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Lega (mi)...


di hydemoon2011
08.02.2013    |    3.544    |    1 9.0
"Il tuo compagno, spostandosi sulle ginocchia, risale lungo il tuo corpo..."
Una lama di luce si insinua dal corridoio illuminando un angolo del letto. Le due grosse candele appoggiate sui comodini accanto alla testa del letto diffondono un tenue e caldo chiarore. I miei occhi ci mettono solo qualche istante ad abituarsi alla penombra della stanza, nettamente in contrasto con l'aurea luminescenza proveniente dall'ambiente attiguo e constato compiaciuto che il tuo compagno ha eseguito alla lettera le mie istruzioni.
Tu giaci coricata supina sul letto fasciato da un semplice lenzuolo indossando solo un succinto paio di slip con ampi inserti di pizzo rosso. Un lungo foulard del medesimo colore, avvolto più volte attorno alla testa, ti copre gli occhi e nel contempo si insinua con una delle sue spire tra le tue labbra bloccandoti la bocca e stringendo con forza sulle guance, proprio come avevo esplicitamente richiesto.
I capi di quattro corde dello spessore di un pollice ti cingono saldamente i polsi e le caviglie mentre i lati opposti sono fissati con nodi scorsoi all'intelaiatura del letto . Così legato, il tuo corpo è obbligato in una posizione a X, con braccia e gambe divaricate e scarsa possibilità di movimento. Infatti, un leggero lasco nelle legature ti concede ti poter piegare almeno in parte le ginocchia nel tentativo quasi inutile di celare l'interno delle cosce, aumentando di fatto la sensualità della posizione. Come se fosse un accessorio, un'altra corda ti circonda i fianchi salendo da un lato ad incorniciare il seno nudo mentre dall'altro capo scende disegnando ampie curve lungo la coscia sinistra fino ad annodarsi a quella legata attorno alla caviglia.
Una musica soffusa riempie l'aria completando la scena.
Silenziosamente entriamo nella camera accostandosi ognuno ad una sponda del letto. Ora posso vedere il tuo ventre muoversi a ritmo accelerato mentre, con un po' di fatica, respiri attraverso alla stoffa del foulard. Non sembri accorgerti della nostra presenza ma posso percepire la tua ansia per l'ignoto, alimentata dall'incapacità di muoversi liberamente, moltiplicata dalla privazione dei tuoi sensi. Quando con le dita inizio a sfiorarti i capelli trasali e ti agiti cercando di stringere le cosce, provando a divincolarti per liberare le braccia senza però riuscirci, impedita come sei dalle corde. Il respiro accelera mentre ti sfugge dalla bocca un suono soffocato. Solo dopo che il tuo compagno, piegandosi su di te, ti invita a rilassarti, smetti di contorcerti diventando più assertiva anche se però il tuo petto nudo si muove ancora spasmodicamente, immagino che forse sei già eccitata. Con i polpastrelli percorro la linea del tuo viso, accarezandoti. Mi soffermo per qualche istante sulle labbra, assaporandone con il tatto la morbidezza. La mia mano guida le dita sulla gola, sul petto, le fa risalire lungo curva dei tuoi seni generosi fino a lambire la corona scura dei capezzoli che subito iniziano a inturgidirsi. Mentre le mie carezze scivolano sul tuo ventre disegnando arabeschi attorno all' ombelico,provocandoti piccoli brividi, il tuo compagno inizia a spogliarsi rimanendo in intimo. Come se seguisse una pista invisibile, la mia mano aperta corre sulle tue cosce, scende sulle gambe fino a raggiungere i piedi mobili sotto i miei tocchi delicati. In ginocchio ai piedi del letto mi piego su di te e inizio a baciarti la pelle. Con le labbra dischiuse assaporo la tua essenza, lasciando piccole tracce umide. Ti stuzzico con la punta della lingua mentre percorro il tuo corpo a ritroso, dal basso verso l'alto. Il suono dei tuoi gemiti soffocati mi stuzzica. Inerme, bloccata dalle legature, ti abbandoni alle suadenti attenzioni.
Il tuo compagno, seduto sul letto accanto a te, ti accarezza tra i seni, fa scivolare le dita fino a lambire l'elastico delle tue mutandine. I movimenti sinuosi del tuo corpo ci trasmettono la tua eccitazione. Continuo a salire alternando baci a piccole carezze con la lingua. Le mie mani anticipano di qualche centimetro le mie labbra e già sfiorano la stoffa della tua biancheria. Insinuo le dita scostando appena le mutandine. Inarchi la schiena, sento le corde tendersi attorno alle sbarre di metallo del letto. Ti accarezzo le grandi labbra, nude e carnose. Ti muovi come se fossi una puledra selvaggia portata alla doma.
Nella mano del tuo compagno ora c'è un paio di forbici. L'acciaio lucente getta riflessi dorati sul tuo corpo mentre le due lame dischiuse sono in procinto di recidere l'elastico della tua biancheria proprio nel punto più sottile, lungo il fianco. Il tessuto teso attorno alla vita fino ad un istante prima, tagliato di netto, sembra rilassarsi mentre un lembo scivola adagiandosi sul letto. La sensazione del freddo metallo in netto contrasto con la tua pelle calda, ti fa sussultare stupita. Mugolando attraverso il foulard, rapita dal desiderio rotei il bacino invitante mentre il tuo compagno scosta con la mano il triangolino di stoffa, offrendo al mio sguardo lo spettacolo del tuo sesso. Il tocco di un dito che percorre l'intera lunghezza del solco tra le grandi labbra è sufficiente a dischiudere il tuo frutto succoso. Con il viso tra le cosce aperte, nonostante la luce fioca delle candele, posso cogliere ogni più piccolo particolare. Il clitoride gonfio ed invitante si erge come un collina vermiglia sulla morbide pieghe delle piccole labbra già abbondantemente intrise dei tuoi umori. Lo sfioro con la lingua facendolo tintinnare e strappandoti profondi sospiri solo parzialmente attenuati dal bavaglio sulla bocca. Senza smettere inizio a spogliarmi sbottonando e poi sfilando la camicia rimanendo a torso nudo.
Con la coda dell'occhio vedo il tuo compagno di nuovo in piedi armeggiare con le corde che ti immobilizzano le gambe. Allentando prima i nodi attorno al telaio e afferrando poi le due lunghe estremità si sposta verso la testa del letto osservando la scena dall'alto. Tirando i due capi e roteando i polsi lascia che la corda si stringa attorno agli avambracci mentre ti costringe ad aprire sempre più le gambe offrendo così alle mie attenzioni il tuo sesso completamente dischiuso. La piccola labbra, anch'esse separate, sembrano il bocciolo di rosa all'alba, ricoperto da una calda rugiada. Facendo aderire la bocca alla fessura invitante ti assaporo, infilo la lingua in profondità e come se fosse un piccolo pene agile ti penetro. I tuoi umori miscelati con la mia saliva scivolano in basso tra le natiche. Mentre succhio avido il tuo nettare dissetandomene muovo rapido le dita piegate ad uncino appena sotto il clitoride, dove so di donarti un piacere intenso. Le corde ti segnano le caviglie mentre i tendini delle cosce si gonfiano per lo sforzo. Piacere e dolore si mischiano e si amplificano a vicenda.
Mentre il tuo corpo si irrigidisce pervaso dalla liquida energia dell'orgasmo sollevo la testa per osservare la scena affondando le dita in profondità lasciando che le pulsazioni ritmiche del tuo sesso mi trasmettano il tuo piacere.
Dopo un breve sguardo di maliziosa intesa con il tuo compagno che si erge in piede accanto a te, ti lasciamo a mugolare di piacere. Lui lascia scivolare le corde donando tregua alle tue gambe. Mi alzo e sfilo con un unico e veloce movimento pantaloni e calzini rimanendo con indosso solo l'intimo che delinea la mia erezione. Ti guardo muoverti sinuosa sul letto con le braccia ancora immobilizzate, la pelle imperlata di sudore e il viso in parte celato dal foulard, il tuo respiro profondo ti gonfia il petto mettendo in risalto il seno. I capezzoli turgidi, scuri sono una tentazione irresistibile. Piegandomi accosto le labbra e lascio che il mio respiro caldo li accarezzi, prima uno poi l'altro indeciso su quali baciare per primo. L'imbarazzo della scelta mi viene risparmiato dal tuo compagno che, coricandosi al tuo fianco, adagia la bocca dischiusa sul tuo seno destro baciandolo e accarezzandolo con la lingua. Pochi istanti dopo lo imito dedicando le mie attenzione a quello ancora libero. Il suono dei piccoli risucchi si fondono con i tuoi gemiti riempiendo discretamente l'etere nella stanza. Con una mano raggiungo il tuo viso accarezzandolo. Il tuo compagno invece lascia che la sua prenda la direzione opposta sparendo tra le tue cosce ora parzialmente serrate. Scosto il foulard dalla tua bocca, un lungo sospiro rinfresca le mie dita ancora umide dei tuoi umori.
Un rumore inaspettato attira la mia attenzione. Il tuo compagno, allungando il braccio apre con la mano libera il cassetto del comodino estraedone un dildo. Il giocattolo emula per forma e dimensioni un pene ma sulla superficie di plastica liscia piccole bolle gli conferiscono un aspetto bitorzoluto.
Con voce bassa ti descrive quello che sta facendo e quello che si appresta a farti. Soffochi un gemito mordendoti il labbro carnoso mentre io ti afferro il seno con la mano spingendomelo in bocca, profondamente.
Sfilando la mano da in mezzo alle tue cosce e agendo sul piccolo interruttore attiva il giocattolo che inizia a vibrare tra le sue dita emettendo un basso ronzio. Mentre lo fa scivolare sul tuo ventre ti dice "ora te le lo infilo, so che solo il pensiero ti fa eccitare, vero ?". Rispondi annuendo con la testa. Privata della vista, gli altri tuoi sensi sono acuiti e ogni suono, odore, gusto o tocco è un esplosione di sensazioni. Lo appoggia alle grandi labbra che accoglienti cedono subito. " Sei così bagnata...lo senti come entra facilmente !?". Allargando le gambe annuisci di nuovo.
Quasi cieco per l'eccitazione sento l'esigenza fisica di farti sentire la mia erezione e dopo essermi coricato accanto a te mi avvicino fino ad aderire al tuo corpo, spingendo con il bacino, appoggio il mio sesso duro trattenuto dalla biancheria contro la tua coscia. Senza più impedimenti i tuoi gemiti riempiono la stanza mentre il ronzio del dildo si attenua ovattato dall'abbraccio del tuo sesso.
Abbandonando il giocattolo vibrante conficcato in profondità nella tua carne zuppa, il tuo compagno, inizia ad armeggiare con la corda che ti cinge in vita sciogliendone i nodi e liberandoti così dalla sua costrizione. Dove prima c'erano le spire la pelle è vistosamente arrossata. Una volta districate le legature ne avvolge un capo attorno al vibratore mentre appoggia l'altra estremità nel palmo aperto della tua mano destra.
La sua voce ha descritto nei minimi dettagli ogni fase rendendoti partecipe di ciò che sta succedendo.
Dentro di me cerco di capire che tipo di immagini affollino le tua mente ora. Durante tutto questo tempo non ho mai smesso di accarezzarti e di strusciarmi contro le tue forme sinuose. Sono molto eccitato, siamo tutti molto eccitati, i nostri corpi, le nostre sensazioni si fondono rendendo l'atmosfera bollente, il desiderio sta creando una miscela esplosiva.
Il tuo compagno rompe di nuovo il silenzio " Ora devi darci una mano a farti godere di più" la frase non solo metaforica . Accompagnando la tua mano con la sua ti fa stringere la corda invitandoti a tirarla delicatamente. Il dildo emerge piano dal tuo sesso stuzzicandoti con la sua vibrazione. Quando è ormai in bilico trattenuto a stento dalle piccole labbra tese, lui, appoggiando il palmo sull'estremità lo spinge di nuovo dentro di te facendolo quasi sparire nella tua carne pregna di umori. La sensazione di piacere ti fa inarcare la schiena mentre gemi forte...
Con voce calda ti invita a tirare di nuovo la corda. La scena si ripete. Ormai consapevole di come si debba svolgere il gioco ti abbandoni alla inebriante meccanicità dei gesti lasciando che il ciclo diventi ogni volta più veloce ed efficace.
Rapito dall' eccitazione, pervaso dalla fiamma del desiderio che mi incendia il basso ventre, abbasso i boxer e afferrando il mio sesso duro inizio a masturbarmi lentamente. Il tuo compagno mi imita immediatamente mentre con l'altra mano continua a spingere il dildo in profondità ogni volta che, trascinato dalla corda stretta nella tua rimane in bilico in procinto di cadere trattenuta a stento dal tuo desiderio. Coricato accanto a te il mio sguardo correre sul tuo corpo soffermandosi prima sui seni rotondi che si muovono al ritmo del tuo respiro sempre più accelerato per poi lasciarsi attrarre nuovamente dallo spettacolo offerto dal tuo sesso penetrato in un modo così inconsueto.
La sensazione di intima complicità mi rende audace. Guidando con la mano il mio pene eretto appoggio la punta rossa e gonfia sulla tua pelle accarezzandoti. Il suo passaggio segna il tuo corpo con scie trasparenti e lucide, prova della mia eccitazione estrema. Il calore del tocco ti fa gemere mentre, in basso, il lussurioso ciclo continua con sempre maggiore intensità.
Mettendomi in ginocchio mi sposto sul letto avvicinando il mio basso ventre al tuo seno. Immediatamente struscio il glande lucido sul capezzolo godendo del suo turgore. Pochi istanti ed è ricoperto dei miei umori. Ogni volta che con la mano sollevo la punta piccoli fili trasparenti sembrano legare i nostri corpi. Ho l’impressione che la carne così sensibile delle nostre due zone erogene, densamente irrorare di sangue, fittamente percorse da piccole terminazioni nervose, non vogliano separarsi. La gravità gioca il suo ruolo ed ogni volta che lascio ricadere il mio sesso sul tuo seno questo sussulta strappandoti acuti gemiti.
Come se fossi posseduta da qualche antico spirito del piacere ti contorci sul letto senza più nessuna inibizione. Con voce ansiosa e interrotta da sospiri profondi mi chiedi di liberarti, almeno una mano per poter toccare, stringere, accarezzare e partecipare di più al gioco.
Non è necessario che tu me lo ripeta un'altra volta e subito inizio ad allentare il nodo che ti blocca il braccio sinistro al telaio del letto senza però liberti il polso dalla legatura. Lascio che la corda scorra attorno al metallo fino a quando, dopo aver cercato per qualche istante a tentoni sul letto, trovi il mio corpo. Sento le tue dita scivolare prima sulla schiena e poi decise sul ventre fino a lambire la base del mio sesso.
Anche il tuo compagno nel frattempo ha cambiato posizione. Ora ti sovrasta con le ginocchia affondate nel materasso, le gambe divaricate, rivolto verso la testa del letto. La corda in costante movimento che ti lega al dildo scorre sopra la sua coscia destra. Senza smettere di spingere il vibratore ogni volta che la punta lambisce le piccole labbra osserva la scena masturbandosi lentamente sopra il tuo ventre.
Nel frattempo tu ,Cìcon le dita, mi accarezzi lo scroto, le stringi alla base dell'asta pulsante facendomi sussultare ad ogni tocco. Giocando con il nostro piacere, blocco la tua mano tirando la corda ancora legata polso, allontanandoti mentre tu fai resistenza nel tentativo di soddisfare il tuo desiderio tattile. " Ummm...mi piace!...tanto...ummm...lasciamelo toccare....mi fate impazzire".
Attratta dalla nuova situazioni lasci che sia solo lui a pilotare con maestria il vibratore. La stanza è piena dei rumori della passione. Gemiti, sospiri, strusciamenti, attriti bagnati, piccoli gorgogli, parole sussurrate sono la colonna sonora che avvolge i nostri corpi.
Lascio scivolare la fune sul palmo e mi abbandono alle tue carezze. I movimenti sono lenti, profondi ed ogni volta scopri completamente il glande lucente. Più volte mi fai avvicinare pericolosamente all'orgasmo ma ritenendo che non sia ancora il momento blocco di nuovo la tua mano stringendo la corda e concedendomi un po' di tregua da questo eccitante supplizio.
Non appena recuperato il controllo abbandono la stretta concedendoti di nuovo libertà di movimento. Ogni volta un sorriso malizioso ti illumina il viso ed immediatamente inizi a far muovere la mano sempre più velocemente. La scena si ripete per qualche minuto. Il tuo compagno, spostandosi sulle ginocchia, risale lungo il tuo corpo. Anche lui eccitatissimo è costretto a concedersi attimi di tregua lasciando ricadere il suo sesso su di te in modo sonoramente plateale. La punta ricoperta di umori lambisce la curva dolce del tuo seno macchiandoti la pelle. I tocchi improvvisi ti fanno sussultare di piacere.
Sostenendosi con il braccio sinistro appoggiando la mano sul letto accanto alla tua testa incoronata dai capelli e tenendo saldamente il suo sesso nella destra, inarcando la schiena, lo infila tra i seni facendo scorrere la punta gonfia e rossa. Lui ti descrive quello che sta facendo strappandoti mugugni di desiderio. " ummm...lo voglio stringere tra le tette...ummm...lo voglio sentire duro che spinge...liberami dai !!...non resisto più...devo sentirlo...ummm".
Il dildo è ancora conficcato profondamente dentro il tuo sesso. Muovendo il bacino lo fai aderire alle pareti scosse dal piacere.
Senza attendere inizio a sciogliere il nodo che ancora ti blocca il braccio destro.
"ummmm...siii....siii...liberami!!...". Il tuo compagno annuisce, mentre si sistema pronto a ricevere le tue attenzioni. Le tue dita strette al punto che la pelle si fa bianca attorno alle giunture, rendono paonazza la punta del mio sesso che emerge dal tuo pugno, gonfia e lucida. Mi attrai verso di te, facendomi avvicinare al tuo viso.
Quando finalmente il laccio inizia a scivolare attorno alla sbarra del letto, liberandoti il braccio, dalle labbra dischiuse ti sfugge un lungo sospiro carico di desiderio. Voltando la testa nella mia direzione dici ansimando "dai...appoggiamelo sulla bocca...". Detto ciò lasci la presa per appoggiare entrambe le mani sui tuoi seni generosi, facendo oscillare la mia asta tesa allo spasimo a pochi centimetri dalle tue labbra.
Mentre spingi i seni l'uno contro l'altro accogliendo il sesso del tuo compagno lui muove il bacino facendo emergere ritmicamente la punta fino a sfiorati il collo. Con voce concitata richiami la mia attenzione rapita dalla nuova situazione "...dai..cosa aspetti...lo voglio in bocca...ummm...!". Sorridendo e pregustando già il liquido piacere che da li a poco avvolgerà il mio sesso, piloto con la mano l'asta fino a sfiorare con la punta le labbra dischiuse. Il contatto è morbido e il tuo fiato caldo mi solletica il frenulo, gemo. Un istante dopo la tua lingua mi regala carezze bagnate facendomi inarcare la schiena.
Più in basso i movimenti del tuo compagno si fanno più rapidi e fluidi. Il suo pene si fa largo tra i seni stretti lasciando ogni volta una scia più densa alla base del collo.
Pieghi la testa in avanti e fai sparire la punta del mio sesso nella tua bocca. Lo stringo saldamente alla base quasi vinto dal piacere, trattenendo ancora l'esplosione che sento salire impetuosa come lava in un vulcano. Ti sento succhiare avidamente mentre lo vedo sparire sempre più profondamente tra le tue labbra mrobide. Con la lingua lo spingi contro il palato, ne circuisci la punta strappandomi gemiti rochi.
Concitato, accecato dal piacere lascio che fiotti caldi ti innondino la bocca mischiandosi alla saliva. I miei sospiri si uniscono a quelli del tuo compagno. Di nuovo sento il tuo corpo inrigidirsi per poi abbandonarsi agli spasimi di un orgasmo intenso. Abbassando lo sguardo vedo che il suo seme ti scivola sulla pelle fluido mentre con la mano ne assapori la cosistenza.
L'aria è piena dei suoni del piacere. Lasci scivolare il mio sesso fuori dalla bocca respirando a pieni polmoni. Un filo biancastro ti segna il labbro inferiore.
Delicatamente ti sfilo la benda dagli occhi e ti invito a guardare. I tuoi occhi sembrano brillare di luce propria mentre ti guardi attorno, osservando il tuo corpo sudato e macchiato dal nostro piacere, soffermandoti sui nostri sessi ancora tesi e arrossati dal piacere. In basso i tuoi caldi umori scivolano di nuovo insinuandosi tra le natiche.
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