trio
in tre...atti (primo atto --- seduzione)
di hydemoon2011
16.08.2022 |
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"Le mie mani corrono sulla schiena nuda, le dita scivolano sulla pelle..."
Seduto in auto attendo l'arrivo di Gio e Car. Come in un flash back, rivivo i passaggi che mi hanno portato li, in quel parcheggio, in un tardo pomeriggio di una placida giornata di primavera. Il loro profilo mi aveva colpito fin da subito. Il modo di porsi, le parole usate per descriversi, i pensieri e le aspettative inerenti a questo ambito, mi avevano fatto percepire una certa affinità con il mio modo di vivere questo tipo di situazioni. Gli scatti pubblicati mettevano in risalto la sensualità di Gio senza essere mai eccessivi o volgari. I dettagli della sua femminilità rimanevano per lo più celati rendendo intrigante l'idea di metterli a nudo. Car invece era più esplicito nel palesarsi dimostrando una sicurezza tipicamente maschile. Le foto che li ritraevano insieme erano mix di erotismo e desiderio. Esibirsi, anche solo in modo virtuale, provoca una scarica di adrelina che spinge il desiderio a diventare puro piacere. I contatti tra i loro corpi stuzzicavano le mie fantasie lasciando che la mia mente ritraesse immagini dai contorni sfumati e dai toni onirici come in un dipinto sfuggente e cangiante.
Questi pensieri silenzioni si interrompono nel momento in cui vedo apparire la loro auto nel parcheggio. Faccio un cenno da dietro il finestrino e scendo dall'auto. Ci avviciniamo, ci salutiamo e ci presentiamo. Una stretta di mano, una serie di sorrisi, le prime frasi di circostanza e la sensazioni immaginate si concretizzano immediatamente. Car è un uomo calmo e sicuro. Gio è una bella donna dallo sguardo dolce ma attento, rilassata nei modi senza però essere timida. Mi piacciono da subito.
Entriamo nel bar e ci accomodiamo ad un tavolo. Gio è la prima a sedersi, Car si mette davanti a lei ed io mi siedo accanto a Gio. E' tutto molto naturale, nessun imbarazzo. Sono certo che, guardandoci dal di fuori, nessuno immaginerebbe che quella è la prima volta che ci incontriamo, sembriamo amici di lunga data. L'atmosfera è rilassata, parliamo di vita quotidiana, di lavoro di passioni ridendo e scherzando sorseggiando ognuno il suo drink.
Con alcune domande dirette, sposto la conversazione sull'argomento che ci ha portati li e senza forzature iniziamo a parlare del sito, del piacere, della curiosità e dell'erotismo. Loro sono persone a modo, intelligenti e insieme affrontiamo il tema con leggerezza, senza forzature. Il mio telefono vibra sul tavolo. Scusandomi mi allontano per rispondere. Torno dopo qualche minuto. Chiedo se vogliono ancora qualcosa da bere ma declinando l'offerta con gentilezza mi dicono che va bene così e che vorrebbero andarsene. Pago il conto e usciamo insieme dal locale.
All'aperto, a pochi passi dalle rispettive auto, Car, guardandomi dritto negli occhi, mi dice che lui e Gio hanno parlato durante la ma breve assenza e che gli farebbe piacere proseguire la serata da loro a patto che io sia consapevole che ci saranno delle regole e dei limiti e che questi non potranno essere superati. Accetto senza esitazione. Il tempo trascorso in pubblico è stato molto piacevole, qualsiasi siano i termini, sono già fortemente coinvolto e proseguire in un contesto più intimo mi intriga. I loro modi hanno confermato ciò che avevo intuito durante il nostro scambio di mail. Consapevole del mio ruolo, lascerò che siano loro a dettare tempi e modi. Il piacere di un incontro di questo tipo e fatto di molte sfumature. Gio mi guarda in silenzio accarezzandomi con un bel sorriso. Decisi, saliamo ognuno sulla propria macchina ed io li seguo verso casa loro.
Mi accolgono in sala. In un angolo della stanza, all'interno di una bella stufa-caminetto, languono braci arrossate sotto il nero della cenere. Gio aggiunge qualche ceppo e la fiamma riprende subito vigore, ardendo con ritrovata intensità. La scena ha qualcosa di metaforico. Quelle fiamme dietro il vetro trasmettono calore e sciolgono gli ultimi dubbi. Gio lascia me e Car soli nella stanza dicendo: " torno subito, vado un momento in bagno".
Car mi ribadisce ancora che ci saranno delle regole, che Gio è felice di avermi li da loro e che gli sono piaciuto ma non vuole superare certi limiti. A decidere su quanto io debba o meno partecipare al loro ménage sarà sempre lei, su questo punto sono categorici. Di nuovo, senza esitazioni, confermo che sarò attento e che le decisioni di Gio saranno per me incontestabili.
Trascorrono pochi minuti e lei torna da noi sorridente. Sicuramente è emozionata e forse ancora un po' imbarazzata. Car la prende tra le braccia e la bacia. Li lascio fare, non c'è fretta. L'attesa ha l'effetto di un afrosidiaco e mentre io mi scaldo le mani sfregandole sopra la stufa scoppiettante osservo la loro intesa lasciando che gli ultimi, flebili, cenni di tensioni si sciolgano diventando languido desiderio.
Stretti l’uno all’altra al centro della stanza, in piedi sul morbido tappeto, Car e Gio si baciano come se fossero soli. Sento i loro respiri diventare più profondi e allora, lentamente, percorro i pochi passi che ci separano. Con le mani scosto i lunghi capelli di Gio e metto a nudo il collo. La bacio sul tatuaggio. Seguo con la lingua le linee mentre con le mani, le accarezzo le spalle massaggiandole delicatamente. Lei non smette di baciare il suo uomo ma sento che questo contatto le piace. Un fremito la fa vibrare. Car le sfila la maglia e lei lo asseconda sollevando le braccia. Le mie mani corrono sulla schiena nuda, le dita scivolano sulla pelle. Le chiedo se così ha freddo e lei, le labbra su quelle di Car, declina il “no” sussurrato con un sorriso. L’eccitazione cresce, si propaga, si diffonde da un corpo ad un altro. Car fa scivolare i pantaloni della tuta e Gio le infila la mano alla ricerca della sua mascolinità. Io osservo da sopra la sua spalla, le sposto i capelli profumati e le bacio la gola. Ha gli occhi chiusi e assapora il momento, si abbandona alle nostre attenzioni. Mi sfilo la maglietti e rimango a torso nudo appoggiando il petto alla sua schiena, stringentola tra me e Car.
Le tormento delicatamente un lobo con le labbra e i denti e le sussurro all’orecchio: “posso sfilarti il reggiseno”. Lei annuisce e rivolgendo un sorriso ad occhi chiusi a Car, con la mano, indugia in un lento massaggio sul duro desiderio del suo compagno. Le mie dita armeggiano sui gangetti che cedono dopo qualche istante. Mi chino e le bacio la schiena seguendo la spine dorsale dall’alto al basso. Car, di fronte a lei, fa suo un seno che accarezza con voluttà prima di baciarne l’apice inturgidito dalle sensazioni.
Gio, sempre più a suo agio, con fare delicato e languido lascia scivolare la mano libera sulla mia coscia e lentamente risale fino alla patta accarezzandomi e stuzzicando il desiderio che inizia a farsi sentire attraverso la stoffa dei pantaloni.
Un palpito di labbra di Car invita a Gio a voltarsi verso di me. Osservo per qualche istante i seni nudi. Faccio correre le dita nel delizioso incavo che si apre come una valle tra due morbide colline. La sua pelle e liscia come seta, i suoi capezzoli, puntano dritti ed orgogliosi, invitanti. Le aureole rosate hanno un tono poco più intenso del suo incarnato. Stranamente mi soffermo ad immaginare quando possano essere tenui quando l’eccitazione non li irrora di sangue pulsante. Soppeso con le mani aperte le morbide e generosa forme e avvicino il viso al suo. Ci baciamo. Le sue labbra hanno l’invitante consistenza della polpa di un frutto succullento. I suoi baci sono dolci e appassionati, le nostre lingue si intrecciano per lunghi istanti in cui ci respiriamo senza nessun pudore. Le mie dita stuzzicano i capezzoli. Sono piacevolmente turgidi e lisci. Lascio la sua bocca e scivolando con le labbra sulla gola mi inerpico sui seni fino ad avvolgere i rosei boccioli del desiderio. Succhio e lecco strappandole gemiti di piacere. Car la bacia sul collo e si tocca mentre gode della scena terribilmente eccitante pe tutti. E’ un tripudio di sensualità dove Gio è il centro attorno al quale si addensano i piaceri.
La sfioro con le dita, lambisco i jeans a vita bassa e lentamente li sbottono. Accarezzo con delicatezza la pelle, liscia, perfetta. Infilo la mano nei pantaloni. Il suo desiderio è un mare caldo. Vi tuffo le dita facendola fremere di desiderio. “Sei deliziosamente bagnata Gio!” Mi guarda e la luce dei suoi occhi è una fiamma di concupiscenza, il suo sorriso e un monile di piacere. “E’ merito vostro!”.
La bacio mentre con le dita disegno morbidi cerchi attorno al clitoride prima di affondare nuovamente nella sua femminilità. “E’ merito di tutti e tre!” le rispondo respirando il desiderio tra le nostre labbra dischiuse. Car, in piedi alle sue spalle, inizia a spogliarla con delicata lentezza. Le mani di lei cercano contatti sempre più intimi. Car è nudo e Gio ne approfitta stringendo la sua mascolinità tra palmo e dita, poi, usando la mano libera, con voluttà, fa scivolare il bottone dall’asola dei miei pantaloni ed io abasso la lampo. Delicatamente, infila mano nei pantaloni e sfiora il mio desiderio. Gemo piano, eccitato. Car finisce di spogliarla. Lei si sorregge appoggiandosi a me mentre solleva una gamba alla volta per far scivolare i jeans e l’intimo in un solo, fremente istante. Ci baciamo, ci tocchiamo tra sospiri e gemiti. Rapita dall’intensità della situazione, Gio si volta verso Car e con passione sposta le sue labbra su quelle di lui senza mai smettere di vezzeggiare le nostre turgide mascolinità . Li guardo e assecondo le movenze, lascio spazio e amplifico il piacere accarezzandole i seni, i glutei affondando fin dentro la sua femminilità che tracima di piacere tra le labbra morbide e delicate come petali di rosa.
(continua)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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