trio
La coppia dei miei sogni (prima parte)
di Animaerrante
07.07.2016 |
6.443 |
6
"L'eccitazione, nel frattempo, si sta facendo sentire ma il mio sguardo non è ancora appagato: vuole capire se sotto al vestito c'è altro da dover sfilare..."
Alle 22 in punto suono il campanello incriminato, i miei battiti iniziano ad accelerare e una voce femminile molto sensuale mi invita a salire. Solo due rampe di scale mi dividono da una delle mie fantasie più desiderate. Sulla soglia dell'appartamento c'è ad aspettarmi una donna sui 35 anni, occhi azzurri, mora, carnagione chiara, non molto alta, con un vestito di pizzo che nasconde un fisico da fare invidia alle ventenni. Ai piedi porta delle splendide scarpe di vernice scure con tacco a spillo da 10 e la suola rosso fuoco che si abbina al rossetto e alle unghie smaltate. Lei è Elena e per un attimo mi fa dimenticare il motivo per il quale sono venuta. Mi accorgo che anche lei è rimasta piacevolmente colpita e decido di mettere fine a quel momento di imbarazzo porgendole la bottiglia di vino che avevo preso per l'occasione. Lei sorride, si scosta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi fa cenno di entrare.Mi fa accomodare sul divano in soggiorno e si siede accanto a me accavallando le gambe. Noto con piacere il pizzo delle autoreggenti che fa capolino da sotto il vestito. L'eccitazione, nel frattempo, si sta facendo sentire ma il mio sguardo non è ancora appagato: vuole capire se sotto al vestito c'è altro da dover sfilare. Passano 10" e la mia concentrazione viene interrotta dal rumore di alcuni passi che provengono dalla cucina. Alzo il capo e "Ciao" mi dice un uomo sui 40 anni, moro, occhi scuri con due notevoli spalle che sembrano roccia sotto la camicia. Allora io mi alzo e lui, con la scusa di presentarsi, mi cinge un braccio intorno alla vita e mi dà due baci sulle guance. Lui è Fabio, il marito di Elena. Mi risiedo dov'ero mentre lui si siede accanto alla moglie e inizia ad accarezzarle le gambe mentre mi fa un paio di domande. Questa volta sono io ad essere sotto esame e non ci sono abituata. Il fatto, però, di avere quattro occhi addosso desiderosi di mettermi anche le mani addosso mi spinge ad essere ancora più provocante e disinibita. Rispondo alle domande senza troppe difficoltà, mentre mordicchio e succhio con gusto qualche acino d'uva che mi avevano gentilmente offerto. Forse sto esagerando, ma non posso fare a meno di lanciare sguardi maliziosi a Fabio e complici a sua moglie. Elena sembra quasi divertita e si alza per prendere il vino che le avevo dato. Con la scusa di aiutarla la raggiungo in cucina, in realtà mi preme capire come stia vivendo la situazione. Appena mi vede mi coglie di sorpresa, si avvicina al mio orecchio e mi sussurra: "Fallo impazzire che è già cotto!". Un sorriso mi sorge spontaneo sul volto e la sensazione che provo è paragonabile a quella di un centometrista quando sente lo sparo dello starter. Non aspettavo altro! Ritorniamo in sala, questa volta non mi siedo più al mio posto ma di fianco a Fabio che non sembra aver ancora realizzato la situazione. Al brindisi Elena mi fa l'occhiolino, bacia suo marito e prendendomi la mano, me l'appoggia sui jeans proprio là, in mezzo alle gambe di lui. Sento con piacere che là sotto qualcuno ha gradito la situazione e allora diamo inizio alle danze! Faccio cenno a lei di avvicinarsi e, proprio davanti al naso di lui, le stampo un bel bacio appassionato alla francese e poi mi giro a baciare lui che nel frattempo mi ha allungato una mano sulla coscia e l'altra mano l'ha posata sul seno di lei. Mentre lei gli slaccia la camicia, io decido di dedicarmi ai jeans e a qualche carezza di troppo là dove non batte il sole. In meno di un minuto lui è in slip e basta con due tigri sedute al suo fianco, pronte a saltargli addosso. In compenso io sono rimasta senza perizoma ed Elena ha il reggiseno slacciato. Non curandomi di lui e passandogli volutamente sopra, allungo le mani per scostarle le spalline del vestito e la aiuto a togliere definitivamente il reggiseno. Con lo spettacolo che mi ritrovo davanti non riesco a trattenermi e inizio ad accarezzare e a riempire di baci quel magnifico seno. Oramai sono praticamente sopra a lui e sento che anche la cerniera del mio vestito si sta aprendo. All'improvviso Elena si alza, mi sorride e si avvicina al suo uomo dandogli un altro bacio e sparisce. Mi alzo a mia volta e, come un'ombra, Fabio mi è dietro che mi ferma, mi posa le mani sulle spalle e con delicatezza mi fa scivolare il vestito giù fino alla caviglie, poi si inginocchia e mi aiuta a toglierlo. Rimango con i miei tacchi, le autoreggenti color pelle e il reggiseno blu notte. Lui mi guarda, mi porge una mano e con tono calmo ma deciso mi dice: "Raggiungiamo Elena in camera". Quei 12m che ci separano dalla camera mi sembrano durare un'eternità, ma poi..
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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