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Gay & Bisex

Un mese di baldorie 9


di FRANK_1987
26.07.2020    |    3.202    |    2 4.7
"Cerca di raccoglierne il più possibile per assaggiarlo perché chissà quando le ricapiterà oppure vuole constatare se il mio sperma ha ancora lo stesso sapore..."
Gli ultimi giorni

Eccomi con dei nuovi capitoli. Spero che anche questi vi piacciano. Sono da collocare dopo l’ultimo capitolo della saga “VITA DI COPPIA”. Alcuni di voi mi stavano aspettando, altri non sentivano il bisogno di leggere ulteriori miei racconti ma non mi interessa quindi buona lettura

Anche se in questo capitolo all’inizio c’e’ una scena TRANS, continuando a leggere troverete una scena BISEX. Vi ho voluto avvisare per non imbattermi in commenti sgraditi ed ho voluto postare il racconto in questa categoria perché e’ quella che mi identifica.

CAPITOLO 9

Getto Cecilia sul mio letto e mi abbasso tra le sue gambe. Inizio a leccarle la figa ricostruita con quel che resta del suo cazzo. Mentre lo faccio, lei mi accarezza la testa scompigliandomi i capelli. Picchietto delicatamente con la lingua il suo clitoride salendo con le mani lungo il suo corpo raggiungendo due colline alle cui sommità trovo due capezzoli. Con le dita glieli stimolo, la zia chiude leggermente le gambe ma intanto io continuo a leccarle quello che sta in mezzo a loro. Ogni tanto mi alzo e mi distendo su di lei per baciarla. Pensa che io voglia scoparla quando il mio cazzo si poggia delicatamente contro la sua patata e infatti se lo prende in mano cercando di indirizzarlo ma io le scanso la mano e mi inginocchio ancora una volta davanti al suo ex pene. Con una mano sego il mio mentre con l’altra le apro le estremità della sua vagina osservando l’interno della sua uretra. Ne ho viste di fiche in vita mia, poche ma ne ho viste, e questa e’ assolutamente nuova per me. E’ come leccarla per la prima volta ma adesso ne ho abbastanza. Anche il mio palo vuole ricevere le attenzioni di una lingua e una bocca che fa su e giù lungo la mia carne. Mi alzo e faccio girare Cecilia. La aiuto a posizionarsi a pancia in giù sul materasso e poi le porgo la mia banana che finisce automaticamente nelle sue fauci. Con una mano si aiuta segandomi mentre io prendo i suoi capelli e li raccolgo da un lato perché le finivano davanti alla faccia impedendomi di osservare come il mio cazzone sparisce dentro le sue labbra dipinte di viola. Spingo il mio bacino contro la sua faccia per partecipare al pompino che sto ricevendo ma il suo culo mi attira. Lascio andare i capelli che vanno nuovamente a coprirle la faccia per posizionare le mie mani sul suo sedere. In questo modo, mi sporgo di più sul suo corpo ficcandole altri centimetri del mio sesso nella sua bocca. Le allargo le chiappe stimolando il buchetto con i due indici ma quello che mi interessa di più e’ quello davanti. Purtroppo, per come sono posizionato, non riesco a raggiungerlo allora smetto di farmi succhiare il cazzo e giro zia Cecilia ancora una volta supina sul letto. Le alzo la gamba destra afferrandogliela per l’inguine e guido il mio pene dentro il suo buco ricostruito. Non c’e’ stato bisogno di lubrificare il preservativo perché non essendo una vagina o un culo naturale, non prova sfregamenti eccessivi, quello che prova solamente e’ piacere perché inizia a gemere poggiando le mani sul mio letto e guardandomi con gli occhi carichi di passione e la bocca spalancata come quella di una puttana, come se stesse succhiando un altro cazzo. Io, invece, mi aggrappo alla gamba che le tengo sollevata per poterle spingere quasi tutto il mio membro nella sua vagina facendole sbattere le mie palle nel posto dove prima c’erano le sue. Con una mano agguanto una tetta mentre porto tutte e due i suoi arti inferiori sulle mie spalle continuando a scoparla. La mia mano sul suo enorme seno, incontra anche le sue che stimolano i capezzoli per poter godere meglio umettandoli di tanto in tanto con un po’ di saliva. Chissà che cosa direbbe lo zio vedendomi scopare sua moglie?! Chissà se riuscirò a convincerlo a darmi il suo cazzo ora che mi sto fottendo una vagina?!
“Oh finalmente”, esclama Cecilia
“Sei così calda”, le dico io afferrandole il seno con entrambe le mani prendendo atto di avere lambito due pezzi di silicone
“Scopami”, mi incita
“Lo faccio solamente se mi prometti una cosa”, dico alla zia abbassandomi su di lei sussurrandole all’orecchio
Proseguo a trombare Cecilia con le sue gambe sulle mie spalle. Così stringe ancora di più la sua vagina che diventa più stretta rispetto a quella che e’. Lei, perciò, riesce a sentire bene la minchia fare dentro e fuori mentre io riesco a sentire bene lo sfregamendo della sua carne contro la mia. Quando smetto di scoparla, salgo con le ginocchia sul letto e sbatto una mano in prossimità dei cuscini per farla avvicinare. La zia transessuale si distende sulle lenzuola, io mi metto su di lei e, guardandola negli occhi, con una mano mi prendo il cazzo facendolo entrare da dove e’ uscito poco fa. Quella che stiamo mettendo in atto e’ una delle mie posizioni preferite. Oltre allo smorzacandela e alla pecorina, quella del missionario mi piace perché riserva erotismo e romanticismo allo stesso tempo. Possiamo guardare negli occhi il nostro partner e possiamo prendere in mano le redini della scopata, senza che lo facciano loro al posto nostro. Questo e’ quello che sto facendo con Cecilia. Continua a guardarmi con passione mentre io sono a pochi centimetri dalle sue tette ed una di loro finisce nella mia bocca facendosi succhiare il capezzolo. Succhiare le tette ad una donna o trans mentre la scopo, mi piace da matti. Anche quando cerco i porno su internet spero che ci sia almeno una scena dove l’attore maschio giochi con il seno dell’attrice donna mentre la fotte e adesso mi sento proprio come quei porno attori. Sento anche il mio pene gonfiarsi per l’eccitazione che tutto ciò mi provoca e anche Cecilia lo sente perché ansima di più rispetto a prima.
“Farai quello che ti ho detto?”, le domando scopandola
“Si, lo farò”
“Me lo giuri?”
“Te lo giuro, gli dirò tutto quello che vuoi”, fa lei sottomessa alla mia volontà “ma adesso scopami”, continua infoiata
Dopo che la zia ha mantenuto una promessa fatta, che vi sarà svelata più tardi, proseguo a scoparla. Infilo le mani sotto la sua schiena poggiandole sopra le sue scapole in modo da scaricare tutta la potenza dell’amplesso in questa posizione. Il silicone che ha nel petto viene schiacciato dal peso del mio torace e i capezzoli che poco tempo prima erano finiti nella mia bocca, adesso si strofinano all’altezza dei miei pettorali bagnandosi l’un l’altro, di saliva e sudore. Bacio la zia appassionatamente mentre lei mi prende per i capelli tirandomi leggermente la testa all’indietro facendomi fare una smorfia di dolore. Pensa che facendo questo possa farmi capire che dopo un mese trascorso a desiderare di avere di nuovo la mia banana in uno dei suoi buchi, quello che non avevo ancora scopato, ora possa aver vinto lei e così e’. Ha vinto ma in fondo questa scopata l’ho voluta anche io. Immaginavo di scoparla appena l’ho rivista e poi potevo benissimo allontanarla dalla doccia quando mi si e’ presentata davanti ma invece non l'ho fatto. Proseguo a fottermela ancora un altro po’ e poi esco dalla sua vagina. Mi avvicino alla faccia e mi posiziono all’altezza del suo petto. Mentre mi sego il cazzo davanti alla sua faccia, Cecilia me lo lecca con la punta della lingua fino a farsi imbrattare tutta. Cerca di raccoglierne il più possibile per assaggiarlo perché chissà quando le ricapiterà oppure vuole constatare se il mio sperma ha ancora lo stesso sapore di quando ero più giovane. Mi faccio ripulire il cazzo e poi glielo sfrego sui seni sporco di saliva e di sperma. Alzatomi dal letto, me ne vado e riflesso allo specchio del cassettone vedo la zia che riesce a portarsi le sue tette siliconate all’altezza della bocca per succhiarsele.
“Quando si mangia?”, chiedo entrando in cucina
“Ma come sei vestito?”, mi domanda zio Mariano “vai subito a cambiarti”, mi ordina
“Perché? Cosa dovrei indossare?”, gli replico constatando che lui e Cecilia indossano abiti eleganti mentre io una maglietta sgualcita, un pantaloncino e le infradito
“Qualcosa di più consono. Stiamo per andare al ristorante”
“Al ristorante? Perché non me lo avete detto prima?”
“Eri impegnato a farti la doccia”, mi risponde Cecilia guardandomi con occhi dolci mentre lo zio mi guarda in cagnesco
“Vai a prepararti, hai ancora tempo”, mi ordina il padrone di casa
Ritorno nella mia stanza e scelgo i vestiti più eleganti che ho. Mentre li indosso ripenso allo sguardo languido che la zia mi ha gettato addosso poco fa ma anche a quello dello zio. Sicuramente la moglie gli ha detto che l’ho scopata ma non sono sicuro se gli ha accennato alla richiesta che le ho fatto sussurrandole all’orecchio. Vestiti di tutto punto, usciamo. Mariano ci porta nel ristorante più esclusivo della città. Anche se e’ arrabbiato con me, ed e’ evidente, vuole comportarsi come un perfetto zio regalandomi un’indimenticabile serata. Dopo aver aspettato prima di ordinare da mangiare, arriva un cameriere. Impettito nella sua divisa mi fa venire un colpo al cuore. Mi fa ricordare che fino ad un mese fa, anche io ne indossavo una identica e anche Mario, il mio ex. Si avvicina a noi e ci chiede cosa vogliamo mangiare. Mentre prende le ordinazioni degli zii, io lo osservo attentamente. Ha un tatuaggio sulla mano sinistra, i capelli e gli occhi neri e un orecchino a bottoncino sul lobo destro. Mi piacerebbe moltissimo farmi sbattere da lui ma dalle mosse che fa, mi sembra eterosessuale. D’altronde anche qualche sera fa mi sono fatto scopare da un uomo scopato e con figli, quindi non cambierebbe nulla farmi scopare da questo affascinante cameriere carioca. Ma niente da fare. La serata al ristorante passa liscia e le uniche bevande che degusto sono quelle che vengono versate nel mio bicchiere ma da una bottiglia, non da un cazzo. Dopo la cena, gli zii mi danno via libera. Vogliono farmi divertire da soli perché non ho di certo l’età di farmi dire cosa devo fare. Decido di andare nel locale dove ho incontrato il padre di famiglia del quale vi parlavo poco fa. Mi piace stare qui perché mi ricorda quello del mio paese. Quello che tante sere ho frequentato da quando ho compiuto 18anni. Al barman chiedo di prepararmi il mio solito drink, il Bloody Mary, e inizio a degustarlo seduto ad uno sgabello. La musica e’ assordante ma anche coinvolgimente tant’e’ che mi costringe a scendere dallo sgabello e a muovermi ritmicamente. Seduti su un divano c’e’ una coppia etero che si sta baciando. Lei e’ abbigliata con un vestitino azzuro molto aderente mentre lui indossa uno jeans e una maglietta a mezze maniche che mi mostrano le sue braccia tatuate. Appena la ragazza mi vide, mi fa segno con un dito di avvicinarmi a loro ma io le faccio un cenno negativo con la testa anche se poi e' il ragazzo ad invitarmi sbattendo una mano sul divano. Una coppia eterosessuale, dicevo. Va beh! Mi avvicino e mi fanno sedere tra loro due. La ragazza, Vanessa, ha i capelli e gli occhi castani mentre il ragazzo, Giammario, ha i capelli castani e gli occhi celesti, due piercing, uno alla narice destra e l'altro all’orecchio della stessa parte facciale e dei tatuaggi alle tempie.
“Vuoi divertirti con noi? Ti va?”, mi domanda Vanessa accarezzandomi il torace
“Certo, mi va”
“E’ bello trovare un italiano in questa città. Almeno possiamo fidarci un po’ di più”, fa Giammario mettendomi una mano sulla coscia
“Beh, se dobbiamo divertirci, allora perché non ce ne andiamo di qua? Andiamo da un’altra parte”, suggerisco perché voglio smuovere le acque e soprattutto perché voglio scopare, sia lui che lei, indistintamente
Andando verso casa di Giammario e Vanessa, posso ammirare più da vicino lo stadio Maracanà ma e’ quando siamo nel salotto che inizia il vero divertimento. Con me in mezzo, i due coniugi si mettono ai mei lati cingendomi i fianchi con due mani mentre le altre due vengono usate per fare su e giù lungo il mio petto e il mio pacco che si sta gonfiando come di consueto. Io invece accarezzo i loro culi e mentre con il marito infilo una mano dentro allo jeans riuscendo a raggiungere solamente l’inizio della divisione delle chiappe, per colpa della cintura che ancora stringe il calzone, con la moglie invece la cosa mi riesce meglio perché posso sollevarle il vestito fin sopra il coccige e agguantare una alla volta le chiappe stimolandole il buchetto anale ma anche quello vaginale. Giammario mi slaccia i pantaloni abbassandoli fino alle caviglie e Vanessa mi cala i boxer facendo prendere aria al mio cazzo. Quasi come se fosse una gara, si catapultano su di lui per riuscire ad afferrarlo per primo e quella che ci riesce meglio e’ lei. Ma non vuole fare la scontrosa e condivide molto volentieri il mio pene con il suo consorte che intanto si e’ tolto la maglietta e mi mostra un enorme tatuaggio sul petto. Sono due tatuatori italiani emigrati anni fa in Brasile dediti al poliamore, proprio come lo ero io anni fa con Mario. Mi accompagnano delicatamente verso il divano dove mi siedo e loro si inginocchiano ai lati delle mie gambe. Mentre Vanessa si prende il bocca la cappella e metà del mio bastone, Giammario mi lecca le palle ma poi fanno a cambio. Però adesso e’ arrivato il mio momento. Anche io voglio qualcosa da leccare e non mi importa se sia una patata o un cetriolo. Marito e moglie si denudano completamente ed io faccio lo stesso. Vanessa sale sul divano e si posiziona a gambe aperte vicino alla mia testa che viene guidata verso la sua vagina, così la lingua esce dalla bocca e mi finisce dentro le sue grandi labbra.
“Oh, si che bello”, esclama lei mentre fa roteare la mia testa e di conseguenza anche la mia lingua sulla sua fregna per darsi più piacere
“Non vedo l’ora di averlo nel culo”, fa Giammario che ha ripreso a leccarmi il cazzo sconvolgendomi perché credevo che uno con il suo aspetto rude avesse preferito trombarmi e non essere trombato
Vanessa continua a farsi leccare la figa che io apro con due dita per far entrare il mio organo gustativo più in profondità. Giammario, dal canto suo, ora e’ libero di dare sfogo a tutta la sua troiaggine perché non deve dividersi il mio cazzone con la moglie. La ragazza smette di farmi leccare la sua vagina e si siede sui miei addominali. In questo modo, le sue enormi tette mi finiscono in faccia e successivamente anche in bocca quando inizo a leccarle e succhiarle i capezzoli. Sto quasi per venire e per questo motivo allontano Giammario dal mio cazzo facendolo alzare e prendendomi in bocca il suo. Alterno un po’ di tetta e un po’ di membro maschile per soddisfare la bisessualità che ogni tanto mi coinvolge in incontri del genere. Proseguendo a succhiare il cazzo di Giammario, vedo Vanessa scendere più giù fino a lambirmi la banana con la sua patata. La poggia lungo il mio ventre e si muove su e giù con il suo organo riproduttivo simulando una sega toccandomi la cappella con le dita e mettendosi in bocca il liquido prespermatico che ne fuoriesce. Poi si posiziona perpendicolare al mio corpo e afferra il cazzo con la mano destra guidandola verso un buco che io credevo fosse quello anteriore ma invece la maggior parte dei miei centimetri finiscono nel buco posteriore, nel suo culo. Io non gliel’ho lubrificato ma adesso mi ricordo che mentre si faceva leccare la figa, ogni tanto me la premeva contro la faccia perché era il marito che le preparava il culo insalivandoglielo e infilandogli le dita dentro. Vanessa si adagia lentamente sul mio pene per farlo entrare meglio dentro il suo deretano mentre inizia a saltellarci sopra allegramente scopandosi da sola e il marito si siede letteralmente sulla mia faccia baciandosi con la moglie ma dando a me la possibilità di preparargli il culo visto la voglia di essere fottuto anche lui.
“Sfondami il culo”, grida Vanessa saltellando su di me senza darmi diritto di replica perché ancora Giammario e’ seduto sulla mia faccia
“Ti piace il suo cazzo?”, chiede lui alla moglie
“Si, mi piace”, fa lei ormai invasata
“Dopo voglio provarlo io”, le risponde il marito baciandola
Giammario si solleva da sopra la mia faccia e si siede sullo schienale del divano. In questo modo posso vedere sparire il mio cazzo dentro la sua mogliettina traditrice ma dalla mia angolazione sembra che scompaia nella fica mentre invece le sto trapanando il culo. Il marito si china su di lei afferrandola per la faccia iniziando a baciarla ed io, da sotto, posso osservare le loro lingue contorcersi l’una sull’altra.
“Mamma che culo che hai”, esclamo
“Scopami più forte”, mi risponde lei
“Faglielo entrare tutto”, le fa eco il coniuge spingendola contro il mio cazzo che viene piegato verso l’esterno facendomi leggermente male mentre lei continua a godere “dopo farai lo stesso con me”, mi ricorda l’ingordo
Il ragazzo si china su di me e vedo muoversi la lingua all’interno della sua bocca. Capisco che sta raccogliendo della saliva ma non so dove voglia depositarla. Alla fine, comprendo che vuole sputarla nella mia bocca quando mi afferra per il mento facendomela aprire e permettendo al rivolo secreto dalle sue fauci, di posizionarsi sul mio organo gustativo per poi scivolare lungo l’ugola finendomi nello stomaco.
“Dai, ora smettila. Voglio che mi scopi”, fa Giammario a Vanessa
“Ancora no, fammi godere”, gli risponde
“Sei proprio una puttana”, la offende
“E tu un ricchione”, lo offende mentre si china su di me poggiando le mani sui miei pettorali per aprire meglio il suo deretano
Afferro Vanessa per i fianchi e muovo i miei per scoparla più velocamente. Lei si solleva e inizia a massaggiarsi le tette salendo lungo il collo e posizionando le sue mani tra i capelli che vengono frizionati come se fossero sotto l’attenzione di una parrucchiera professionista. Io percorro il suo costato con i miei arti finiscono sul suo seno che prima viene scosso anche grazie a lei che se lo riprende in mano e poi le stimolo i capezzoli con il pollice e l’indice.
“Voglio scoparmi lui”, le dico
“Finalmente”, afferma Giammario che si sputa copiosamente sulle mani iniziando a prepararsi il buchetto mentre io do le ultime spinte contro quello della moglie
“Dopo mi scopi la fica”, mi sussurra all’orecchio chinandosi su di me
“Ti scopo ogni buco”, la minaccio facendola sorridere lussuriosamente
Esco dal culo di Vanessa e mi alzo dal divano. Giammario prende il mio posto scivolando leggermente verso il bordo di un cuscino mentre io mi inginocchio sul tappeto. Cospargo il mio bastone con la saliva e poi lo avvicino al culo maschile penetrandolo. Lui gode piegando la testa all’indietro e questo mi eccita perché lui sembra un maschio alfa ma invece adesso si sta comportando come una checca assetata di cazzo.
“Mi sa che tuo marito e’ più voglioso di te”, constato verso Vanessa
“Può darsi”, fa lei perché ormai lo conosce fin troppo bene “scopatelo, dai”, mi consiglia mentre mi abbraccia da dietro poggiandomi le tette contro la schiena
“Non risparmiarti”, mi ordina Giammario “fottimi come hai fottuto lei, anzi, anche più forte”, continua il porco
Mentre Vanessa mi abbraccia da dietro, scopo il culo del marito. Anche se, a pensarci bene, la coppia sposata sembriamo proprio io e lei che abbiamo incontrato lui e ce lo stiamo dividendo. Sollevo le gambe di Giammario portandole all’altezza della mia testa e vengono sorrette dalla moglie mentre io mi dedico al suo culo, usando il mio cazzo, e al suo organo riproduttivo, usando le mani. E’ di una bellezza sconvolgente, mi piacerebbe molto farmi scopare da lui. I tatuaggi che ha su quasi tutta l’epidermide lo rendono uno stallone incredibile anche se adesso non si sta comportando affatto in questo modo. Adesso da godendo e ansimando peggio della moglie avendo il mio membro dentro il suo orifizio posteriore. Massaggio il petto di Giammario con una mano arrivando a lambirgli il collo soffermandomi sui mille disegni che offre la macchia variopinta disegnata sul suo petto.
“Cazzo che bello”, dice con enfasi
“Te l’avevo detto che ti sarebbe piaciuto”, fa la moglie rivolta al marito per poi prendermi per il mento e girarmi verso di lei baciandomi quasi per ringraziarmi per averli fatti godere
“Voglio scoparti la figa”, le dico
“Dopo”, fa lei “soddisfa anche lui”, prosegue felice di dividermi con il suo uomo
Vanessa lascia andare le gambe di Giammario che penzolano in aria ed io mi sdraio su di lui. Scoparmi una vagina e’ una cosa che mi eccita ogni volta ma ritrovarmi dentro al culo di un maschio, il mio habitat naturale, e’ stupendo. Inizio a baciarlo con la lingua mentre il suo pene duro urta contro il mio ombelico e viene leggermente stimolato. Lecco il piercing che ha sulla narice destra e poi lo afferro per il mento. Raccolgo ogni traccia di saliva dentro la mia bocca e gliela sputo sulla lingua come aveva fatto lui in precedenza con me, anche se io lo faccio con più aggressività. Mi sollevo da sopra Giammario e inizio a segargli il cazzo. Quando e’ arrivato il momento di eiculare, Vanessa si inginocchia in prossimità dell’inguine del mio marito prendendosi in bocca il suo arnese per farsi scaricare ogni residuo spermatico che fuoriesce dai coglioni del tatuato i quali si muovono a sincrono insieme all’uretra per espellere ogni goccia bianca.
“Adesso tocca di nuovo a me”, fa la ragazza afferrandomi dall’addome tirandomi verso di lei facendomi smettere di scopare il marito
Vanessa si posiziona esattamente come Giammario che intanto si alza dal divano. Io gattono verso la fica e le pianto dentro il mio bastone. La ragazza mi mette le mani sulle spalle abbracciandomi e facendomi chinare su di lei quasi a suggerirmi di trombarla con più veemenza ed e’ quello che faccio. La scopo fortissimo facendola aprire ma questa posizione non dura molto. Anche per me e’ arrivato il momento di sborrare e lei lo capisce perché le mie spinte diventano sempre più irregolari.
“Sborrami dentro”, mi suggerisce “mettimi incinta”, continua
Vorrei avere un bambino, l’ho sempre desiderato, ma averlo da una donna che tra poche ore non rivedrò più non mi sembra proprio il caso. Se devo avere un bambino, preferisco vederlo crescere dal vivo e non tramite foto e videochiamate su cellulari e computer. Per questo motivo, esco dalla sua fica e vengo. Il primo schizzo le colpisce la fronte mentre gli altri le finiscono sul seno e i meno potenti, lungo l’addome. Vanessa mi da uno schiaffo e posso capire anche il perché. Ho trasgredito alla sua richiesta ma non ne faccio un dramma. E’ evidente che i due non possono avere figli e quello difettoso e’ proprio Giammario che, all’apparenza, non si direbbe proprio. Loro cercano ragazzi per farsi scopare e per ingravidare Vanessa ma io, fortunatamente, non sono caduto nella loro trappola. Tornato a casa, mi faccio la doccia e trovo Cecilia in cucina. Avendo già raggiunto il suo obiettivo, non mi seduce più anche se la cosa mi infastidisce un po’ perché e’ come se non l’avessi soddisfatta. Mentre penso tutto ciò, lei mi comunica che ha parlato con lo zio della cosa che le ho suggerito all’orecchio mentre me la facevo e ci sono buone probabilità di riuscita…

FINE CAPITOLO 9

TO BE CONTINUED

Un nuovo capitolo uscirà ogni domenica

QUESTA E’ LA STORIA DELLA MIA VITA, SCRITTA DA ME E NON COPIATA DA ALTRI SITI. NON SONO UNO SCRITTORE PROFESSIONISTA QUINDI NON BADATE MOLTO GLI EVENTUALI ERRORI
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