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Gay & Bisex

Vacanza in Thailandia 6


di FRANK_1987
16.01.2022    |    3.101    |    2 7.8
"Mario gli accarezza la schiena mentre lo trapana senza pietà ma poi esce da lui e lo fa alzare..."
Doppia razione

Anche se in questo capitolo all’inizio c’e’ una scena TRANS, continuando a leggere troverete una scena GAY. Vi ho voluto avvisare per non imbattermi in commenti sgraditi ed ho voluto postare il racconto in questa categoria perché e’ quella che mi identifica.

CAPITOLO 6

La trans, dopo averci mostrato il suo cazzo, si abbassa nuovamente tra le nostre gambe prendendo in mano i nostri attrezzi infilandoseli in bocca uno per volta. Io e Mario ci accarezziamo il corpo ritrovandoci successivamente tutti e due con le mani sulla testa della transessuale spingendola contro i nostri pubi per prendere le redini del pompino. Lei si solleva anche un'altra volta e si toglie il reggiseno sfilandosi pure le mutandine arrivate a metà coscia. Io ne approfitto per spingerla con la schiena contro il materasso e le lecco il buchetto dopo averle sollevato leggermente le natiche. Mario si inginocchia alla sua destra rimettendole la sua minchia nel cavo orale mentre con una mano le masturba la sua. La puttana gode stimolandosi i capezzoli con l'indice e il pollice dopo averseli umettati. Prendo un preservativo e lo indosso, ungo la mia asta lubrificandola con la saliva e subito dopo la pianto nel budello che avevo precedentemente lavorato per bene. Tenendo le sue gambe in aria, inizio a scoparla aumentando gradualmente l'intensità. Le mie spinte facilitano la sega che Mario sta facendo alla trans perché il mio bacino sbatte contro il suo culo muovendole il cazzo avvolto tra le dita del mio fidanzato. Mi aggrappo alle tette siliconate e proseguo incessantemente. Le espressioni di dolore che sono sulla sua faccia credo che siano dovute più al mio cazzo che penetra dentro di lei che dal mio afferrare le sue tette a meno che il silicone che il chirurgo le ha impiantato non le provochi qualche fastidio dato che io sto stringendo come se anche la carne che lo avvolge fosse finta. Rallento le mie spinte fino ad uscire completamente dal suo culo dando spazio a Mario cambiandoci di posto anche se io mi inginocchio invece dalla parte sinistra della transessuale e non la masturbo preferendo solamente farmi spompinare. Il mio fidanzato, per scoparla, la agguanta per i fianchi muovendo i pollici in prossimità del suo ombelico provocandole un leggero solletico. Muovendosi, mi fa capire ancora di più di quanto il suo corpo sia maschile e di come oggi, grazie agli ormoni, pare che abbia l'addome di un adolescente nel pieno del suo sviluppo ormonale. Mentre le infilo il cazzo in bocca, le accarezzo la testa e la fronte adornata da una frangetta che arriva a nasconderle le sopracciglia per quanto sia lunga ed i suoi capelli sono sparsi sul letto come se si fosse adagiata per eseguire uno shooting fotografico piuttosto che una scopata. Mario continua a fotterla strusciando le sue palle contro le lenzuola ma poi esce dal suo culo e si stende su di lei. I loro cazzi si urtano bagnandosi a vicenda di pre-sperma ed il mio fidanzato finisce per litigarsi il mio cazzo con la trans ogni volta che la bacia. Ho sempre pensato che il bacio sia molto più erotico di una scopata e per questo mi abbasso su di loro per prendere parte a questo scambio di saliva compiuto da tre lingue affamate che non vogliono altro che infilarsi in ogni buco per lubrificare oppure per dare piacere.
"Dai siediti qui sopra", ordino alla transessuale dopo essermi seduto ad una sedia
"Muoviti zoccola", fa Mario prendendola dal collo da dietro avvicinandola a me "ora ci fai vedere quanto ti piace il cazzo", continua
"Così brava", esclamo mentre lei si siede sul mio pube lasciando che il cazzo le accarezzi le chiappe
Con la mano sinistra le apro una natica e con la mano destra guido la mia banana di nuovo dentro il suo buco profondo che non aspettava altro che questo trattamento. Lei si adagia completamente come se si fosse seduta sul sellino di una bicicletta mentre invece ha piantato nel culo un palo di 19cm e per questo mi fa venire in mente una scena del film "Fantozzi contro tutti". La trans mi cavalca ed io, alle sue spalle, vedo Mario indossare un altro preservativo e avvicinarsi a noi. Mette la mano sinistra sulla spalla della trans, si curva leggermente e con la mano destra guida il suo membro dentro il buco di culo gà occupato dal mio penetrandola doppiamente. Non riusciamo a scoparla bene perché naturalmente nessuno dei due cazzi ha lo spazio adatto per poterlo fare però lei gode talmente tanto che apre la bocca e sborra contro il mio sterno e di conseguenza il suo seme cola verso i miei peli pubici macchiandoli di bianco. Dopo qualche altra spinta ancora, usciamo tutti e due dall'anfratto e le sborriamo in faccia e sulle tette dopo averla fatta inginocchiare e lei, per ringraziarci, ci lucida i rastrelli facendoli tornare puliti, senza una scia di sperma, come se non avessimo mai sborrato. Un'altra serata e' appena trascorsa all'insegna del sesso più sfrenato. Stanchi, andiamo a dormire facendoci portare la colazione a letto. Non abbiamo nessuna voglia di scendere di sotto e vedere sempre le stesse facce delle persone che soggiornano nell'albergo. Le uniche due, però, le vediamo a pranzo seduti ad un tavolo vicino al nostro. Sono sempre i due giovani sposini svedesi. Parliamo con loro del più e del meno e la donna, gesticolando, struscia in continuazione il suo dito sul suo seno mandandoci un chiaro segnale che noi cogliamo ma che non abbiamo ancora possibilità di concretizzare. Di notte ce ne andiamo in giro per le vie della città. Ci fermiamo davanti ad un locale e beviamo qualcosa seduti ad un tavolino all'aperto. Un gruppo di ragazzi si avvicina schiamazzando. Tra di loro spicca un giovane alto, dal fisico all'apparenza tonico, con gli occhi e i capelli neri e vestito con una camicia bianca e un pantaloncino di jeans. Quando passano a pochi centimetri da noi, il giovane ci osserva e ci manda un bacio gonfiando le labbra. Guardo Mario e gli faccio capire che anche questa sera si scoperà. Per tutto il tempo della loro permanenza al locale, non facciamo altro che scambiarci sguardi, giocherellare con le cannucce dei drink oppure noi gli facciamo il segno del pompino muovendo la lingua all'interno della nostra bocca. Lui ricambia le nostre attenzioni e più volte si fa aria con un ventaglio ma non perché faccia particolarmente caldo ma perché, anche se anatomicamente impossibile, con tutte queste nostre provocazioni gli saranno venute le caldane come le donne. All'ennesimo tentativo di corteggiamento, io e Mario vediamo il ragazzo alzarsi e avvicinarsi a noi minacciosamente.
"Allora", fa all'improvviso sbattendo le mani sul nostro tavolo "vogliamo andare da me o da voi?", chiede
"Che cosa?", gli dico facendo finta di non capire
"Accetto il vostro corteggiamento a patto che tutte quelle moine me le fate veramente", mi risponde spudoratamente
Dopo pochi minuti, ci allontaniamo insieme a lui e saluta i suoi amici che fanno degli schiamazzi da famelici lupi eccitati per quello che al loro amico succederà tra poco. Entriamo a casa sua baciandoci e poi si siede su una poltrona. Mario gli si avvicina, poggia le mani contro il muro e ritorna a baciarlo. Alvaro, il ragazzo spagnolo, tocca il fisico del mio fidanzato attraverso la stoffa della maglietta scendendo più giù fino a toccargli il cazzo allungato verso sinistra ed io li osservo seduto su un'altra poltrona. Il ragazzo spoglia Mario che lo prende per i capelli e l'avvicina verso di se facendolo arrivare a pochi centimetri dalla sua patta rimasta coperta solo dalla mutanda. Alvaro lecca la banana bagnando l'intimo che sembra come se il mio ragazzo fosse andato in bagno e si sia pisciato addosso per quanto quella lingua stia lasciando saliva sul tessuto che gli scopre le pudenda. Mario fa uscire il cazzo imprigionato e lo ficca nella bocca di Alvaro. Guida il pompino con una mano sulla testa ma non gliela spinge violentemente contro il suo pube lasciando che il ragazzo spagnolo possa anche segarlo e decidere lui quando estrarlo dal cavo orale per leccarlo e poi rimetterlo dentro a suo piacimento.
"Dai, vieni a fare felice questa zoccola", fa Mario verso di me
"Spogliati", dice Alvaro
"Non puoi mica stare lì a guardare senza partecipare", esclama il mio ragazzo che continua ad occupare una bocca vogliosa di cazzo
"Eh no, proprio no", dice lo spagnolo per poi zittirsi nuovamente e sapete con cosa
Mi alzo dalla poltrona e comincio a sbottonare il primo bottone della mia camicia ma Alvaro invece afferra i due lembi inferiori e li tira aprendoli e strappando due asole i cui rispettivi bottoni cadono a terra. Fa un mugolio di piacere e con la mano mi accarezza il petto mentre io denudo il mio torso e poi lui si appresta ad usare i suoi arti superiori per slacciarmi la cinta.
"Ferma, puttana", gli dico scansandogli le mani e togliendo la parte finale della cinta dalla fibbia "non ti permettere mai più", grido mentre schiaffeggio la faccia di Alvaro usando sempre la cinta e non le mani ma mai senza togliere al mio fidanzato la possibilità di scopargli la bocca "ora ti do questa minchia", minaccio lo spagnolo quando mi calo i pantaloni e mi strizzo il pacco
I suoi occhi brillano di piacere così mi denudo completamente liberando anche il mio cazzo che va a sostituire quello di Mario dentro la bocca di Alvaro. Li alterna ma ogni volta che si infila il mio, gli piego la testa in modo che la mia cappella ai lati della sua lingua formi un bozzo, lo stesso di quello che praticavo con la mia lingua dentro la mia bocca facendogli capire che volevo che mi facesse un pompino. Mario lo fa alzare e comincia a spogliarlo. Lo facciamo insieme come se stessimo scartando lo stesso regalo di Natale sotto l'omonimo albero. Il pene di Alvaro e' eretto ma quello che ci interessa di più e' il suo culo sodo che io stringo forte con le mie mani lasciandoci sopra il segno della dita che poi uso per allargarglielo e cominciare a leccarlo dopo averlo piegato in avanti e avergli dato la possibilità di ritornare a succhiare il cazzo del mio fidanzato. Introduco le dita all'interno ma il ragazzo stringe la sua mucosa contro la mia falange. Questo mi eccita perché immagino che possa farlo anche contro la mia carne riproduttiva che viene subito foderata con un condom e lubrificata con abbastanza saliva vischiosa prima che la cappella possa poggiarsi sulla rosellina del ragazzo e possa bussare per entrare nell'anfratto.
"Ahi, mi fai male", esclama
"Stai zitta", gli rispondo dandogli una sculacciata "chissà quanti ne avrai presi", lo schernisco riprovando ad entrare
"Mettici altra saliva", mi consiglia il mio fidanzato ed io sputo sul buco di Alvaro usando tutto il mio disprezzo
Entro ed esco lentamente dal suo culo per farlo abituare e più vado avanti in questo modo e più noto che il ragazzo, ad ogni mia uscita, lo spalanca maggiormente dandomi la possibilità di infilare più centimetri ad ogni spinta fino a quando non gli sono tutto dentro. Mario, nel mentre che io preparo il culetto di Alvaro ad aprirsi, lo accarezza sulla testa come se fosse un animale domestico ed il suo cazzo gli struscia contro le labbra che io gli faccio aprire ad ogni tentativo di intrusione. Ormai sono dentro lo spagnolo da un bel po' e dopo averlo fatto abituare ai miei centimetri e allo spessore della mia minchia, comincio a spingere. Dalla sua bocca escono dei lamenti che Mario soffoca con il suo pene approfittando per infilarglielo più dentro possibile facendo venire ad Alvaro dei colpi di tosse. Il suo corpo muscoloso ma non eccessivamente mi fa impazzire se penso che ha solo 22anni ed io alla sua età non ero affatto così ma lo sono diventato solo dopo, andando in palestra e facendomi anche scopare dal proprietario. Ad ogni spinta, i miei peli pubici toccano la sua pelle e lui prosegue a lavorare il cazzo del mio fidanzato afferrandolo con una mano e masturbandolo direttamente in bocca come se non aspettasse altro che farlo sborrare.
"Scopami più forte, stronzo", mi urla il ragazzo
"Così?", gli chiedo afferrandolo per i fianchi e sbattendolo così forte da fargli arrossire le chiappe a contatto con il mio inguine
"Si, così", esclama lo spagnolo affannato come se avesse partecipato ad una maratona ma solo perché le mie spinte gli avevano tolto il fiato
Prendendolo dai fianchi e senza uscire dal suo deretano, mi siedo su una poltrona e lui di conseguenza si siede su di me. Il culetto gli si apre di più ospitando la mia banana. Mario lecca il suo corpo e succhia i capezzoli del giovane che si contorce leggermente per poggiarsi con la mano sinistra allo schienale della poltrona. Infilo una mano davanti al suo addome e agguanto il cazzo eretto che misura 16cm. Produce pre-sperma e lo raccolgo con le mani leccandole e poi continuo a segarlo. Mario si sputa sulla mano e spalma la sua saliva sul buchetto occupato di Alvaro entrandoci con l'indice e subito dopo, un'ombra oscura la luce del lampadario. Il mio fidanzato si e' posizionato davanti al ragazzo ed ha in mano la sua minchia che successivamente penetra nel buchetto ormai allargato a dismisura. Mario si aggrappa alle ginocchia della nostra preda per poterlo scopare incurante delle urla di dolore e piacere che provengono dalla sua bocca e che possono allarmare i vicini di casa. Ma se non e' Alvaro a fermarsi dal gridare, perché dovremmo essere noi quelli che devono mostrare pietà e un po' di vergogna se altri ci stanno sentendo e capiscono che stiamo scopando? Evidentemente conoscono il ragazzo ed ormai c'hanno fatto l'abitudine.
"Così mi spaccate", grida Alvaro però menandosi il cazzo
"Dovevi saperlo che corteggiando due uomini sarebbe finita così", gli sussurro io mentre il mio cazzo, accompagnato da quello del mio fidanzato, scopa il suo culo
"Ok! Ok! Si, sono una puttana, sono una puttana", continua ad esclamare ormai abituato alla doppia penetrazione
Proseguiamo a scopare Alvaro con entrambi i nostri cazzi dentro il suo culo ma poi Mario esce e porge le sue mani al ragazzo per farlo alzare. Limonano ed io osservo lo spagnolo che si tocca il culo il quale non riesce a chiudersi del tutto. Il mio fidanzato fa posizionare il ragazzo a pecorina sul divano in modo che possa poggiare la sua testa sui cuscini e tenere alzato il suo culetto, pronto per essere scopato nuovamente. Gli entra dentro solo con la cappella usando tutta la sua delicatezza ma poi il resto del cazzo glielo pianta nel culo con violenza e con la stessa foga inizia a scoparlo. Io abbraccio Mario da dietro poggiandogli il mio membro tra le chiappe o in mezzo a loro due muovendolo leggermente simulando una sega e bagnandogli di pre-sperma la pelle del suo sedere. Lo abbraccio toccandogli il ventre contrito per le spinte che sta dando contro Alvaro il quale ansima di piacere come se stesse respirando a cagnolino per fermare le contrazioni di un imminente parto. Mi posiziono davanti a lui e gli do il mio cazzo da succhiare. Lui lo agguanta con tutte e due le mani e poi ne usa una sola cingendomi una coscia con l'altra. Con strafottenza gli sposto la mano che sta utilizzando per ficcargli in gola il mio membro e gli scopo la bocca con lo stesso ritmo che il mio fidanzato gli sta scopando l'ano. Credo che abbia difficoltà a respirare perché con i suoi arti superiori si dimena cercando di aggrapparsi al mio corpo in modo da farmi male e costringermi a fermarmi ma lo faccio solamente quando il suo cavo orale ha raccolto così tanta saliva che gli cola dal mento raggiungendo il tappeto quando smetto di fotterglielo.
"Stronzo", esclama Alvaro
"Le puttane come te devono essere scopate in questo modo", gli dico prendendolo per il mento facendogli formare le labbra a cuoricino per poi dargli uno schiaffo con la stessa mano
"E' vero", fa Mario dandogli un'ultima momentanea bordata
Non ha nessuna intenzione di smettere di scoparsi il culo di Alvaro oppure di sborrare. Il ragazzo continua a succhiarmi la nerchia mentre io gli piego la testa leggermente muovendogli la mia asta lungo la lingua. Mario gli accarezza la schiena mentre lo trapana senza pietà ma poi esce da lui e lo fa alzare. Mettendogli le mani sul petto, lo faccio camminare all'indietro raggiungendo un altro divano dove cade quando lo spingo con più forza. Mi inginocchio a terra e gli alzo le gambe entrando nel suo foro anale. Alvaro si masturba sborrando sui suoi addominali scolpiti. Il mio fidanzato si avvicina a noi e si siede sul divano. Non ha la possibilità di farsi succhiare e quindi prende la mano sinistra dello spagnolo e si fa segare. E' una sega malriuscita perché sta usando la mano che non adopera quando deve dare piacere ai maschi ma in questo momento Mario non gli dà peso, per lui l'importante e' che della carne sia avvolta intorno alla sua per provare un reciproco piacere. Io intanto continuo a scoparlo anche se la parola giusta sarebbe stuprarlo, vista quanta energia metto nel sbatterglielo dentro ma fino a quando non mi dice "basta", io continuo perché e' chiaro che gli piace e poco fa ne ho avuto la certezza quando ha sborrato macchiandosi come un neonato tutto il ventre. Noi due, invece, non abbiamo ancora nessuna voglia di eruttare anzi, siamo propensi a provare un'altra posizione ma prima proseguo ad usufruire del bel culetto abbronzato di Alvaro che però e' leggermente più chiaro rispetto al resto del suo corpo, segno che non frequenta una spiaggia per nudisti e che e' costretto a tenersi le mutande, naturalmente.
"Dai fammelo scopare ancora che ho voglia di fargli uscire il cazzo dalla bocca", mi fa Mario mentre continuo a chiavare Alvaro "questa zoccola mi piace proprio ed ho voglia di farla divertire alla grande", prosegue mentre io non lo sto ad ascoltare allora lui mi dà una spinta facendomi uscire dal culo del ragazzo e ci scambiamo uno sguardo di rabbia per poi afferrarci per le guance e baciarci appassionatamente
Io e il mio fidanzato continuiamo a limonare mentre Alvaro e' ancora sdraiato sul divano con le gambe leggermente abbassate intento a massaggiarsi il cazzo ormai moscio per la precedente sborrata. Successivamente, Mario entra ancora in lui scopandolo selvaggiamente mentre lo afferra per i pettorali che fanno da perno per scaricare tutta la sua aggressività ma anche la voglia di far godere il ragazzo. Mi abbasso vicino a lui e inizio a baciarlo. Con la mano sinistra scende per tutto il torso raggiungendo l'ombelico che e' bagnato ancora di sperma ormai liquefatta ma anche di sudore e poi do delle manate al suo pene facendolo muovere come se fosse un metronomo. Mario e' davvero un assatanato, non l'ho mai visto così. Si sarà eccitato perché il corpo di Alvaro e' una contraddizione. I suoi muscoli lo fanno sembrare un uomo maturo mentre e' ancora un ragazzino acerbo che ha il culo stretto e deve imparare tanto nella vita, sia in materia di sesso che di altro. Quando lo spagnolo non viene più scopato, il mio ragazzo, uscito dal culo, spennella il suo attrezzo sulle palle iberiche sporcandole di umori anali che sono ancora depositati sul condom un po' stropicciato ma ancora avvolto lì dove deve stare.
"Voglio il vostro sperma", fa Alvaro mettendosi le dita in bocca mostrandoci come farebbe per raggranellare il nostro nettare qualora volessimo spararglielo direttamente sul viso
"Sei pronto?", chiedo a Mario
"Si, tu?", mi domanda lui
Faccio un cenno affermativo, prendiamo Alvaro per le braccia e lo facciamo inginocchiare davanti a noi. Ci meniamo i cazzi sopra il suo viso mentre lui torce una mano all'indietro per toccarsi il buchetto rimasto vuoto. Con un piede lo faccio cadere per terra e i suoi occhi si illuminano improvvisamente. In quella posizione riesce a vedere due uomini muscolosi e leggermente pelosi che si stanno masturbando per potergli donare il regalo per averli fatti godere. Inizia a masturbarsi il cazzo che ha completamente superato il periodo refrattario tra un'erezione e l'altra e infatti lo vedo mezzo barzotto. Il primo a sborrare sono io. Gli cade sul torace ed anche sulla guancia destra mentre lui apre la bocca e tira fuori la lingua cercando di farmi fare centro ma non ci riesco e, sinceramente, non mi va neanche perché voglio vederlo mentre la raccoglie con le dita proprio come mi aveva mostrato poco fa. Anche Mario gli innaffia i pettorali sebbene lui riesca a colpirgli almeno il mento. Alvaro, avido di nettare bianco, usa freneticamente le mani per racimolarlo tutto e poi mettersi le dita in bocca così velocemente che visto dall'alto sembra che abbia almeno altre due paia di braccia. Tenendoci l'un l'altro per non cadere, io e Mario gli mettiamo i piedi in faccia e lui ce li lecca ed il mio ragazzo usa il suo arto inferiore per infilare nel cavo orale dell'iberico quei rimasugli di sperma che non era riuscito a prendere. Dopo avergli sputato in faccia, io e Mario ci diamo una sistemata e andiamo via dalla casa pronti per dormire e dare il benvenuto ad un nuovo giorno che non sappiamo se ci porterà a scopare di mattina, di pomeriggio o di sera.

FINE CAPITOLO 6

Un nuovo capitolo uscirà ogni domenica

TO BE CONTINUED

TUTTO CIO' E' ACCADUTO PRIMA DEL COVID-19

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