, la mia minchia emette del liquido pre-spermatico. Sempre la drag queen toglie definitivamente il suo arto da dentro la mia patta e si porta in bocca il dito leccandolo voracemente, neanche fosse uscito davvero sperma e non il classico liquido trasparente. Forse lo fa perché vuole essere scopata.
"Vi state divertendo?", ci domanda Kim abbracciandoci per il collo
"Tantissimo", risponde Mario
"Qui l'unico che si diverte e' Jimin", dice la mia amica trans operata "dovresti darti da fare", continua riferendosi a me "ricordi quanti te ne sei scopati mentre stavamo insieme? Puoi fare la stessa cosa anche questa sera. Scegline uno e scopalo. Oppure potete farlo tutti e due insieme. Sono sicura che non direbbe di no ad una notte con due maschioni come voi", precisa afferrandoci per il mento facendo allontanare sia la drag queen che il ragazzetto che toccava Mario i quali pensano che adesso andremo a scopare con Kim
"Ma non e' che poi dobbiamo pure pagare?", chiede il mio fidanzato "averlo fatto con Jimin e' un conto, ma farlo sempre non ci conviene", prosegue affermando che i nostri soldi per la vacanza stanno per terminare
"Per voi e' tutto gratis. Anche il più costoso, o la più costosa. Oscilli sempre da entrambi i lati?", mi chiede ed io annuisco "eh si, mi ricordo di Sofia, la sorella di Rafael e di quando l'hai messa incinta", fa Kim con nostalgia
Rimasti di nuovo da soli, anche se accanto a noi ci sono gli altri, io e Mario vediamo una ragazza dall'altra parte della cerchia dei guardoni. Ha i capelli castani e gli occhi neri, indossa un vestito fiorellato, dei tacchi vertiginosi e i suoi lineamenti sono orientali. Sta ancora mangiando la torta osservando i suoi due amici mentre scopano e lecca la forchetta come se fosse un cazzo. Do una gomitata a Mario, con la testa indico verso la direzione della ragazza e quando il mio fidanzato la guarda e mi fa cenno di si, ci avviciniamo a lei e ci presentiamo. Subito dopo, prendo per mano Kanya, la ragazza, e con Mario ci dirigiamo verso una stanza per rimanere isolati. Kim ci guarda ed esprime la sua felicità facendoci il segno dell'ok. Entriamo nella stanza da letto e chiudiamo la porta. Il mio fidanzato prende il piatto della torta, lo poggia su un comodino e poi bacia la ragazza tirando anche me verso di loro. In un attimo, i due maschi presenti nella stanza si ritrovano nudi e seduti sul letto. Ci siamo fatti sbocchinare per bene e adesso stiamo ammirando Kanya che si sta spogliando di ogni indumento e anche delle mutandine mostrandoci una vagina che io riconosco subito come creata artificialmente da un chirurgo come quella della zia Cecilia.
"Ma che vagina ha?", chiede Mario "non ne ho mai vista una così. Va beh che ho visto più cazzi ma una del genere non l'avevo mai vista", continua
"E' una vagina finta, chiamiamola così" cerco di spiegargli con parole povere un concetto un po' più articolato "ti ricordi della moglie di mio zio Mariano?", gli chiedo
"La trans operata?"
"Proprio lei", affermo "questa ragazza e' come mia zia. Anche lei si e' operata per diventare donna a tutti gli effetti", spiego a Mario
"Cazzo! Non dirmi che prima al posto di quella patata c'era una minchia?"
"Esatto"
"Cazzo! Cazzo!", continua a ripetere il mio fidanzato
"Guarda che se continua a ripetere quella parola, non apparirà magicamente in mezzo alle sue gambe", dico cercando di farlo sorridere "ti fa impressione trovarti davanti ad una fica creata da un chirurgo?"
"No, no. Mi fa eccitare da matti", conferma "vieni qui", fa verso Kanya chiamandola a se usando un dito
Mario arretra sul letto finendo col sdraiarsi mentre Kanya cammina verso di noi, sale sul materasso gattonando e si posiziona sul mio fidanzato mettendogli in mostra la sua vagina rifatta. Mario la prende per le cosce e la fa abbassare verso la sua faccia iniziando a infilarle la lingua dentro al tessuto scrotale usato per fabbricarle le grandi labbra. Io mi muovo sulle lenzuola a passo di giaguaro ma usando solamente le ginocchia e con l'indice e il medio della mano destra trastullo la patata alla giovane neodonna toccando anche la lingua del mio compagno che vuole intromettersi sempre di più nell'unico buco anteriore che lei ha a disposizione. Sicura che a momenti verrà scopata, mi chiede di prendere alcuni preservativi che sono dentro un cassetto. Ce ne sono di tante misure, prendo quello che più si addice ai nostri calibri e ne passo uno a Mario ma subito Kanya lo prende al posto suo. Vuole foderarglielo da sola, senza far fare il "lavoro sporco" al suo amante perché così e' abituata. Non so per quale motivo abbia scelto di farsi scopare prima da Mario. Non fraintendetemi, per me lui e' la bellezza fatta persona ma forse la scelta della transessuale operata di dare per prima piacere al mio fidanzato e' stata dettata dalla sua sorpresa nel ritrovarsi davanti una vagina che non doveva essere lì e per questo motivo vuole dargli la gioia di provarne una. Dopo avergli succhiato il cazzo e avergli fatto indossare il preservativo, Kanya si siede sul pube di Mario e fa scivolare la sua banana dentro il suo buco. Lui le mette le mani all'altezza dei fianchi facendola accomodare meglio e sul suo volto vedo stampata la felicità per aver provato un altro buco, uno diverso da quello di un culo e una figa fatti nascere nei punti giusti da Madre Natura. Prendendola sempre per i fianchi, inizia a farla saltellare su e giù mentre i capelli della ex transessuale, lunghi fino al coccige, si muovono a destra e a sinistra come se fossero una ramazza. Mi piace vedere il cazzo del mio compagno entrare ed uscire da una uretra rimpicciolita a dovere per ricreare il buchetto vaginale ma anche il mio cazzo reclama la sua dose di attenzioni e allora mi sollevo sul letto, prendo Kanya per i capelli e senza farle capire quello che voglio fare, glielo ficco in bocca. Quando ormai sono dentro il suo cavo orale, capisce perfettamente cosa voglio perché in tanti l'hanno usata in questo modo e inizia a sincronizzare i saltelli che fa sul pube di Mario per farsi trombare e i movimenti prodotti dalla sua testa per succhiarmi la minchia.
"E' così stretta", afferma Mario
"Beh e' normale", gli rispondo mentre continuo a conficcare nella bocca di Kanya il mio cazzo afferrandola per i capelli "lo stai infilando dentro un'uretra non in un buco vaginale naturale", gli spiego dando sfoggio di aver acquisito informazioni sull'argomento grazie alla scopata con zia Cecilia
Mario prosegue nel suo uscire ed entrare da un buco finto ed io smetto di scopare la bocca a Kanya e mi sposto. Lei si abbassa sul petto del mio fidanzato aggrappandosi mentre io mi inginocchio dietro di loro. Vedo un cazzo ingrossato per il godimento fare dentro e fuori da una patata che vista dalla posizione che ho assunto io non ha niente da invidiare a quelle delle donne nate tali. Di solito chi decide di praticare la vaginoplastica ha problemi con la sensibilità in quella parte del corpo ma per Kanya non e' affatto così visto quanto sta gridando ad ogni affondo del mio fidanzato e non sono grida di dolore, tutt'altro. Mario le afferra le tette di silicone e gliele strizza ed io le accarezzo le natiche tonde arrivando a sfiorarle il buco del culo con le dita. Mi piacerebbe entrarci ma per una volta non voglio scopare nel culo nessuno dei presenti in questa stanza. Mi e' stata data la possibilità di infilare nuovamente il mio pene dentro una vagina modellata dalla scienza e non voglio farmi perdere l'occasione di riprovare la stessa sensazione provata in Brasile. Mario prende Kanya per i fianchi e la scopa talmente forte da farla urlare come un'indemoniata ma poi smette e si sfila dalla sua vagina lasciandola alla mia mercé.
"Non sapevo fosse così eccitante"
"Hai trovato differenza con quelle delle altre donne?"
"Si, la capienza e' ridotta", risponde Mario alla mia domanda
"Vediamo se il mio le entra tutto", dico prendendo la transessuale operata per un braccio facendola sdraiare
Mi sdraio anche io, ma con l'addome poggiato sul materasso, e inizio a leccarle la figa aprendogliela con due dita. Ho letto da qualche parte che, dopo l'operazione di riassegnazione sessuale, il chirurgo consiglia di preparare la nuova vagina infilandoci ogni tanto qualche dildo per abituarla a quello che poi sarà l'uso che la nuova donna vorrà farne per evitare che alla prima penetrazione umana si faccia male, ma, a quanto vedo, lei l'ha già usata parecchie volte e non solo penetrandosi da sola con i dildo. Mi inginocchio sul letto, fodero il mio cazzo ed entro nella patata di Kanya poggiandomi con le mani all'altezza del suo collo. Un suo respiro di smarrimento mi fa capire di essere andato un po' oltre rispetto a Mario perché il mio cazzo e' leggermente più lungo il confronto al suo. Comincio a penetrarla senza compassione, come se fosse per me solo un buco da scopare e non pensate che io sia un animale ma lo faccio solamente perché mi piace comportarmi in questo modo e se piace anche a chi sta subendo questo trattamento, allora continuo altrimenti smetto subito. A Kanya, evidentemente, piace come io la stia scopando perché non accenna nessuna smorfia di contraddizione ma solo di pura estasi.
"Scopami, ancora, più forte", urla lei per poi bofonchiare qualche parole nella sua lingua natia
"Giulio così la distruggi"
"Hai sentito no? Vuole che io la scopi più forte e così faccio", rispondo a Mario facendo sbattere la testa di Kanya sul materasso ad ogni mia spinta
Quando rallento un po' ed esco dalla vagina di Kanya, le strofino il mio cazzo sulla sua apertura vaginale dalle sembianze di un carciofo . La prendo per le gambe, gliele sollevo e la tiro verso di me facendola arrivare fino al bordo del letto. Lascio andare la gamba sinistra continuando a tenere quella destra sollevata e nuovamente le sono dentro. Mi aggrappo al suo arto inferiore cercando di spingere la mia minchia il più dentro possibile ma non avendo la naturale elasticità, non riesco ad entrare tutto in lei ma quella parte della mia dotazione conficcata al suo interno e' abbastanza per godere. Mario si avvicina alla sua faccia e le da il cazzo in bocca. Kanya si tocca le tette il cui silicone sembra ballare sotto la pelle. Negli anni le tecniche di mastoplastica sono cambiate fornendo sia alle donne che vogliono rifarsi il seno e sia alle trans scontente delle piccole mammelle cresciute a causa degli ormoni assunti, di avere un seno il più normale possibile anche se fatto di plastica ed ecco perché le tette di Kanya appaiono come se fossero naturali e cresciute per via delle sviluppo che avviene nelle bambine che diventano poi donne. Mi abbasso per baciarla scontrandomi con il pene del mio fidanzato al quale do anche io qualche succhiata litigandomelo con Kanya anche se poi glielo lascio succhiare perché così almeno farò felice lui per l'esperienza che sta avendo e poi anche perché io posso infilarmelo in bocca ogni volta che posso mentre lei deve approfittarne solamente per questa occasione e mi sembra giusto fare il gentiluomo e lasciarlo per adesso solo alle amorevoli cure della sua bocca trasformata in una macchina idrofora per l'occasione.
"Dai fammela scopare un'altra volta", mi supplica Mario
"C'hai preso l'abitudine?"
"Chissà quando mi ricapiterà in Italia. Le uniche trans che incontriamo sono quelle con il cazzo", constata
"Ok, scopatela pure", gli dico
Esco dalla figa di Kanya e le sputo sopra. Mario si mette un altro preservativo ed usa la mia saliva per lubrificarsi la banana guidandola nel pertugio. La scopa nella mia stessa posizione perché non vuole perdere tempo nel cercarne un'altra anche se insieme, e con gli altri, abbiamo assunto così tante posizioni da riscrivere un intero Kamasutra. Anche lui si abbassa su di lei e le strizza il seno mettendoci la testa dentro. Con il cazzo piantato nell'uretra di Kanya, Mario si ferma e muove il suo capo tra una tetta e l'altra per poi riprendere a leccarle e succhiarle, alternandosi, e aumentando progressivamente le sue spinte ritornando a scoparla. Io sono seduto sul letto vicino a loro e, preso da un momento di gelosia, non voglio farmi sbocchinare dalla trans. Continuando a masturbarmi, vedo il piatto con dentro la torta poggiato da Mario su un comò quando siamo entrati nella stanza. Lo vado a prendere e lo poggio sul letto. Il mio fidanzato capisce quello che voglio fare, smette di scopare la trans operata e inizia a menarsi la nerchia davanti alla torta. In poco tempo, i resti del dolce mangiucchiato da Kanya vengono ricoperti da due differenti glasse color latte. Ne prendo un pezzo con la forchetta facendoglielo ingoiare e così fa Mario dandosi il cambio con me fino a quando il piatto non viene lavato dalla lingua di Kanya che lecca anche gli schizzi che non erano riusciti a depositarsi sul dolce. Quando usciamo dalla stanza, quasi tutti gli invitati alla festa di compleanno di Kim sono andati via. La padrona di casa ci chiede informazioni su quello che abbiamo appena finito di fare e la faccia soddisfatta di Kanya, uscita dopo di noi, risponde al posto nostro.

FINE CAPITOLO 8

Un nuovo capitolo uscirà ogni domenica

TO BE CONTINUED

TUTTO CIO' E' ACCADUTO PRIMA DEL COVID-19

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