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Successe davvero una sera d’Inverno…


di Membro VIP di Annunci69.it CoitoErgoSum2020
27.07.2020    |    242    |    2 8.0
"Quella sera tornai a casa assai inquieto, elettrico, avevo mille pensieri e cercavo di immaginarmi cosa sarebbe successo di lì a qualche giorno quando la..."
Ci eravamo scambiati messaggi per un po’, avevamo fatto conoscenza su questo sito e dopo una fitta e prolungata corrispondenza di pensieri e parole avevamo deciso di vederci una sera per testare di persona il feeling che avevamo capito essere maturato tra di noi.
Era S (la chiamerò così) a comandare i giochi, era Lei a decidere se e quando conoscere e verificare in prima persona e fu Lei a disporre per un incontro preliminare in “territorio neutro” a puro scopo esplorativo. L (suo marito, compagno e complice) aveva totale fiducia e rispetto del suo giudizio e si sarebbe fidato delle sue impressioni; del resto sarebbe stata Lei (forse…) al centro delle nostre attenzioni e quindi era più che giusto che fosse Lei a decidere se proseguire o meno in quella direzione sempre più intrigante…

Ci trovammo in un normalissimo disco pub, scelto appositamente perché alieno a quanto stavamo macchinando e assolutamente neutrale. Lei era già nel locale con delle sue amiche e io la riconobbi immediatamente, mi feci vedere e la aspettai al bancone del bar..
Arrivò in pochissimo tempo, si sedette vicino a me e comincio a parlare immediatamente, così, con assoluta naturalezza, come se non ci vedessimo da nemmeno 10 minuti. Compresi subito che le sensazioni maturate nelle nostre chat a tre erano più che confermate e che tutto convergeva verso la più rosea delle prospettive..
La sera passò veloce, lei mi presentò alle sue amiche come un vecchio carissimo amico degli anni dell’Università che non vedeva da tempo e che avrebbe sicuramente invitato a cena per parlare del tempo trascorso..
Quella sera tornai a casa assai inquieto, elettrico, avevo mille pensieri e cercavo di immaginarmi cosa sarebbe successo di lì a qualche giorno quando la cena avrebbe avuto davvero luogo.. Dopo qualche ora, mi arrivò un messaggio, era S che mi scriveva che la cena era fissata a casa loro per il sabato successivo e che anche Lei era tornata a casa molto su di giri, inquieta ed eccitata e che aveva raccontato del nostro incontro a L e che avevano finito per fare l’amore fantasticando di avere un altro uomo accanto a loro…

Finalmente, arrivò la sera tanto agognata e io mi presentai puntuale, accompagnato da una bottiglia di Monella, per le 20:00 a casa loro. Era fine Novembre, le giornate cominciavano a essere belle freddine umide e nebbiose, come nella migliore tradizione del basso Piemonte… Mi accolsero entrambi in totale amicizia e subito l’atmosfera si fece estremamente rilassata, fugando ogni mia ansia e tensione. L. era un cuoco provetto e ci aveva preparato una cena da vero chef che passò veloce e serena, in totale allegria grandemente innaffiata dalla Monella.

Finito il dessert S ci fece accomodare sul divano, mise su un vecchio disco degli Enigma e disse di attendere un momento per poi scomparire oltre il corridoio. Io e L ci mettemmo a parlare come due vecchi amici fino a quando S non fece la sua comparsa in salotto. Avevo un fantastico vestito di seta nera che le arrivava giusto alle cosce facendo risaltare uno splendido paio di gambe, avvolte da calze nere e terminanti in due ipnotizzanti scarpe con tacchi a spillo.
Si mise a sedere tra di noi e chinandosi leggermente mi fece intravedere i suoi seni che sfioravano il vestito. Erano due bellissimi seni, non grandi ma estremamente armoniosi, comunque corposi e con due capezzoli che già premevano sull’abitino… Con un sorriso e uno sguardo impossibili da dimenticare si alzò in piedi e, tenendoci per mano, ci portò al centro della stanza iniziando pian piano a muoversi tra noi, spingendoci lentamente ma senza alcuna esitazione a seguirla al ritmo di quella musica ipnotica che risuonava piano nella stanza…
In un attimo io e L ci ritrovammo nudi e fieri, svettanti nella nostra virile eccitazione e pienamente concentrati sulle ipnotiche e lussuriose movenze di lei… S si mise di fronte a me e rimasta solo con le autoreggenti e i tacchi si dedicò a baciare, leccare, succhiare il mio membro che mi pareva non smettesse più di crescere mentre L si accovacciò dietro di lei e cominciò a suggere e titillare senza sosta la sua femminilità. Fu una sensazione veramente difficile da spiegare sentirla inghiottire completamente il mio sesso e succhiarlo con un ritmo che si accordava alle ondate di piacere che le procuravano le amorevoli cure di L.
Io ero completamente perso ma riuscii a recuperare un attimo di lucidità (non volevo esplodere così presto) e la feci adagiare sul divano dove lei si cimentò in una fantastica fellatio al suo compagno mentre io le toglievo gli ultimi indumenti e mi dedicavo all’adorazione dei suoi fantastici piedini, baciandoli, leccandoli e succhiandoli con dovizia e voluttà per poi salire lungo le gambe, sempre più su, sino all’interno coscia e alla sua vagina della quale assaporai ogni umore per poi tornare a quei fantasistici piedi e ricominciare più e più volte il medesimo tragitto, fino allo sfinimento..
Fu lei, con una mossa improvvisa da gatta in calore, a cambiare repentinamente posizione sbattendomi letteralmente su una sedia per poi accovacciarmisi sopra. E proprio in quel momento, con mossa luciferina, si guardò bene dal farsi penetrare dal mio membro che anelava ormai solo quello… continuò a strofinare la sua vulva e le sue labbra sulla mia verga mentre continuava a succhiare quella di L.
Ero ormai completamente privo di ogni inibizione e quando lei si accovacciò offrendo le sue terga alla penetrazione di L non esitai a porgerle il mio sesso palpitante che lei accolse in bocca con un’espressione di totale lascivia e abbandono. La mia resistenza fu strenua ma quando L riversò in lei il suo famelico piacere, lei mi guardo con aria di sfida e mi disse di darle tutto quanto avevo in corpo.. Quell’espressione, quel tono, quel viso, quel corpo tonico, sudato, fremente, voglioso, selvaggio e al contempo delicato, completamente abbandonato al piacere abbatterono ogni mia residua resistenza e tutto il caldo nettare del mio orgasmo eruttò copiosamente finendo per inondare il suo fantastico visino consegnandomi un’immagine di voluttuosità dionisiaca che non potrò mai dimenticare…
Restammo stremati, fermi in quelle posizioni per non so quanto tempo poi ci ricomponemmo un po’ e, tutti e tre nudi e rimanemmo vicini assaporando ogni secondo di quanto era successo mentre lei, fra di noi, con quasi studiata noncuranza accarezzava delicatamente i nostri sessi.
Si prospettava una notte fantastica…

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